Depressione: che cos'è?
La depressione è un disturbo complesso che influisce sulla vita quotidiana del soggetto. Colpisce milioni di persone e può avere gravi conseguenze se non trattata. La diagnosi precoce e il giusto trattamento possono migliorare significativamente la prognosi della malattia.

La depressione è un disturbo mentale caratterizzato da umore triste persistente, perdita di interesse, alterazioni del sonno, dell’appetito e difficoltà di concentrazione.
Il termine depressione viene spesso usato per indicare diversi tipi di disturbi depressivi, che insieme ai disturbi bipolari appartengono alla categoria dei disturbi dell'umore.
L'episodio depressivo non coincide necessariamente con la diagnosi di depressione maggiore. Mentre il primo infatti è un evento isolato con sintomi di umore depresso e difficoltà quotidiane, il disturbo depressivo maggiore è una condizione clinica con episodi ricorrenti o prolungati che compromettono significativamente la vita del soggetto.
Secondo una recente indagine dell’Istituto Superiore di Sanità, il 6% degli italiani ha vissuto o sta vivendo sintomi depressivi, con una percentuale che sale al 9% tra gli anziani. Le categorie più a rischio includono persone con difficoltà economiche, basso livello di istruzione, occupazione precaria. Le donne, inoltre, risultano essere maggiormente colpite dalla depressione rispetto agli uomini.
Sempre secondo la stessa indagine, il 28% della popolazione adulta con sintomi depressivi non chiede aiuto (e quasi il 40% di quella anziana).
Nei casi in cui questa patologia non viene trattata, le conseguenze possono anche essere letali. Infatti, fino al 20% delle persone con depressione grave può morire per suicidio (Suicide Statistics - Depression and Bipolar Support Alliance, 2024).
Quali sono i sintomi della depressione?
Secondo il DSM-5-TR affinché si possa parlare di depressione, è necessario che siano presenti almeno 5 dei seguenti sintomi per un periodo di tempo di almeno due settimane. Almeno uno dei sintomi deve essere umore depresso o perdita di interesse o piacere.
- Umore depresso per la maggior parte della giornata (sensazione di tristezza, vuoto, sentirsi senza speranza);
- Marcata diminuzione di interesse o piacere per tutte o quasi tutte le attività, per la maggior parte della giornata;
- Significativa perdita di peso senza fare dieta, o aumento di peso, o diminuzione o aumento dell'appetito;
- Insonnia o ipersonnia (difficoltà a dormire o dormire troppo);
- Agitazione o rallentamento psicomotorio (movimenti e pensieri rallentati o, al contrario, irrequietezza);
- Affaticamento o perdita di energia;
- Sentimenti di inutilità o colpa eccessiva (accusarsi da solo, rimorsi);
- Difficoltà di concentrazione o indecisione;
- Pensieri di morte o suicidio (pensieri ricorrenti o tentativi di suicidio).
Per diagnosticare il disturbo depressivo, è necessario che questi sintomi interferiscano con la vita quotidiana della persona e che non siano attribuibili ad altri fattori, come malattie fisiche o uso di sostanze.
Ma ci sono anche altri sintomi-spia del disturbo, non inclusi del DSM-5-TR, ai quali dobbiamo prestare attenzione per distinguere questo importante disturbo da uno stato di passeggera tristezza:
- isolamento sociale o ritiro dalle relazioni interpersonali
- diminuzione delle prestazioni lavorative o scolastiche
- evitamento di attività o responsabilità quotidiane
- aumento dell’uso di alcol, droghe o altri comportamenti di dipendenza
- sintomi psicotici, come allucinazioni o deliri (nelle forme più gravi).
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Sintomi fisici della depressione
Oltre ai sintomi principali elencati dal DSM-5-TR, la depressione può manifestarsi attraverso sintomi fisici, che spesso vengono sottovalutati o confusi con altre problematiche mediche. Tra i principali:
- Dolori fisici inspiegabili: mal di testa, dolori muscolari o articolari, non riconducibili a cause mediche specifiche;
- Disturbi gastrointestinali: problemi digestivi, nausea, stitichezza o diarrea;
- Senso di oppressione o dolore al petto: spesso confuso con disturbi cardiaci, ma in questo caso legato allo stato ansioso-depressivo;
Anche se non inclusi esplicitamente tra i criteri principali, possono essere un campanello d’allarme per decidere di rivolgersi ad uno specialista.
Quali sono le cause della depressione?
Come per molti altri disturbi psichiatrici, non esiste ancora una letteratura che chiarisca definitivamente le cause della depressione.
Possiamo dire che la depressione è un disturbo complesso e multifattoriale (modello bio-psico-sociale), che può derivare da una combinazione di fattori genetici, biologici, psicologici e ambientali.
Alcune cause della depressione possono essere:
- Genetiche: Le persone con una storia familiare di depressione sono più predisposte a sviluppare il disturbo. Secondo una ricerca pubblicata nel Journal of Psychiatry & Neuroscience, i geni che influenzano i neurotrasmettitori, come la serotonina, giocano un ruolo importante nella predisposizione alla depressione.
- Biologiche: Uno dei principali fattori biologici della depressione riguarda lo squilibrio dei neurotrasmettitori nel cervello, in particolare della serotonina, noradrenalina e dopamina. Questi neurotrasmettitori regolano l'umore, il sonno e l'appetito. Una carenza o uno squilibrio in queste sostanze chimiche può contribuire allo sviluppo della depressione. Studi di neuroimaging hanno evidenziato anche alterazioni nella funzionalità di alcune aree cerebrali, come l'ippocampo e la corteccia prefrontale, coinvolte nella regolazione delle emozioni .
- Psicologiche: aver fatto esperienze traumatiche, aver avuto conflitti o cambiamenti importanti nella propria vita, possono essere dei motivi che portano ad uno stato depressivo.
Perché la malattia si manifesti, è spesso necessario un fattore scatenante che si sommi alla predisposizione genetica, favorendo lo sviluppo del disturbo.
Il fattore scatenante è spesso un evento particolarmente stressante. Può trattarsi di:
- perdite, come un lutto, una separazione o la perdita del lavoro;
- difficoltà relazionali, come conflitti familiari, problemi di coppia;
- problemi personali, ad esempio il non raggiungimento di un obiettivo importante;
- problemi di salute, che includono diagnosi di malattie o interventi chirurgici.
- eventi positivi vissuti come negativi o stressanti, come un matrimonio, la nascita di un figlio o una promozione lavorativa, che possono portare a pressione e paura di fallire.
Tipologie di disturbi depressivi
Esistono diversi tipi di disturbi depressivi: di seguito elenchiamo i più importanti.
Perché si parli di depressione maggiore, devono essere presenti almeno cinque o più sintomi elencati nel DSM-5 per almeno due settimane, senza episodi maniacali o ipomaniacali.
- Distimia
Definita anche depressione cronica, la distimia presenta sintomi depressivi più lievi rispetto a quelli “tradizionali”: questi però si cronicizzano nel tempo. Senso di inadeguatezza, bassa autostima e scoraggiamento accompagnano a lungo la tristezza e gli altri sintomi specifici della depressione maggiore. Secondo il DSM V, per diagnosticare la distimia è necessario sperimentare i sintomi per almeno due anni.
- Depressione con manifestazioni psicotiche
Si tratta di un disturbo difficile da diagnosticare: ai sintomi depressivi si aggiungono allucinazioni - vedere cose che le altre persone non vedono - e/o deliri - credere a cose non vere - che spesso fanno sì che la depressione venga scambiata con la schizofrenia.
Le cause della depressione psicotica possono essere psicologiche (schizofrenia, forte ansia e stress, disturbo bipolare), fisiche (Alzheimer, Parkinson, sclerosi multipla, epilessia, disturbi metabolici o neurovegetativi), farmacologiche (può svilupparsi cioè dopo l’assunzione di sostanze presenti in alcuni farmaci o di stupefacenti come l’ecstasy, le metanfetamine o gli acidi).
Diagnosi della depressione
Una diagnosi precoce è fondamentale per iniziare il trattamento e migliorare le possibilità di recupero.
Per la diagnosi di depressione, si utilizza un test chiamato PHQ-9. Introdotto nel 2001, si è dimostrato efficace per valutare la presenza e la gravità del disturbo depressivo.
Tuttavia, non basta un test per una diagnosi completa: è fondamentale un esame approfondito da parte di psicologi, psicoterapeuti o psichiatri, che considera anche altri fattori psicologici e biologici.
Da notare che il PHQ-9 non è uno strumento di autovalutazione. Usarlo autonomamente non permette di diagnosticare la depressione, ma fornisce solo un'indicazione su sintomi che potrebbero avere altre cause.
Cura della depressione
Il primo passo fondamentale per curare la depressione è la volontà della persona di chiedere aiuto a un professionista.
La depressione viene trattata principalmente tramite la terapia farmacologica e la psicoterapia.
La terapia farmacologica prevede l’uso di antidepressivi che agisce sui sintomi. Questa terapia diventa di fondamentale importanza nel caso in cui i sintomi inibiscono lo svolgimento della vita quotidiana, sociale, lavorativa.
La psicoterapia cognitivo comportamentale viene generalmente considerata la più efficace per il trattamento della depressione.
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Fonti:
- World Health Organization. (2021). Depression: Key facts.
- Rainone, A., & Mancini, F. (2018). La mente depressa. Comprendere e curare la depressione con la psicoterapia cognitiva.
- Watkins, E. R. (2018). La terapia cognitiva focalizzata sulla ruminazione per la depressione.
- Suicide Statistics - Depression and Bipolar Support Alliance. (2024, August 21). Depression and Bipolar Support Alliance. https://www.dbsalliance.org/crisis/suicide-prevention-information/suicide-statistics/