Questa pagina parla di burnout

Cercheremo di spiegarti cos'è, quali forme assume e come può essere gestito. Abbiamo verificato la correttezza dei contenuti, ma non usarli per autovalutarti, soprattutto se ti rivedi in certe frasi. Non possono sostituire un aiuto professionale.

I testi sono stati validati dal punto di vista clinico.

Cos'è il burnout?

Secondo l'OMS, il burnout è una sindrome che nasce dallo stress cronico legato al lavoro. Non un disturbo mentale, o una condizione medica, ma può avere comunque conseguenze negative sulla salute.

In genere, il burnout è causato da una situazione stressante che si protrae a lungo nel tempo e non si ferma solo alla sfera lavorativa. Una persona in burnout avrà inevitabilmente delle ricadute anche sul resto delle attività: questo perché ciò che viviamo sul lavoro influisce anche nella vita personale, e viceversa.

Il termine deriva dall’inglese e letteralmente significa “esaurimento” o “bruciato”, per rendere l’idea di una persona che non ce la fa più, sfinita.

Quali sono i sintomi del burnout?

Secondo il manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali (DSM V), chi va in burnout può provare:

- disturbi del sonno e difficoltà a concentrarsi;

- instabilità emotiva;

- cefalea ed emicrania;

- senso di fallimento e scarsa autostima;

- perdita di motivazione e stato di costante tensione;

- forte stress, che è sia la causa che una conseguenza;

- marcata stanchezza o debolezza, anche mentale;

- dolori, palpitazioni, vertigini e problemi intestinali.

Quali sono le cause del burnout?

Di solito il burnout deriva da un carico di lavoro eccessivo per la persona che lo sperimenta. Questo non significa che la responsabilità sia necessariamente di chi affida le mansioni: può dipendere anche da elementi "interni" alla persona. Ad esempio:

- aspettative esagerate. Affrontare il lavoro con troppe aspettative, perfezionismo e rigidità è uno dei fattori di rischio principali;

- mansioni non adeguate. Se il carico di lavoro affidato è eccessivo o sottostimato;

- eccessiva dedizione al lavoro. Non si pensa e fa null’altro che non riguardi quello.

Le fasi del burnout

Si possono individuare diversi stadi del burnout:

Idealizzazione

Si inizia un nuovo lavoro con grande carica ed energia, creandosi delle aspettative molto alte. Poi ci si accorge che le cose sono un po' diverse da come erano state immaginate.

Disillusione

Ormai è chiaro, l’ambiente è molto diverso rispetto a ciò che si voleva. A questo punto nascono le prime frustrazioni perché si è in un posto in cui non si vorrebbe essere.

Voglia di far nulla

Il luogo di lavoro diventa un luogo di tristezza e apatia, in cui non si ha la minima voglia di svolgere le mansioni e di interagire con chi ci lavora. Il burnout è qui.

C’è un test per scoprire se si è in burnout?

In ambito clinico viene utilizzato il test “OLBI”: si è dimostrato efficace per valutare la presenza e la gravità dei sintomi. Ma non è uno strumento di autovalutazione: per avere valore diagnostico, deve essere esaminato da persone esperte in ambito psicologico, psicoterapeutico e psichiatrico.

Se lo farai in autonomia, non scoprirai se sei in burnout: avrai solo un'indicazione dell'eventuale presenza di alcuni sintomi, che potrebbero dipendere da cause del tutto diverse.

Fai il test per il burnout

Domande frequenti

I contenuti di questa pagina sono verificati?
Come funziona Serenis?
Quanto costa la terapia online?

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Cercheremo di spiegarti cos'è, quali forme assume e come può essere gestito. Abbiamo verificato la correttezza dei contenuti, ma non usarli per autovalutarti, soprattutto se ti rivedi in certe frasi. Non possono sostituire un aiuto professionale.

Prima di tutto: perché ci occupiamo di Burnout?

Perché siamo un centro medico specializzato in psicoterapia e supporto psicologico. Collaboriamo con oltre 600 tra terapeute e terapeuti e cerchiamo di rendere il benessere mentale più accessibile, anche cercando di comunicare in modo chiaro e responsabile.

Questa pagina è stata controllata dal punto di vista clinico

Cos'è il burnout?

Secondo l'OMS, il burnout è una sindrome che nasce dallo stress cronico legato al lavoro. Non un disturbo mentale, o una condizione medica, ma può avere comunque conseguenze negative sulla salute.

In genere, il burnout è causato da una situazione stressante che si protrae a lungo nel tempo e non si ferma solo alla sfera lavorativa. Una persona in burnout avrà inevitabilmente delle ricadute anche sul resto delle attività: questo perché ciò che viviamo sul lavoro influisce anche nella vita personale, e viceversa.

Il termine deriva dall’inglese e letteralmente significa “esaurimento” o “bruciato”, per rendere l’idea di una persona che non ce la fa più, sfinita.

Quali sono i sintomi del burnout?

Secondo il manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali (DSM V), chi va in burnout può provare:

- disturbi del sonno e difficoltà a concentrarsi;

- instabilità emotiva;

- cefalea ed emicrania;

- senso di fallimento e scarsa autostima;

- perdita di motivazione e stato di costante tensione;

- forte stress, che è sia la causa che una conseguenza;

- marcata stanchezza o debolezza, anche mentale;

- dolori, palpitazioni, vertigini e problemi intestinali.

Quali sono le cause del burnout?

Secondo l'OMS, il burnout è una sindrome che nasce dallo stress cronico legato al lavoro. Non un disturbo mentale, o una condizione medica, ma può avere comunque conseguenze negative sulla salute.

In genere, il burnout è causato da una situazione stressante che si protrae a lungo nel tempo e non si ferma solo alla sfera lavorativa. Una persona in burnout avrà inevitabilmente delle ricadute anche sul resto delle attività: questo perché ciò che viviamo sul lavoro influisce anche nella vita personale, e viceversa.

Il termine deriva dall’inglese e letteralmente significa “esaurimento” o “bruciato”, per rendere l’idea di una persona che non ce la fa più, sfinita.

Quali sono le cause del burnout?

  • Sì: può essere trattato e superato. Il percorso più adeguato è la psicoterapia, accompagnata da una terapia farmacologica in base alla situazione.

  • Se sul luogo di lavoro continuano a esserci gli stessi problemi, potrebbe essere utile licenziarsi se c’è la possibilità di farlo, perché si potrebbe nuovamente sviluppare la sindrome.

  • Una cosa importante: il fai-da-te non funziona. Se pensi essere in burnout, non fermarti a questa pagina. Chiedi un aiuto professionale, sul nostro sito o altrove.

C’è un test per scoprire se si è in burnout?

In ambito clinico viene utilizzato il test “OLBI”: si è dimostrato efficace per valutare la presenza e la gravità dei sintomi. Ma non è uno strumento di autovalutazione: per avere valore diagnostico, deve essere esaminato da persone esperte in ambito psicologico, psicoterapeutico e psichiatrico.

Se lo farai in autonomia, non scoprirai se sei in burnout: avrai solo un'indicazione dell'eventuale presenza di alcuni sintomi, che potrebbero dipendere da cause del tutto diverse.

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Alcuni articoli sul burnout

Abbiamo un segreto

“Ho sofferto di ansia ma pensavo fosse un mal di schiena”

Daniele, cofondatore di Serenis

Sappiamo cosa significa fare terapia: ogni dipendente di Serenis (o quasi) ha alle spalle uno o più percorsi.

Conosciamo bene gli ostacoli pratici e culturali che rendono poco accessibile il benessere mentale. Il nostro lavoro è cercare di superarli – non è semplice, ma l’esperienza aiuta.

Ricapitoliamo

  • Se rispondi al questionario troveremo il tuo o la tua terapeuta.

  • Il primo colloquio è gratuito. Se andrà male, potrai farne un altro.

  • Le sedute successive costeranno 49 euro l’una.

  • Avrai anche un diario dove annotare i tuoi progressi.

  • Potrai smettere in ogni momento.

Domande frequenti

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Come funziona Serenis?
Quanto costa la terapia online?