Come lasciar andare il passato e vivere il presente

Combattere il rimuginio può essere una sfida, ma ci sono diverse strategie che possono aiutare a gestirlo e lasciare andare il passato.
come fare a lasciare andare il passato

Il passato in alcuni casi può essere una presenza così ingombrante da invadere i nostri pensieri in modo prepotente, al punto che ci sembra impossibile potercene liberare e ci sentiamo condannati a portare questo peso con noi per tutta la vita. Ma lasciar andare il passato è essenziale per concentrarci sul presente e sulle possibilità che abbiamo intorno. Vediamo insieme quali accorgimenti puoi mettere in pratica in autonomia per vedere grandi cambiamenti e per la tua crescita personale.

Il rimuginio: il meccanismo che ci tiene ancorati al passato

Sperare di poter liberamente cancellare i pensieri e le emozioni che non ci soddisfano è un’illusione: la mente non è una macchina, e tentare di bloccare certi pensieri, soprattutto quando ci sforziamo, spesso ha l’effetto contrario. Il meccanismo che ci intrappola in questi pensieri quasi ossessivi si chiama rimuginio.

La ruminazione è un processo che ti costringe a rivivere dei momenti dolorosi o che per te sono fonte di rimorso, vergogna o senso di colpa. Ti causano sofferenza, soprattutto perché sai di non poter tornare indietro a fare in modo che le cose prendano una piega diversa. Ti senti impotente, con le mani legate, e trovare sollievo sembra davvero un’impresa impossibile.

Ma perché continuiamo a cedere al rimuginio, nonostante questo processo ci provochi solo sofferenza? La risposta va cercata nel modo in cui opera il cervello, che gestisce in maniera diversa informazioni che hanno un differente tono emotivo. Gli studi confermano che il cervello presta più attenzione ai ricordi associati a emozioni negative, li elabora in modo più fine, e questo è il motivo per cui più facilmente riaffiorano in memoria.

Ecco quindi che lasciarsi travolgere dai pensieri sul passato diventa facile, ed entrare in questa dinamica dà luogo a un circolo che sembra non avere mai fine, che ci blocca in una dimensione che è al di fuori delle nostre possibilità di intervento. Oltre al dolore che questi pensieri ci causano, infatti, la conseguenza più importante di questo meccanismo è che ci rende ciechi verso il futuro, incapaci di progettare o prendere decisioni perché rimaniamo incatenati al passato senza essere in grado di darvi un taglio netto.

come lasciare andare il passato?

Come lasciar andare il passato?

Uscire da questo circolo indotto dalla ruminazione è difficile ma non impossibile. Con l’aiuto di un professionista, sarà più facile mettere in atto le giuste strategie per lasciare andare il passato. Se pensi di aver bisogno di una guida, grazie al servizio di psicoterapia online di Serenis potrai trovare psicologi e psicologhe disponibili ad accompagnarti nel tuo cammino. Gli esperti inoltre, in questo percorso di maggiore consapevolezza di sé stessi per ritrovare la propria strada consigliano di seguire alcuni accorgimenti che approfondiamo di seguito.

Cerca di capire chi sei

Come smettere di rimuginare? Il primo passo per lasciare andare il passato è rimettere insieme i pezzi per ritrovare noi stessi. Non siamo vittime del nostro passato e nemmeno eroi forgiati da quello che abbiamo vissuto. A volte, però, è più facile definire chi siamo calandoci in una parte, perché questa ci dà dei riferimenti sicuri. Ma in questo modo non c’è possibilità di crescita, quindi è necessario uscire dai nostri schemi mentali.

Nella nostra storia si intrecciano diverse vite e ciascuna persona che vi è passata ha la sua parte di responsabilità. Attribuire all’esterno tutte le colpe è il modo migliore per lasciare che il controllo sulla tua vita ti sfugga di mano. Non lasciare che siano le azioni altrui a determinare il modo in cui vivi: non puoi controllare i loro comportamenti. Tutto quello che puoi fare è lavorare sulla tua persona e sui tuoi processi mentali, riprendendotene la responsabilità. Questo è tutto ciò che puoi controllare, che puoi decidere liberamente.

Se far ricadere tutte le colpe sugli altri non porta da nessuna parte, anche addossarsele completamente non è funzionale. Cerca, quindi, di dare fondo a tutta la tua obiettività, di analizzare ciò che ti è accaduto in maniera lucida, definendo le dinamiche dei fatti dal principio alla fine. Soprattutto, concentrati su questa parte: accetta che il tutto sia terminato, anche se il modo non ti piace. Fa parte del passato, e l’unica direzione che puoi prendere ora è davanti a te.

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Lascia andare il passato e perdona

Una volta che avrai analizzato ciò che è stato in maniera obiettiva e avrai chiarito che tutte le parti in causa hanno fatto degli sbagli, non tormentarti per quelli che hai fatto tu. Tutti quanti sbagliano, e rimanere ancorati al senso di colpa non cambierà ciò che è stato. Il perfezionismo non è realistico, tu non meriti una condanna per le tue azioni. Ma per darti la possibilità di andare avanti, devi imparare a perdonarti e stare bene con te stesso.

In questo può esserti di grande aiuto la meditazione ed esercizi che, spostando l’attenzione sulle sensazioni del corpo, aiutano a raggiungere la consapevolezza dei processi mentali. Come dicevamo prima, non puoi impedirti di pensare al passato. Però, quando hai un pensiero che lo riguarda, riconoscilo, osservalo come se fossi una figura esterna alla tua mente, lascialo andare e perdonati per averlo avuto. Ci vuole pratica per svolgere questi esercizi in modo efficace, ma gradualmente imparerai ad applicare la tecnica anche durante la quotidianità e riuscirai a lasciare andare il passato.

L’investimento sugli altri e il senso di colpa

Tanta parte della tua sofferenza nel non riuscire a lasciarti alle spalle il passato, probabilmente, è legata a una persona per la quale provavi un affetto particolare. A volte investiamo così tanto sugli altri da caricarli di tutte le nostre aspettative, che quando vengono deluse ci feriamo in maniera brutale. Altre volte la relazione è così disfunzionale da assorbire tutto quello che siamo, distruggendo prima il nostro contesto e poi la nostra stessa identità.

In entrambi questi casi, siamo di fronte a una dinamica dalla quale non riusciamo a uscire perché siamo rimasti invischiati. Abbiamo messo in gioco troppo di noi stessi e il senso di perdita totale che accompagna la fine del rapporto non lascia spazio ad altro che alla disperazione e al senso di colpa. Sentiamo di aver perso tutto dopo aver rinunciato a tanto perché funzionasse, e forse, se avessimo agito diversamente, tutto sarebbe come prima.

Ma ogni cosa ha un inizio e una fine: la vita è un flusso di eventi, che arrivano e passano. Impara a lasciar scorrere i ricordi senza permettere loro di aggrapparsi. Accetta il fatto che questa esperienza, nel bene o nel male, sia finita, perdona i tuoi sbagli e preparati ad affrontare qualcosa di nuovo. Non permettere a nessuno di intaccare chi sei e riconosci l’importanza di prenderti cura di te stesso.

Fonti:

  • Sandford, John Loren e Paula Sandford. Lasciar andare il tuo passato: prendi il controllo del tuo futuro affrontando le abitudini, le ferite e gli atteggiamenti che rimangono dalle relazioni precedenti . Carisma Media, 2013.
  • Schmidt, Cristoforo. “Fenomenologia: un’esperienza di lasciare andare e lasciare essere.” Waikato Journal of Education 11.1 (2005).
  • Hubbard, Bryan. La tua storia falsa: come lasciare andare il passato che ti crea e diventare pienamente vivo nel presente . Hay House, Inc, 2014.
Dott.ssa Martina Migliore

Approccio:
Titolo di studio
Descrizione
Romana trapiantata in Umbria. Laureata in psicologia e specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale. Ex-ricercatrice in Psicobiologia e psicofarmacologia. Visione pratica e creativa del mondo, amo le sfide e trovare soluzioni innovative. Appassionata di giochi di ruolo e cultura pop, li integro attivamente nelle mie terapie. Confermo da anni che parlare attraverso ciò che amiamo rende più semplice affrontare le sfide della vita.

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Revisori

reviewer

Dott. Domenico De Donatis

Medico Psichiatra

Ordine dei Medici e Chirurghi della provincia di Pescara n. 4336

Laurea in Medicina e Chirurgia presso l'Università degli Studi di Parma. Specializzazione in Psichiatria presso l'Università Alma Mater Studiorum di Bologna.

reviewer

Dott. Federico Russo

Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale e Neuropsicologo, Direttore Clinico di Serenis

Ordine degli Psicologi della Puglia n. 5048

Laurea in Psicologia Clinica e della Salute presso l’Università degli Studi “G. D’Annunzio” di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale a indirizzo neuropsicologico presso l’Istituto S. Chiara di Lecce.

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Dott.ssa Martina Migliore

Psicologa Psicoterapeuta specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale

Ordine degli Psicologi dell'Umbria n.892

Psicologa e Psicoterapeuta cognitivo comportamentale, docente e formatrice. Esperta in ACT e Superhero Therapy. Membro dell'Associazione CBT Italia, ACT Italia e SITCC. Esperta nell'applicazione di meccaniche derivanti dal gioco alle strategie terapeutiche evidence based e alla formazione aziendale.