I sintomi principali sono 3:
- l’iperattività
- l’impulsività
- problemi di attenzione.
I primi segnali possono essere presenti già durante l’infanzia, in genere a scuola, dove le difficoltà di concentrazione e l’iperattività motoria tendono a essere più evidenti (e spesso a costituire un problema).
I genitori possono notare i sintomi anche nei primi mesi di vita, quando ci sono dei comportamenti “fuori scala”: disturbi del sonno, agitazione costante, pianto inconsolabile e difficoltà relazionali possono essere segnali precoci già in età prescolare.
In molti casi invece - anche per la scarsa cultura sull’ADHD in Italia - la diagnosi viene effettuata in età adulta, quando i problemi di impulsività, la procrastinazione continua, le oscillazioni dell’umore, la mancanza di concentrazione e di organizzazione diventano sempre più problematiche. Spesso, chi riceve la diagnosi in età adulta è sempre stata considerata come una persona pigra, distratta e fannullona.