Ansia patologica: sintomi e cura

Per distinguerla dall’ansia normale, è fondamentale valutare l’intensità, la durata e l’impatto negativo sui vari aspetti della vita.
ansia patologica

L’ansia è una reazione naturale del nostro corpo, è un meccanismo di sopravvivenza necessario per affrontare situazioni pericolose. Questo stato emotivo ci aiuta a migliorare le nostre prestazioni e le risposte agli stimoli ambientali o sociali.

In alcuni casi però sperimentiamo queste paure in situazioni oggettivamente innocue e prive di qualsiasi connotazione pericolosa. L’ansia funzionale si trasforma in patologica e inizia a influenzare la nostra vita in maniera negativa e limitante.

In questo articolo capiremo le cause dell’ansia, i sintomi ma soprattutto i rimedi più efficaci per ritrovare il proprio equilibrio fisico e mentale.

Cos’è

Cos’è l’ansia patologica?

L’ansia è considerata patologica quando si manifesta una risposta non adattiva, intensa e sproporzionata, capace di interferire con le nostre prestazioni ma in generale con la vita quotidiana.

Ansia e paura come risposte adattive

Esiste un legame profondo tra ansia e paura, una reazione che evoca situazioni spiacevoli, stressanti e che spesso identifichiamo fisicamente con una morsa allo stomaco, il fiato corto e il cuore che accelera all’impazzata.

Nonostante questa connotazione negativa, la paura non è altro che un segnale di allarme. Fisicamente, la paura è caratterizzata dall’attivazione del sistema nervoso centrale e periferico che favorisce il rilascio degli ormoni dello stress e un progressivo aumento della frequenza respiratoria e dell’attività cardiovascolare. La nostra risposta è adattiva: dopo una rapida e attenta valutazione dello stimolo, decidiamo se fuggire o lottare.

Paura e ansia ci destabilizzano ma sono stati passeggeri che ci permettono di affrontare la situazione contingente ma soprattutto di maturare la nostra personalità. Una volta terminata la “minaccia”, questo stato emotivo svanisce così come è arrivato.

Purtroppo però non è sempre così. A volte la sensazione di allarme che percepiamo è sproporzionata in termini di intensità e durata rispetto alla situazione che stiamo vivendo e non solo, sfociando a volte in attacchi di ansia.

Diagnosticare e curare in tempo i disturbi di ansia è fondamentale. Secondo il rapporto World mental health, i disturbi d’ansia colpiscono il 31% della popolazione mondiale: un dato che deve farci riflettere sull’importanza della salute mentale.

Sintomi

Quali sono i sintomi dell’ansia patologica?

A volte questo stato di allerta è provocato da eventi che ancora non sono accaduti (ansia anticipatoria) e del tutto innocui, come andare al supermercato o salire sui mezzi pubblici: ci sentiamo agitati, tesi, preoccupati che possa accadere qualcosa di spiacevole. Diversi sono i sintomi fisici e mentali dell’ansia.

Sintomi fisici

  • Tachicardia
  • Tremori e vertigini
  • Problemi allo stomaco, ad esempio il reflusso gastrofaringeo o un senso di nausea (ansia somatizzata allo stomaco)
  • Tensione muscolare e rigidità persistente, che possono causare dolori in diverse parti del corpo, tipo alla schiena, alle spalle e alla mandibola
  • Bocca secca, anche se si beve
  • Sintomi respiratori come fiato corto
  • Mal di testa che si ripresentano spesso
Quali sono i sintomi dell'ansia patologica?

Sintomi cognitivi

Sintomi emotivi

Essere costantemente nervosi influisce sull’umore, sulla concentrazione. Chi soffre di ansia generalizzata ha paura di perdere il controllo, è spesso preda di pensieri intrusivi e di un rimuginio mentale che occupa gran parte del tempo.

Ansia patologica: come se ne esce?

Il primo passo è parlare con un professionista del benessere mentale. Se non sai a chi rivolgerti, possiamo aiutarti.

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Come capire se è ansia patologica?

Quando l’ansia è inappropriata alle circostanze è considerata patologica. Qualche esempio può aiutarci a chiarire questa affermazione.

Immaginiamo di camminare in una giungla e di scorgere un branco di leoni. L’ansia che appare in questo momento non solo è giustificata dal contesto ma ci avvisa di una possibile minaccia o di un pericolo per la nostra sicurezza.

Prima di un esame universitario è normale sentirsi tesi e ansiosi: la situazione, anche in questo caso, giustifica lo stato emotivo. Una volta seduti davanti al docente però, ci sblocchiamo e affrontiamo la prova a meno che non soffriamo di ansia patologica da esame: in quel caso ci blocchiamo e non riusciamo ad affrontare l’evento.

Come capire se è ansia patologica?

Per capire se quella che proviamo non è ansia funzionale a patologica, oltre ai sintomi, dobbiamo tenere sempre sotto controllo il contesto: quando la nostra reazione è disadattiva ovvero si manifesta in modo inappropriato senza un motivo oggettivamente valido, possiamo parlare di ansia patologica.

Esiste un test per l’ansia patologica?

Il General Anxiety Disorder-7 (GAD-7) è un test basato sui criteri diagnostici del disturbo d’ansia generalizzato descritti nel Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali (DSM).

Questo strumento, pubblicato nel 2006, è stato concepito come un test breve e facile da completare. Le prove hanno dimostrato che il GAD-7 è estremamente efficace nel rilevare da dove nasce l’ansia generalizzata ma anche per lo screening di altri disturbi d’ansia, come gli attacchi di panico, l’ansia sociale e i disturbi da stress post-traumatico.

Il General Anxiety Disorder-7 è stato originariamente sviluppato per essere utilizzato con pazienti adulti ma, con il passare del tempo, è stato utilizzato anche per supportare la valutazione dei sintomi di ansia negli adolescenti.

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Ansia patologica e ansia funzionale

L’ansia funzionale è l’ansia che agisce per incoraggiarci a fare qualcosa di nuovo, a cambiare le nostre abitudini o proteggerci da qualche minaccia o rischio. È uno strumento formidabile che ci permette di gestire gli eventi stressanti ma che ci aiuta anche a progredire e a evolverci.

L’ansia può essere definita funzionale quando:

  • è proporzionata all’entità e alla durata dello stimolo
  • l’attenzione è focalizzata sulla risposta agli eventi
  • si verifica sempre in risposta a uno stimolo
  • può migliorare le prestazioni e contribuire all’apprendimento di nuove risposte

L’ansia patologica invece è:

  • sproporzionata rispetto all’intensità e alla durata dello stimolo
  • l’attenzione è focalizzata sulla paura
  • impedisce di trovare risposte efficaci e adattive a pressioni o eventi reali o immaginari
  • può verificarsi spontaneamente senza stimolo esterno

Cause

Le cause dell’ansia patologica

La nostra sensibilità all’ansia può variare da un giorno all’altro: a volte dipende dalle situazioni esterne, da come ci sentiamo e non solo. Il modo in cui viviamo, la nostra personalità e il carattere influenzano sia la frequenza che la quantità di ansia che proviamo.

Fattori familiari e ambientali

I fattori che possono causare l’ansia sono numerosi. A volte ci troviamo di fronte a un apprendimento familiare dell’ansia e della paura: vivere con un genitore ansioso o in un ambiente in cui il bambino non si sente sufficientemente sicuro, crea una risposta disfunzionale.

L’ansia diventa un meccanismo di difesa, necessario per anticipare situazioni potenzialmente pericolose.

Le cause dell'ansia patologica

Esperienze traumatiche

Essere vittime o testimoni di violenza psicologica, fisica o sessuale, può favorire lo sviluppo di una forma ansiosa.

Fattori genetici e biologici

In alcuni casi, l’ansia patologica è innescata da determinate patologie o disturbi ma anche da uno squilibrio di alcuni neurotrasmettitori (GABA, serotonina e noradrenalina). Infine, non dimentichiamo l’abuso di sostanze come alcol o droghe ma anche di stimolanti del sistema nervoso come, ad esempio, la caffeina.

Fattori psicologici ed emotivi

La percezione negativa di sé stessi può favorire l’insorgenza dell’ansia, così come l’eccessiva preoccupazione per il successo e la paura del fallimento possono generare ansia.

Fattori ambientali e familiariEsperienze traumaticheFattori genetici e biologiciFattori psicologici ed emotivi
apprendimento familiare dell’ansiaessere vittime di violenza, abusi, maltrattamenti, aver vissuto un traumaPredisposizione genetica, squilibrio di neurotrasmettitori, abuso di sostanzebassa autostima, insicurezza, perfezionismo, paura del fallimento
Cause dell’ansia patologica

Quando l’ansia diventa un disturbo?

Convivere con l’ansia può influenzare la nostra vita in diversi modi: ci rende tesi, stressati, irritabili e può portarci a soffrire di disturbi del sonno. L’ansia può costringerci a evitare determinati luoghi o situazioni o può influenzare le nostre relazioni interpersonali.

Con il passare del tempo, questo stato emotivo influisce in maniera pesante sul nostro benessere fisico ed emotivo, impedendoci di vivere la vita che desideriamo.

Questo è quello che accade quando l’ansia si trasforma in disturbo.

Cura

Ansia patologica: rimedi e pratiche utili

Liberarsi dall’ansia e dalle preoccupazioni, vivere la nostra vita e gestire la quotidianità secondo i nostri ritmi e desideri e non sulla base di quelli imposti da questo disturbo emotivo. Per raggiungere questo traguardo, possiamo provare a seguire una serie di suggerimenti:

  1. Conoscere se stessi

Proviamo ad annotare i nostri pensieri e le sensazioni che proviamo quando sentiamo arrivare l’ansia per provare ad affrontare in modo diverso le nostre paure. Stabiliamo piccoli obiettivi di miglioramento da raggiungere giorno dopo giorno.

  1. Imparare le tecniche di rilassamento

Le tecniche di rilassamento possono aiutarci a controllare emozioni e sentimenti.

  1. Praticare la consapevolezza (mindfulness)

Concentriamoci sul momento presente, prestando attenzione al nostro respiro e alle nostre sensazioni.

Psicoterapia per l’ansia patologica

Quando l’ansia patologica diventa invalidante e impossibile da gestire, è necessario richiedere un supporto professionale per capire come fermare l’overthinking.

La psicoterapia online o in presenza, può essere un approccio efficace per gestire e combattere l’ansia.

  1. Terapia cognitivo-comportamentale (CBT)

La terapia cognitivo-comportamentale è spesso utilizzata per affrontare l’ansia, inclusa l’ansia che si presenta di notte. Si concentra su modelli di pensiero negativi e comportamenti che contribuiscono all’ansia, aiutando a sviluppare abilità per affrontare il problema (Eva A. M. van Dis e colleghi, 2020).

Psicoterapia per l'ansia patologica
  1. Rilassamento Muscolare Progressivo (PMR)

La PMR coinvolge il rilassamento consapevole dei vari gruppi muscolari. Secondo un articolo pubblicato su Anxiety Canada, riducendo la tensione fisica, può contribuire a ridurre l’ansia e migliorare la qualità del sonno.

  1. Terapia breve orientata alla soluzione (SFT)

Come afferma l’Istituto ICNOS, la SFT si concentra sulle soluzioni piuttosto che sui problemi, aiutando a identificare risorse e strategie per affrontare l’ansia notturna.

È importante consultare uno psicologo o uno psicoterapeuta per determinare l’approccio più adatto alle tue esigenze individuali e lavorare insieme per gestire l’ansia notturna.

Se stai cercando di combattere l’ansia e vuoi iniziare un percorso terapeutico, magari puoi pensare di aiutarti facendo psicoterapia con noi. Siamo un centro medico autorizzato di psicologia online. Il servizio è completamente online, con centinaia di psicoterapeuti e psicoterapeute.

Tutto inizia con il desiderio di vivere una vita migliore. Noi possiamo sostenerti; Serenis è a un solo link di distanza. Il primo colloquio è gratuito, poi 55 € a seduta, o 202 € ogni 4 sessioni.

Fonti

Redazione

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Revisori

reviewer

Dott. Domenico De Donatis

Medico Psichiatra

Ordine dei Medici e Chirurghi della provincia di Pescara n. 4336

Laurea in Medicina e Chirurgia presso l'Università degli Studi di Parma. Specializzazione in Psichiatria presso l'Università Alma Mater Studiorum di Bologna.

reviewer

Dott. Federico Russo

Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale e Neuropsicologo, Direttore Clinico di Serenis

Ordine degli Psicologi della Puglia n. 5048

Laurea in Psicologia Clinica e della Salute presso l’Università degli Studi “G. D’Annunzio” di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale a indirizzo neuropsicologico presso l’Istituto S. Chiara di Lecce.

reviewer

Dott.ssa Martina Migliore

Psicologa Psicoterapeuta specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale

Ordine degli Psicologi dell'Umbria n.892

Psicologa e Psicoterapeuta cognitivo comportamentale, docente e formatrice. Esperta in ACT e Superhero Therapy. Membro dell'Associazione CBT Italia, ACT Italia e SITCC. Esperta nell'applicazione di meccaniche derivanti dal gioco alle strategie terapeutiche evidence based e alla formazione aziendale.