Asessualità: tutto quello che devi sapere

L’asessualità non è una malattia mentale, ma un orientamento sessuale che riguarda una discreta fetta di popolazione mondiale.
persona asessuale significato

Soprattutto a certe età, in particolare quando si è molti giovani, la maggior parte delle persone è convinta che, alla fine dei conti, tutto ruoti intorno al sesso. Se per qualcuno è sicuramente così, esiste una categoria di persone che invece è decisamente poco interessata a questo aspetto della vita. Parliamo dell’asessualità, e in questo articolo scopriremo insieme di cosa si tratta esattamente.

Significato di asessualità

Definire l’asessualità è tanto semplice quanto complesso. È facile perché possiamo tradurla nella mancanza di attrazione sessuale verso uomini o donne che siano, dunque le totale assenza di interesse riguardo alla sfera sessuale.

Allo stesso tempo è difficile perché non implica necessariamente l’assenza di attrazione affettiva o romantica e/o la totale mancanza di libido: molte persone asessuali si innamorano, hanno storie d’amore e magari fanno anche sesso.
La disforia di genere inoltre, può influenzare l’esperienza e l’identità di genere di una persona, indipendentemente dalla sua sessualità.

La storia dell’asessualità

Per capire chi fu il primo a parlare di asessualità occorre fare un lungo salto indietro nel tempo: fu opera di Alfred Kinsey insieme ai suoi colleghi nel 1948, attraverso l’inclusione di una categoria “X” alla nota scala Kinsey per la valutazione dell’orientamento sessuale.

Venne poi descritta nel 1980 da Storms per poi finire in una sorta di “dimenticatoio” a livello scientifico. Fino al 2004, quando Bogaert pubblicò i risultati di una sua approfondita indagine sull’argomento.

Al giorno d’oggi non è possibile stabilire quante persone al mondo siano asessuali ma alcune ricerche recenti, come quella di Hoglund e collaboratori, affermano che attualmente le stime variano dallo 0.5% al 3.3% della popolazione.

cos'è la asessualità

Caratteristiche di una persona asessuale

Le persone asessuali possono assolutamente provare desiderio in quanto può essere stimolato dagli ormoni e da fattori psicologici. In più, la soddisfazione dei bisogni sessuali non richiede necessariamente l’interazione con un altro essere umano.

Va inoltre specificato che l’asessualità non è una malattia o un disturbo di qualsiasi tipo, bensì un orientamento sessuale. Per questo motivo, non è da escludere che gli asessuali possano avere varie inclinazioni di tipo romantico, anche se non sono accompagnate da desiderio fisico e sessuale.

Inoltre, nella maggior parte dei casi non si hanno problemi di tipo fisiologico: si può mantenere intatta la capacità di avere un’erezione o di lubrificazione vaginale.

L’orientamento sessuale (come essere omosessuale o bisex) si riferisce alla direzione dell’attrazione romantica o sessuale verso persone di determinati generi. D’altra parte, l’asessualità è un’esperienza in cui una persona non prova o prova solo minima attrazione sessuale verso gli altri.

Quindi, è possibile che una persona che si identifica come omosessuale o bisessuale non provi interesse o desiderio sessuale nei confronti di nessuno o solo in circostanze particolari, identificandosi ad esempio bisex e al contempo asessuale.

Le inclinazioni delle persone asessuali possono essere:

  • Eteroromantiche: attrazione affettiva verso il genere opposto al proprio;
  • Biromantiche: interesse per entrambi i generi;
  • Omoromantiche: attrazione verso il genere uguale al proprio;
  • Aromantiche: quando oltre al desiderio sessuale manca anche un’attrazione di tipo affettivo.

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L’asessualità è una patologia?

Non ci giriamo troppo intorno: no, l’asessualità non è una patologia ma semplicemente un orientamento sessuale. Non a caso, a partire dal 2013, nel DSM-5(il Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi mentali), viene totalmente differenziata dai sintomi dei disturbi dell’identità di genere e della sfera sessuale.

Gli asessuali, infatti, non presentano traumi pregressi, repulsione o paura nei confronti del sesso e/o dell’amore. Allo stesso tempo, la libido è normalissima e la mancanza di attrazione sessuale non vuol dire che siano assenti anche esperienze di eccitazione sessuale.

È un disturbo mentale?

No, l’asessualità non è un disturbo mentale. Ciò non toglie che purtroppo, come dimostra uno studio di Yule, Brotto e Gorzalka, in queste persone si registri una prevalenza di sintomi depressivi, ansiosi, e legati a pensieri suicidi rispetto alle persone non asessuali.

Il motivo? Tali sintomi, quasi sicuramente, sono la conseguenza della stigmatizzazione, della discriminazione, della pressione al doversi conformarsi ad una norma sociale, del conflitto con le aspettative sociali e della percezione pubblica negativa sull’asessualità.

È una parafilia?

Uno studio di Bogaert ha evidenziato che la probabilità che una persona asessuale sia parafilica è molto bassa. La parafilia, infatti, ha alla base la totale mancanza di interesse verso un essere umano, condizione che negli asessuali è rarissima.

È un disturbo del desiderio sessuale ipoattivo?

Anche in questo caso la risposta è no: l’asessualità non è un disturbo del desiderio sessuale ipoattivo. Tra le maggiori differenze tra le due cose c’è che gli asessuali hanno meno probabilità di iniziare una relazione rispetto alle persone con questo problema. Allo stesso tempo, gli asessuali presentano livelli di desiderio più bassi rispetto a chi soffre di una patologia che riguarda la sfera sessuale.

L’asessualità, quindi, è una categoria che ha nulla a che fare con una disfunzione del desiderio sessuale.

Gli asessuali possono provare desiderio?

La pansessualità è un orientamento sessuale in cui una persona è attratta da individui di tutti i generi e identità di genere. Questo significa che per una persona pansessuale, l’attrazione sessuale può manifestarsi indipendentemente dall’identità di genere di un’altra persona.

Per quanto riguarda gli asessuali, è importante comprendere che l’asessualità si riferisce alla mancanza o alla presenza minima di attrazione sessuale verso gli altri. Tuttavia, gli asessuali possono comunque provare desiderio in altri modi. Ad esempio, possono avere desiderio romantico, emozionale o intimo, ma senza necessariamente provare attrazione sessuale.

La mancanza di attrazione sessuale non significa necessariamente la mancanza di altri tipi di desiderio o motivazioni legate all’attività sessuale. Gli asessuali possono desiderare costruire relazioni intime, esplorare la propria sessualità in modi non convenzionali o avere il desiderio di avere figli, anche se non si sentono attratti sessualmente da altri individui.

cosa significa essere asessuale

Le sottoidentità dell’orientamento asessuale

Non tutte le persone che sono asessuali si identificano nell’etichetta generale di asessualità. In questo senso, quindi, si parla di spettro dell’asessualità:

  • Gray asessuale: l’attrazione sessuale nei confronti dell’altro emerge solo in alcuni periodi. Queste persone, inoltre, possono avere un/una partner asessuale;
  • Allosessuali: fanno sesso e hanno relazioni con asessuali e non;
  • Demisessuali: la loro attrazione sessuale è rivolta solo a quelle persone con cui hanno una forte connessione emotiva e attrazione mentale;
  • Aromantiche: totale assenza di interesse per le relazioni romantiche;
  • Autosessuali: l’unica attrazione che hanno è rivolta a loro stessi e per questo sono soliti praticare la masturbazione.

La sapiosessualità è un tipo di attrazione basata sull’intelletto e sull’intelligenza, che può essere sperimentata anche da persone asessuali, le quali possono trovare attraenti le qualità intellettuali e mentali di un’altra persona senza necessariamente provare attrazione sessuale.

L’asessualità è un orientamento sessuale?

Lo abbiamo già detto ma lo ripetiamo: l’asessualità non è una malattia ma solo un orientamento sessuale, al pari di quello etero e omosessuale. Non a caso, Nell’ICD (classificazione internazionale delle malattie dell’Organizzazione Mondiale della Sanità) e nel DSM non c’è alcuna menzione su di essa.

I ricercatori che argomentano l’asessualità come orientamento sessuale, come Halter e colleghi, sottolineano che la mancanza di attrazione sessuale sia valida abbastanza da essere categorizzata come orientamento sessuale.

Gray asessuale

Le persone gray asessuali sono quelle per cui l’attrazione sessuale può emergere solo in circostanze molto limitate, particolari e che non sono ancora non del tutto chiare. Al contempo, per loro non si può escludere un’attrazione romantica e un orientamento romantico.

Allosessuali

Gli allosessuali sono coloro che provano attrazione sessuale e che sperimentano il sesso nelle loro vite. Tuttavia, la loro attrazione può essere di qualsiasi tipo: omosessuale, bisessuale ed eterosessuale.

Demisessuali

Poi ci sono i demisessuali e sono persone la cui attrazione sessuale esiste solo verso esseri umani con cui si sono stretti forti legami e con i quali c’è ed un coinvolgimento emotivo. Si tratta quindi di una caratteristica della sessualità di alcuni individui.

Aromantiche

Le persone aromantiche non provano, o al limite lo fanno solo in minima parte, attrazione romantica per gli altri. Tuttavia, sono individui assolutamente in grado di provare sentimenti e di avere relazioni sessuali.

Autosessuali

L’autosessualità riguarda quelle persone che non provano attrazione sessuale per gli altri, ma che preferiscono essere intime con loro stesse. In che modo? Praticando la masturbazione al posto di avere un partner sessuale.

Sexual fluidity

Con i termini sexual fluidity si intendono quegli individui che sono in grado di essere flessibili nella loro identità sessuale. Del resto siamo esseri umani, e questo significa che in ognuno di noi risiede la capacità di provare attrazione per nessuno o tutti i generi, indipendentemente dal nostro orientamento sessuale.

Identità sessualeDescrizione
Gray asessualeL’attrazione sessuale emerge solo in circostanze particolari e limitate, mentre può esistere un’attrazione romantica e un orientamento romantico.
AllosessualiProva attrazione sessuale e sperimenta l’attività sessuale nella propria vita, con l’attrazione che può essere omosessuale, bisessuale o eterosessuale.
DemisessualiL’attrazione sessuale si manifesta solo verso individui con cui si hanno stretti legami emotivi. Questa attrazione è legata a un coinvolgimento emotivo.
AromanticheNon provano o provano solo minimamente attrazione romantica verso altri, ma sono in grado di provare sentimenti e avere relazioni sessuali.
AutosessualiPreferiscono l’intimità con se stessi piuttosto che con altri, praticando la masturbazione al posto di avere un partner sessuale.
Sexual fluidityLa capacità di essere flessibili nell’identità sessuale, con la possibilità di provare attrazione per nessuno o tutti i generi, indipendentemente dall’orientamento sessuale.

Supporto psicoterapeutico per asessualità

Fermo restando che l’asessualità non è una malattia, un percorso psicologico può essere utile per molte ragioni. In primo luogo per superare le emozioni angoscianti e ansiogene che derivano dagli stereotipi negativi su questo argomento. In secondo luogo, può rivelarsi fondamentale al fine di esplorare le proprie emozioni e comprenderle meglio.

Può essere un valido supporto, quindi, rivolgersi a un terapeuta esperto in problematiche legate alla sessualità e/o all’identità sessuale e di genere per far sì che la propria esperienza sessuale possa essere vissuta con soddisfazione e con la dovuta serenità.

Sappi che noi di Serenis siamo un centro medico specializzato in psicoterapia online e supporto psicologico che mette a disposizione centinaia di terapeute e terapeuti pronti ad aiutarti.

Molti dei nostri professionisti hanno un’esperienza decennale nel trattare le situazioni problematiche legate alla sessualità e all’identità sessuale e di genere. Il primo passo da fare è compilare il questionario per avere un colloquio gratuito online.

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I diritti degli asessuali

Purtroppo le persone asessuali – più di altre – si trovano ancora a lottare per i propri diritti in quanto bersaglio di pregiudizi e discriminazione. Tuttavia, nel 2002 David Jayil ha creato la comunità AVEN (Asexuality and Visibility Education Network) che attualmente è la più grande e importante comunità asessuale al mondo e che mira a promuovere discussioni sull’asessualità e stimolare la crescita e la visibilità della comunità asessuale.

Bibliografia

  • Kinsey, A. C., Pomeroy, W. B., Martin, C. E., & Gebhard, P. H. (1998). Sexual behavior in the human female. Indiana University Press.
  • Bogaert, A. F. (2004). Asexuality: Prevalence and associated factors in a national probability sample. Journal of Sex Research, 41(3), 279-287.
  • Höglund, J., Jern, P., Sandnabba, N. K., & Santtila, P. (2014). Finnish women and men who self-report no sexual attraction in the past 12 months: Prevalence, relationship status, and sexual behavior history. Archives of Sexual Behavior, 43, 879-889.
  • Centro Medico Santagostino, Asessualità, che cos’è e cosa comporta.
  • American Psychiatric Association (2013). Manuale diagnostico e statistico dei disturb mentali – Quinta edizione. DSM-5. Tr.it. Raffaello Cortina, Milano, 2015.
  • Yule, M. A., Brotto, L. A., & Gorzalka, B. B. (2017). Human asexuality: What do we know about a lack of sexual attraction?. Current Sexual Health Reports, 9, 50-56.
  • Bogaert, A. F. (2006). Toward a conceptual understanding of asexuality. Review of General Psychology, 10(3), 241-250.
  • Halter, M., Du Pasquier, L., Ebert, D., & Fields, P. D. (2022). A genomic analysis of parasite-mediated population differentiation in a metapopulation. bioRxiv, 2022-03.
Serena Proietti Colonna

Approccio:
Titolo di studio
Descrizione
Dottoressa di Ricerca in Psicologia e Scienze Cognitive, fin da piccola, ho coltivato la passione per il contatto umano e l'indagine delle persone. Ho scelto di studiare psicologia per migliorare la qualità della vita degli individui. Amo viaggiare, ispirata dalla mia sorella assistente di volo.

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Revisori

reviewer

Dott. Domenico De Donatis

Medico Psichiatra

Ordine dei Medici e Chirurghi della provincia di Pescara n. 4336

Laurea in Medicina e Chirurgia presso l'Università degli Studi di Parma. Specializzazione in Psichiatria presso l'Università Alma Mater Studiorum di Bologna.

reviewer

Dott. Federico Russo

Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale e Neuropsicologo, Direttore Clinico di Serenis

Ordine degli Psicologi della Puglia n. 5048

Laurea in Psicologia Clinica e della Salute presso l’Università degli Studi “G. D’Annunzio” di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale a indirizzo neuropsicologico presso l’Istituto S. Chiara di Lecce.

reviewer

Dott.ssa Martina Migliore

Psicologa Psicoterapeuta specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale

Ordine degli Psicologi dell'Umbria n.892

Psicologa e Psicoterapeuta cognitivo comportamentale, docente e formatrice. Esperta in ACT e Superhero Therapy. Membro dell'Associazione CBT Italia, ACT Italia e SITCC. Esperta nell'applicazione di meccaniche derivanti dal gioco alle strategie terapeutiche evidence based e alla formazione aziendale.