Ansia somatizzata allo stomaco: sintomi, cause e rimedi

Hai mai avuto un “peso sullo stomaco”?

Questa sensazione è molto comune, ma può avere diverse ragioni.

L’ansia eccessiva è uno dei disturbi più diffusi in Italia, soprattutto tra le persone giovani. Questo perché spesso si tendono a sottovalutare tutti i sintomi correlati a essa, che non sono solo psichici ma anche fisici.

In questo articolo parleremo di uno in particolare: l’ansia somatizzata allo stomaco.

Vediamo insieme cos’è e come trattarla.

Somatizzazione dell’ansia: cos’è e perché avviene

L’ansia è una reazione fisiologica della nostra mente a uno stimolo esterno. In sé per sé non è un problema, ma lo diventa quando influisce negativamente sulla nostra vita.

La somatizzazione, invece, avviene quando la nostra mente esprime una sofferenza psichica attraverso una o più parti del corpo, tramite il dolore fisico.

L’ansia può somatizzarsi in diversi modi, anche “toccando lo stomaco”. Spesso, le persone che somatizzano l’ansia in questa maniera, tendono a evitare cene e pranzi in condivisione con altri, proprio perché lo stato ansioso non permette loro di godersi il momento, con conseguente rifiuto dell’evento dell’evento sociale.

In pratica, il nostro corpo attraverso dei segnali fisici importanti, i quali difficilmente possono non essere presi in considerazione, esprime un malessere psicologico che si stava ignorando più o meno coscientemente.

Ansia e strane sensazioni allo stomaco: la correlazione

Seppure pensiamo che ogni parte del corpo funzioni a sé, chi lavora in campo medico sa che il corpo è un tutt’uno. In questo caso, è importante sapere che il cervello è direttamente collegato allo stomaco tramite il “nervo vago” (o “nervo pneumogastrico”).

Inoltre, studi hanno dimostrato che non solo il nostro stato psichico – quindi il nostro cervello – influenza lo stomaco, ma è vero anche il contrario: una dieta poco sana può causare problemi cognitivi.

Ad esempio lo ha dimostrato Kris Van Tulleken, medico inglese che ha realizzato un documentario per la BBC in cui ha mostrato gli effetti sul suo corpo dopo una dieta di trenta giorni a base di grassi e zuccheri. Sebbene l’aumento di peso fosse una conseguenza del tutto prevedibile, ciò che ha stupito di più sono state le ricadute a livello cognitivo: alcune zone del cervello sono state danneggiate, peggiorando la memoria, la concentrazione e la capacità di prendere decisioni.

In pratica è un ciclo infinito tra cervello e stomaco.

I principali sintomi dell’ansia somatizzata allo stomaco

L’ansia può esprimersi fisicamente nelle più disparate maniere, causando dei sintomi poco gradevoli. Vediamone insieme alcuni che riguardano l’area addominale:

  • stomaco contratto: una sensazione abbastanza comune. Questo perché l’ansia mette il corpo in uno stato di allerta, scatenando una tensione generale in tutto il corpo, stomaco compreso.
  • ansia e reflusso gastrofaringeo: i sintomi causati sono bruciore e nausea. Lo stato ansioso, infatti, può interferire sul funzionamento dell’esofago, andando a causare una sovrapproduzione di acido gastrico.
  • ansia e dissenteria: anche questo riguarda l’apparato gastro-intestinale. Una digestione compromessa può causare dei problemi anche nella parte finale della digestione stessa.

Lo stomaco non è l’unico organo che l’ansia può coinvolgere. Un esempio è rappresentato dalla tachicardia: in questo caso l’ansia somatizza al cuore, andando a causare non solo battito del cuore accelerato (tachicardia) ma anche palpitazioni, battito irregolare, sensazione di peso nel petto, mancanza di respiro (dispnea) e altri sintomi simili.

Quanto dura l’ansia allo stomaco?

Non esiste una durata predefinita, specialmente se l’ansia somatizza allo stomaco in maniera cronica. Può capitare che questo avvenga saltuariamente, quindi non causando grossi problemi, se non disagi circoscritti che durano qualche ora.

Se invece la persona soffre di disturbi allo stomaco su base ansiosa in maniera frequente, la sensazione sgradevole potrebbe essere continua con la conseguenza, a volte, di notevole calo di peso ponderale.

Una delle conseguenze dell’ansia allo stomaco cronica è quella di auto-esclusione sociale: il timore di stare male davanti ad altre persone, potrebbe alimentare un incremento dello stato ansioso del soggetto.

Problemi di digestione e ansia: i principali rimedi

Una premessa: questi rimedi potrebbero aiutare, ma non sono risolutivi.

Se si escludono patologie fisiche – attraverso visite mediche specialistiche – e si accerta che l’ansia è effettivamente alla base dei problemi allo stomaco, ci sono dei rimedi immediati che si possono adottare:

  • cercare di seguire una dieta più sana: non è semplice e non bisogna farsi una colpa se non si riesce. Evitare bevande gassate, alcoliche e caffeina, per esempio, potrebbe aiutare ad alleviare i disagi allo stomaco;
  • praticare la mindfulness: non agisce direttamente sul corpo come la diete, ma è una pratica di rilassamento da effettuare quotidianamente per concentrarsi sul qui e ora, al fine di riuscire a gestire meglio lo stress.

Per affrontare l’ansia però – e quindi quella somatizzata allo stomaco – è necessario un percorso psicoterapeutico, in alcuni casi accompagnato da una terapia farmacologica.

Il ruolo della psicoterapia nella cura della somatizzazione dell’ansia

In questo blog troverai tantissimi altri articoli che parlano di salute mentale.

Questo in particolare parla di ansia somatizzata allo stomaco.

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Revisori

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Dott. Raffaele Avico

Psicoterapeuta, psicotraumatologo e terapista certificato EMDR I

Ordine degli Psicologi del Piemonte num. 5822

Psicoterapeuta, psicotraumatologo e terapista EMDR. È membro della ESDT (European Society for Trauma and Dissociation) e socio AISTED (Associazione italiana per lo studio del trauma e della dissociazione).

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Dott. Rosario Urbani

Psicoterapeuta specializzato in cognitivo comportamentale

Ordine degli Psicologi della Campania num. 6653/A

Laureato in Neuroscienze presso la Seconda Università di Napoli. Specializzato presso l’istituto Skinner in psicoterapia cognitivo comportamentale. Analista del comportamento ABA e specializzato anche nella tecnica terapeutica dell'EMDR.

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Dott.ssa Maria Vallillo

Psicoterapeuta specialista in Lifespan Developmental Psychology

Ordine degli Psicologi del Lazio num. 25732

Laurea in Psicologia presso l'Università degli Studi di Chieti. Specializzazione in psicoterapia e psicologia del ciclo di vita presso l’Università la Sapienza di Roma. Esperta in neuropsicologia e psicodiagnostica e perfezionata in psico-oncologia.