Cisgender: significato e origine del termine

Esplora il concetto di cisgender, un termine usato per descrivere individui la cui identità di genere coincide con il sesso che è stato loro assegnato al momento della nascita. Questa definizione gioca un ruolo cruciale nella comprensione delle esperienze di genere all’interno del più ampio spettro delle identità, evidenziando l’importanza del riconoscimento e del rispetto delle diverse espressioni di genere nella società contemporanea.
significato di cisgender

L’identità di genere è un aspetto fondamentale dell’esperienza umana, ma spesso viene trattata con superficialità o semplificata in termini di categorie binarie. 

Il termine cisgender è ormai molto usato, ma c’è ancora molta confusione a riguardo.

In questo articolo, esploreremo più a fondo il concetto di “cisgender,” focalizzandoci sul suo significato e sulle origini del termine. 

Scopriamo come questo termine sia emerso nel contesto delle discussioni sul genere e come contribuisca a ridefinire il modo in cui pensiamo alle identità di genere.

Definizione di identità di genere

L’identità di genere si riferisce al profondo senso interno ed auto-identificato di essere un uomo, una donna, entrambi, nessuno o qualcos’altro. 

Questo aspetto fondamentale dell’identità di una persona è spesso definito da come si sente e si riconosce, indipendentemente dal sesso assegnato alla nascita o dagli stereotipi di genere imposti dalla società. 

L’identità di genere è un elemento centrale della comprensione di chi si è, ed è una componente fondamentale dell’individualità.

La diversità delle identità di genere è ampia, e comprende termini come transgender, cisgender, genderqueer, non binario, e molti altri. 

È importante sottolineare che le persone possono identificarsi in modi diversi lungo questo spettro, e ciascuna esperienza di identità di genere è unica e personale. 

Riconoscere e rispettare l’identità di genere di ciascuno è un passo cruciale verso l’inclusione e il rispetto delle differenze.

Definizione di espressione di genere

L’espressione di genere riguarda come una persona esteriorizza la propria identità di genere attraverso comportamenti, vestiti, capelli, tratti facciali e altro. 

Non vi è un solo modo “giusto” di esprimere il proprio genere; piuttosto, l’espressione di genere è altamente individuale e può variare ampiamente da persona a persona.

Alcune persone possono scegliere di esprimere il proprio genere in conformità con gli stereotipi tradizionali, mentre altre possono optare per un’espressione di genere più fluida o non conforme agli standard sociali tradizionali. 

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Questo concetto sfida l’idea che il genere debba essere rigidamente legato a comportamenti specifici o aspetti esteriori. 

Inoltre, l’espressione di genere può evolvere nel corso della vita di una persona, riflettendo cambiamenti e scoperte nella propria identità.

L’importanza dell’accettazione e del rispetto per l’espressione di genere di ciascuno non può essere sottolineata abbastanza. Consentire alle persone di esprimere il proprio genere in modo autentico e libero da giudizi contribuisce a creare un ambiente in cui tutti possono sentirsi accolti e rispettati per chi sono. 

Questo è un passo importante verso la costruzione di una società inclusiva e diversificata in cui ciascuno ha la possibilità di vivere autenticamente la propria identità di genere.

Cisgender significato

Il termine cisgender (da “cis-“, che significa “dalla stessa parte di”) è stato coniato per descrivere un individuo che si identifica con il proprio sesso biologico e si sente a proprio agio con esso. Quindi dove identità di genere e sesso “combaciano”.

Il genere di una persona cisgender è “dalla stessa parte” del loro sesso assegnato alla nascita, a differenza di una persona transgender il cui genere è “dall’altra parte” (trans-) rispetto al loro sesso assegnato alla nascita.

Origini del termine cisgender

Il termine cisgender è emerso nei discorsi degli attivisti trans* negli anni ’90 che criticavano molte modalità comuni di descrivere sesso e genere. 

Le parole “uomo” e “donna”, quando non specificate, tendono a normalizzare il cisgender, rinforzando l’idea non dichiarata della “naturalità” di essere cisgender. 

Utilizzando le identificazioni “cis uomo” o “cis donna”, insieme all’uso di “trans uomo” e “trans donna”, si resiste alla riproduzione di queste norme e alla marginalizzazione delle persone trans*. 

Tuttavia, non tutti gli studiosi concordano su questo punto e alcuni ritengono che “cisgender” possa ancora portare con sé implicazioni di normalizzazione.

Quando usato in modo appropriato, “cisgender” aiuta a distinguere diverse identità di sesso/genere senza riprodurre le norme non dichiarate associate al cisgender. 

Ad esempio, invece di dire semplicemente “uomo” o “donna”, si userebbe “cis donna” o “trans uomo” in modo simile a come si userebbe “donna nera” o “uomo bianco. 

Cisgender può essere considerato come un modo per includere il transgender come un uguale categorico nel modo complesso in cui ci identifichiamo come esseri umani sessuati e di genere.

Il cisgenderismo

Il termine cisgenderismo fa riferimento all’ideologia culturale e sistemica che nega, denigra o patologizza le identità di genere auto-identificate che non si allineano con il genere assegnato alla nascita, così come i comportamenti, le espressioni e le comunità risultanti. 

Questa ideologia sostiene e perpetua la convinzione che le identità e le espressioni cisgender debbano essere valorizzate più delle identità e delle espressioni transgender, creando un sistema intrinseco di potere e privilegio

Il cisgenderismo si manifesta in molte istituzioni culturali, inclusi il linguaggio e la legge, favorendo così pregiudizio e discriminazione contro la comunità transgender.

Il cisgenderismo, in quanto ideologia pervasiva, crea, designa e impone una gerarchia in cui si prevede che gli individui si conformino e vengano puniti se non lo fanno. 

Questa gerarchia comprende convinzioni rigide e regole su molti aspetti del genere, tra cui l’identità di genere, l’espressione e i ruoli. Gli individui che non si conformano a queste regole sono visti come devianti, immorali e persino minacciosi. 

In risposta, il pregiudizio, la discriminazione e persino la violenza sono considerati giustificabili al fine di proteggere e preservare questo sistema che beneficia coloro che ne detengono il potere.

Differenza tra cisgenderismo e sessismo

È importante distinguere il cisgenderismo dall’uso del termine sessismo

Mentre il sessismo è radicato nella percezione del sesso assegnato alla nascita, il cisgenderismo si concentra sull’oppressione radicata nell’identità di genere percepita

Quest’ultimo è in grado di catturare una gamma più ampia di identità di genere, che possono essere più fluide rispetto al sesso assegnato alla nascita. 

Il sessismo si concentra sul privilegio associato al maschile rispetto al femminile, il cisgenderismo amplia l’oppressione catturando anche il potere e il privilegio legati all‘identificazione di genere allineata al sesso assegnato alla nascita. 

Questo ampliamento concettuale riflette meglio le dinamiche complesse dell’oppressione di genere e offre un contesto più preciso per la discussione e la trasformazione.

Cisgender e cisessuale

Il termine cisessuale è spesso definito come non-transessuale

Serve a creare una distinzione chiara tra le persone che non sperimentano una disconnessione tra il proprio genere identificato e il sesso assegnato alla nascita (cisessuali) e coloro che sperimentano questa disconnessione (transessuali). 

Questo concetto è emerso in parallelo al termine “cisgender”, ma si concentra specificamente sulla dimensione sessuale dell’identità di genere.

L’uso di “cisessuale” è parte di un dibattito più ampio sulle identità di genere e l’inclusione delle esperienze transessuali e non transessuali. 

Tuttavia, come accade con il termine “cisgender”, l’uso di “cisessuale” ha suscitato dibattiti critici. Alcuni sostengono che la definizione di “cisessuale” possa semplificare eccessivamente la complessità delle esperienze sessuali e di genere, poiché la sessualità e l’identità di genere sono interconnesse ma distinte.

In definitiva, il termine “cisessuale” è emerso come parte delle discussioni in evoluzione sul genere e la sessualità e rappresenta uno sforzo per comprendere meglio le diverse identità e le esperienze delle persone in relazione al loro genere e alla loro sessualità. 

Tuttavia, rimane oggetto di discussione e richiede una considerazione attenta delle varie sfumature delle identità sessuali e di genere.

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Avvertenza

In questo articolo parliamo di “donne” e “uomini” per semplicità, ma avere questi o quei genitali non determina necessariamente l’identità di genere. Ci sembra giusto sottolinearlo.

Fonti

  • Aultman, B. (2014). Cisgender. Transgender Studies Quarterly, 1(1-2), 61-62.
  • Cava, P. (2016). Cisgender and cissexual. The Wiley Blackwell encyclopedia of gender and sexuality studies, 1-4.
Ludovica Feliziani

Approccio:
Titolo di studio
Descrizione
Anima solare e (quasi) psicologa clinica, sono la blog manager di Serenis. Qui unisco il mondo della psicologia a quello del copywriting. Credo nell'importanza di imparare dagli errori, nella comunicazione aperta e nella condivisione, cuore di tutto ciò che faccio.

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Revisori

reviewer

Dott. Domenico De Donatis

Medico Psichiatra

Ordine dei Medici e Chirurghi della provincia di Pescara n. 4336

Laurea in Medicina e Chirurgia presso l'Università degli Studi di Parma. Specializzazione in Psichiatria presso l'Università Alma Mater Studiorum di Bologna.

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Dott. Federico Russo

Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale e Neuropsicologo, Direttore Clinico di Serenis

Ordine degli Psicologi della Puglia n. 5048

Laurea in Psicologia Clinica e della Salute presso l’Università degli Studi “G. D’Annunzio” di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale a indirizzo neuropsicologico presso l’Istituto S. Chiara di Lecce.

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Dott.ssa Martina Migliore

Psicologa Psicoterapeuta specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale

Ordine degli Psicologi dell'Umbria n.892

Psicologa e Psicoterapeuta cognitivo comportamentale, docente e formatrice. Esperta in ACT e Superhero Therapy. Membro dell'Associazione CBT Italia, ACT Italia e SITCC. Esperta nell'applicazione di meccaniche derivanti dal gioco alle strategie terapeutiche evidence based e alla formazione aziendale.