Tutto sulla disforia di genere: dai sintomi agli interventi di psicoterapia

Chi soffre di disforia di genere potrebbe aver bisogno del sostegno di più figure professionali: quali sono i sintomi, il percorso e il sostegno psicologico

L’identità di genere riguarda il modo in cui una persona si identifica. Quando un individuo non si riconosce nel sesso biologico di nascita ci troviamo di fronte a un disturbo dell’identità di genere, una situazione che può portare a sviluppare un profondo senso di sofferenza.

Infatti, negli anni vi è stata un’evoluzione dei termini: inizialmente chiamata disforia, poi disturbo, oggi si definisce incongruenza di genere, dopo che la classificazione internazionale delle malattie e dei problemi correlati l’ha depatologizzata, spostandola dal settore dei disturbi mentali a quello della salute sessuale.

Cos’è il disturbo di incongruenza di genere? Per capirlo è fondamentale fare una distinzione: l’incongruenza di genere non ha nulla a che vedere con l’orientamento sessuale. Chi ne soffre non si riconosce nel sesso biologico assegnato alla nascita, ma questo al tempo stesso non determina le preferenze in ambito sessuale.

L’identificazione in un altro genere può dare vita a un processo di accettazione e comprensione di sé particolarmente duro e doloroso, può essere ostacolato, o può far sentire inadatti e incompresi. Per tutte queste ragioni potrebbe essere utile il supporto di uno o una psicoterapeuta.

Ci sono sintomi da valutare e interventi psicoterapici che possono essere utili per affrontare la situazione. Va ricordato che quello che va bene per una persona potrebbe non essere giusto per un’altra e, quindi, è sempre necessario affidarsi alla competenza degli esperti.

Cos’è e come si sviluppa il disturbo da incongruenza di genere

Cos’è e come si sviluppa il disturbo da incongruenza di genere? Il disturbo da incongruenza di genere consiste nel non identificarsi nel genere biologico assegnato alla nascita. Una situazione che può essere caratterizzata da emozioni ben definite: sofferenza, depressione, ansia, problematiche nelle interazioni sociali.

Perché se molte persone si identificano nel genere corrispondente al proprio sesso biologico, per altre non è così e questo può portare a provare sentimenti contrastanti, soprattutto nel percorso di accettazione e comprensione di sé al fine di raggiungere un adeguato benessere psicologico.

Secondo il DMS 5 (ovvero il manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali) la disforia di genere comporta una forte sofferenza provata da coloro i quali mostrano una marcata incongruenza tra il genere che una persona esprime e quello assegnato alla nascita.

Sintomi principali del disturbo da incongruenza di genere

I sintomi principali del disturbo da incongruenza di genere possono essere individuati anche in giovane età.

Abbiamo detto che una persona può non identificarsi con il genere assegnato alla nascita, si tratta di una incongruenza di genere che si manifesta con sintomi di sofferenza, di malessere e di disagio. Soprattutto nei confronti del proprio corpo nel quale, la persona che ne soffre, non riesce a riconoscersi.

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Se ti trovi in questa situazione, inoltre, potresti non riconoscerti neppure nel modo di porsi e di comportarsi delle persone del tuo sesso biologico. Anche questo può provocare una sensazione di estraneità e di dolore psicologico.

Oltre ai sintomi che abbiamo elencato ce ne sono altri:

  • desiderio di cambiare delle caratteristiche sessuali della nascita;
  • volere le caratteristiche sessuali primarie del genere in cui ci si identifica;
  • riconoscersi in sentimenti e reazioni di un genere alternativo rispetto a quello assegnato alla nascita.

Inoltre, potresti volere che gli altri ti trattino in base alla tua identità di genere e non al sesso biologico che ti è stato assegnato alla nascita.

Questi sintomi sono molto profondi e non è facile gestirli. Potrebbero sfociare in ansia e depressione, per questo –  se ti senti così – il supporto di uno psicoterapeuta è molto importante.

incongruenza genere

Come e perché trattare il disturbo da incongruenza di genere

Il malessere causato dal disturbo da incongruenza di genere può essere trattato. Il perché è chiaro: questa sensazione di estraneità comporta grandi disagi nell’accettazione di sé e, di conseguenza, può provocare problematiche di tipo psicologico come ansia e depressione. Emozioni che, se non affrontate correttamente, a loro volta potrebbero avere conseguenze più gravi.

La diagnosi di disturbo da incongruenza di genere deve essere effettuata da uno psicologo o da uno psichiatra e poi confermata da un secondo esperto.

Quindi, generalmente, viene fatta due volte e prevede che vengano valutati diversi aspetti: come si sente il paziente in merito al proprio sesso biologico, se c’è una differenza tra quello e l’identità di genere, come vive questa situazione e che rete di supporto ha.

Il trattamento dell’incongruenza di genere avviene grazie alla collaborazione di una serie di figure professionali, tra cui psicoterapeuti che siano in grado di supportare e accompagnare nel percorso che si decide di intraprendere. Che può essere unicamente rivolto al benessere mentale e all’accettazione di sé, oppure fisico.

Se ti senti così potresti, infatti, voler cambiare il tuo corpo. In tal caso, oltre al supporto di uno psicoterapeuta e di uno psichiatra per gestire i tuoi sentimenti e le tue emozioni, potresti aver la necessità di confrontarti anche con altri specialisti: endocrinologo, chirurgo e supporto per terapia familiare.

Quando interviene lo specialista: terapie e psicologi specializzati

Nel momento in cui il disturbo da incongruenza di genere viene accertato allora è necessario l’intervento dello specialista e il primo è proprio lo psicologo specializzato, che ha il compito di sostenere il paziente in questa fase delicata.

Oppure potrebbe essere necessario l’intervento di un gruppo di specialisti. Infatti, potrebbero dover collaborare tra loro alcune figure differenti. Ad esempio endocrinologi e chirurghi, se la persona alla quale è stata diagnosticata l’incongruenza di genere dovesse decidere di intraprendere un percorso di transizione.

Ci sono infatti trattamenti diversi che possono essere affrontati contemporaneamente, oppure no.

Si può scegliere la terapia ormonale, che viene chiamata terapia ormonale cross – sex e che in genere viene prescritta da un endocrinologo, in seguito a specifici controlli. Ma si può anche decidere di sottoporsi a interventi di tipo chirurgico.

Va però ricordato che il primo passo, che è anche quello più importante, è quello di affidarsi a uno psicologo specializzato in disturbi da incongruenza di genere che sappia sostenere e accompagnare nel percorso più adatto.

Psicoterapeuta: come scegliere

Una volta presa la decisione di farti aiutare da uno o una psicoterapeuta per prenderti cura di te, è il momento di trovare la persona giusta. La decisione non è semplice: ci sono diverse scuole di psicoterapia con diverse tecniche. Ma è proprio questo uno dei momenti più delicati, perché scegliere quella sbagliata potrebbe far fallire la terapia. Ecco qualche consiglio per intraprendere il percorso che fa per te:

  • Scegli qualcuno che non sia legato a parenti o amici: durante la terapia devi sentirti tranquillo o tranquilla e poterti aprire completamente. Questo avviene meglio con professionisti che non sono connessi alla tua sfera di conoscenze;
  • Trova uno o una psicoterapeuta con esperienza: per quanto tutti i terapeuti abbiano avuto una formazione completa, migliaia di ore di esperienza sul campo e una specializzazione sono garanzia di un percorso di successo;
  •  Scegli qualcuno con cui entri in sintonia: questo lo puoi sapere veramente solo provando una seduta, ma in fase di prenotazione puoi porre delle domande che ti aiuteranno a capire meglio se lo o la psicoterapeuta che hai scelto fa al caso tuo. Come sarà strutturato il percorso? Su cosa ci si concentrerà? Sono previsti esercizi e compiti a casa?

Una soluzione è il servizio di psicoterapia online di Serenis, il centro medico che, tra le altre cose, cura anche questo blog. Serenis ha solo psicoterapeuti esperti. Te ne assegna uno adatto alla tua situazione, con cui farai una prova gratuita e inizierai un percorso (e se per qualche motivo non entri in sintonia, puoi richiedere un terapeuta diverso con un clic). Ci sono anche molti altri modi per trovare uno psicoterapeuta valido: per esempio puoi chiedere al medico di base o rivolgerti a un consultorio nella tua zona. L’importante è fare il primo passo.

disturbo incongruenza di genere

Test per il riconoscimento del disturbo da incongruenza di genere

 Non esiste un test che viene somministrato per il riconoscimento del disturbo da incongruenza di genere. La presenza, come abbiamo già accennato, deve essere stabilita da una doppia diagnosi che viene effettuata da personale esperto in salute mentale, ovvero uno psicologo o uno psichiatra. I criteri per effettuarla sono ben specifici e diversi per ogni fascia di età (bambini, adolescenti e adulti). Quindi per ogni fase anagrafica della vita verranno valutati diversi parametri.

Però se senti di vivere male la tua identità di genere, se provi uno stato emotivo di ansia o depressione, se vorresti cambiare il tuo corpo, potresti aver bisogno di parlarne con qualcuno per affrontare la situazione.

Tra le conseguenze, che possono risultare impattanti nella vita di una persona che soffre di un disturbo da incongruenza di genere, non vanno sottovalutate quelle sociali. Perché il disagio che si prova potrebbe riferirsi anche ai rapporti con gli altri e derivare da difficoltà in diverse aree della vita: da quella lavorativa a quella personale.

Perché l’autodeterminazione della propria identità di genere è fondamentale, ma le conseguenze psicologiche di questa affermazione di sé possono essere difficili e molto dolorose.

Se vuoi parlare con qualcuno e affrontare il problema, ad esempio, su Serenis si possono trovare psicoterapeuti specializzati che ti supporteranno e accompagneranno in questo percorso.

Bibliografia e approfondimenti

Dott. Raffaele Avico

Approccio:
Titolo di studio
Descrizione
Psicologo clinico e psicoterapeuta, specializzato in psicoterapia cognitiva e sessuologia clinica. La mia formazione include anche EMDR e mindfulness. Ho un'ampia esperienza nella gestione di disturbi d'ansia, dell'umore, da stress, sessuali, e da uso di sostanze. Mi dedico in particolare al trattamento del trauma psicologico e delle dipendenze. Ordine degli Psicologi del Piemonte num. 5822.

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Revisori

reviewer

Dott. Domenico De Donatis

Medico Psichiatra

Ordine dei Medici e Chirurghi della provincia di Pescara n. 4336

Laurea in Medicina e Chirurgia presso l'Università degli Studi di Parma. Specializzazione in Psichiatria presso l'Università Alma Mater Studiorum di Bologna.

reviewer

Dott. Federico Russo

Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale e Neuropsicologo, Direttore Clinico di Serenis

Ordine degli Psicologi della Puglia n. 5048

Laurea in Psicologia Clinica e della Salute presso l’Università degli Studi “G. D’Annunzio” di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale a indirizzo neuropsicologico presso l’Istituto S. Chiara di Lecce.

reviewer

Dott.ssa Martina Migliore

Psicologa Psicoterapeuta specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale

Ordine degli Psicologi dell'Umbria n.892

Psicologa e Psicoterapeuta cognitivo comportamentale, docente e formatrice. Esperta in ACT e Superhero Therapy. Membro dell'Associazione CBT Italia, ACT Italia e SITCC. Esperta nell'applicazione di meccaniche derivanti dal gioco alle strategie terapeutiche evidence based e alla formazione aziendale.