Guida alla gelosia: perché si è gelosi e come smettere

La gelosia è un sentimento che può capitare di provare e che si manifesta in molti modi diversi.

La gelosia è un sentimento che tutti potrebbero provare almeno una volta nella vita, è qualcosa che fa soffrire sia chi lo prova che chi lo riceve, perché è alimentato da ansia e possessività.

Chiunque ne potrebbe soffrire, anche in tenera età, e non sempre questa emozione viene innescata da qualcosa di realmente accaduto, anzi può capitare che sia solo un pensiero e che questo prenda il sopravvento.

È un sentimento complesso che si può manifestare in tanti modi diversi, ma un risultato frequente è quello di far soffrire le persone coinvolte.

Se pensi di essere una persona gelosa potresti sentire la tua relazione sentimentale o amicale minacciata, anche se non sussistono reali problemi.

Se questa emozione prende il sopravvento potrebbe avere conseguenze negative e dolorose sulla tua vita: la psicoterapia ti può aiutare a indagare le cause scatenati e a trovare delle soluzioni.

Cos’è e da cosa nasce il sentimento della gelosia

 Cos’è questo sentimento? Il dizionario dà alla gelosia un significato molto chiaro ma anche generale. La definisce uno stato emotivo di dubbio e ansia provato da una persona che, senza una ragione giustificabile, teme che chi ama venga circuito da qualcun altro.

Naturalmente questo sentimento non si può riferire solo all’amore, ma a molte altre situazioni relazionali differenti, come l’ambito familiare o quello lavorativo.

Essere geloso di qualcuno ha un significato negativo perché si tratta di un’emozione che alla lunga può essere molto dolorosa.

La gelosia può nascere per diverse ragioni, che molto spesso hanno a che fare con le fragilità emotive di chi la prova.

Potrebbe essere causata da bassa autostima, stati di ansia, schemi relazionali del passato. Si può provare nei confronti di un partner, di un familiare, di un amico, ma anche di un collega di lavoro.

Se non affrontata può diventare sfiancante e condizionare in maniera sostanziale la vita di una persona.

I sinonimi della parola gelosia danno un’indicazione dell’ampio spettro di emozioni che si possono provare: sospetto, diffidenza, incertezza, tormento, assillo.

Se ti riconosci in alcuni di questi sentimenti potresti vivere male le relazioni con le persone che hai accanto. In tal caso affrontare la situazione con un esperto potrebbe essere di grande aiuto e migliorare la qualità della tua vita e dei tuoi rapporti.

I tipi di gelosia

 Abbiamo detto che esistono tanti tipi di gelosia, scatenati da ragioni diverse. Potresti riconoscerti in una di queste tipologie, oppure riscontrare questi comportamenti in qualcuno che hai accanto.

  • gelosia retroattiva: è la gelosia del passato e si manifesta quando si prova questa emozione nei confronti di qualcosa che è successo, di una relazione precedente;
  • gelosia ossessiva: è patologica, perché chi la soffre prova una costante sensazione di sospetto nei confronti del partner anche quando non ci sono ragioni evidenti;
  • gelosia tra fratelli: si manifesta soprattutto da bambini ed è una gelosia infantile, che potrebbe emergere, ad esempio, con la nascita di un nuovo figlio.

Questi sono alcune tra le tipologie principali di gelosia, che si accompagnano con quella classica, che potrebbe essere provata da chiunque in specifici momenti della propria vita.

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Se ti senti così, potresti iniziare ad affrontare il problema parlandone con chi ti fa provare questa emozione così dolorosa, per avere le giuste rassicurazioni.

Le principali cause dei tipi di gelosia

Le cause che scatenano la gelosia possono essere molte. La prima domanda da porsi per indagarle è: perché si è gelosi? Spesso per ragioni interiori di paura o scarsa autostima. Oppure se, ad esempio, precedenti relazioni sono terminate in un determinato modo, il timore che ciò riaccada può sviluppare questo tipo di sentimento.

Ogni sfumatura di questa emozione può avere alla base specifiche motivazioni. Le cause della gelosia retroattiva (che è nota anche come Sindrome di Rebecca) possono essere ricercate nell’ansia e nella paura del passato sentimentale del partner, nel confronto con le sue relazioni precedenti. Viene causata in particolare dall’insicurezza e colpisce sia gli uomini che le donne.

Le cause della gelosia patologica od ossessiva sono da attribuire a fragilità emotive importanti: insicurezza, scarsa autostima, paura dell’abbandono, dipendenza emotiva. Può essere morbosa e sfociare in situazioni profondamente dolorose, come la necessità di controllare il partner, diventando invadenti e ossessivi. Potrebbe innescare anche pensieri violenti.

In questi casi è necessario e fondamentale un intervento specialistico, per andare a scandagliare le cause e trovare una strada per superare queste emozioni distruttive e pericolose per tutti.

Come curare e gestire la gelosia

 Tutti i tipi di gelosia si possono curare e gestire. Per farlo si potrebbe iniziare a lavorare su di sé: è molto importante guardarsi dentro, parlare, confrontarsi. Già prendere atto di questo sentimento è un primo e importantissimo passo per lasciarselo alle spalle.

Come si cura la gelosia? Partendo da sé.

Come prima cosa bisogna guardarsi dentro e cercare di capire l’origine della gelosia, che potrebbe essere determinata da episodi del passato, ansia, insicurezza. Cercare di capire i punti di partenza è un ottimo primo passo. Poi potrebbe essere utile parlarne, esprimere quello che si prova con il diretto interessato, oppure con una persona vicina. Il confronto con qualcuno è sempre positivo.

E se si tratta di gelosia retroattiva, si potrebbe iniziare ad affrontare pensando al fatto che tutti hanno un passato e che non si può cambiare.

A volte però tutto questo non basta, in tal caso parlarne con uno psicoterapeuta è la strada migliore. Soprattutto se si vuole trovare una cura alla gelosia ossessiva e patologica, forme più morbose di questo sentimento che possono portare a modificare in negativo la vita.

Se chi hai vicino a te è una persona gelosa patologica, potrebbe esserti utile parlare con un o una terapeuta per capire come aiutarlo nel percorso di cura. Perché guarire e gestire questa emozione è possibile, ma è necessario trovare gli strumenti giusti. Questo è realizzabile solo scavando alla base del problema e indagandone le cause più profonde.

Psicoterapeuta: come scegliere

Una volta presa la decisione di farti aiutare da uno o una psicoterapeuta per prenderti cura di te, è il momento di trovare la persona giusta. La decisione non è semplice: ci sono diverse scuole di psicoterapia con diverse tecniche. Ma è proprio questo uno dei momenti più delicati, perché scegliere quella sbagliata potrebbe far fallire la terapia. Ecco qualche consiglio per intraprendere il percorso che fa per te:

  • Scegli qualcuno che non sia legato a parenti o amici: durante la terapia devi sentirti tranquillo o tranquilla e poterti aprire completamente. Questo avviene meglio con professionisti che non sono connessi alla tua sfera di conoscenze;
  • Trova uno o una psicoterapeuta con esperienza: per quanto tutti i terapeuti abbiano avuto una formazione completa, migliaia di ore di esperienza sul campo e una specializzazione sono garanzia di un percorso di successo;
  •  Scegli qualcuno con cui entri in sintonia: questo lo puoi sapere veramente solo provando una seduta, ma in fase di prenotazione puoi porre delle domande che ti aiuteranno a capire meglio se lo o la psicoterapeuta che hai scelto fa al caso tuo. Come sarà strutturato il percorso? Su cosa ci si concentrerà? Sono previsti esercizi e compiti a casa?

Una soluzione è il servizio di psicoterapia online di Serenis, il centro medico che, tra le altre cose, cura anche questo blog. Serenis ha solo psicoterapeuti esperti. Te ne assegna uno adatto alla tua situazione, con cui farai una prova gratuita e inizierai un percorso (e se per qualche motivo non entri in sintonia, puoi richiedere un terapeuta diverso con un clic). Ci sono anche molti altri modi per trovare uno psicoterapeuta valido: per esempio puoi chiedere al medico di base o rivolgerti a un consultorio nella tua zona. L’importante è fare il primo passo.

Sintomi fisici e non della gelosia e come si manifesta

 La gelosia si manifesta in molti modi, con sintomi fisici e non. Alcuni accomunano tutte le sfaccettature di questo sentimento, altri sono specifici di un tipo.

In generale la gelosia si manifesta con molte emozioni diverse: tra le principali si possono ricordare ansia, tristezza, depressione.

E se essere geloso può succedere, quando queste emozioni prendono il sopravvento diventa una situazione patologica.

Quando la gelosia è morbosa e patologica diventa ossessiva, quindi si manifesta con sintomi molto intensi come pensieri  e comportamenti compulsivi e incontrollabili. Chi ne soffre potrebbe avere sintomi fisici come dolore e desiderio di possesso. In casi gravi si potrebbero provare desiderio di controllo costante e impulsi violenti.

Per questo, se senti di provare alcune di queste emozioni, è necessario che tu affronti la situazione affidandoti a un terapeuta esperto. Lo stesso deve avvenire se ti senti vittima di una gelosia morbosa, i cui sintomi sono alcuni di quelli indicati.

Esiste anche la gelosia tra fratelli i cui sintomi possono essere molti, anche in questo caso fisici e non. Ad esempio, si potrebbero riconoscere comportamenti regressivi, oppure atteggiamenti aggressivi, richiedere maggiori attenzioni, piangere di frequente. In questi casi la cosa importante da fare è cercare di essere empatici con chi soffre di questo sentimento e saperlo ascoltare, rassicurare e rafforzarne l’autostima. E poi essere presenti, mantenere un comportamento e delle regole uguali per entrambi.

Gelosia e possessività: differenze e relazione

 Gelosia e possessività possono essere considerate due facce della stessa medaglia: hanno delle differenze ma anche una relazione tra loro.

Se la gelosia si manifesta in molti modi diversi (tra cui l’essere possessivo), la possessività può riferirsi anche alle cose e si manifesta con il piacere di averle. E si può provare questa emozione, anche senza essere gelosi.

Invece chi è particolarmente geloso, potrebbe provare il desiderio di possedere la persona verso la quale indirizza questa emozione e farlo soprattutto per sentirsi rassicurato.

Psicologia e gelosia: correlazione e test

 La psicologia e la gelosia hanno un rapporto di correlazione, perché la prima si occupa di indagare e curare le emozioni umane. Quindi anche un sentimento come la gelosia, soprattutto quando sfocia in patologia e ossessione.

Va detto che la gelosia tra le cause scatenanti ha ragioni emotive che possono essere curate dalla psicoterapia, per cui sia cause che effetti sono materia di studio della psicologia.

Non esistono dei test per capire se si soffre delle varie forme di gelosia e in quale livello. E neppure per comprendere se si è vittima di una relazione in cui questo sentimento è preponderante.

Però se pensi di essere una persona gelosa potresti farti alcune domande per valutare se è così. Una sorta di test per capire quanto e come sei geloso.

  • Provi una sensazione di fastidio e malessere quando le persone che hai accanto stringono nuovi legami?
  • Ti senti insicuro del sentimento che le altre persone provano per te e vorresti avere continue manifestazioni di affetto?
  • Vorresti poter controllare chi hai accanto?
  • Hai paura delle relazioni che ha avuto nel passato?
  • Ti immagini situazioni di tradimento?

Se hai risposto sì ad alcune di queste domande potresti soffrire di gelosia patologica, in tal caso prova a parlarne con le persone che hai vicino per capire perché ti senti così.

Potresti anche aver bisogno di un supporto psicologico per riuscire a superare il problema.

Testimonianze

 La gelosia è un sentimento sfiancante per chi lo prova e per chi lo subisce, lo spiegano molto bene le testimonianze di coloro che ne soffrono.

Patrizia ha raccontato di aver portato alla fine la sua ultima relazione proprio per colpa della gelosia. Era arrivata al punto di tenere controllata ogni interazione del suo ex ragazzo sui social e nella vita. “Alla fine non ce la faceva più e mi ha lasciata. Io sapevo di sbagliare, di dovermi fidare, ma la gelosia è stata più forte di me e mi ha travolta e ha travolto la mia storia”.

“Non posso pensare al suo passato senza stare male – ha spiegato Gabriele – sono ossessionato da quello che ha fatto prima di me. Quando facciamo qualcosa penso sempre al fatto che potrebbe essersi divertita di più con un altro e in precedenza. So che mi ama, ma spesso non basta”.

C’è anche chi racconta di essere guarito dalla gelosia, di aver imparato a gestirla, lavorando sulle proprie insicurezze e paure.

Conclusione: limiti, frasi ed effetti della gelosia

 La conclusione è che la gelosia pone dei limiti e causa degli effetti sulla vita delle persone che ne soffrono, anche perché è un sentimento subdolo al quale  – soprattutto nelle fasi iniziali – è difficile dare un nome.

Shakespeare nell’Otello ha scritto: “La gelosia è un mostro dagli occhi verdi che dileggia la carne di cui si nutre”, una frase che riesce a rappresentare molto bene il problema.

Se ti riconosci in alcune delle cause e dei sintomi della gelosia e ti sembra di non riuscire a venirne fuori potrebbe essere utile rivolgerti a uno psicoterapeuta specializzato. L’obiettivo è quello di capire il perché ti senti così e poi lavorare su cause ed effetti per vivere una vita serena e imparare a gestire le tue emozioni.

Se vuoi parlare con qualcuno e affrontare il problema, ad esempio, su Serenis si possono trovare terapeuti e terapeute che ti supporteranno e accompagneranno in questo percorso.

Bibliografia e approfondimenti

Dott. Raffaele Avico

Approccio:
Titolo di studio
Descrizione
Psicologo clinico e psicoterapeuta, specializzato in psicoterapia cognitiva e sessuologia clinica. La mia formazione include anche EMDR e mindfulness. Ho un'ampia esperienza nella gestione di disturbi d'ansia, dell'umore, da stress, sessuali, e da uso di sostanze. Mi dedico in particolare al trattamento del trauma psicologico e delle dipendenze. Ordine degli Psicologi del Piemonte num. 5822.

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Revisori

reviewer

Dott. Domenico De Donatis

Medico Psichiatra

Ordine dei Medici e Chirurghi della provincia di Pescara n. 4336

Laurea in Medicina e Chirurgia presso l'Università degli Studi di Parma. Specializzazione in Psichiatria presso l'Università Alma Mater Studiorum di Bologna.

reviewer

Dott. Federico Russo

Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale e Neuropsicologo, Direttore Clinico di Serenis

Ordine degli Psicologi della Puglia n. 5048

Laurea in Psicologia Clinica e della Salute presso l’Università degli Studi “G. D’Annunzio” di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale a indirizzo neuropsicologico presso l’Istituto S. Chiara di Lecce.

reviewer

Dott.ssa Martina Migliore

Psicologa Psicoterapeuta specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale

Ordine degli Psicologi dell'Umbria n.892

Psicologa e Psicoterapeuta cognitivo comportamentale, docente e formatrice. Esperta in ACT e Superhero Therapy. Membro dell'Associazione CBT Italia, ACT Italia e SITCC. Esperta nell'applicazione di meccaniche derivanti dal gioco alle strategie terapeutiche evidence based e alla formazione aziendale.