Difficoltà A Deglutire (Disfagia) E Ansia

L'ansia può portare ad avere difficoltà a deglutire, una condizione in cui si rischia di smettere sia di mangiare che di bere

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Difficoltà a deglutire: la disfagia nervosa

La disfagia è un disturbo che si manifesta con la difficoltà a deglutire: cibo, bevande e medicine non si riescono proprio a mandare nello stomaco. Alla base di questo problema c'è quasi sempre l'ansia, in quanto si soffre di un'intensa paura di soffocare.

In questo articolo scopriremo insieme le cause di tale problematica e cosa occorre fare per stare bene.

Quando l'ansia si somatizza?

Per capire le cause e le possibili soluzioni se ci troviamo in difficoltà a deglutire è importante parlare del concetto di ansia somatizzata. La prima cosa che c'è da sapere è che tutti possiamo sperimentare episodi di questo tipo, ma quando la somatizzazione causa grave disagio è necessario intervenire perché può compromettere la qualità della vita.

Secondo l’American Psychiatric Association, il Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM-5), l'ansia somatizzata si manifesta attraverso questi sintomi:

  • Uno o più sintomi fisici limitano in maniera importante le attività di tutti i giorni;
  • Ansia eccessiva legata ai sintomi somatici;
  • I sintomi specifici possono aumentare o diminuire di gravità, ma almeno un sintomo è ancora presente.

In sostanza, quando l'ansia si somatizza avvertiamo una forte presenza di sintomi fisici (somatici), che causano un malessere significativo e/o interferiscono con le attività di tutti i giorni.

In questo caso specifico, chi soffre di ansia ha la percezione di avere la gola ostruita e questo crea preoccupazione, alimentando ulteriormente la sensazione.

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Come si manifesta l'ansia alla gola?

Tra le varie manifestazioni possibili dell'ansia somatizzata c'è il famoso nodo alla gola. In poche parole, avvertiamo una sensazione di fastidio e peso alla gola.

Il suo nome scientifico è bolo isterico e ci fa credere di avere la gola bloccata, quando in realtà non c'è niente ad ostruirla. Le cause non sono ancora del tutto note, ma quel che sembrerebbe certo è che ci sia un collegamento con l'ansia e anche con la possibilità che eventi stressanti o traumatici della vita possono scatenare questa sensazione o peggiorarne i sintomi.

Ansia alla gola sintomi

Un'altra manifestazione dell'ansia alla gola è la difficoltà a deglutire, che può presentarsi a tutte le età.

Difficoltà a deglutire causata dall' ansia

In un articolo scientifico di Begotka e collaboratori, si può leggere che la disfagia nervosa è praticamente una fobia, poiché si soffre di paura intensa, persistente e apparentemente irrazionale di deglutire. Coloro che si ritrovano a dover affrontare questa condizione, infatti, hanno il timore di soffocare o annegare e, in alcune circostanze, hanno la sensazione che la gola si stia chiudendo.

Nella maggior parte delle situazioni si tratta di una manifestazione somatizzata dell'ansia, mentre in altre circostanze è l'ansia stessa che ci porta a contrarre i muscoli della zona, fino a farci percepire una sensazione di gola secca. La reazione a tutto ciò è una paura anticipatoria ogni volta che ci si ritrova al momento del pasto, che poi sfocia nel rifiuto di mangiare o di bere, con tutte le conseguenze che ne derivano.

I sintomi tipici della disfagia sono:

  • tosse associata alla deglutizione;
  • salivazione eccessiva;
  • rigurgito orale e nasale;
  • sensazione di soffocamento;
  • nausea;
  • inappetenza, legata all’ansia di assumere cibi o bevande.

Perché l'ansia chiude la gola?

L'ansia ha la capacità di agire sugli automatismi del nostro sistema nervoso autonomo, scatenando in noi diversi sintomi come l’accelerazione del battito cardiaco, per esempio, ma anche sudorazione, problemi alle funzioni sessuali, problemi di stomaco e all'intestino e molto altro ancora, compresa la sensazione di gola chiusa.

In alcuni casi

Quando siamo in una situazione di difficoltà a deglutire, quindi, c'è una momentanea incapacità di regolazione e di controllo dei nervi che attivano i muscoli deputati alla deglutizione, come in caso di dispnea.

Stando a uno studio di Shan e collaboratori, nella maggior parte dei casi l'ansia chiude la gola perché in passato abbiamo sofferto di un episodio di soffocamento, oppure perché abbiamo subito l’aspirazione di cibo, vomitato o avuto qualche tipo di esperienza traumatica legata alla deglutizione.

Perché l'ansia chiude la gola

In poche parole, si associa il momento del pasto o di una bevuta con lo stress, la tensione e le paura, fino a far subentrare l'ansia che possa accadere di nuovo. È bene specificare, tuttavia, che ci sono anche casi in cui si percepisce un nodo alla gola senza che effettivamente sia successo qualcosa di traumatico.

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Quando preoccuparsi del nodo alla gola?

La disfagia nervosa diventa preoccupante se l'ansia che è alla base di essa si rivela ingestibile, tanto da avere conseguenze sia fisiche che psicologici e sociali. I rischi che si corrono, infatti, sono la malnutrizione, la disidratazione, una significativa perdita di peso, secchezza delle fauci e della gola, tensione muscolare, sudorazione o tachicardia, ma anche la riduzione dell’autostima personale e delle relazioni sociali.

Secondo un articolo pubblicato su Psychosomatic Research, la difficoltà a deglutire è infatti presente tra il 30% e il 40% delle persone che convivono con i sintomi dell’ansia e della depressione: entrambe agiscono sulla percezione della deglutizione, trasformando un leggero problema in un disturbo vero e proprio come la disfagia.

Come sciogliere il nodo alla gola per l'ansia?

Se il nodo alla gola non dipende da condizioni fisiologiche, è importante rivolgersi a degli specialisti, come medici, logopedisti e psicologi.

Tali figure professionali collaboreranno tra loro al fine di eliminare la difficoltà a deglutire generata dall'ansia, tramite esercizi vocali o di stretching per il controllo muscolare. Ad ogni modo, è fondamentale che questo tipo di terapia venga affiancata da un percorso psicologico, poiché se non si individua e si supera la causa dell'ansia, questo o altri disturbi ad essa correlati potrebbero tornare presto.

Chi cura l'ansia?

L'ansia può essere sia negativa che positiva e, per questo motivo, più che curarla occorre imparare a gestirla. Le figure professionali principali che se ne occupano sono due, lo psicoterapeuta e lo psichiatra. Quando parliamo di psichiatra facciamo riferimento a un medico specializzato nella diagnosi e nel trattamento delle condizioni di salute mentale, abilitato alla somministrazione di medicinali.

Lo psicoterapeuta, dal canto suo, offre una consulenza diagnostica e un percorso di cura basato sulla psicoterapia. Lo specialista della salute mentale più opportuno per la situazione specifica va certamente valutato caso per caso, ma in molte circostanze per curare l'ansia si ricorre a un approccio combinato, che prevede sia l’uso di psicofarmaci o farmaci senza ricetta sia sedute di psicoterapia.

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Se la difficoltà a deglutire e la sensazione di nodo alla gola che avverti dipendono dall'ansia, il consiglio migliore che puoi seguire è quello di rivolgerti a degli esperti della salute mentale. L'ansia può essere superata, puoi leggere tu stesso le testimonianze di chi ha superata.

Con Serenis puoi migliorare la qualità della tua vita, grazie al lavoro di psicologi, psichiatri e psicoterapeuti con un profonda preparazione ed esperienza sulla gestione dell'ansia.

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Altri sintomi dell'ansia

Bibliografia

  • APA-American Psychiatric Association. (2014). Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali. DSM-5. Milano: Raffaello Cortina Editore.
  • Begotka, A. M., Silverman, A. H., & Goday, P. (2021). A multidisciplinary approach to the management of phagophobia. Children's Health Care, 50(2), 192-206.
  • Shan, A., Escribano, E., Goretti, M., Camarneiro, R., Villaseñor, A., & Jiménez, R. (2020). Fagofobia en la infancia y adolescencia: serie de casos en un hospital pediátrico de tercer nivel. En I Congreso Digital Asociación Española de Pediatría.
  • Verdonschot, R. J., Baijens, L. W., Vanbelle, S., van de Kolk, I., Kremer, B., & Leue, C. (2017). Affective symptoms in patients with oropharyngeal dysphagia: a systematic review. Journal of Psychosomatic Research, 97, 102-110.
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Domenico De DonatisPsichiatra e Direttore Sanitario
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Domenico De Donatis è un medico psichiatra con esperienza nella cura dei disturbi psichiatrici. Laureato in Medicina e Chirurgia presso l'Università di Parma, ha poi ottenuto la specializzazione in Psichiatria all'Università Alma Mater Studiorum di Bologna. Registrato presso l'Ordine dei Medici e Chirurghi di Pescara con il n° 4336, si impegna a fornire trattamenti mirati per migliorare la salute mentale dei suoi pazienti.
Dott.ssa Martina MiglioreDirettore della Formazione e dello Sviluppo
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Romana trapiantata in Umbria. Laureata in psicologia e specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale. Ex-ricercatrice in Psicobiologia e psicofarmacologia. Visione pratica e creativa del mondo, amo le sfide e trovare soluzioni innovative. Appassionata di giochi di ruolo e cultura pop, li integro attivamente nelle mie terapie. Confermo da anni che parlare attraverso ciò che amiamo rende più semplice affrontare le sfide della vita.
Federico RussoPsicologo, Psicoterapeuta, Neuropsicologo
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Psicologo e psicoterapeuta con 8 anni di Esperienza. Iscrizione all’Ordine degli Psicologi - Regione Puglia, n° 5048. Laurea in Psicologia clinica e della salute, Università degli Studi di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia presso l'Istituto S. Chiara. Crede che la parte migliore del suo lavoro sia il risultato: l’attenuazione dei sintomi, la risoluzione di una difficoltà, il miglioramento della vita delle persone.
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