Nel linguaggio comune spesso capita di sentire frasi come “sei paranoica!” per indicare una persona diffidente. In psicopatologia però si tratta di un disturbo vero e proprio.
La paranoia o, per dirlo in termini tecnici, il “disturbo paranoide di personalità” secondo il manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali (il DSM V) è un disturbo pervasivo della personalità - cioè che impatta su tutte le sfere di vita della persona - che presenta pensieri ricorrenti e infondati: chi ne soffre ha la tendenza a percepire e interpretare le intenzioni, le parole e le azioni delle altre persone come malevole, umilianti o minacciose.
In sostanza, quando una persona ha un disturbo paranoide di personalità ha attivi dei “pattern” mentali, cioè degli schemi di pensiero che portano a vedere la realtà in maniera distorta e aggressiva nei propri confronti. Questo porta a vivere in un costante stato di allerta, che a sua volta si traduce nell’essere estremamente “diffidente” e ad attuare dei comportamenti che possono risultare strani, eccessivamente permalosi, polemici, ostinati, e in alcuni casi anche potenzialmente pericolosi per sé e per le altre persone.