Qual è il significato della sigla LGBTQ+?

Scopri il significato profondo di LGBTQ+ attraverso questa guida informativa. Esploriamo insieme l’ampio spettro di identità di genere e orientamenti sessuali rappresentati da questa sigla, celebrando la diversità e la ricchezza delle esperienze umane.

LGBTQ+ è un termine generico che comprende tutte le identità che si dichiarano non eterosessuali. LGBTQ+ è un acronimo composto da diverse lettere ciascuna delle quali è l’iniziale di un tipo di identità di genere. Tutti questi termini sono uniti dalla contrapposizione all’eteronormatività. Il concetto di eteronormatività è la credenza ancora molto diffusa secondo cui esisterebbero solo due generi che corrispondono ai sessi biologici e che l’eterosessualità sia l’orientamento sessuale predefinito per gli esseri umani. Il movimento LGBTQ+ nasce per abbattere questi preconcetti e aiutare tutti a vivere una vita più libera. Per indicare genericamente la contrapposizione a questo tradizionale modello si utilizza il termine collettivo “queer” che accomuna tutti i gruppi contrari all’assimilazione nella società eteronormativa.

Conoscere il significato delle parole racchiuse nell’acronimo LGBTQ+ è essenziale per vivere in ambienti rispettosi della diversità, equi e non discriminanti. Il primo termine relativo alla comunità delle persone dichiaratamente non eterosessuali era LGBT ed è nato alla fine degli anni ’80 come un modo per riunire diversi gruppi che erano stati storicamente emarginati o addirittura criminalizzati per la loro sessualità. Nel corso del tempo il movimento è cresciuto fino ad includere nuove comprensioni sulla diversità della sessualità e del genere all’interno della società. Non tutti usano lo stesso acronimo. Una variante è la sigla LGBTQIA che include persone intersessuali (indicate dalla letta I) e asessuali (indicate dalla lettera A). Alcune persone sostengono che usare un termine generico per un gruppo così ampio di persone sia riduttivo perché le persone LGBTQ+ sono individui diversi e non rappresentano un singolo gruppo.

Significato delle lettere che compongono l’acronimo LGBTQ+


Le prime quattro lettere dell’acronimo sono in uso ormai da diversi decenni ma negli ultimi anni c’è stata una maggiore consapevolezza della necessità di includere altre identità per offrire una migliore rappresentazione delle diverse identità di genere.

  • L sta per lesbica: una donna che è attratta da donne
  • G sta per gay: un uomo che è attratto da uomini
  • B sta per bisessuale: una persona che è attratta sia da uomini che da donne
  • T sta per transgender e transessuale: il termine comprende identità di genere che non coincidono con quelle assegnate alla nascita. Una persona transgender nasce con caratteristiche fisiche che non coincidono con il genere con cui si identifica. I transessuali sono persone transgender che hanno iniziato un trattamento ormonale o chirurgico per iniziare o completare un cambio di sesso
  • Q sta per queer: persone che non vogliono identificarsi con etichette tradizionali o socialmente accettate
  • + sta per altre persone che non si identificano con nessuna delle altre definizioni: di questa categoria fa parte ad esempio l’intersessuale (una persona nata con caratteristiche fisiche di entrambi i sessi), l’asessuale (assenza di attrazione sessuale verso altre persone), il cisgender.

Perché nel termine LGBTQ+ il segno “più” è così importante?


Sebbene vengano spesso utilizzate varianti come LGBT o LGBTQ, molti sostengono che l’aggiunta del termine “più” sia di fondamentale importanza per il significato complessivo della comunità. Infatti, lo scopo dell’acronimo è quello di rappresentare l’enorme diversità di persone che sono attratte dai diversi generi o che si sentono rappresentate da diverse identità. L’aggiunta del segno “più” è in grado di catturare a pieno quella diversità.

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Differenza tra identità di genere, sesso e orientamento sessuale


Per comprendere il significato della sigla LGBTQ+ bisogna prima di tutto distinguere tra identità di genere e orientamento sessuale. L’identità di genere è il senso interiore che una persona ha del proprio genere sessuale che si tratti di donna, uomo o di un genere non binario. L’identità di genere non corrisponde necessariamente al sesso assegnato alla nascita o alla sua espressione di genere. Allo stesso modo, l’identità di genere non è binaria, in altre parole, non comprende solo il concetto di uomo o donna. D’altra parte, l’orientamento sessuale si riferisce all’attrazione emotiva, romantica o sessuale verso altre persone. È anche importante capire che il genere non è la stessa cosa del genere sessuale. Il sesso è biologico, mentre il genere è influenzato da fattori sociali, culturali e ambientali.

Storia dell’acronimo LGBTQ+


L’acronimo LGBTQ+ è cambiato nel tempo per includere sempre maggiori diversificazioni nelle identità di genere e per riuscire a rappresentare tutte le possibili sfaccettature di una realtà molto complessa. Una cosa importante da ricordare è che le parole e i loro significati sono in continua evoluzione. Il termine bisessuale ad esempio è stato originariamente definito dal padre della psicoanalisi Sigmund Freud e indicava una persona che era contemporaneamente sia un uomo che una donna. Oggi invece essere sia un uomo che una donna si definisce bigender mentre la bisessualità riguarda l’attrazione per tutti i sessi.

L’International LGBTQ+ Pride Day si svolge nella data che segna l’inizio di un movimento che si batte per i diritti e l’uguaglianza di tutte le persone. Questa giornata internazionale è il 28 giugno e commemora i disordini che ebbero luogo nel 1969 allo Stonewall Inn di New York City che segnarono l’inizio della lotta per difendere la diversità sessuale e di genere. Da allora le lettere che compongono l’acronimo sono cresciute, così come i diritti e le libertà acquisite. Il significato di ciascuna delle lettere racconta la storia del movimento stesso e delle diverse identità di genere, espressioni e orientamenti sessuali che racchiude.

Significato dei termini correlati all’acronimo LGBTQ+


Altri termini relativi alla comunità LGBTQ+ includono:

  • cisgender: questo termine si riferisce a individui la cui identità di genere corrisponde al sesso biologico assegnato alla nascita;
  • non binario: una persona la cui identità di genere non è né esclusivamente femminile né maschile;
  • genere non conforme o gender fluid: un individuo che rifiuta di riconoscersi in un’identità sessuale definita secondo le tradizionali dicotomie maschile o femminile e donna o uomo.
  • transizione di genere: il processo che porta un individuo a non identificarsi più con il genere assegnato alla nascita, e a voler cambiare.

Quali sono gli obiettivi della comunità LGBTQ+?


L’acronimo LGBTQ+ ha uno scopo importante: non solo è nato per rendere il mondo un posto più inclusivo, ma rappresenta anche l’identità di tutte le persone che non si riconoscono nell’eterosessualità (o i cisgender) o nella visione binaria dell’identità di genere. Tra i temi più importanti sollevati dalle persone che condividono l’ideologia LGBTQ+ ci sono:

Inclusività


L’uso dell’acronimo LGBTQ+ vuole essere un modo onnicomprensivo per riconoscere l’esistenza di diverse identità di genere e orientamenti sessuali. Questo significa che queste persone hanno il diritto di ottenere un maggiore riconoscimento da parte della società. Le statistiche suggeriscono che i giovani LGBTQ+ hanno un rischio maggiore di avere una serie di problemi di salute mentale e sociali, spesso dovuti o esacerbati dall’isolamento, dall’emarginazione e dalla discriminazione basata sul loro orientamento o identità di genere. Promuovere l’inclusività e l’accettazione può essere un modo per aiutare a combattere alcuni di questi problemi. Piuttosto che essere cancellato, ignorato o negato, il riconoscimento può aiutare a promuovere una maggiore inclusione sociale delle identità emarginate.

Visibilità


Anche aumentare la visibilità può aiutare a creare un maggiore senso di autoaffermazione dell’identità di una persona. La ricerca ha scoperto che offrire ambienti inclusivi è importante per i giovani LGBTQ+. Infatti essere visibili come membri della comunità LGBTQ+ può essere un modo importante per provare un senso di orgoglio per l’identità individuale e soprattutto per non sentirsi soli, esclusi o isolati. Affermare la propria identità di genere può aiutare le persone a provare maggiore autostima e aumentare il proprio benessere mentale generale. Partecipare alle manifestazioni o fare coming out sono spesso azioni di affermazione personale che servono ad aumentare la sicurezza in se stessi e avere più fiducia nella società.

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Avvertenza

In questo articolo parliamo di “donne” e “uomini” per semplicità, ma avere questi o quei genitali non determina necessariamente l’identità di genere. Ci sembra giusto sottolinearlo.

Redazione

Approccio:
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Descrizione
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Revisori

reviewer

Dott. Domenico De Donatis

Medico Psichiatra

Ordine dei Medici e Chirurghi della provincia di Pescara n. 4336

Laurea in Medicina e Chirurgia presso l'Università degli Studi di Parma. Specializzazione in Psichiatria presso l'Università Alma Mater Studiorum di Bologna.

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Dott. Federico Russo

Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale e Neuropsicologo, Direttore Clinico di Serenis

Ordine degli Psicologi della Puglia n. 5048

Laurea in Psicologia Clinica e della Salute presso l’Università degli Studi “G. D’Annunzio” di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale a indirizzo neuropsicologico presso l’Istituto S. Chiara di Lecce.

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Dott.ssa Martina Migliore

Psicologa Psicoterapeuta specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale

Ordine degli Psicologi dell'Umbria n.892

Psicologa e Psicoterapeuta cognitivo comportamentale, docente e formatrice. Esperta in ACT e Superhero Therapy. Membro dell'Associazione CBT Italia, ACT Italia e SITCC. Esperta nell'applicazione di meccaniche derivanti dal gioco alle strategie terapeutiche evidence based e alla formazione aziendale.