Rispondi a questo quiz: è online e gratuito.
Sono venti domande, validate scientificamente.
Scopri subito il risultato del test sull’alessitimia.


Questa pagina è stata controllata da Domenico De Donatis
Psichiatra e direttore sanitario di Serenis.
Puoi farcela
La psicoterapia può aiutarti a riconoscere le emozioni e a esprimerle.
Dopo il test
Se vorrai potrai fissare un colloquio con un terapeuta che si occupa di alessitimia.
Nessun vincolo
Il colloquio sarà gratuito, in videochiamata e non ti obbligherà a prenotare delle sedute.
L’alessitimia è un tratto di personalità: può essere presente in noi fin dalla nascita e riguardare delle specifiche aree mentali (non necessariamente tutte) o essere la conseguenza di traumi non elaborati.
Piuttosto che di “sintomi” veri e propri, sarebbe meglio parlare di segnali, che possono indicarci la presenza di alcuni tratti alessitimici della personalità, come:
È un test piuttosto breve: può essere completato in meno di 10 minuti. Ma consigliamo di farlo con calma, ponderando bene ogni risposta.
Il TAS-20 è lo strumento più usato per valutare l’alessitimia. Le 20 domande di cui si compone proveranno a sondare la tua difficoltà a riconoscere ed esprimere i sentimenti e il tuo stile cognitivo orientato all’esterno.
C’è una precisazione importante da fare: il questionario proposto ha un limite, che è quello di chiedere a persone potenzialmente alessitimiche di dare una valutazione alle proprie emozioni. Se fatichi a portarlo a termine, il motivo potrebbe essere questo.
Se hai bisogno di parlarne con un (o una) terapeuta, noi siamo qui: il test non ti dirà con certezza se sei una persona alessitimica, ma un professionista della salute mentale può farlo.
L’alessitimia non è un disturbo, quindi non è nemmeno qualcosa da cui è possibile guarire: può però essere trattata attraverso un percorso di psicoterapia. Gli approcci più efficaci in questo caso sono quello cognitivo-comportamentale e quello incentrato sulla mentalizzazione (MBT). La terapia per l’alessitimia comprende un lavoro sulla psicoeducazione, sullo sviluppo di abilità di intelligenza emotiva, sulla mentalizzazione e sulla capacità di regolazione degli affetti.
Si tratta di un percorso lento e complesso, ma possibile.
Il nostro sviluppo psicoaffettivo dipende in buona misura dal rapporto che abbiamo avuto con le figure di riferimento durante l’infanzia. Crescere in un ambiente familiare in cui le emozioni non vengono espresse e/o tenute in considerazione non ci aiuta a sviluppare le abilità utili per riconoscere e dare un senso a quel che proviamo. Ma anche carenze affettive ed eventi traumatici possono incidere su questa capacità e indurre lo sviluppo di tratti di personalità alessitimici.
La persona alessitimica, a differenza di quella anaffettiva, riesce a provare delle emozioni - che non riesce però a decifrare.
L’anaffettività può avere intensità diverse e può persino essere transitoria e dipendere da un particolare periodo stressante nella vita di chi la sperimenta; l’alessitimia, in quanto “tratto caratteriale”, è invece parte di ciò che siamo - anche se può essere gestita e smussata.
Il TAS-20, sviluppato da ricercatori canadesi (Bagby, Taylor & Parker, 1994; Taylor, Bagby & Parker, 1997; Parker, Taylor & Bagby, 2003), è lo strumento più usato per valutare l’alessitimia. Si tratta di un questionario di autovalutazione scientificamente validato, ma che non potrà dirti con certezza se sei una persona alessitimica: potrà fornirti solo una prima indicazione.
Ti chiederà di provare a dare un valore a ciò che provi: qui sta il suo limite, dal momento che si rivolge a persone potenzialmente alessitimiche. Se faticassi a trovare delle risposte dentro di te, non preoccuparti: potrebbe essere questa la ragione.
Se ti va di parlarne con un (o una) terapeuta, il primo colloquio su Serenis è gratuito.
No. Il test per capire se hai l’alessitimia è del tutto gratuito, com'è gratuito il primo colloquio che, solo se vorrai, potrai prenotare dopo aver avuto il risultato.
Oltre a essere gratuito, il quiz alessitimia online è anche completamente anonimo.
Valgono le stesse raccomandazioni di cui abbiamo parlato: non sono pensati per auto-valutarsi. Se vuoi completarli, ricorda che non ti daranno una diagnosi, ma una semplice indicazione della presenza di eventuali sintomi.
Test ansia
Test ansia sociale
Test ADHD
Test autismo
Test autostima
Test burnout
Test depressione
Test depressione post-partum
Test DCA
Test DOC
Test insonnia
Test ipocondria
Test disturbo borderline
Test abuso di cannabis
Test dipendenza da lavoro
Test dipendenza da internet
Test PTSD
Test dismorfofobia
Test emetofobia
Test binge eating