Discriminazione: significato e tipologie

La discriminazione è un trattamento ingiusto basato su caratteristiche personali come razza, etnia o genere. Può causare gravi conseguenze sulla salute mentale e fisica. È un problema sociale che richiede azioni per promuovere l’uguaglianza e il rispetto dei diritti umani.
Forma di discriminazione per religione

La diversità è come un mosaico, una ricca miscela di attributi e caratteristiche che rendono il mondo e la comunità un luogo vibrante e inclusivo. Tuttavia, vi è un lato oscuro: la discriminazione, come un’ombra che offusca la bellezza della diversità. Nel nostro articolo, approfondiremo il significato di discriminazione, la sua natura e gli impatti devastanti sulla salute mentale e fisica delle persone coinvolte. Esamineremo da vicino come stereotipi e pregiudizi influenzano le nostre percezioni e azioni, e come la discriminazione si manifesta in vari contesti sociali.

Cosa si intende per discriminazione?

Spesso sentiamo parlare di “stereotipo”, “pregiudizio” e “discriminazione”, ma potremmo non capire esattamente cosa significano e come si differenziano. Questi concetti influenzano il nostro modo di pensare, sentire e comportarci verso gli altri. Vediamo nel dettaglio a cosa si riferiscono:

ConcettoDescrizione
DiscriminazioneLa discriminazione è quando ci comportiamo diversamente verso un gruppo di persone a causa delle loro caratteristiche, negandogli opportunità o trattandoli in modo ingiusto. Ad esempio, se un datore di lavoro rifiuta di assumere qualcuno a causa del suo genere, questo è un atto di discriminazione.
PregiudizioIl pregiudizio riguarda i sentimenti positivi o negativi che proviamo verso un gruppo di persone, basati sulle loro caratteristiche. È il nostro modo di sentirci verso un gruppo, influenzato dagli stereotipi. Per esempio, se proviamo disprezzo per una certa etnia, questo è un pregiudizio.
StereotipoUno stereotipo è una generalizzazione, un’immagine mentale o pensiero che abbiamo su un gruppo di persone, basata su caratteristiche come la razza, il genere o l’età. Ad esempio, pensare che tutti gli anziani siano lenti è uno stereotipo.

Anche se questi termini possono sembrare simili, ognuno riguarda un aspetto diverso delle nostre interazioni con gli altri, influenzando il nostro comportamento e la nostra percezione del mondo che ci circonda. In particolare, definiamo la discriminazione come azioni negative o mancanza di considerazione nei confronti di un individuo o di un gruppo che si verificano a causa di un’opinione preconcetta e ingiustificata. Pertanto è importante sottolineare che la discriminazione riguarda principalmente il comportamento delle persone.

Le cause della discriminazione possono derivare da una combinazione complessa di fattori sociali, culturali, economici e psicologici. Alcuni dei principali fattori includono stereotipi culturali, pregiudizi, disuguaglianze strutturali, ignoranza, paura dell’altro, scarsità di risorse e competizione.

Qual è la differenza tra discriminazione e generalizzazione?

Un’altra importante differenza è quella del significato di discriminazione e generalizzazione. Immagina di essere stato morso da un cane da bambino. Da allora, provi ansia ogni volta che incontri un cane, ma non hai la stessa reazione quando incontri un gatto. Questa differenza nella tua reazione indica una discriminazione tra i due tipi di animali. Al contrario, nella generalizzazione, potresti sviluppare ansia intorno a tutti gli animali, non solo ai cani, perché eri troppo giovane per comprendere le differenze tra cani e gatti quando sei stato morso.

Il meccanismo di favoritismo per l’endogruppo

Numerosi studi hanno rivelato un interessante fenomeno: quando le persone sono divise in due gruppi, anche senza avere alcun contatto diretto, tendono a mostrare un certo favoritismo verso i membri del proprio gruppo. Questa preferenza può anche manifestarsi attribuendo loro valutazioni leggermente più alte rispetto agli individui dell’altro gruppo. Inoltre, i gruppi socialmente più privilegiati tendono ad esercitare una maggiore discriminazione verso quelli meno privilegiati, con il rischio che quest’ultimi possano interiorizzare questa discriminazione. Questo schema comportamentale si riscontra in diversi contesti, come nelle rivalità tra quartieri, tra tifosi di calcio, tra villaggi e tra nazioni confinanti.

razzismo forma di discriminazione

L’assuefazione e il condizionamento classico tra le modalità di intervento

La discriminazione e la generalizzazione sono risposte innate che si verificano senza che tu te ne renda conto. Tuttavia possono anche essere modificate o condizionate: l’assuefazione e il condizionamento classico sono strategie utili in questo contesto.

Assuefazione: esempio e significato

L’assuefazione è un processo attraverso il quale la risposta di un individuo a uno stimolo diminuisce con il tempo a seguito di una ripetuta esposizione a quel particolare stimolo. Ad esempio, se qualcuno ha paura dei cani, esponendosi ripetutamente a cani amichevoli può gradualmente ridurre la paura. Lo stesso principio si applica all’esposizione ripetuta a esperienze positive con individui di un certo gruppo, che può aiutare a ridurre i pregiudizi e le generalizzazioni negative su quel gruppo.

Condizionamento classico: esempio e significato

Il condizionamento classico è un processo attraverso il quale gli individui imparano ad associare due stimoli tra loro. Questo tipo di apprendimento è stato a lungo oggetto di studio dal fisiologo russo Ivan Pavlov nel 1980. Il condizionamento classico può aiutare a ridurre la discriminazione associando stimoli positivi o neutrali a esperienze che potrebbero essere percepite come discriminatorie. Ad esempio, esponendo le persone a esperienze positive con individui di un certo gruppo, è possibile modificare le associazioni negative precedentemente formate, riducendo così la discriminazione nel tempo.

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Tipologie di discriminazione

È importante capire che la discriminazione non riguarda solo chi fa parte direttamente di un gruppo, ma anche chi è percepito come tale. Inoltre, non è necessario che ci sia un danno evidente affinché possa essere considerata discriminazione. Un gruppo può essere discriminato se riceve un trattamento meno favorevole solo a causa di caratteristiche come razza, etnia, genere, disabilità, status sociale o altre simili. Questo sottolinea quanto sia cruciale riconoscere e affrontare la discriminazione in tutte le sue forme, anche quando non è così evidente.

Alcuni dei principali tipi di discriminazione includono:

Questi sono solo alcuni dei tipi più comuni di discriminazione, ma ce ne possono essere altri basati su caratteristiche come la classe sociale, lo stato migratorio, lo stato civile, il sessismo o l’aspetto fisico.

Tipologie di discriminazione

Effetti significativi della discriminazione sulla salute delle persone

I risultati di diversi studi hanno sollevato una questione importante: la discriminazione non riguarda solo il trattamento ingiusto, ma ha anche conseguenze significative sulla nostra salute. Tra i sintomi psicologici, ansia, depressione e problemi intestinali sono solo alcune delle sfide da affrontare. Alcuni dei sintomi fisici correlati possono essere:

  • aumento della frequenza cardiaca;
  • dolori al petto da ansia;
  • problemi intestinali e ansia somatizzata allo stomaco;
  • disturbi del sonno e insonnia per ansia.

Ma gli effetti non si limitano solo alla mente o al corpo: si estendono anche al modo in cui il nostro cervello elabora le emozioni e la percezione di sé. Questi effetti possono condurre a serie conseguenze per la salute mentale, come l’isolamento sociale e una ridotta autostima, alimentando un senso generale di impotenza.

Il nostro senso di controllo sulla vita è cruciale. Quando ci sentiamo al comando, abbiamo fiducia nelle nostre capacità e risorse personali. Tuttavia, se ci sentiamo impotenti, possiamo essere travolti dalla frustrazione. Uno studio ha scoperto che quando ci sentiamo più in controllo, gli effetti negativi della discriminazione possono essere attenuati. Al contrario, se il nostro senso di controllo è basso, gli effetti negativi della discriminazione possono essere amplificati, soprattutto tra i giovani e le donne.

L’importanza di promuovere l’uguaglianza e l’inclusività

Per promuovere il cambiamento e combattere la discriminazione, è importante:

  • promuovere la consapevolezza attraverso programmi educativi e campagne di sensibilizzazione;
  • favorire la comunicazione aperta e il confronto costruttivo;
  • sostenere l’implementazione di leggi e politiche che proteggano i diritti delle persone e contrastino attivamente la discriminazione in tutti i settori della società;
  • adottare politiche aziendali che promuovano un ambiente di lavoro inclusivo;
  • offrire sostegno e risorse alle vittime di discriminazione;
  • promuovere la collaborazione e il sostegno reciproco tra diverse comunità.

Affrontare la discriminazione richiede un impegno collettivo e strategie mirate. Ogni azione conta nel combattere l’ingiustizia e promuovere un ambiente equo e rispettoso per tutti. Lavorando insieme, possiamo creare un futuro in cui la discriminazione sia un ricordo del passato anziché una realtà presente.

impegno comunitario contro discriminazione

La psicoterapia a sostegno delle vittime di discriminazione

Se stai affrontando esperienze di discriminazione o hai bisogno di sostegno emotivo per gestire il trauma causato da tali esperienze, potresti considerare di rivolgerti a uno psicoterapeuta. La terapia può fornire uno spazio sicuro per esplorare i tuoi sentimenti, elaborare il trauma e sviluppare strategie per affrontare situazioni discriminatorie. Serenis è un centro medico autorizzato che offre un servizio completamente online. Con il sostegno di uno psicologo online, puoi affrontare le sfide e superare le paure per un benessere migliore. Non esitare a chiedere aiuto per prenderti cura della tua salute mentale e emotiva.

Fonti:

  • Riva, M., & Perla, L. (2016). L’agire educativo.
  • Trombetta, C. (2013). Lo psicologo scolastico. Edizioni Centro Studi Erickson.
  • Bettinardi, O., Montagner, V., Maini, M., & Vidotto, G. (2008). Clima organizzativo, fiducia e burnout in un centro di riabilitazione. G Ital Med Lav Ergon, 30(1A), 59-63.
  • Togioka BM, Duvivier D, Young E. Diversity and Discrimination in Healthcare. 2023 
  • Yoseph M, Abubakar I, Paradies Y. Racism, xenophobia, and discrimination: mapping pathways to health outcomes. 2022
Dott. Luca Barbieri

Approccio:
Titolo di studio
Descrizione
Psicologo clinico. Iscritto all’Ordine degli Psicologi della Lombardia num. 23251.

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Revisori

reviewer

Dott. Domenico De Donatis

Medico Psichiatra

Ordine dei Medici e Chirurghi della provincia di Pescara n. 4336

Laurea in Medicina e Chirurgia presso l'Università degli Studi di Parma. Specializzazione in Psichiatria presso l'Università Alma Mater Studiorum di Bologna.

reviewer

Dott. Federico Russo

Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale e Neuropsicologo, Direttore Clinico di Serenis

Ordine degli Psicologi della Puglia n. 5048

Laurea in Psicologia Clinica e della Salute presso l’Università degli Studi “G. D’Annunzio” di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale a indirizzo neuropsicologico presso l’Istituto S. Chiara di Lecce.

reviewer

Dott.ssa Martina Migliore

Psicologa Psicoterapeuta specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale

Ordine degli Psicologi dell'Umbria n.892

Psicologa e Psicoterapeuta cognitivo comportamentale, docente e formatrice. Esperta in ACT e Superhero Therapy. Membro dell'Associazione CBT Italia, ACT Italia e SITCC. Esperta nell'applicazione di meccaniche derivanti dal gioco alle strategie terapeutiche evidence based e alla formazione aziendale.