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Di cosa parleremo
Per capirlo, dobbiamo partire dall'umore: il nostro stato d'animo "di base", che modifica il modo in cui percepiamo quello che ci accade.
A differenza delle emozioni, l'umore è meno specifico e meno legato ai singoli stimoli, perché riguarda sentimenti psichici che agiscono in sottofondo (anche se può essere influenzato da fattori esterni, come il sonno e l'alimentazione).
Alcuni disturbi possono modificare l'umore in maniera così significativa da incidere sulla qualità della vita. Quando si parla di "depressione", in genere ci si riferisce a uno di questi disturbi: il disturbo depressivo maggiore (anche detto "depressione clinica", "endogena" o "unipolare").
Secondo l'ultima edizione del manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali (DSM V), chi soffre di depressione maggiore presenta, quasi ogni giorno per almeno due settimane, umore depresso o perdita di piacere per le attività quotidiane.
Ma non basta: è anche necessario soffrire, per lo stesso periodo di tempo, di almeno altri quattro tra questi sintomi:
Questi sintomi devono causare un disagio significativo e compromettere la vita sociale o lavorativa. Non possono essere attribuiti a condizioni mediche, all'uso di sostanze o a disturbi psicotici. Infine, non sono preceduti da episodi maniacali o ipomaniacali.
Al contrario di quello che a volte si pensa, può essere difficile da riconoscere. Ecco perché, nel costruire questa pagina, abbiamo evitato di raffigurarla con i soliti stereotipi: persone sole, disperate o con le mani nei capelli. La realtà è più complessa di così.
Si pensa che la depressione nasca da una combinazione di cause biologiche, genetiche, ambientali e sociali.
Sappiamo che possono esserci eventi, situazioni e patologie che aumentano il rischio di sviluppare la depressione maggiore, come l'abbandono infantile, i lutti, i divorzi, la disoccupazione, il mobbing, il bullismo, i disturbi alimentari, l'abuso di alcol e di sostanze. Ma questi fattori esterni sembrano interagire con delle vulnerabilità preesistenti.
Quali siano queste vulnerabilità non è del tutto chiaro. Tra i sospettati principali ci sono la carenza di alcuni neurotrasmettitori (come la serotonina e la noradrenalina), la produzione eccessiva del cortisolo, l'alterazione del genoma e di alcune aree cerebrali. La varietà degli studi e dei risultati, a volte contraddittori, esclude la presenza di un solo colpevole.
Alcune sono varianti della depressione maggiore; altre fanno parte di disturbi distinti. Ecco una lista parziale.
Comporta alcuni sintomi assenti nella depressione maggiore, come il momentaneo miglioramento dell'umore dopo un evento positivo, l'ipersonnia e l'aumento dell'appetito. È più comune nelle donne e nei giovani.
È una rara forma di depressione maggiore caratterizzata da disturbi del comportamento motorio. I sintomi includono immobilità, mutismo, rifiuto di mangiare, sguardo fisso, movimenti anomali o senza scopo.
Dura più a lungo della depressione maggiore, ma comporta sintomi più lievi, tanto che spesso vengono scambiati per dei tratti caratteriali. Oggi viene definita "disordine depressivo persistente."
Nasce in seguito a un evento molto stressante o a un cambiamento intenso e/o traumatico, al quale non si riesce ad adattarsi. Ne esistono sei tipi, accomunati da ansia e umore depresso.
È un sottotipo della depressione maggiore. Può comportare la perdita di piacere per quasi ogni attività, reattività nulla agli stimoli positivi, peggioramento dell'umore al mattino, forte perdita di peso e sensi di colpa.
È un sottotipo della depressione maggiore. Può comportare la perdita di piacere per quasi ogni attività, reattività nulla agli stimoli positivi, peggioramento dell'umore al mattino, forte perdita di peso e sensi di colpa.
In ambito clinico si usa un test chiamato PHQ-9. Introdotto nel 2001, si è dimostrato efficace per valutare la presenza e la gravità della depressione. Ma non è uno strumento di autovalutazione: per avere valore diagnostico, deve essere esaminato da psicologi, psicoterapeuti, medici o psichiatri.
Se lo farai in autonomia, non scoprirai se soffri di depressione: avrai solo un'indicazione dell'eventuale presenza di alcuni sintomi, che potrebbero dipendere da cause del tutto diverse.