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Quando è normale avere paura di perdere il controllo?
L’incertezza e l’imprevedibilità sono due condizioni naturali per l’essere umano. Proviamo a fare piani per il futuro ma sappiamo che non tutto quello che programmiamo si potrà verificare con certezza. Come sostiene il sociologo Bauman nella nostra esistenza “l’unica certezza è l’incertezza”. Fare i conti con questo aspetto della vita può non essere per tutti semplice. Qualcuno riesce a tollerare l’idea che esiste un margine di non controllabilità degli eventi, altri invece rischiano di sviluppare una vera e propria paura di perdere il controllo che può generare angoscia e ansia.
Quali sono le cause profonde della paura di perdere il controllo?
E’ a partire dalla prima infanzia che si sviluppa un bisogno primario di sicurezza che continuerà durante tutte le tappe dello sviluppo fino all’età adulta. La paura di essere abbandonati è un’angoscia primitiva legata alla sopravvivenza. La separazione dalla figura di riferimento scatena nel neonato manifestazioni come urla, pianto e tensione muscolare che svaniscono al momento del ricongiungimento quando il bisogno di vicinanza viene soddisfatto. Ciò significa che la paura di perdere il controllo degli eventi è di fatto connaturata nell’essere umano. Questa paura affonda le sue radici nel più profondo timore della morte che fa parte dell’esperienza umana indipendentemente dalle circostanze.
Paura di perdere il controllo ed esperienze infantili
Quando da piccoli il legame con le figure adulte è instabile e non garantisce la soddisfazione dei bisogni possono nascere sentimenti di insicurezza e impotenza che continuano anche durante l’età adulta. Gli adulti con legami di attaccamento insicuro che si trovano in situazioni che provocano ansia sperimentano gli stessi sentimenti di impotenza vissuti durante la prima infanzia. In questi soggetti un evento incerto può provocare una forte paura di perdere il controllo che può diventare così insopportabile al punto da mettere in atto tentativi per negarla, reprimerla o eliminarla. Può essere estremamente difficile sopportare questi sentimenti e accettare il senso di impotenza.
Ipercontrollo e paura
Le persone che hanno paura di perdere il controllo sono solitamente fin troppo consapevoli della loro responsabilità nei confronti delle persone che le circondano o delle situazioni che vivono. Questo senso di responsabilità esagerato si configura come una forma di ipercontrollo al punto che gli individui si convincono di dover mantenere il perfetto controllo di tutte le loro azioni per evitare conseguenze negative. Le persone ipercontrollanti tendono ad immaginare gli scenari peggiori di ogni situazione nel tentativo di controllarli, anticiparli ed evitarli. Nella vita quotidiana la paura di perdere il controllo può comportare serie difficoltà nello svolgere determinati comportamenti che presuppongono una percezione di mancanza di controllo come ad esempio guidare l’automobile.
Cos’è la paura di perdere il controllo?
L’attenzione rivolta al concetto di controllo ha una lunga storia in psicologia. I primi studi condotti da Rotter negli anni ‘50 si concentrano sul locus of control nel contesto della teoria dell’apprendimento sociale. Secondo questa teoria le persone hanno due tendenze nel cercare di trovare una spiegazione agli eventi che accadono. Si può credere che le esperienze siano il risultato dei propri pensieri e comportamenti oppure si possono attribuire gli eventi a cause esterne all’individuo e quindi non direttamente controllabili. Come conseguenza ci saranno individui con un locus of control interno che sono convinti di poter tenere sotto controllo gli eventi sulla base della loro volontà mentre altri che hanno un locus of control esterno i quali tendono a credere che le cose accadono indipendentemente dalla loro volontà. In questo caso la paura di perdere il controllo è tipica di chi ritiene di non poter in alcun modo cambiare il corso degli eventi e attribuisce al destino, alla fortuna o al caso qualunque cosa accada. E’ chiaro che l’idea di poter tenere tutto sotto controllo è un’illusione. Siamo tutti esposti ad una serie di variabili che possono essere solo parzialmente condizionate dalla volontà. Bisognerebbe perciò cercare sempre di mantenere un equilibrio tra attribuzione interna ed esterna degli eventi. Ci sono casi in cui però questo equilibrio si rompe e la paura di perdere il controllo diventa eccessiva e invalidante per l’individuo. La paura di perdere il controllo implica il timore di causare danni a se stessi o ad altri attraverso il proprio comportamento e perciò la difficoltà di controllare gli eventi genera un impatto negativo sul funzionamento generale. La paura di perdere il controllo non è una patologia di per sè ma può essere presente in molti tipi di disturbo mentale di tipo ansioso come ad esempio il disturbo ossessivo compulsivo, il disturbo di panico e il disturbo post-traumatico da stress (PTSD). In ciascuno di questi disturbi la paura di perdere il controllo si esprime in forme diverse ed è influenzata dagli altri sintomi che caratterizzano la patologia mentale.
Paura di perdere il controllo nel disturbo ossessivo-compulsivo
La paura di perdere il controllo è spesso il sintomo più importante presente nei disturbi d’ansia. In particolare è un sintomo che caratterizza le persone che hanno un disturbo ossessivo-compulsivo. Le persone affette da disturbo ossessivo compulsivo spendono tutte le loro energie nel cercare di mantenere il controllo su tutto. Dal momento che ciò è impossibile tutti i tentativi compulsivi di mantenere il controllo innescano reazioni a catena di ipercontrollo che non fanno altro che mantenere il soggetto bloccato all’interno del circolo vizioso del disturbo ossessivo compulsivo. La paura di perdere il controllo nei soggetti ossessivo-compulsivi non riguarda solo i comportamenti ma anche i pensieri. Il soggetto che ne soffre potrebbe passare molto tempo ad elaborare rituali mentali come la ripetizione di determinate parole, frasi o conteggi che sono utilizzati per ridurre o eliminare la paura. Si tratta dunque di meccanismi cognitivi di tipo irrazionale che diventano pensieri intrusivi difficili da controllare.
Paura di perdere il controllo nel disturbo da attacchi di panico
Il disturbo d’ansia con attacchi di panico è un tipo di patologia mentale che si manifesta con episodi caratterizzati da un insieme di gravi sintomi fisici e psicologici. I sintomi fisici dell’attacco di panico includono mancanza di respiro, formicolio, tremore e dolore toracico che possono essere scambiati per un attacco di cuore. I sintomi emotivi che accompagnano queste sensazioni corporee riguardano principalmente la paura di perdere il controllo e la sensazione di stare per morire. L’esperienza più dolorosa e angosciante per chi ha un attacco di panico è la depersonalizzazione, cioè la sensazione di essere distaccati dal proprio corpo. Durante un attacco di panico la persona perde il contatto con la realtà e vive nella terrificante paura di perdere il controllo su se stessa e sul proprio corpo.
Paura di perdere il controllo nel disturbo post-traumatico da stress
Il disturbo post-traumatico da stress è un disturbo d’ansia che si verifica dopo un trauma psicologico a cui il soggetto ha assistito direttamente o indirettamente. Coloro che ne soffrono fanno di tutto per evitare persone, luoghi e pensieri che ricordano il trauma. I soggetti con disturbo post-traumatico da stress sviluppano una forma di insensibilità che serve a proteggerli dalle emozioni e per questo sembrano incapaci di provare empatia. Il disturbo comporta sintomi fisici come un’alterazione del ritmo sonno-veglia, incubi notturni e problemi con l’alimentazione. Dal punto di vista mentale il disturbo si caratterizza per la presenza di pensieri intrusivi, flashback e costante paura di perdere il controllo. In questo caso la paura di perdere il controllo si riferisce al senso di impotenza vissuto durante il trauma e alla condizione di senso di colpa che ne deriva. Spesso infatti chi ha vissuto un trauma vive una condizione irrazionale per cui si sente responsabile dell’accaduto oppure non accetta l’idea di non essere riuscito ad evitare l’esperienza traumatica.
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