Bisoprololo e ansia: aiuto per affrontarla

Il bisoprololo viene utilizzato per trattare condizioni cardiache e può avere un effetto indiretto nel ridurre alcuni sintomi fisici legati all’ansia.
bisoprololo per malattie cardiache e ansia

Il bisoprololo, un beta-bloccante, può essere prescritto per condizioni cardiache, ma l’effetto sul sistema nervoso può anche influenzare positivamente i sintomi fisici correlati all’ansia. Tuttavia, il trattamento dell’ansia dovrebbe essere supervisionato da un professionista della salute mentale. Se ti interessa l’argomento, approfondiamo insieme i benefici del bisoprololo per l’ansia in questo articolo.

Cos’è il Bisoprololo?

Il bisoprololo è un beta-bloccante selettivo utilizzato principalmente nel trattamento dell’ipertensione, dell’angina pectoris e di malattie cardiovascolari come l’insufficienza cardiaca. Si tratta di un farmaco per l’ansia senza ricetta, se somministrato a basse dosi per sintomi come tachicardia e tremore. Tuttavia è importante consultare sempre un medico per valutare la situazione individuale e determinare il piano terapeutico più adatto tenendo conto dei potenziali benefici e dei rischi associati all’uso del farmaco.

ansia e bisoprololo per la cura

Nome commerciale del Bisoprololo per ansia

Il Bisopropolo per l’ansia si trova in compresse ed è messo in commercio da parte delle seguenti aziende farmaceutiche:

  • AHCL;
  • Almus;
  • Doc Generics;
  • Eurogenerici;
  • KRKA;
  • Mylan Generics;
  • Pensa Pharma;
  • Sandoz;
  • Zentiva.

In Italia il Bisopropolo si trova con i seguenti nomi commerciali:

  • Cardicor;
  • Concor;
  • Congescor;
  • Pluscor.

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Bisoprololo per ansia: a cosa serve?

Il bisoprololo agisce influenzando la risposta dell’organismo ad alcuni impulsi nervosi, rallenta la frequenza del battito cardiaco e rende più facile al cuore pompare il sangue in tutto l’organismo. Questa molecola blocca selettivamente i recettori beta-adrenergici nel cuore e nei vasi sanguigni, riducendo la frequenza cardiaca e la pressione sanguigna.

I beta-bloccanti vengono utilizzati anche per la profilassi dell’emicrania, per trattare l’ansia, per prevenire il tremore essenziale e per bloccare gli effetti collaterali dell’ipertiroidismo. In uno studio prospettico è stato valutato l’uso del bisoprololo rispetto ad altre molecole trovando che questo farmaco permette una maggiore riduzione della pressione arteriosa, migliora la sensibilità baroriflessa e la rigidità vascolare (Eguchi & Hoshide, 2015).

Quanto tempo impiega il bisoprololo a fare effetto?

Il tempo necessario affinché il bisoprololo faccia effetto può variare da individuo a individuo e dipende da diversi fattori tra cui il dosaggio e la gravità dei sintomi. In genere la riduzione della pressione alta avviene entro le prime 2 ore dalla somministrazione ma per ottenere un miglioramento dei sintomi sul lungo termine bisogna fare un trattamento della durata di almeno 2 settimane. È importante consultare il medico per monitorare attentamente la risposta individuale al farmaco.

trattamento con bisoprololo per ansia

Bisoprololo e ansia

Anche se il bisoprololo nasce come farmaco dedicato a chi soffre di problemi di ipertensione e malattie cardiache, in alcuni casi è possibile utilizzarlo per curare quelle forme di disturbo d’ansia che comportano sintomi fisici come l’aumento del battito cardiaco e tremori. L’ansia è un disturbo che può manifestarsi in varie forme che vanno dall’ansia anticipatoria all’ansia generalizzata. Bisogna distinguere lo stato d’ansia funzionale dall’ansia patologica che può influenzare notevolmente la qualità della vita di un individuo. Le ricerche scientifiche hanno evidenziato il potenziale del bisoprololo sia nel trattamento del disturbo d’ansia generalizzata che per la gestione di altre forme di ansia patologica.

Gli effetti del bisoprololo sull’ansia sono legati alla sua capacità di ridurre la risposta del sistema nervoso simpatico che è coinvolto nella manifestazione di sintomi come palpitazioni, tremori e sudorazione eccessiva. Questi studi clinici hanno anche dimostrato che il bisoprololo può essere efficace nel ridurre i sintomi dell’ansia senza causare una compromissione significativa delle funzioni cognitive o una dipendenza dal farmaco (El-Nabarawi et al., 2013). Tuttavia, è importante sottolineare che il bisoprololo non è indicato per tutti i tipi di ansia e che il trattamento deve essere personalizzato in base alle specifiche esigenze del paziente.

Quando smettere di prendere bisoprololo per l’ansia?

La decisione di interrompere il trattamento con bisoprololo per l’ansia dovrebbe essere presa in collaborazione con il medico curante. Come sottolineato nel foglio illustrativo del farmaco non bisogna interrompere improvvisamente l’assunzione del farmaco in quanto ciò potrebbe causare effetti indesiderati tra cui un aumento della pressione sanguigna e un peggioramento della condizione clinica. Il medico può consigliare una graduale riduzione del dosaggio nell’arco di alcune settimane per evitare complicazioni e nel frattempo valutare la necessità di terapie alternative o di supporto psicologico.

medico prescriver bisoprololo per ansia

Gli effetti collaterali del Bisoprololo

I beta-bloccanti sono alcuni dei farmaci più frequentemente utilizzati in medicina e generalmente sono ben tollerati. Come tutti i farmaci però anche il bisoprololo per l’ansia può causare effetti collaterali in alcune persone. L’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) segnala tra gli effetti indesiderati più comuni del bisoprololo:

  • disturbi gastrointestinali;
  • bradicardia;
  • affaticamento;
  • vertigini;
  • arti freddi.

Tra gli effetti indesiderati non comuni ci sono:

  • depressione;
  • perdita di memoria;
  • insonnia;
  • problemi respiratori;
  • crampi muscolari.

In casi rari o molto rari alcune ricerche dimostrano che il bisoprololo può indurre grave ipotensione, insufficienza cardiaca e broncospasmo acuto (Al-Majed et al., 2017).

Effetti collaterali a lungo termine del Bisoprololo

Sebbene il bisoprololo per l’ansia sia generalmente ben tollerato a lungo termine, possono verificarsi alcuni effetti collaterali più rari ma potenzialmente gravi legati alla funzione cardiaca. È fondamentale monitorare attentamente la comparsa di eventuali sintomi e segnalare tempestivamente al medico eventuali condizioni di allarme.

terapia con bisoprololo per ansia

L’importanza del supporto psicologico per gestire l’ansia

È importante sottolineare che il trattamento dell’ansia patologica necessita nella maggior parte dei casi di un approccio combinato di farmaci e psicoterapia. L’ansia infatti si caratterizza per una combinazione di sintomi fisici e psicologici che possono condizionare fortemente ogni aspetto della vita.

Il supporto psicologico svolge dunque un ruolo cruciale nel comprendere e affrontare le radici del disagio emotivo con l’obiettivo di ritrovare il proprio benessere mentale. Un approccio terapeutico come la psicoterapia online di Serenis permette di operare una riflessione personale che va in profondità nell’esplorazione delle cause e dei pensieri che impediscono di vivere serenamente.

Fonti

  • Al-Majed, A. A., Bakheit, A. H., Abdel‐Aziz, H. A., Alajmi, F. M., & AlRabiah, H. (2017). Propranolol. In Profiles of Drug Substances, Excipients and Related Methodology (pp. 287–338);
  • Eguchi, K., & Hoshide, S. (2015). Effects of celiprolol and bisoprolol on blood pressure, vascular stiffness, and baroreflex sensitivity. American Journal of Hypertension, 28(7), 858–867.
Redazione

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Revisori

reviewer

Dott. Domenico De Donatis

Medico Psichiatra

Ordine dei Medici e Chirurghi della provincia di Pescara n. 4336

Laurea in Medicina e Chirurgia presso l'Università degli Studi di Parma. Specializzazione in Psichiatria presso l'Università Alma Mater Studiorum di Bologna.

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Dott. Federico Russo

Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale e Neuropsicologo, Direttore Clinico di Serenis

Ordine degli Psicologi della Puglia n. 5048

Laurea in Psicologia Clinica e della Salute presso l’Università degli Studi “G. D’Annunzio” di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale a indirizzo neuropsicologico presso l’Istituto S. Chiara di Lecce.

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Dott.ssa Martina Migliore

Psicologa Psicoterapeuta specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale

Ordine degli Psicologi dell'Umbria n.892

Psicologa e Psicoterapeuta cognitivo comportamentale, docente e formatrice. Esperta in ACT e Superhero Therapy. Membro dell'Associazione CBT Italia, ACT Italia e SITCC. Esperta nell'applicazione di meccaniche derivanti dal gioco alle strategie terapeutiche evidence based e alla formazione aziendale.