Questa pagina parla di ansia

Cercheremo di spiegarti cos'è, quali forme assume e come può essere gestita. Abbiamo verificato la correttezza dei contenuti, ma non usarli per autovalutarti, soprattutto se ti rivedi in certe frasi. Non possono sostituire un aiuto professionale.

Prima di tutto: perché ci occupiamo di Ansia?

Perché siamo un centro medico specializzato in psicoterapia e supporto psicologico. Collaboriamo con centinaia di terapeute e terapeuti per rendere il benessere mentale sempre più accessibile, anche cercando di comunicare in modo chiaro e responsabile.

Questa pagina è stata controllata dal punto di vista clinico

Cos'è l'ansia?

L'ansia è uno stato psichico di agitazione nei confronti di uno stimolo o di uno scenario futuro.

Funziona come un sistema di allarme: tende ad anticipare le situazioni di pericolo. Di fatto lavora per noi, anche quando non ce ne rendiamo conto. Un esempio che si fa spesso è quello degli esami: se non avvertissimo l'ansia per i brutti voti, non ci verrebbe in mente di studiare.

In una certa misura (e per fortuna), chiunque di noi percepisce l'ansia. Ma in alcune persone, i suoi effetti si manifestano con particolare facilità, intensità e durata: in questi casi è possibile essere di fronte a un disturbo d'ansia. Quello più comune si chiama "disturbo d'ansia generalizzato" (anche detto "GAD", o "DAG").

Secondo l'APA, quasi il 30% degli adulti soffre, nel corso della vita, di un disturbo d'ansia.

Quali sono i sintomi dell'ansia?

I sintomi dell'ansia variano a seconda della forma in cui si presenta. Secondo l'ultima edizione del manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali (DSM V), il disturbo d'ansia generalizzato comporta:

- eccessiva ansia e preoccupazione, percepite nella maggior parte dei giorni della settimana, per almeno sei mesi e in più situazioni;
- incapacità di controllare la preoccupazione;
- almeno un sintomo (per i bambini e le bambine) o tre sintomi (per gli adulti) tra:

  • inquietudine;
  • affaticamento;
  • problemi di concentrazione;
  • irritabilità;
  • tensione muscolare;
  • insonnia o ipersonnia.

Questi sintomi devono causare un disagio significativo e compromettere la vita sociale o lavorativa. Non possono essere attribuiti a condizioni mediche, ad altri disturbi (come quello di panico) o all'uso di sostanze o medicinali.

Quali sono le cause dell'ansia?

L'ansia nasce da una combinazione di cause biologiche, genetiche, ambientali e sociali.‍

Studi condotti sui gemelli hanno dimostrato che la predisposizione genetica può aumentare il rischio di incorrere in un disturbo d'ansia (dal 25 al 40%). Ma è molto importante anche il contesto sociale e ambientale: le persone che hanno subito un trauma, un abuso o un episodio di bullismo sono più esposte, così come quelle che sono state educate in modo duro, ansioso, negligente o anaffettivo.

Esiste una differenza di genere: l'incidenza dell'ansia è più alta tra le donne, anche se sembra dipendere più da fattori contestuali (un diverso approccio all'apprendimento e al controllo) che biologici. Infine, alcune sostanze possono causare o peggiorare l'ansia, come l'alcol, il tabacco, gli oppioidi e gli stimolanti.

Quali sono le cause dell'ansia?

  • Il disturbo d'ansia generalizzato, come molti disturbi d'ansia, può essere affrontato, gestito e superato.

  • Il trattamento può includere la psicoterapia, le modifiche allo stile di vita e dei farmaci specifici.

  • Una cosa importante: il fai-da-te non funziona. Se pensi di soffrire di ansia, non fermarti a questa pagina. Chiedi un aiuto professionale, sul nostro sito o altrove.

C'è un test per scoprire se si soffre d'ansia?

In ambito clinico si usa un test chiamato GAD-7: si è dimostrato efficace per valutare la presenza e la gravità del disturbo d'ansia generalizzato. Ma non è uno strumento di autovalutazione: per avere valore diagnostico, deve essere esaminato da psicologi, psicoterapeuti, medici o psichiatri.

Se lo farai in autonomia, non scoprirai se soffri d'ansia: avrai solo un'indicazione dell'eventuale presenza di alcuni sintomi, che potrebbero dipendere da cause del tutto diverse.

Fai il test per l'ansiaFai il test per l'ansia

Abbiamo un segreto

“Ho iniziato la terapia perché facevo fatica a prendere sonno”

Virginia, che lavora in Serenis

Sappiamo cosa significa fare terapia: ogni dipendente di Serenis (o quasi) ha alle spalle uno o più percorsi.

Conosciamo bene gli ostacoli pratici e culturali che rendono poco accessibile il benessere mentale. Il nostro lavoro è cercare di superarli – non è semplice, ma l’esperienza aiuta.

A cosa serve la terapia?

Fare una lista è difficile, perché può servire per tantissime cose: l’idea di base è lavorare su ciò che si prova e cercare un cambiamento. Queste sono alcune delle situazioni di cui ci occupiamo più spesso.

Stress da lavoro

Crescita personale

Ansia

Genitorialità

Coppie

Depressione

Fobie

Sonno

Panico

Adolescenza

Ricapitoliamo

  • Se rispondi al questionario troveremo il tuo o la tua terapeuta.

  • Il primo colloquio è gratuito. Se andrà male, potrai farne un altro.

  • Le sedute successive costeranno 49 euro l’una.

  • Avrai anche un diario dove annotare i tuoi progressi.

  • Potrai smettere in ogni momento.

Domande frequenti

I contenuti di questa pagina sono verificati?
Come funziona Serenis?
Quanto costano le sedute di terapia individuale?

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Cercheremo di spiegarti cos'è, quali forme assume e come può essere gestita. Abbiamo verificato la correttezza dei contenuti, ma non usarli per autovalutarti, soprattutto se ti rivedi in certe frasi. Non possono sostituire un aiuto professionale.

I testi sono stati validati dal punto di vista clinico.

Cos'è l'ansia?

L'ansia è uno stato psichico di agitazione nei confronti di uno stimolo o di uno scenario futuro.

Funziona come un sistema di allarme: tende ad anticipare le situazioni di pericolo. Di fatto lavora per noi, anche quando non ce ne rendiamo conto. Un esempio che si fa spesso è quello degli esami: se non avvertissimo l'ansia per i brutti voti, non ci verrebbe in mente di studiare.

In una certa misura (e per fortuna), chiunque di noi percepisce l'ansia. Ma in alcune persone, i suoi effetti si manifestano con particolare facilità, intensità e durata: in questi casi è possibile essere di fronte a un disturbo d'ansia. Quello più comune si chiama "disturbo d'ansia generalizzato" (anche detto "GAD", o "DAG").

Secondo l'APA, quasi il 30% degli adulti soffre, nel corso della vita, di un disturbo d'ansia.

Quali sono i sintomi dell'ansia?

I sintomi dell'ansia variano a seconda della forma in cui si presenta. Secondo l'ultima edizione del manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali (DSM V), il disturbo d'ansia generalizzato comporta:

- eccessiva ansia e preoccupazione, percepite nella maggior parte dei giorni della settimana, per almeno sei mesi e in più situazioni;
- incapacità di controllare la preoccupazione;
- almeno un sintomo (per i bambini e le bambine) o tre sintomi (per gli adulti) tra:

  • inquietudine;
  • affaticamento;
  • problemi di concentrazione;
  • irritabilità;
  • tensione muscolare;
  • insonnia o ipersonnia.

Questi sintomi devono causare un disagio significativo e compromettere la vita sociale o lavorativa. Non possono essere attribuiti a condizioni mediche, ad altri disturbi (come quello di panico) o all'uso di sostanze o medicinali.

Quali sono le cause dell'ansia?

L'ansia nasce da una combinazione di cause biologiche, genetiche, ambientali e sociali.‍

Studi condotti sui gemelli hanno dimostrato che la predisposizione genetica può aumentare il rischio di incorrere in un disturbo d'ansia (dal 25 al 40%). Ma è molto importante anche il contesto sociale e ambientale: le persone che hanno subito un trauma, un abuso o un episodio di bullismo sono più esposte, così come quelle che sono state educate in modo duro, ansioso, negligente o anaffettivo.

Esiste una differenza di genere: l'incidenza dell'ansia è più alta tra le donne, anche se sembra dipendere più da fattori contestuali (un diverso approccio all'apprendimento e al controllo) che biologici. Infine, alcune sostanze possono causare o peggiorare l'ansia, come l'alcol, il tabacco, gli oppioidi e gli stimolanti.

Esistono molte forme d'ansia

Il GAD è solo uno dei disturbi possibili. Ecco una lista parziale.

Disturbo d'ansia da separazione


Chi ne soffre percepisce eccessive sensazioni di ansia e malessere al momento di separarsi dalla propria casa o da persone care (come genitori, parenti e insegnanti). È più comune tra i sei mesi e i tre anni di età, ma può manifestarsi anche in seguito.

Disturbo di panico


Si presenta sotto forma di "attacchi": episodi brevi ma molto intensi in cui l'ansia è accompagnata da tremori, vertigini, tachicardia e difficoltà respiratorie. I sintomi fisici sono così forti che spesso vengono scambiati per attacchi di cuore.

Disturbo d'ansia sociale


Compare in corrispondenza o al pensiero di alcune situazioni sociali, come parlare in pubblico, interagire con chi non si conosce o essere al centro dell'attenzione. È anche noto come "fobia sociale".

Fobie specifiche


Comportano una paura paura estrema, irragionevole e irrazionale verso un animale, un oggetto o un concetto che che presentano un pericolo reale minimo o nullo, come gli spazi chiusi (claustrofobia), i ragni (aracnofobia) e il buio (nictofobia).

Mutismo selettivo


Colpisce minori o adulti che potrebbero parlare, ma che in determinate situazioni o di fronte ad alcuni interlocutori rimangono in silenzio, anche a costo di subire punizioni, vergogna e  ostracismo. Spesso coesiste con l'ansia sociale.

C'è un test per scoprire se si soffre d'ansia?

In ambito clinico si usa un test chiamato GAD-7: si è dimostrato efficace per valutare la presenza e la gravità del disturbo d'ansia generalizzato. Ma non è uno strumento di autovalutazione: per avere valore diagnostico, deve essere esaminato da psicologi, psicoterapeuti, medici o psichiatri.

Se lo farai in autonomia, non scoprirai se soffri d'ansia: avrai solo un'indicazione dell'eventuale presenza di alcuni sintomi, che potrebbero dipendere da cause del tutto diverse.

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Domande frequenti

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Quanto costa la terapia online?