Cos'è la psichiatria? Storia, evoluzione e funzioni

La psichiatria è la branca della medicina che previene e tratta le psicopatologie, spesso in combinazione con la psicoterapia. Non è una scorciatoia per risolvere le difficoltà psicologiche: può invece servire per avere una diagnosi e valutare l’opportunità di seguire una terapia farmacologica.

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cos'è la psichiatria

Cos'è la psichiatria?

La psichiatria è una specializzazione della medicina - come lo sono, ad esempio, la cardiologia, la neurologia e la pediatria. Al centro del suo interesse stanno le patologie psichiatriche nelle persone adulte.

Etimologia

Il termine psichiatria è stato creato da Johann Christian Reil, clinico tedesco, nel 1808, dalla parola greca psyché (ψυχή), ovvero spirito, anima e iatreia (ιατρεια,ας) che significa cura (medica). La disciplina della psichiatria nasce quindi per occuparsi della cura dell'anima.

I tipi di psichiatria

Le branche più comuni della psichiatria sono catalogabili in:

  • Psichiatria biologica
  • Psichiatria infantile e dell'adolescenza (in Italia se ne occupa il neuropsichiatra infantile)
  • Psichiatria degli adulti
  • Psichiatria delle dipendenze
  • Psichiatria forense
  • Psichiatria fenomenologica
  • Psichiatria degli anziani
  • Medicina psichiatrica comportamentale
  • Psichiatria consultivo-relazionale

Storia della psichiatria

L'approccio alla follia è radicalmente cambiato nel tempo, in base alle diverse civiltà, approcci e atteggiamenti clinici. Perciò diventa impossibile effettuare una trattazione esaustiva della storia della psichiatria. 

Per capire l'evoluzione della psichiatria nel tempo è utile considerare alcuni paradigmi, per schematizzarli più semplicemente possiamo riassumerli in:

  • come viene spiegata l'origine della follia
  • come vengono trattati i folli
  • chi si occupa del trattamento, persone o organizzazioni.

L’antichità

Nell'antico Egitto non vi era una distinzione tra malattie psichiche e fisiche. Distinzione che inizia a venire concepita nell'antica Grecia. Ippocrate (400 a.C.) fu il primo a teorizzare il concetto che malattia e salute fossero legate a condizioni di vita umane e non soprannaturali. Vennero per la prima volta nella storia distinti i sintomi somatici come l'isteria, e strutturati primi metodi terapeutici rudimentali. In quest'epoca nacque il concetto per cui il medico è impossibilitato a curare i malati mentali, e quindi può rifiutare questi casi.

Dal medioevo al ‘900

Nel Medioevo l'unico avanzamento rilevante a livello clinico avvenne grazie all'interiorizzazione dei metodi di assistenza ospedaliera ai malati mentali, che iniziarono principalmente nei paesi Arabi. In quest'epoca i malati mentali venivano sovente etichettati come indemoniati, streghe e altre figure mistiche.

Nel Rinascimento vennero istituiti diversi istituti dedicati ai malati mentali, per esempio a Valencia, Saragozza e Toledo. Nel 600 non vi furono grandi evoluzioni nel campo della psichiatria, ma iniziò ad essere affrontato il trattamento delle nevrosi.

Ma fu nel 700 , grazie all'illuminismo, che si fecero grandi passi avanti sulla psichiatria. Le malattie mentali cominciarono ad essere trattate scientificamente. Nel secolo successivo, in tutta Europa e negli Stati Uniti vengono fondati i primi ospedali psichiatrici. In Inghilterra, il Bethlem Royal Hospital diventa un simbolo delle condizioni dure dei manicomi, mentre in altri paesi si cerca di migliorare le condizioni di vita dei pazienti.

Verso la metà del 1800, si sviluppano diverse teorie che cercano di spiegare le malattie mentali attraverso una base biologica, come la frenologia, che afferma che le caratteristiche della personalità e i comportamenti sono determinati dalla forma del cranio. La frenologia viene poi discreditata, ma si aprono le porte a ulteriori studi biologici sul cervello.

Il ventesimo secolo

Il ventesimo secolo inizia con Kraepelin, un importante psichiatra tedesco, introduce una classificazione delle malattie mentali che distingue tra psicosi maniaco-depressiva (disturbo bipolare) e dementia praecox (successivamente chiamata schizofrenia). Questa classificazione diventa la base per il moderno sistema diagnostico psichiatrico. In seguito Freud sviluppa la teoria della psicoanalisi, che sottolinea l'importanza dell'inconscio nella comprensione dei disturbi mentali. Propone nuovi metodi di trattamento basati sulla conversazione tra medico e paziente, come l'analisi dei sogni e l'interpretazione del transfert.

Negli anni 1930 e '40, trattamenti come l'insulinoterapia, l'elettroshock (ECT) e la lobotomia vengono introdotti e usati diffusamente. Questi trattamenti sono controversi ma riflettono un crescente interesse per interventi fisici diretti sul cervello. Con la scoperta della clorpromazina (un antipsicotico) negli anni '50, inizia l'era degli psicofarmaci, seguita da antidepressivi, ansiolitici e stabilizzatori dell'umore. Questi farmaci rivoluzionano il trattamento delle malattie mentali, permettendo a molti pazienti di lasciare gli ospedali psichiatrici e vivere nelle loro comunità.

Negli anni '60 e '70 in molti paesi, si avvia un movimento per la chiusura degli ospedali psichiatrici e il trasferimento dei pazienti nelle comunità, sostenendo un approccio più umano e integrato. Si promuovono i diritti dei pazienti, l'assistenza psichiatrica ambulatoriale e il sostegno sociale.

Negli ultimi vent'anni invece la psichiatria moderna ha iniziato a combinare approcci biologici, psicologici e sociali per comprendere e trattare le malattie mentali. Le neuroscienze avanzano la nostra comprensione dei meccanismi cerebrali coinvolti nei disturbi mentali, mentre si sviluppano nuove forme di terapia, come la terapia cognitivo-comportamentale (CBT), la terapia di gruppo e le terapie basate sulla mindfulness. Con l'avvento delle tecnologie digitali, come le app per la salute mentale, la telepsichiatria e l'uso dell'intelligenza artificiale, si aprono nuove strade per il monitoraggio e il trattamento delle condizioni mentali, rendendo la psichiatria più accessibile e personalizzata.

Cosa fa lo psichiatra?

Quindi cosa fa uno psichiatra? Lo psichiatra si occupa dello studio, della prevenzione, della diagnosi e della cura dei disturbi della mente o disturbi psichici nelle persone adulte (perché di quelle di bambini e bambine si occupa la neuropsichiatria infantile).

Alla base di un disturbo psichico può esserci un mix di cause: fattori genetici, biologici, ambientali (come un trauma o una vita familiare problematica), eventi stressanti (come un lutto o delle condizioni economiche precarie), abuso di sostanze stupefacenti.

Generalmente i disagi mentali si manifestano entro i 25 anni d’età - anche se possono comparire in ogni fase del ciclo vitale. In Italia, più del 20% della popolazione convive con un disturbo psichico. I più diffusi sono i disturbi d’ansia e i disturbi depressivi: il 15% degli italiani e delle italiane ne presenta almeno uno, mentre circa l’8% delle persone si trova a gestire disturbi più gravi, come la schizofrenia, i disturbi psicotici, i disturbi bipolari e quelli di personalità. 

Di quali disturbi si occupa la psichiatria?

Lo (o la) psichiatra può occuparsi della maggior parte dei disturbi psichici presenti nel DSM. Ecco quali sono:

Quando rivolgersi ad uno psichiatra?

Non esiste una regola univoca per capire quando rivolgersi a uno psichiatra, ma se si pensa di soffrire dei sintomi descritti in questo articolo, o se ci è stato consigliato dal medico di base o altri professionisti clinici, prenotare una visita dallo psichiatra è la cosa giusta da fare.

Diagnosi psichiatrica

Una diagnosi psichiatrica consiste nella valutazione dei sintomi psicopatologici e nella scoperta delle varie situazioni contingenti del quadro clinico (familiari, lavorative...).

Come può essere effettuata la diagnosi psichiatrica?

La diagnosi psichiatrica può essere effettuata con diverse metodologie: 

  • valutazioni anamnestiche
  • colloqui clinici in presenza e online
  • test psichiatrici
  • test reattivi psicopatologici
  • valutazioni mediche e psicologiche (internistiche, neurologiche e psicologiche)
  • esami strumentali come TC o esami del sangue.

Da un punto di vista epistemologico, le varie teorie psichiatriche sono raccolte nel DSM-5 (Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders, APA) o nel sistema ICD-10 (International Classification of Diseases).

Tutti i disturbi psichiatrici di distinguono in temporanei o cronici. A seconda dei quali i pazienti psichiatrici richiedono cure più prolungate nel tempo o più periodiche.

Terapia psichiatrica

Solitamente la terapia psichiatrica è composta da un trattamento farmacologico o psicoterapeutico, spesso usati in combinazione. Nei casi più gravi vengono effettuati percorsi di riabilitazione in centri specializzati come i CSM (Centri di Salute Mentale delle ASL).

In Italia i pazienti più gravi sono quasi tutti ricoverati in questa tipologia di strutture di ricovero pubbliche o private, mentre il ricovero ospedaliero è più raro e spesso solo temporaneo.

Nei casi più acuti può essere previsto un TSO (Trattamento Sanitario Obbligatorio), di durata limitata nel tempo, che viene disposto dal Sindaco su proposta del medico.

Principali tipi di farmaci per la psichiatria

I farmaci e psicofarmaci più comuni che vengono prescritti in un percorso di psichiatria sono:

In psichiatria si usa talvolta anche la cannabis terapeutica.

Come funziona la visita psichiatrica?

Ogni professionista è diverso, così come ogni paziente e ogni caso: mai a grandi linee la prima seduta potrebbe svolgersi in questo modo.

  1. Raccolta anamnestica: ‍lo (o la) psichiatra raccoglierà delle informazioni di base, per cominciare a inquadrare il problema: potrai raccontare la tua storia di vita e quella clinica, parlare delle tue eventuali terapie e cure pregresse, dire come ti senti e quali sintomi stai cercando di affrontare.
  2. Somministrazione dei test: Il professionista della salute mentale potrebbe proporti dei test psicologici mirati, con lo scopo di identificare la presenza di un disturbo o di una particolare struttura di personalità.
  3. Comunicazione non verbale: Durante il colloquio lo (o la) psichiatra ascolterà con attenzione quello che hai da dire, ma si concentrerà anche sulla componente non verbale del discorso. Tutto ciò che può essere indice di un’alterazione non passerà inosservato: ad esempio, le variazioni nella fluenza dell’eloquio, alcuni aspetti della gestualità, la mimica facciale.
  4. Diagnosi: Per ottenerla, quasi sicuramente, non basterà una sola visita. Ma il suo inquadramento fa parte delle tappe fondamentali di questo percorso: formulare una diagnosi serve per proporre al (o alla) paziente il trattamento farmacologico migliore, quello più funzionale e con la minore concentrazione di effetti collaterali.
  5. Consigli: Lo psichiatra può anche decidere di non prescrivere alcun farmaco e/o di consigliare al (o alla) paziente di cominciare un percorso di psicoterapia (scopri quanto può durare un percorso di psicoterapia). Questo può capitare quando, ad esempio, il paziente ha la possibilità di impegnarsi in un lavoro su di sé e di concentrarsi sulla risoluzione di sintomi non troppo invalidanti.
  6. Le visite di controllo: La prima visita è molto importante e rappresenta l’inizio di un percorso che continuerà, eventualmente, con dei colloqui regolari: saranno più brevi del primo, ma molto utili per monitorare la situazione, verificare i progressi e tenere sotto controllo il dosaggio dei farmaci (nel caso in cui questi fossero prescritti).

Come funziona la psichiatria online su Serenis? 

Se un medico o uno psicologo ti ha consigliato di vedere uno psichiatra, puoi affidarti ai medici del servizio Serenis. Svolgi la prima seduta e le visite di controllo online: in questo modo lo psichiatra effettuerà la valutazione della tua condizione clinica e deciderà che trattamento prescrivere.

Quanto cosa il percorso di psichiatria?

Il percorso di psichiatria su Serenis è composto da una prima visita e da eventuali visite di controllo successive. La prima visita durerà 45 minuti circa e costerà 89 euro. Le visite di controllo successive dureranno circa 30 minuti e costeranno 77 euro ciascuna. 

La parola psichiatra può fare paura

Ma è un medico come tutti gli altri. E può aiutarti a rimettere a posto le cose.

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  • Centro medico autorizzato

Differenza tra psicologo-psicoterapeuta e psichiatra

La principale differenza tra psicologo e psichiatra risiede nella formazione e approccio al paziente. Lo psicologo si focalizza su terapie psicologiche e interventi comportamentali, mentre lo psichiatra è un medico specializzato nel trattamento dei disturbi mentali, spesso attraverso l'uso di farmaci.

Tra le due figure esiste spesso una stretta collaborazione per la cura a tutto tondo del benessere mentale del paziente. La sinergia tra le due figure è essenziale, per questo motivo è utile sapere come trovare un buon psichiatra.

Lo psicologo ti manda dallo psichiatra

Può capitare che lo psicologo o il terapeuta consigli a un paziente di fare una visita psichiatrica. Questo non dovrebbe spaventarci: il compito dei professionisti della salute mentale è quello di collaborare tra loro per garantire un trattamento completo e personalizzato

Vediamo i motivi più comuni alla base di un invio psichiatrico:

  • i sintomi sono complessi e necessitano di una valutazione più dettagliata per stabilire un inquadramento clinico preciso;
  • alcuni sintomi mentali possono derivare da specifiche condizioni mediche: lo psichiatra può eseguire degli esami per escludere queste cause e garantire un trattamento adeguato;
  • serve la prescrizione di psicofarmaci per tenere sotto controllo alcuni sintomi specifici;
  • i sintomi persistono, nonostante il trattamento psicologico;
  • serve un approccio multidisciplinare, che veda collaborare psicologo e psichiatra, per fornire un trattamento terapeutico più completo;
  • nel/nella paziente si verificano cambiamenti improvvisi nel comportamento, come agitazione estrema o disorganizzazione del pensiero, che possono richiedere ulteriori accertamenti da parte di uno psichiatra.

Fonti attendibili di psichiatria

Ecco alcune delle fonti cliniche o accademiche più rilevanti nel mondo della psichiatria, nel mondo:

  • American Journal of Psychiatry: rivista scientifica
  • The Lancet Psychiatry
  • JAMA Psychiatry: dal Journal of the American Medical Association (JAMA)

Mentre in Italia abbiamo:

  • La Società Italiana di Psichiatria (SIP)
  • l’Italian Journal of Psychopathology (Rivista Italiana di Psicopatologia)
  • Il Ministero della Salute - Linee Guida e Documentazione in Salute Mentale

 

Fonti:

  • What is Psychiatry? (n.d.). https://www.psychiatry.org/patients-families/what-is-psychiatry
  • Kendler, K. S., Tabb, K., & Wright, J. (2022). The Emergence of Psychiatry: 1650–1850. American Journal of Psychiatry179(5), 329–335. https://doi.org/10.1176/appi.ajp.21060614
Alcune domande che potresti avere
  • In Serenis, il primo consulto con lo/la psichiatra durerà 45 minuti e avrà un costo di 89 euro. Se necessaria, la visita dallo psichiatra di controllo durerà 30 minuti e costerà 77 euro.

  • Lo psicologo ha una laurea magistrale in psicologia. Si occupa di valutazione, consulenza e diagnosi trattando problematiche psicologiche, relazionali, esistenziali e altre sfide personali.

    Lo psichiatra ha una laurea magistrale in medicina o chirurgia cui si aggiunge una specializzazione in psichiatria. Si occupa di diagnosi, prevenzione e trattamento delle malattie psichiatriche e, in quanto medico, è abilitato a prescrivere psicofarmaci.

    Invece quando si parla di psicoterapeuta, è uno psicologo che ha una laurea magistrale in psicologia (a volte in medicina) cui si aggiunge una specializzazione della durata di 4 anni in psicoterapia. Si occupa di psicoterapia individuale, di coppia e di gruppo trattando patologie gravi come DCA, DOC, depressione e altro ancora. 

    Approfondisci le differenze tra psicologi e psichiatri.

  • In termini di legge il ricovero psichiatrico diventa obbligatorio quando si ha un regime di TSO (Trattamento sanitario obbligatorio) stabilito dal giudice.

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Paolo Aldrighetti
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Sono laureato in Economia e Legge all'Università Cattolica del Sacro Cuore, e ho conseguito un Master Degree in Business Administration alla Grenoble Ecole de Management. Sono esperto di tematiche burocratiche nel mondo della psicologia e non solo.
Dott.ssa Martina MiglioreDirettore della Formazione e dello Sviluppo
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Romana trapiantata in Umbria. Laureata in psicologia e specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale. Ex-ricercatrice in Psicobiologia e psicofarmacologia. Visione pratica e creativa del mondo, amo le sfide e trovare soluzioni innovative. Appassionata di giochi di ruolo e cultura pop, li integro attivamente nelle mie terapie. Confermo da anni che parlare attraverso ciò che amiamo rende più semplice affrontare le sfide della vita.
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