Intersessualità: cos'è e conseguenze

Cosa vuol dire essere intersessuali? Esploriamo le sfide, le esperienze e il movimento per i diritti intersessuali, promuovendo una consapevolezza più ampia e un cambiamento positivo.

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Intersessualità

L'intersessualità, comunemente malcompresa e soggetta a pregiudizi, è un'espressione della diversità umana. Non si tratta di una condizione patologica, ma piuttosto di una variante naturale della natura dell'uomo, insieme alla disforia di genere.

Cosa significa essere intersessuale?

Essere intersessuale significa possedere variazioni innate nelle caratteristiche sessuali, presenti sin dalla nascita, che non si conformano ai tradizionali binarismi di genere maschile e femminile. Queste variazioni possono coinvolgere diversi aspetti, come i cromosomi sessuali, gli ormoni e i genitali esterni e interni, sfidando le definizioni convenzionali di identità di genere.

Anche se i tratti intersessuali vengono spesso notati alla nascita, le differenze non sono sempre evidenti. Le persone potrebbero scoprire di avere tratti intersessuali durante la pubertà o in età adulta, a volte come risultato di test medici per l’infertilità. In rari casi, tali differenze si riscontrano nelle autopsie, dopo la morte delle persone. 

Storicamente, il termine "ermafrodita" è stato utilizzato in modo generico e impreciso per descrivere individui con ambiguità nei loro organi genitali, primari e/o secondari. Tuttavia, l'adozione di nuovi termini come "differenze nello sviluppo del sesso" e "intersessuale" riflette un cambiamento culturale verso una maggiore inclusione e comprensione di questa diversità.

Inoltre, essere intersessuali non ha nulla a che fare con l'orientamento sessuale, ovvero da chi sei attratto. Una persona intersessuale potrebbe essere etero, gay, bisessuale, asessuale (non interessata al sesso) o avere qualche altro orientamento sessuale.

Significato e definizione di intersessuale

Cause di intersessualità

Si stima che tra l'1% e il 2% della popolazione presenti tratti intersessuali, rendendolo più comune rispetto ad avere i capelli rossi o essere gemelli identici. Mentre l'intersessualità riguarda principalmente le caratteristiche fisiche, il non binarismo riguarda l'identità di genere e può coinvolgere aspetti psicologici, sociali e culturali. Le cause dei tratti intersessuali possono essere varie, tra cui:

  • condizioni genetiche che influenzano i livelli ormonali durante lo sviluppo,
  • esposizioni ormonali da farmaci o altre fonti durante le prime fasi di sviluppo,
  • variazioni cromosomiche casuali che si verificano al momento del concepimento.

Tuttavia in molti casi non viene trovata alcuna causa specifica.

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Sintomi

I tratti intersessuali possono manifestarsi in circa 40 modi diversi, con una vasta gamma di variazioni. Ad esempio, una persona intersessuale potrebbe:

  • avere un pene, ma livelli di estrogeni tipici delle femmine;
  • nessun pene, ma altri tratti tipici maschili;
  • ghiandole sessuali contenenti sia tessuto ovarico che testicolare (ovotesti);
  • ovaie e utero ma niente vagina;
  • una vagina insieme a testicoli interni.

Inoltre, l'assenza di ciclo mestruale o l'infertilità possono essere dovute a una differenza genetica nota come sindrome da insensibilità agli androgeni (AIS) o sindrome di Morris.

Sebbene le variazioni intersessuali non siano considerate disturbi, possono essere associate ad altre condizioni che possono causare problemi di salute. Ad esempio, alcuni bambini nati con un clitoride ingrandito possono avere iperplasia surrenalica congenita, che influisce sulla produzione e sulla risposta agli ormoni dello stress. Inoltre, alcune variazioni nei testicoli o nelle ovaie sono collegate ad un aumento del rischio di cancro.

Come capire se sei intersessuale?

Per comprendere se sei intersessuale, potresti notare dei segni fisici che differiscono dalla tipica anatomia maschile o femminile. Potrebbe essere evidente fin dall'aspetto esteriore del tuo corpo o dalla tua storia medica, come l'assenza di ovaie o testicoli convenzionali, oppure una variazione nei cromosomi sessuali. A volte, i primi segnali si manifestano quando il corpo non segue i tipici cambiamenti durante la pubertà, come l'assenza di mestruazioni o lo sviluppo del seno. La sterilità potrebbe essere un altro segno, anche se ha molteplici cause.

Intersessualità: e il silenzio clinico

L'ingiustizia ermeneutica, come definita dalla filosofa Miranda Fricker, è una forma di ingiustizia nella conoscenza che impedisce a una persona di dare senso alla propria esperienza a causa di una mancanza di comprensione sociale

Nel contesto intersex, ciò si manifesta attraverso il segreto clinico e la terminologia. Nel corso degli anni '50, una cultura di segretezza deliberata ha trattenuto le diagnosi per "consentire al bambino di avere uno sviluppo fisico e psicosessuale “normale'". 

Questo silenzio ha privato le persone intersex delle parole necessarie per descrivere le loro esperienze, creando una lacuna nella comprensione sociale.

Inoltre il cambiamento di linguaggio clinico da "intersex" a "disturbi dello sviluppo sessuale" (DSD) nel 2006 ha generato discordia. Mentre alcuni cercavano una maggiore collaborazione medica, altri temevano che questa transizione di genere alimentasse la biomedicizzazione dell'intersex.

La preferenza per il termine "intersex" da parte di attivisti e studiosi ha persistito, con solo il 3% dei rispondenti in Australia che scelgono DSD. 

La dicotomia tra identità e patologizzazione persiste, con il linguaggio che talvolta sbarra l'accesso a cure adeguate.

Intersessualità: l'ingiustizia ermeneutica e il silenzio clinico

La violazione dei diritti delle persone intersessuali

Le persone intersex affrontano violazioni dei diritti umani sotto varie forme.

Nei luoghi privi di sistemi medici accessibili, si verificano:

Allo stesso tempo, nei contesti medici accessibili, le violazioni si verificano nell'intento di conformare i corpi intersex alle norme sociali, violando i diritti alla salute e all'integrità fisica.

Parliamo di interventi chirurgici e di interventi correlati su neonati e bambini, spesso riportati con esiti negativi e/o dannosi. Tali interventi possono portare a livelli inaccettabili di trauma fisico e psicologico nei pazienti. 

L'oppressione culturale e istituzionale delle persone intersex è evidente nella continuazione di interventi chirurgici non consensuali e non necessariamente "normalizzanti" su neonati e bambini. L'intervento chirurgico mirato a far conformare i bambini intersex alle categorie binarie di sesso è anche collegato all'annullamento dell'intersex a livelli legali e culturali. 

Queste "invisibilità" rimangono in gran parte inosservate a causa delle forze sociali e culturali che rendono le persone intersex al di là dei protocolli e dei quadri che proteggono le persone in molti stati internazionali, generando minority stress.

L'analisi accademica dei processi attraverso i quali le persone intersex vengono private della loro integrità corporea è necessaria, soprattutto per indagare su come gli attori che commettono violazioni dei diritti umani e discriminazioni contro le persone intersex, specialmente bambini e neonati, vengano legittimati e protetti dalle norme sociali dominanti e dalle istituzioni.

Il movimento intersex per i diritti umani

Gli attivisti intersex sono impegnati sin dagli anni '90 nella promozione dei diritti umani e della consapevolezza. Tuttavia, l’Intersex Society of North America (ISNA) ha sperimentato divisioni tra coloro che si adeguano alla leadership clinica e coloro che abbracciano approcci basati sui diritti umani

L’ISNA si è sciolta nel 2008, ma la lotta per i diritti umani continua attraverso impegni con istituzioni internazionali, dimostrazioni e azioni legali. Questi sforzi riflettono anche l'impegno della comunità queer per il riconoscimento e il rispetto dei diritti umani e della dignità delle persone intersex.

Il movimento intersex per i diritti umani

L'esempio di Hanne Gaby Odiele

Hanne Gaby Odiele, celebre modella belga, non è solo una presenza iconica sulle passerelle di designer rinomati come Alexander Wang e Dior, ma anche una donna intersessuale e un'instancabile sostenitrice della lotta contro i pregiudizi nei confronti delle persone intersex

La sua storia personale è intrisa di coraggio e impegno per creare consapevolezza e cambiamento.

Nata con caratteristiche sessuali che sfidano le tradizionali nozioni binarie del corpo maschile e femminile, Hanne Gaby ha attraversato due interventi invasivi durante l'infanzia, segnando il suo percorso con la rimozione dei testicoli e la ricostruzione della vagina. 

Tuttavia, anziché ritirarsi nella riservatezza, Hanne Gaby ha scelto di diventare un faro di speranza per gli altri intersessuali.

La modella si batte per il diritto fondamentale delle persone intersex di decidere autonomamente sulla propria identità fin dalla nascita. La sua partecipazione attiva a eventi di protesta contro la mutilazione genitale intersessuale la vede agire come una voce chiara e determinata per un cambiamento radicale.

Il desiderio profondo di Hanne Gaby è che i giovani intersessuali non debbano affrontare le stesse difficoltà che ha sperimentato lei durante l'infanzia. 

“Le mutilazioni genitali devono finire ora. Anche lo standard binario di genere maschio / femmina deve finire.” 

Hanne Gaby

Attraverso il suo impegno e la sua visibilità nella sfera pubblica, Hanne Gaby Odiele continua a gettare luce sulla realtà delle persone intersex, promuovendo un mondo in cui l'accettazione, la libertà di scelta e il rispetto per la diversità di genere siano alla base di una società inclusiva e giusta.

Fonti:

  • Lorenzetti, Anna. "Frontiere del corpo, frontiere del diritto: intersessualità e tutela della persona." BioLaw Journal-Rivista di BioDiritto 2 (2015): 109-127.
  • Fisher, Alessandra D., et al. "Diagnosi e terapia degli stati intersessuali in età adolescenziale." L’Endocrinologo 12 (2011): 64-73.
  • Pezzini, Barbara. "La condizione intersessuale in Italia: ripensare le frontiere del corpo e del diritto." Responsabilità Medica 4 (2017): 443-456.
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Domenico De Donatis
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Domenico De Donatis è un medico psichiatra con esperienza nella cura dei disturbi psichiatrici. Laureato in Medicina e Chirurgia presso l'Università di Parma, ha poi ottenuto la specializzazione in Psichiatria all'Università Alma Mater Studiorum di Bologna. Registrato presso l'Ordine dei Medici e Chirurghi di Pescara con il n° 4336, si impegna a fornire trattamenti mirati per migliorare la salute mentale dei suoi pazienti.

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Dott.ssa Martina Migliore
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Romana trapiantata in Umbria. Laureata in psicologia e specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale. Ex-ricercatrice in Psicobiologia e psicofarmacologia. Visione pratica e creativa del mondo, amo le sfide e trovare soluzioni innovative. Appassionata di giochi di ruolo e cultura pop, li integro attivamente nelle mie terapie. Confermo da anni che parlare attraverso ciò che amiamo rende più semplice affrontare le sfide della vita.

FRFederico Russo
Federico Russo
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Psicologo e psicoterapeuta con 8 anni di Esperienza. Iscrizione all’Ordine degli Psicologi - Regione Puglia, n° 5048.

Laurea in Psicologia clinica e della salute, Università degli Studi di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia presso l'Istituto S. Chiara.

Crede che la parte migliore del suo lavoro sia il risultato: l’attenuazione dei sintomi, la risoluzione di una difficoltà, il miglioramento della vita delle persone.