La depressione: cos'è e come uscirne

Quando parliamo di questo disturbo, spesso lo facciamo chiamandolo semplicemente depressione. Ma, secondo il manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali (DSM), dovremmo usare l’espressione “disturbi depressivi”: si tratta di un insieme di disturbi «caratterizzati da tristezza tanto grave o persistente da interferire con il funzionamento, l’interesse e il piacere che di solito proviamo nello svolgimento delle attività che ci stanno a cuore».

Prima di tutto: perché ci occupiamo di Depressione?

Perché siamo un centro medico specializzato in psicoterapia e supporto psicologico. Collaboriamo con centinaia di terapeute e terapeuti per rendere il benessere mentale sempre più accessibile, anche cercando di comunicare in modo chiaro e responsabile.

Questa pagina è stata controllata dal punto di vista clinico

Cos'è la depressione?

La depressione maggiore, detta anche endogena o unipolare, è un disturbo dell’umore. Definire l’umore è semplice: si tratta del nostro stato d’animo “di base”, capace di modificare il modo in cui percepiamo quello che ci accade. A differenza delle emozioni, l'umore è meno specifico e meno legato ai singoli stimoli, perché riguarda sentimenti psichici che agiscono in sottofondo (anche se può essere influenzato da fattori esterni, come il sonno e l'alimentazione). Alcuni disturbi possono modificare l’umore in maniera così significativa da incidere sulla qualità della vita: la depressione è uno di questi. 

Secondo un’indagine recente dell’Istituto Superiore di Sanità, sei persone su cento in Italia lamentano sintomi depressivi. Numero che sale a nove fra gli anziani. Oltre a loro, le persone più esposte sono quelle con problemi economici, quelle con un basso livello di istruzione, quelle con un lavoro precario e le donne. Sempre secondo la stessa indagine, il 28% della popolazione adulta con sintomi depressivi non chiede aiuto (e quasi il 40% di quella anziana). 

Secondo l’OMS, nel mondo circa 280 milioni di persone soffrono di depressione.

Quali sono i sintomi della depressione?

Secondo l'ultima edizione del manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali (DSM V), chi soffre di depressione maggiore presenta, quasi ogni giorno per almeno due settimane, umore depresso o perdita di piacere per le attività quotidiane.

Ma ci sono anche altri sintomi-spia del disturbo, ai quali dobbiamo prestare attenzione:

I sintomi cognitivi

  • Ridotta capacità di concentrazione e difficoltà a tenere a mente le cose
  • Auto svalutazione e bassa autostima
  • Indecisione e ridotta capacità di pensare 
  • Eccessivi, inappropriati e deliranti sensi di colpa
  • Pensieri ricorrenti di morte o suicidio, senza ideare un piano specifico per commetterlo

I sintomi affettivi

  • Umore depresso e marcata tristezza quotidiana
  • Perdita di piacere e interesse per i propri hobby e le proprie attività
  • Ritiro dalla vita sociale
  • Ridotta libido

I sintomi volitivi/motivazionali

  • Mancanza di energie: ogni piccola mansione sembra faticosa e, svolgerla, richiede un grande sforzo 

I sintomi comportamentali

  • Forte perdita o aumento di peso, non imputabili a una dieta: di solito è il primo caso a verificarsi
  • Insonnia o ipersonnia: c’è chi si sveglia molto presto, chi non riesce ad addormentarsi, chi dorme troppo e chi si sveglia molte volte durante la stessa notte
  • Agitazione o rallentamento psicomotorio

I sintomi fisici

  • Dolori muscolari
  • Sensazione di confusione, vuotezza o mal di testa
  • Tachicardia
  • Stipsi e/o diarrea

Questi sintomi devono causare un disagio significativo e compromettere la vita sociale o lavorativa. Non possono essere attribuiti a condizioni mediche, all'uso di sostanze o a disturbi psicotici. Infine, non sono preceduti da episodi maniacali o ipomaniacali - sintomi caratteristici del disturbo bipolare.

Quali sono le cause della depressione?

Le cause della depressione possono essere diverse e interagire fra loro, contribuendo a renderci più o meno vulnerabili davanti ai disturbi depressivi.

I fattori biologici: parliamo di alterazioni dei neurotrasmettitori, dell’equilibrio ormonale e/o del sistema immunitario. Tra i sospettati principali ci sono la carenza di alcuni neurotrasmettitori - come la serotonina e la noradrenalina che, alterando la trasmissione degli impulsi, influenzano il sonno e l’intraprendenza di chi ne soffre, incidono sul rimuginio e condizionano le relazioni con le altre persone - la produzione eccessiva del cortisolo, l'alterazione del genoma e di alcune aree cerebrali

I fattori psicologici e sociali: alcuni eventi stressanti possono indurre un episodio depressivo. Ad esempio lutti e malattie, conflitti e grandi cambiamenti nella nostra vita, traumi e abusi. Persino situazioni che possono sembrarci “innocue” potrebbero potenzialmente innescarli: trasferirsi altrove e cambiare lavoro sono in grado di impattare sulla nostra salute mentale

Fattori genetici e fisiologici: la depressione è genetica. O meglio, lo è la predisposizione a svilupparla. Avere un familiare di primo grado con un passato di depressione non ci dà la certezza che, prima o poi, la svilupperemo anche noi: però il rischio di soffrirne aumenta di circa tre volte rispetto a quello delle altre persone. 

Come uscire dalla depressione?

  • La depressione, come molti disturbi dell’umore, può essere affrontata e superata: succede in circa 7 casi su 10. L’importante è non trascurare i propri sintomi: intervenire al primo episodio depressivo può aiutarci a non averne altri, migliorando la qualità della nostra vita.

  • Le strade principali per poterla gestire sono tre: un percorso di psicoterapia, un trattamento farmacologico con antidepressivi (non necessariamente mantenuto a vita) o un mix di entrambi. 

  • Il fai-da-te non funziona: se pensi di soffrire di depressione, non fermarti a questa pagina. Chiedi un aiuto professionale, sul nostro sito o altrove. 

C'è un test per scoprire se si soffre di depressione?

In ambito clinico si usa un test chiamato PHQ-9. Introdotto nel 2001, si è dimostrato efficace per valutare la presenza e la gravità della depressione. 

Ma non è uno strumento di autovalutazione: per avere valore diagnostico, deve essere esaminato da psicologi, psicoterapeuti, psichiatri o altri medici. Se lo farai in autonomia, non scoprirai se soffri di depressione: avrai solo un'indicazione dell'eventuale presenza di alcuni sintomi, che potrebbero dipendere da cause del tutto diverse.

Se vuoi avere delle informazioni in più, il test PHQ-9 è stato analizzato da questo e questo studio di Kroenke, Spitzer & Williams.

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“La terapia mi ha aiutato a trovare un equilibrio”

Giorgia, che lavora in Serenis

Sappiamo cosa significa fare terapia: ogni dipendente di Serenis (o quasi) ha alle spalle uno o più percorsi.

Conosciamo bene gli ostacoli pratici e culturali che rendono poco accessibile il benessere mentale. Il nostro lavoro è cercare di superarli – non è semplice, ma l’esperienza aiuta.

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Fare una lista è difficile, perché può servire per tantissime cose: l’idea di base è lavorare su ciò che si prova e cercare un cambiamento. Queste sono alcune delle situazioni di cui ci occupiamo più spesso.

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