Trauma psicologico: che cos'è, sintomi e cura
Il trauma psicologico è un'esperienza sconvolgente che provoca un forte impatto emotivo e può lasciare segni profondi nella vita di una persona. In questo articolo vedremo le cause del trauma psicologico, i suoi effetti, e le strategie per affrontarlo. Comprendere il trauma è il primo passo per ripristinare un equilibrio nella nostra vita.

Cos'è un un trauma psicologico?
Un trauma psicologico è un evento stressante che ha un impatto significativo sulla salute mentale ed emotiva di una persona. Si verifica quando la mente non riesce a elaborare un evento traumatico vissuto o di cui si è testimone, come un incidente, un abuso, una catastrofe naturale o una perdita significativa.
Questi eventi possono provocare shock emotivo e causare ansia, depressione, sintomi da stress post-traumatico o altri disturbi fisici e psicologici legati al trauma.
Tipologie di traumi
I traumi si suddividono in due categorie principali: traumi di tipo I e traumi di tipo II:
Trauma di tipo I | Sono eventi improvvisi e circoscritti nel tempo, che superano le risorse della persona (es. incidente stradale, aggressione singola, intervento medico d’urgenza, disastro naturale, lutto improvviso, interruzione di gravidanza ecc). I sintomi più frequenti sono: ricordi intrusivi/flashback, incubi, evitamento di luoghi o pensieri legati all’evento, ipervigilanza e difficoltà di sonno. L’immagine di sé è in genere relativamente preservata (“mi è successa una cosa terribile, non è colpa mia”). La cura è spesso mirata e di durata contenuta con approcci trauma-focused (es. EMDR, interventi cognitivi e di esposizione): prima si lavora su sicurezza e regolazione, poi sull’elaborazione dell’evento. |
Trauma di tipo II | Sono eventi ripetuti nel tempo o esposizioni croniche ad eventi traumatici, spesso in contesti relazionali significativi o durante lo sviluppo (es. maltrattamenti fisici/psicologici nell’infanzia, abuso sessuale ripetuto, violenza domestica, bullismo prolungato, guerra/prigionia, trascuratezza emotiva cronica). Qui il confine tra prima e dopo è sfumato: il corpo/mente restano a lungo in modalità di allerta. Oltre ai sintomi del PTSD, possono comparire disregolazione emotiva (esplosioni o “spegnimenti”), immagine di sé negativa (vergogna/colpa profonde), difficoltà relazionali (fiducia, confini, attaccamento) e possibili fenomeni dissociativi. Questo quadro è vicino a ciò che viene descritto come Disturbo Post-Traumatico Complesso (cPTSD), il trattamento prevede più fasi. |
Eventi non “estremi” presi singolarmente (es. separazioni, perdita del lavoro) possono diventare traumatici se sono ripetuti, avvengono in assenza di supporto o si sommano ad altre esperienze stressanti. In questi casi parliamo di stress traumatico cumulativo, più vicino al tipo II

Traumi diretti e indiretti
I traumi possono essere suddiviso in due categorie principali: trauma diretto e indiretto (o vicario):
- trauma diretto: si verifica quando una persona è direttamente coinvolta in un evento traumatico. Ad esempio, una persona coinvolta in un incidente stradale;
- trauma indiretto : si verifica quando una persona è testimone di un evento traumatico che coinvolge altri. Ad esempio, un soccorritore che è testimone di scene di violenza durante il suo lavoro può sviluppare un trauma indiretto.
È fondamentale ricordare che il modo in cui si reagisce a un evento traumatico è altamente individuale e dipende da una combinazione di fattori di rischio e fattori protettivi.
- Fattori di rischio: l'esposizione precoce (come età) e prolungata, la dipendenza dall’aggressore, la mancanza di supporto, una storia di traumi precedenti e vulnerabilità biologiche.
- Fattori protettivi : relazioni sicure, competenze di regolazione emotiva e accesso a cura qualificata.
I sintomi del trauma
Di fronte a un’esperienza particolarmente stressante ci si può chiedere: “come capire se ho subito un trauma?” Chi sperimenta traumi psicologici presenta solitamente una serie di sintomi psichici, come:
- Intrusione: ricordi invasivi, flashback, incubi.
- Evitamento: di luoghi, persone, pensieri, emozioni legate al trauma.
- Alterazioni negative di cognizioni/umore: colpa e vergogna eccessive, convinzioni negative su sé/mondo, anedonia, ritiro sociale, difficoltà a ricordare parti dell’evento (amnesia dissociativa).
- Iperattivazione: ipervigilanza, startle accentuato, irritabilità, disturbi del sonno, difficoltà di concentrazione.
- Possibili fenomeni dissociativi: depersonalizzazione/derealizzazione.
- Manifestazioni fisiche: tachicardia, respirazione corta, tensione muscolare, disturbi gastrointestinali, cefalea.
- Nelle prime 4 settimane può presentarsi un Disturbo Acuto da Stress (ASD).
Altri sintomi più specifici sono:
- Alterazioni negative di cognizioni/umore (colpa esagerata, convinzioni negative)
- Restringimento della finestra di tolleranza, sintomi dissociativi specifici (depersonalizzazione/derealizzazione)
Quali sono i disturbi legati al trauma?
Ci sono diversi disturbi che possono manifestarsi in seguito a esperienze traumatiche:
- Disturbo da stress post-traumatico (PTSD): si verifica in risposta a un evento traumatico e può includere sintomi come flashbacks, incubi, ipervigilanza, evitamento di situazioni legate al trauma e disturbi dell'umore;
- Disturbo d'ansia generalizzata (GAD): dopo un trauma, alcune persone possono sviluppare un aumento dell'ansia e della preoccupazione costante, anche in situazioni che non sono direttamente correlate al trauma;
- Disturbi depressivi e d’ansia
- In una minoranza possono emergere quadri dissociativi (DID) o sintomi ossessivo-compulsivi
Come superare un trauma psicologico?
Come superare un trauma di violenza, da aggressione o altri tipi di traumi che possono impattare nella nostra vita quotidiana? Il primo passo è non affrontarlo da soli. Affrontare un trauma richiede un approccio multidisciplinare che coinvolge professionisti della salute mentale.
I segnali, come abbiamo visto, possono manifestarsi in modi diversi: ansia ricorrente, difficoltà di fiducia, flashback, sensazione di allarme costante o evitamento di situazioni specifiche.
Rivolgersi a uno psicologo specializzato in psicotraumatologia permette di elaborare le emozioni bloccate, ridurre i sintomi post-traumatici e ricostruire gradualmente un senso di sicurezza e fiducia in sé, ma anche risalire all’origine profonda del trauma, come il poter capire se se si è subito un trauma infantile che è stato rimosso.
Comprendere questa origine significa riconoscere come esperienze di trascuratezza, abbandono o paura possano aver influenzato il proprio modo di relazionarsi e di percepirsi oggi.
La psicoterapia può intervenire con tecniche come l'EMDR o approcci come la terapia cognitivo-comportamentale e la terapia breve strategica, che si sono rivelati particolarmente efficaci per il trattamento di questo disturbo.
Nei casi più critici, in cui alcuni sintomi ansiosi o depressivi sarebbero altrimenti difficilmente controllabili, è possibile che all'intervento di uno psicoterapeuta si affianchi quello di uno psichiatra che valuterà un eventuale trattamento farmacologico
Fonti
- Van der Kolk, B. A. (2003). Psychological trauma. American Psychiatric Pub.
- Giller, E. (1999). What is psychological trauma. Sidran Institute, 15, 2021.
- Smelser, Neil J.. "Chapter 2. Psychological Trauma and Cultural Trauma". Cultural Trauma and Collective Identity, Berkeley: University of California Press, 2004, pp. 31-59.