Questa pagina parla di ADHD

Cercheremo di spiegarti cos'è, quali forme assume e come può essere gestito. Abbiamo verificato la correttezza dei contenuti, ma non usarli per autovalutarti, soprattutto se ti rivedi in certe frasi. Non possono sostituire un aiuto professionale.

I testi sono stati validati dal punto di vista clinico.

Cos'è l'ADHD?

Secondo il DSM V (il manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali), l’ADHD è un “disturbo del neurosviluppo”: una categoria che comprende alcune condizioni che si sviluppano durante l'infanzia e che possono condizionare la sfera sociale, scolastica, lavorativa e personale, anche nella vita adulta.


In particolare, l’acronimo “ADHD” sta per “disturbo da deficit di attenzione/iperattività”. Negli ultimi anni, all’interno della comunità scientifica è nato un dibattito sull’utilizzo della parola “disturbo”. C'è chi pensa che quel termine patologizzi eccessivamente le persone con ADHD (o persone ADHD).

L’ADHD infatti non è una malattia, ma è un funzionamento diverso del cervello rispetto a quello "neurotipico", cioè comune alla maggior parte della popolazione. Senza scendere troppo nello specifico, chi ha l’ADHD ha un cervello affamato di stimoli esterni: anche la più piccola distrazione può risultare un piatto prelibato.

Quali sono i sintomi dell'ADHD?

I sintomi principali sono 3: l’iperattività, l’impulsività e i problemi di attenzione.

I primi segnali possono essere presenti già durante l’infanzia, in genere a scuola, dove le difficoltà di concentrazione e l’iperattività motoria tendono a essere più evidenti (e spesso a costituire un problema).

I genitori possono notare i sintomi anche nei primi mesi di vita, quando ci sono dei comportamenti “fuori scala”: disturbi del sonno, agitazione costante, pianto inconsolabile e difficoltà relazionali possono essere segnali precoci già in età prescolare.

In molti casi invece - anche per la scarsa cultura sull’ADHD in Italia - la diagnosi viene effettuata in età adulta, quando i problemi di impulsività, la procrastinazione continua, le oscillazioni dell’umore, la mancanza di concentrazione e di organizzazione diventano sempre più problematiche. Spesso, chi riceve la diagnosi in età adulta è sempre stata considerata come una persona pigra, distratta e fannullona.

Come si cura l'ADHD?

Partiamo col dire che l’ADHD non va curato, perché non è una malattia. Piuttosto è importante saperlo gestire: si tratta di capire come funziona il proprio cervello con l’ADHD.

Dopo la diagnosi, ci sono due attività importanti che si possono intraprendere.

- La prima è la “psicoeducazione”, ovvero un percorso individuale o di gruppo con una/uno psicoterapeuta per comprendere le proprie caratteristiche dovute all’ADHD, così da conoscersi e poter strutturare delle strategie cucite su misura.

- Una terapia farmacologica, che però non è sempre necessaria. Dipende da persona a persona, e in alcuni casi i farmaci non vengono prescritti per l’ADHD, ma per le potenziali altre sindromi o disturbi associabili a esso.

Tipi di ADHD

Sempre secondo il DSM V, esistono tre sottotipi di ADHD.

Con attenzione ridotta

In questi casi il sintomo principale è la disattenzione.

Con impulsività e iperattività

In questo sottotipo, sono l’impulsività e l’iperattività a essere più presenti.

Combinato

Disattenzione, impulsività e iperattività si mescolano tra di loro.

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C'è un test per scoprire se si ha l'ADHD?

Ci sono un sacco di test online per l’ADHD, ma non saranno mai sufficienti per la diagnosi. Puoi farli per curiosità o per avere delle indicazioni, ma se hai seriamente il dubbio di essere ADHD ti consigliamo di rivolgerti a una persona esperta.

Noi abbiamo psicoterapeuti e psicoterapeuti con specializzazione in ADHD che potrebbero darti una mano, sia nella diagnosi che nel trattamento.

Se sei una persona adulta e sospetti di avere l’ADHD vogliamo dirti due cose:

- la prima è che se in passato ti hanno detto che sei una persona pigra e fannullona, noi non lo faremo mai, anzi, ti diciamo che a prescindere che tu abbia l’ADHD o meno, non dovresti mai sentirti dire queste parole da chi ti sta vicino;

- la seconda invece è per dirti che se vuoi noi ci siamo.

Rispondi al questionario

Domande frequenti

I contenuti di questa pagina sono verificati?
Come funziona Serenis?
Quanto costa la terapia online?

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Prima di tutto: perché ci occupiamo di ADHD?

Perché siamo un centro medico specializzato in psicoterapia e supporto psicologico. Collaboriamo con oltre 600 tra terapeute e terapeuti e cerchiamo di rendere il benessere mentale più accessibile, anche cercando di comunicare in modo chiaro e responsabile.

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Cos'è l'ADHD?

Secondo il DSM V (il manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali), l’ADHD è un “disturbo del neurosviluppo”: una categoria che comprende alcune condizioni che si sviluppano durante l'infanzia e che possono condizionare la sfera sociale, scolastica, lavorativa e personale, anche nella vita adulta.


In particolare, l’acronimo “ADHD” sta per “disturbo da deficit di attenzione/iperattività”. Negli ultimi anni, all’interno della comunità scientifica è nato un dibattito sull’utilizzo della parola “disturbo”. C'è chi pensa che quel termine patologizzi eccessivamente le persone con ADHD (o persone ADHD).

L’ADHD infatti non è una malattia, ma è un funzionamento diverso del cervello rispetto a quello "neurotipico", cioè comune alla maggior parte della popolazione. Senza scendere troppo nello specifico, chi ha l’ADHD ha un cervello affamato di stimoli esterni: anche la più piccola distrazione può risultare un piatto prelibato.

Quali sono i sintomi dell'ADHD?

I sintomi principali sono 3: l’iperattività, l’impulsività e i problemi di attenzione.

I primi segnali possono essere presenti già durante l’infanzia, in genere a scuola, dove le difficoltà di concentrazione e l’iperattività motoria tendono a essere più evidenti (e spesso a costituire un problema).

I genitori possono notare i sintomi anche nei primi mesi di vita, quando ci sono dei comportamenti “fuori scala”: disturbi del sonno, agitazione costante, pianto inconsolabile e difficoltà relazionali possono essere segnali precoci già in età prescolare.

In molti casi invece - anche per la scarsa cultura sull’ADHD in Italia - la diagnosi viene effettuata in età adulta, quando i problemi di impulsività, la procrastinazione continua, le oscillazioni dell’umore, la mancanza di concentrazione e di organizzazione diventano sempre più problematiche. Spesso, chi riceve la diagnosi in età adulta è sempre stata considerata come una persona pigra, distratta e fannullona.

Come si cura l'ADHD?

Secondo il DSM V (il manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali), l’ADHD è un “disturbo del neurosviluppo”: una categoria che comprende alcune condizioni che si sviluppano durante l'infanzia e che possono condizionare la sfera sociale, scolastica, lavorativa e personale, anche nella vita adulta.


In particolare, l’acronimo “ADHD” sta per “disturbo da deficit di attenzione/iperattività”. Negli ultimi anni, all’interno della comunità scientifica è nato un dibattito sull’utilizzo della parola “disturbo”. C'è chi pensa che quel termine patologizzi eccessivamente le persone con ADHD (o persone ADHD).

L’ADHD infatti non è una malattia, ma è un funzionamento diverso del cervello rispetto a quello "neurotipico", cioè comune alla maggior parte della popolazione. Senza scendere troppo nello specifico, chi ha l’ADHD ha un cervello affamato di stimoli esterni: anche la più piccola distrazione può risultare un piatto prelibato.

Come si cura l'ADHD?

  • Di solito la diagnosi viene effettuata in tre o quattro sedute psicologiche, in cui vengono svolti dei test e si fa una valutazione dei sintomi.

  • Se necessaria, viene svolta anche una visita con uno/una psichiatra o neuropsichiatra per valutare la prescrizione o meno di farmaci.

  • Durante la diagnosi potrebbe essere utile la presenza di una o più persone care, per ricostruire più fedelmente il quadro clinico.

C'è un test per scoprire se si ha l'ADHD?

Ci sono un sacco di test online per l’ADHD, ma non saranno mai sufficienti per la diagnosi. Puoi farli per curiosità o per avere delle indicazioni, ma se hai seriamente il dubbio di essere ADHD ti consigliamo di rivolgerti a una persona esperta.

Noi abbiamo psicoterapeuti e psicoterapeuti con specializzazione in ADHD che potrebbero darti una mano, sia nella diagnosi che nel trattamento.

Se sei una persona adulta e sospetti di avere l’ADHD vogliamo dirti due cose:

- la prima è che se in passato ti hanno detto che sei una persona pigra e fannullona, noi non lo faremo mai, anzi, ti diciamo che a prescindere che tu abbia l’ADHD o meno, non dovresti mai sentirti dire queste parole da chi ti sta vicino;

- la seconda invece è per dirti che se vuoi noi ci siamo.

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Abbiamo un segreto

“Ho sofferto di ansia ma pensavo fosse un mal di schiena”

Daniele, cofondatore di Serenis

Sappiamo cosa significa fare terapia: ogni dipendente di Serenis (o quasi) ha alle spalle uno o più percorsi.

Conosciamo bene gli ostacoli pratici e culturali che rendono poco accessibile il benessere mentale. Il nostro lavoro è cercare di superarli – non è semplice, ma l’esperienza aiuta.

Ricapitoliamo

  • Se rispondi al questionario troveremo il tuo o la tua terapeuta.

  • Il primo colloquio è gratuito. Se andrà male, potrai farne un altro.

  • Le sedute successive costeranno 49 euro l’una.

  • Avrai anche un diario dove annotare i tuoi progressi.

  • Potrai smettere in ogni momento.

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