Che cos'è la dipendenza? Tipi di dipendenze e trattamento

Le dipendenze rappresentano una delle sfide più complesse dei nostri tempi. Comprendere il percorso verso la guarigione e scoprire come affrontare efficacemente questo problema può fare la differenza tra una vita difficile e una piena di nuove opportunità.

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trattamento delle dipendenze

Cos’è una dipendenza? È un comportamento caratterizzato dalla ricerca eccessiva e dannosa di una sostanza o di un’attività, anche quando provoca conseguenze negative. 

In origine il termine indicava soprattutto l’assunzione di droghe come eroina e cocaina, ma oggi include anche le dipendenze comportamentali. Non si tratta dunque solo del consumo di sostanze illecite: tra le dipendenze più comuni rientrano il gioco d’azzardo (ludopatia), l’alcol, internet e social media, la pornografia e l’eccessiva dedizione allo sport o al fitness. 

Le dipendenze possono manifestarsi in modi molto diversi, da forme lievi fino a quadri più gravi che possono compromettere la qualità della vita. In questo articolo, andremo ad analizzare quali sono i tipi di dipendenze più comuni, le loro cause scatenanti e i percorsi che possono aiutare a uscirne.

Quali sono le dipendenze più diffuse?

Per comprendere davvero cosa sono le dipendenze, è utile sapere che ne esistono molte tipologie, classificabili in due grandi categorie: dipendenze fisiche e dipendenze psichiche

La dipendenza fisica si verifica quando il corpo sviluppa un bisogno concreto di assumere una sostanza o di mettere in atto un comportamento. Se questo bisogno non viene soddisfatto, compaiono sintomi di astinenza e forte malessere.

Si parla invece di dipendenza psichica quando proviamo un intenso desiderio di rivivere gli effetti piacevoli legati all’assunzione di una sostanza o alla pratica di un comportamento.

Tra le dipendenze più comuni troviamo: 

Conseguenze delle dipendenze da sostanze: rischi e danni a lungo termine 

Le dipendenze da sostanze, come droghe, alcol e farmaci, possono causare danni gravi e duraturi alla salute fisica, mentale e sociale. Ogni sostanza ha effetti specifici che variano in intensità, ma tutte richiedono un intervento per prevenire danni permanenti.

Dipendenze da sostanze

Dipendenza da sostanze stupefacenti

Le sostanze stupefacenti possono avere un impatto diretto nel SNC (sistema nervoso centrale). 

L’abuso prolungato di cocaina, ad esempio, danneggia in modo significativo il sistema nervoso centrale, e può favorire l'insorgenza di deficit cognitivi, demenza e altre malattie neurologiche.

La dipendenza da eroina invece, pur non danneggiando direttamente il sistema nervoso come la cocaina, può comunque compromettere gravemente la vita sociale, familiare e lavorativa a causa della ricerca ossessiva della sostanza.

Dipendenza da farmaci

L’abuso di farmaci (come ad esempio l'ossicodone) si riferisce all’uso scorretto o eccessivo di medicinali al di fuori delle indicazioni mediche. Questo tipo di abuso può riguardare farmaci da prescrizione come analgesici, ansiolitici e stimolanti, o farmaci da banco, come gli antidolorifici. 

L’utilizzo ripetuto e improprio dei farmaci può portare a tolleranza e dipendenza, con effetti collaterali gravi sul fisico e sulla mente. A lungo termine, l’abuso di farmaci può danneggiare organi vitali come il fegato e i reni e causare alterazioni dell’umore, ansia e problemi di memoria.

Dipendenza dall'alcol

La dipendenza da alcol, o alcolismo, è una condizione caratterizzata dall’incapacità di controllare l’assunzione di alcol.

L’alcol agisce sul sistema nervoso centrale, influenzando i livelli di dopamina e di altri neurotrasmettitori che regolano l’umore e la motivazione, creando un effetto di piacere temporaneo che spinge la persona a continuare a bere. 

Con il tempo il corpo sviluppa tolleranza, richiedendo quantità sempre maggiori per ottenere lo stesso effetto. L’astinenza dall’alcol causa sintomi come ansia, tremori e irritabilità. Inoltre la dipendenza da alcol ha anche un forte impatto sul comportamento e le routine, rendendo complessi il processo di disintossicazione e il percorso di riabilitazione.

Conseguenze delle dipendenze comportamentali: effetti e impatti sulla vita quotidiana

Le dipendenze comportamentali, pur non coinvolgendo sostanze, creano un circolo vizioso che altera la capacità di controllare il desiderio compulsivo, con effetti dannosi sulla salute mentale, le relazioni e la situazione finanziaria.

Dipendenza da gioco d'azzardo 

Il gioco d’azzardo patologico causa gravi perdite economiche e danneggia la sfera privata, sociale e lavorativa. Chi ne è dipendente perde il controllo sul proprio comportamento, con gravi ripercussioni su tutte le aree della sua vita.

La dipendenza da gioco spesso nasce da un bisogno compulsivo di provare l’eccitazione e l’adrenalina associate al rischio. Il gioco attiva infatti i circuiti cerebrali della ricompensa in modo simile alle sostanze che creano dipendenza, generando una sensazione temporanea di benessere e sollievo che spinge a continuare. Questo disturbo può portare a isolarsi, a compromettere le proprie relazioni e a sviluppare disturbi psicologici come ansia e depressione.

Dipendenza da nicotina 

La dipendenza da nicotina, o tabagismo, è una forma di dipendenza da sostanza che si sviluppa attraverso l’uso di tabacco e prodotti contenenti nicotina. Questa sostanza chimica presente nel tabacco agisce rapidamente sul cervello, stimolando il rilascio di dopamina e creando una sensazione di piacere e relax temporaneo. Si rinforza così il desiderio di continuare a fumare o a usare prodotti affini, portando a un ciclo di dipendenza. 

Dipendenza da nicotina

Progressivamente il cervello diventa tollerante agli effetti della nicotina, spingendo l’individuo ad aumentare le quantità assunte per ottenere lo stesso effetto. La dipendenza da nicotina è complessa perché include sia un aspetto fisico (l’astinenza dalla nicotina causa sintomi come irritabilità, ansia e difficoltà di concentrazione) che comportamentale, legato alle abitudini quotidiane e sociali.

Dipendenza da videogiochi

I videogiochi, soprattutto quelli online, possono essere estremamente coinvolgenti grazie ai loro sistemi di ricompensa, competizione e progressione, che stimolano il cervello a cercare nuove sfide e gratificazioni. 

Durante il gioco viene rilasciata dopamina che può generare sensazioni di entusiasmo ed euforia, spingendo la persona a prolungare l’attività per molte ore: a lungo andare, però, può instaurarsi un ciclo in cui il gioco diventa una necessità, anche a costo di perdere il controllo e di compromettere il proprio benessere generale.

Dipendenza da internet e social media

La dipendenza da internet e dai social media è un fenomeno crescente, in cui l’uso eccessivo delle piattaforme online interferisce con la vita quotidiana. 

Le persone dipendenti da internet trascorrono ore sui social, a discapito delle relazioni reali, del lavoro o dello studio. 

Questo comportamento può portare a isolamento sociale, stress, ansia e problemi emotivi, con effetti negativi sulla salute mentale e sul benessere psicologico. La continua ricerca di approvazione, la comparazione sociale e la paura di perdere notizie (FOMO) sono alcune delle dinamiche che alimentano questa dipendenza.

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Cause delle dipendenze: quali sono?

Le dipendenze possono avere diverse cause, e possono nascere da dinamiche che vanno dalla biologia all’ambiente in cui viviamo. Ecco alcune delle principali:

  1. fattori genetici e biologici: alcune persone possono essere più predisposte a sviluppare dipendenze a causa della genetica. Il cervello di chi sviluppa una dipendenza può reagire in modo diverso a certe sostanze o comportamenti, influenzando il rilascio di dopamina, il neurotrasmettitore associato al piacere e alla ricompensa;
     
  2. fattori psicologici: traumi passati, ansia, depressione o stress cronico possono portare a una ricerca di “scappatoie” attraverso sostanze o comportamenti che danno gratificazione immediata, come l’alcol, le droghe o il gioco d’azzardo;
     
  3. fattori sociali e ambientali: la pressione sociale, il contesto familiare e l’ambiente circostante giocano un ruolo cruciale. Le persone che crescono in ambienti dove l’abuso di sostanze è normale o accettato possono essere più vulnerabili. Allo stesso modo, gruppi sociali che promuovono determinati comportamenti possono aumentare il rischio di dipendenza;
     
  4. meccanismi di coping: per alcune persone la dipendenza nasce come tentativo di gestire emozioni difficili o situazioni stressanti. La ricerca di un sollievo immediato dal dolore emotivo può favorire comportamenti ripetitivi che, nel tempo, possono trasformarsi in una vera e propria dipendenza.

Ogni caso è unico, ma spesso è la combinazione di più fattori che contribuisce a sviluppare una dipendenza.

Come si guarisce da una dipendenza?

Superare una dipendenza è un processo complesso che richiede tempo, impegno e un supporto adeguato.
Riconoscere il problema e sviluppare la volontà di cambiare è il primo passo per comprendere davvero come uscire dalle dipendenze.

Una volta presa consapevolezza della situazione, è essenziale intraprendere un percorso terapeutico.

La terapia può includere:

  • il supporto psicologico, insieme a quello familiare, può essere molto importante. La psicoterapia consente di esplorare le cause sottostanti della dipendenza, affrontare traumi e sviluppare strategie di coping efficaci. Lo scopo è quello di riuscire ad abbandonare il comportamento disfunzionale sostituendolo con un altro più salutare;
     
  • la terapia farmacologica può essere indicata per gestire i sintomi di astinenza e ridurre la dipendenza fisica. Farmaci come quelli utilizzati per il trattamento dell'ansia o della depressione possono essere prescritti per supportare il recupero.

Infine, è importante adottare uno stile di vita sano e costruire nuove abitudini che rinforzino la resilienza. Attività come l'esercizio fisico, la meditazione e la formazione di relazioni positive possono aiutare a mantenere la sobrietà e a prevenire le ricadute

Il recupero dalle dipendenze è un viaggio continuo di crescita personale e di riscoperta di sé.

Quali sono i migliori approcci psicoterapici per le dipendenze?

Tra gli approcci psicoterapeutici più efficaci nel trattamento delle dipendenze rientrano la terapia cognitivo-comportamentale e la terapia sistemico-relazionale. 

La terapia cognitivo-comportamentale cerca di modificare i comportamenti e gli schemi della mente che guidano il pensiero in maniera controproducente; la terapia sistemico-relazionale, invece, analizza la dipendenza all’interno del contesto familiare e socio-educativo in cui si è sviluppata. 

Infine, anche la terapia dialettico-comportamentale ha dato prova di efficacia nella prevenzione delle ricadute.

Fonti:

Sitografia

Bibliografia

Introduction to behavioral addictions. — The American journal of drug and alcohol abuse, 36(5), pp. 233-241

Grant, J. E., Potenza, M. N., Weinstein, A., Gorelick, D. A. (2010)

The psychology of addiction. — Routledge.

McMurran, M. (2003)

Food and drug addictions: Similarities and differences. — Pharmacology Biochemistry and Behavior, pp. 153, 182-190

Rogers, P. J. (2017)

The psychology and neurobiology of addiction: an incentive–sensitization view — Addiction, 95(8s2), pp. 91-117

Robinson, T. E., Berridge, K. C. (2000)

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DDDDomenico De Donatis
Domenico De DonatisPsichiatra e Direttore Sanitario
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Domenico De Donatis è un medico psichiatra con esperienza nella cura dei disturbi psichiatrici. Laureato in Medicina e Chirurgia presso l'Università di Parma, ha poi ottenuto la specializzazione in Psichiatria all'Università Alma Mater Studiorum di Bologna. Registrato presso l'Ordine dei Medici e Chirurghi di Milano n° 51304, si impegna a fornire trattamenti mirati per migliorare la salute mentale dei suoi pazienti.
FRFederico Russo
Federico RussoPsicologo, Psicoterapeuta, Neuropsicologo
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Psicologo e psicoterapeuta con 8 anni di Esperienza. Iscrizione all’Ordine degli Psicologi - Regione Puglia, n° 5048. Laurea in Psicologia clinica e della salute, Università degli Studi di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia presso l'Istituto S. Chiara. Crede che la parte migliore del suo lavoro sia il risultato: l’attenuazione dei sintomi, la risoluzione di una difficoltà, il miglioramento della vita delle persone.
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