Come funziona l'ansia

L'ansia e i disturbi d'ansia

Secondo l’OMS (l’Organizzazione Mondiale della Sanità), quasi il 4% della popolazione mondiale convive con un disturbo d’ansia: parliamo di circa 284 milioni di persone. La maggior parte di loro è donna. 

Tutti e tutte noi viviamo l’ansia in modo diverso, ma in questo articolo proveremo a spiegarti cos’è, quali sono le sue cause, quali i suoi sintomi e quante le sue tipologie. 

Prima di tutto: perché ci occupiamo di Ansia?

Perché siamo un centro medico specializzato in psicoterapia e supporto psicologico. Collaboriamo con centinaia di terapeute e terapeuti per rendere il benessere mentale sempre più accessibile, anche cercando di comunicare in modo chiaro e responsabile.

Questa pagina è stata controllata dal punto di vista clinico

Cos'è l'ansia?

Come capire l'ansia Come capire l'ansia Come capire l'ansia

L’ansia è uno stato psichico di agitazione nei confronti di uno stimolo o di uno scenario futuro. 

È il nostro personale sistema di allarme: tende ad anticipare le situazioni di pericolo. Di fatto lavora per noi, anche quando non ce ne rendiamo conto. In un certo senso l'ansia è funzionale. Pensiamo agli esami: se non avvertissimo l’ansia per i brutti voti, non ci verrebbe in mente di studiare. Molto comune è anche l'ansia da lavoro o perchè continuiamo a pensare.

Tutti e tutte la proviamo, ma in alcune persone questo sistema di allarme è più solerte del dovuto: suona al minimo stimolo, il rumore della sirena è molto forte ed è difficile da disinnescare. Un dato rilevante è l'aumento di persone soggette all'ansia dopo la pandemia da Covid 19.

Quando gli effetti dell’ansia si manifestano con particolare facilità, intensità e durata, potremmo trovarci di fronte a un disturbo d’ansia

Ma come faccio a capire se ho un disturbo d’ansia? Se ciò che provi è una paura (e un’ansia) eccessiva e persistente, che ti porta a mettere in atto dei comportamenti disfunzionali per cercare di mitigare questi sentimenti spiacevoli, allora potresti averne uno. 

Il disturbo d’ansia più comune è il disturbo d’ansia generalizzato, anche detto GAD.

Quali sono i sintomi dell’ansia?

Nella sua definizione possiamo già rintracciare qualche sintomo basilare dell’ansia: secondo il DSM, «l’ansia è uno stato emotivo stressante e spiacevole di nervosismo e malessere. L’ansia è meno legata al tempismo di una situazione minacciosa - a differenza della paura. Può essere ansia anticipatoria di una minaccia, persistere dopo uno scampato pericolo o si può presentare in assenza di una chiara minaccia».

In altre parole, fra i sintomi fisici e mentali dell'ansia possiamo indicare:

Quando l’ansia diventa cronica, si parla di disturbo d’ansia generalizzato. Allora, ai sintomi descritti sopra, se ne possono aggiungere altri:

  • sintomi psicologici, che comprendono l’incapacità di controllare la propria preoccupazione, l’irritabilità e la difficoltà a concentrarsi;
  • sintomi fisici, come mal di testa, stanchezza, tensione e dolore muscolare, difficoltà a deglutire, tremore o contrazioni, sudorazione, nausea, stordimento e formicolio alle estremità, necessità di andare spesso in bagno, vampate di calore;

Anche le persone più giovani possono sperimentare questo disturbo: per loro, spesso, le preoccupazioni sono associate alle prestazioni scolastiche o agli eventi sportivi. 

Mentre per adulti e adulte di solito riguardano le sfere della puntualità, del perfezionismo e della conformità

Sapevi che c'è una connessione anche tra ansia e pericardite?

Quali sono le cause dell'ansia?

Motivazioni che innescano l'ansiaMotivazioni che innescano l'ansiaMotivazioni che innescano l'ansia

L'ansia nasce da una combinazione di cause biologiche, genetiche, ambientali e sociali.‍

Cause biologiche: l’insorgenza dell’ansia e l’eccessiva o ridotta produzione di alcuni neurotrasmettitori da parte del nostro cervello potrebbero essere legate fra loro. Lo dicono alcuni studi, che hanno mostrato come l’eccessiva produzione di noradrenalina e la ridotta disponibilità di serotonina e/o di acido gamma aminobutirrico siano in grado di favorire la comparsa dell’ansia nelle nostre vite.

Cause genetiche: secondo alcuni studi, il 50% delle persone affette da un disturbo d’ansia ha almeno un (o una) parente che soffre, a sua volta, di un disturbo ansioso. Anche degli studi condotti sui gemelli hanno mostrato come la predisposizione genetica possa aumentare il rischio di incorrere in un disturbo d'ansia (dal 25 al 40%). 

Cause ambientali e sociali: le persone che hanno subito un trauma, un abuso o un episodio di bullismo sono più esposte all’ansia, così come quelle che sono state educate in modo duro, ansioso, negligente o anaffettivo.

Esiste poi una differenza di genere: l'incidenza dell'ansia è più alta tra le donne, anche se sembra dipendere più da fattori contestuali (un diverso approccio all'apprendimento e al controllo) che biologici. 

Infine, alcune sostanze possono causare o peggiorare l'ansia, come l'alcol, il tabacco, gli oppioidi e gli stimolanti.

Tre curiosità sull'ansia

  • Che l’ansia tenda a concentrare le energie di mente e corpo sulla sopravvivenza e sul breve periodo piuttosto che sulla nostra crescita a lungo termine, l’abbiamo detto sopra, parlando dell’incendio e del leone. Ma dobbiamo ribadirlo: uno stato d’ansia prolungato inibisce la crescita di nuove cellule cerebrali, quindi mette i bastoni tra le ruote alla nostra salute mentale

  • L’ansia ci permette di reagire rapidamente davanti a una minaccia. Ad esempio, l'ecoansia è un fenomeno psicologico legato alla crescente preoccupazione per le questioni ambientali e il cambiamento climatico.

    Ma più ci mettiamo sull’attenti e più questo sistema si affina: per l’evoluzione è positivo, per la nostra tranquillità un po’ meno. Questo perché non è detto che le minacce percepite siano anche reali: è importante riuscire a trovare un equilibrio e non concedere più spazio del dovuto all’ansia. 

  • Quando siamo in uno stato d’ansia, ci rintaniamo nella nostra comfort zone. È un meccanismo del tutto naturale: può proteggerci, ma l'ansia patologica sicuramente non ci aiuta a uscire dagli schemi e a provare cose nuove. Insomma, l’ansia ci rende prevedibili.

Come guarire dall'ansia con la terapia di Serenis

C'è un test per scoprire se si soffre d'ansia?

In ambito clinico si usa un test chiamato GAD-7: si è dimostrato efficace per valutare la presenza e la gravità del disturbo d'ansia generalizzato. 

Ma non è uno strumento di autovalutazione: per avere valore diagnostico, deve essere esaminato da psicologi, psicoterapeuti, psichiatri o medici.

Se lo farai in autonomia, non scoprirai se soffri d'ansia: avrai solo un'indicazione dell'eventuale presenza di alcuni sintomi, che potrebbero dipendere da cause del tutto diverse.

Fai il test per l'ansiaFai il test per l'ansia

Abbiamo un segreto

“La terapia mi ha aiutato a trovare un equilibrio”

Giorgia, che lavora in Serenis

Sappiamo cosa significa fare terapia: ogni dipendente di Serenis (o quasi) ha alle spalle uno o più percorsi.

Conosciamo bene gli ostacoli pratici e culturali che rendono poco accessibile il benessere mentale. Il nostro lavoro è cercare di superarli – non è semplice, ma l’esperienza aiuta.

A cosa serve la terapia?

Fare una lista è difficile, perché può servire per tantissime cose: l’idea di base è lavorare su ciò che si prova e cercare un cambiamento. Queste sono alcune delle situazioni di cui ci occupiamo più spesso.

Stress da lavoro

Crescita personale

Ansia

Genitorialità

Coppie

Depressione

Fobie

Sonno

Panico

Adolescenza

Ricapitoliamo

  • Se rispondi al questionario troveremo il tuo o la tua terapeuta.

  • Il primo colloquio è gratuito. Se andrà male, potrai farne un altro.

  • Gli incontri saranno tutti in videochiamata e senza vincoli.

  • Avrai anche un diario dove annotare i tuoi progressi.

  • Potrai smettere in ogni momento.

Domande frequenti

Si può guarire dall'ansia?
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Quanto costano le sedute di terapia individuale?