Questa pagina parla di disturbi dell’umore

Cercheremo di spiegarti cosa sono, quali forme assumono, come possono interferire nella vita quotidiana e come possono essere gestiti. Abbiamo verificato la correttezza dei contenuti, ma non usarli per autovalutarti, soprattutto se ti rivedi in certe frasi. Non possono sostituire un aiuto professionale.

Prima di tutto: perché ci occupiamo di Umore?

Perché siamo un centro medico specializzato in psicoterapia e supporto psicologico. Collaboriamo con centinaia di terapeute e terapeuti per rendere il benessere mentale sempre più accessibile, anche cercando di comunicare in modo chiaro e responsabile.

Questa pagina è stata controllata dal punto di vista clinico

Cos'è un disturbo dell'umore?

Un disturbo dell'umore, noto anche come disturbo affettivo, è una categoria di disturbo mentale che colpisce l'umore e l'emotività di una persona in modo significativo e persistente.

I disturbi dell’umore influenzano la capacità di una persona di regolare le proprie emozioni in modo adeguato, portando a cambiamenti pronunciati nell'umore, nell'energia e nel comportamento.

I disturbi dell’umore coinvolgono prolungati periodi di eccessiva tristezza (depressione), eccessiva allegria o esaltazione (mania), o entrambe. Depressione e mania rappresentano i due estremi, o poli, dei disturbi dell'umore.

Come capire se si ha un disturbo dell'umore

I disturbi dell'umore sono solitamente distinti in disturbi depressivi e disturbi bipolari.


Oltre che dall'umore depresso, i disturbi depressivi sono caratterizzati anche da:



  • sentimenti di profonda tristezza, colpa e apprensione;
  • sensazione che nulla abbia più valore;
  • tendenza all’isolamento e all’apatia;
  • perdita di interesse e di piacere nelle attività quotidiane;
  • disturbi del sonno o dell’appetito;
  • scarso desiderio sessuale.


Questi sintomi possono presentarsi come episodi acuti o come lunghi periodi di umore tendenzialmente depresso, ma senza che gli altri sintomi depressivi siamo particolarmente marcati o numerosi.


Se gli episodi acuti durano per almeno 2 settimane, possono indicare la presenza di un disturbo depressivo maggiore. Se i lunghi periodi di umore tendenzialmente depresso si protraggono invece per un per un periodo di almeno 2 anni, si potrebbe ipotizzare la presenza di un disturbo distimico.


I disturbi dell’umore di tipo bipolare sono invece caratterizzati dall’alternarsi di episodi depressivi a fasi con umore marcatamente euforico o irritabile, associato a:



  • aumento del livello di attività in ambito lavorativo, sociale o sessuale;
  • loquacità insolita o eloquio rapido;
  • impressione soggettiva che i pensieri si succedano velocemente;
  • diminuito bisogno di sonno;
  • elevata autostima;
  • facile distraibilità;
  • eccessivo coinvolgimento in attività piacevoli potenzialmente dannose.

A cosa sono dovuti?

I disturbi dell'umore sono dovuti a una combinazione complessa di fattori, tra cui predisposizione genetica, squilibri chimici nel cervello, eventi traumatici o stressanti, cambiamenti ormonali e influenze ambientali.

Per ricapitolare: cosa vuol dire avere un disturbo dell’umore?

  • Avere un disturbo dell'umore significa sperimentare alterazioni significative e persistenti nell'umore e nelle emozioni, come depressione profonda o episodi di mania o ipomania. Può trattarsi anche di meteoropatia.

  • Queste alterazioni dell'umore possono interferire in modo significativo nella vita quotidiana, causando sintomi come tristezza intensa, perdita di interesse, cambiamenti nell'energia e nel comportamento.

  • Per questo è importante rivolgersi a una persona esperta: è importante sapere di poter chiedere aiuto quando serve 💜

Che differenza c'è tra disturbi depressivi e disturbi bipolari?

A differenza dei disturbi depressivi, che sono caratterizzati da una sola polarità, (significa che il disturbo dell'umore si manifesta solamente con la variante depressiva) nei disturbi bipolari osserviamo la presenza di episodi maniacali o ipomaniacali alternati da episodi depressivi.

Abbiamo un segreto

“La terapia mi ha aiutato a trovare un equilibrio”

Giorgia, che lavora in Serenis

Sappiamo cosa significa fare terapia: ogni dipendente di Serenis (o quasi) ha alle spalle uno o più percorsi.

Conosciamo bene gli ostacoli pratici e culturali che rendono poco accessibile il benessere mentale. Il nostro lavoro è cercare di superarli – non è semplice, ma l’esperienza aiuta.

A cosa serve la terapia?

Fare una lista è difficile, perché può servire per tantissime cose: l’idea di base è lavorare su ciò che si prova e cercare un cambiamento. Queste sono alcune delle situazioni di cui ci occupiamo più spesso.

Stress da lavoro

Crescita personale

Ansia

Genitorialità

Coppie

Depressione

Fobie

Sonno

Panico

Adolescenza

Ricapitoliamo

  • Se rispondi al questionario troveremo il tuo o la tua terapeuta.

  • Il primo colloquio è gratuito. Se andrà male, potrai farne un altro.

  • Gli incontri saranno tutti in videochiamata e senza vincoli.

  • Avrai anche un diario dove annotare i tuoi progressi.

  • Potrai smettere in ogni momento.

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Domande frequenti

Come posso sostenere qualcuno che soffre di un disturbo dell'umore?
Che differenza c’è tra mania e ipomania?
I contenuti di questa pagina sono verificati?
Come funziona Serenis?
Quanto costano le sedute di terapia individuale?