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Il gaslighting: come funziona la tecnica di manipolazione che mina alla base la tua identità

Hai mai visto un film in cui una persona o un gruppo di persone cerca di manipolare qualcun altro fino a portarlo a dubitare di ciò che percepisce, pensa e prova? Sembra assurdo, quasi fantascientifico, ma questo fenomeno ha un nome e non c’è bisogno di andare al cinema per osservarlo: si chiama gaslighting.

Vuoi saperne di più oppure temi di essere tu in prima persona una vittima di questa dinamica? Continua a leggere e scoprirai tutto.

Gaslighting: che cos’è?

Come abbiamo detto, il gaslighting è una tecnica di manipolazione che alcune persone usano nei confronti di una vittima che viene accuratamente scelta allo scopo di ottenere più potere. Sembra assurdo, ma questa pratica è in realtà molto efficace, in particolare funziona bene su persone che si lasciano facilmente suggestionare e tendono a fidarsi ciecamente degli altri.

È una strategia che viene utilizzata più frequentemente tra certi tipi di manipolatori, come i narcisisti, che desiderano creare una sorta di culto indirizzato alla loro persona. A livello pratico, questi individui distorcono e modificano in maniera deliberata le informazioni riuscendo ad attuare una manipolazione che può avere lo scopo di far risaltare se stessi oppure di mettere la vittima in una condizione tale da credere di essere impazzita, mettere in dubbio il suo esame di realtà e perfino le sue percezioni, senza che si accorga che qualcuno le sta facendo il lavaggio del cervello.

Come il manipolatore mette in atto il gaslighting?

Con il termine gaslighting ci riferiamo a un fenomeno, a una dinamica comportamentale, ma sotto di esso si trovano numerose strategie e modalità che vengono impiegate per minare l’autostima della vittima, riuscire a controllarla e sottometterla a livello psicologico e trarne vantaggio in modo subdolo. Conoscendo le diverse tecniche, potrai essere più consapevole e riuscirai a identificare con maggiore precisione chiunque stia tentando di mettere in atto il gaslighting con te.

L’origine del gaslighting: le bugie

Il primo elemento a cui fare attenzione è la presenza di una grande bugia, detta senza vergogna, in modo estremamente serio, come se la persona fosse convinta della sua verità. Ma tu hai la certezza che si tratti di una bugia, e lo scopo del manipolatore è proprio questo: indurti a dubitare di ciò che sai per certo, e questo è il primo passo. La bugia sarà seguita dalla verità, perché questa concatenazione risulta ancora più spiazzante: a questo punto non potrai più fare affidamento su nulla. Allo stesso modo, il manipolatore negherà fino alla morte di averti detto qualcosa che in quel momento intende celare, anche se tu hai le prove schiaccianti del fatto che sia stato proprio lui a dirtelo. La continua negazione e la messa in discussione dei fatti, alla fine, riuscirà a fare presa su di te, fino a che non arriverai a dubitare delle tue percezioni e dei tuoi ricordi. Inizia ad aprirsi la strada verso il totale affidamento al manipolatore.

Gli strumenti del gaslighting

Ognuno di noi tiene particolarmente a ciò che sente più vicino, a ciò che contribuisce a definire la sua identità. Il manipolatore che mette in pratica il gaslighting conosce i tuoi punti di debolezza, e sfrutta ciò che ti è caro per crearne di nuovi, ritorcendoli contro di te. Un manipolatore ti dirà che la tua vita sarebbe meglio se tu non avessi quella cosa che ti fa stare tanto bene, o che non dovresti avere quel particolare difetto. Si serve di ciò che ami per attaccare direttamente la tua identità e il tuo essere.

Continui commenti a questo riguardo, bugie sempre più grandi e il guinzaglio si accorcia: gradualmente il manipolatore ti porta all’usura, fino a che i dubbi che hai non iniziano ad aggrapparsi a tutto quello che ti dà gioia e che ora viene messo in discussione. L’esasperazione e la perseveranza sono le armi che rendono incessante l’attacco del gaslighter e rendono vulnerabili anche le persone più intelligenti e introspettive.

Allo stesso modo, noterai che anche la percezione di te stesso, la tua immagine, sembra subire delle continue e radicali modifiche. Il manipolatore passerà dal denigrarti e farti sentire completamente inutile e senza valore all’elogiarti senza ritegno. È una tecnica utilizzata allo scopo di destabilizzarti, che ti lascia completamente in balia dell’altro e del suo giudizio. L’effetto è quello di una continua altalena: nel momento esatto in cui pensi che le cose iniziano ad andare bene arriva un altro duro colpo, e la lunga successione ti farà apprezzare di più quei momenti in cui una tua capacità o qualità viene messa su un piedistallo, fino a renderti dipendente dalla ricerca di questi momenti.

L’obiettivo del gaslighter è minare il tuo equilibrio, sottoponendoti a una perpetua oscillazione che ti rende inconsapevole di cosa sia reale o meno. A questo punto per te sarà più facile affidarti all’esterno in cerca di un giudizio attendibile, e la persona alla quale ti rivolgerai sarà proprio il tuo manipolatore che, invece, si sentirà stabile ed equilibrato. Ecco perché le parole dei manipolatori non hanno valore e il modo migliore che hai per difenderti dai loro attacchi è non dar loro il minimo credito, prendendole per come sono: ingannevoli, vuote e prive di significato, perché non seguono mai i fatti. Anzi, preparati a scoprire che il manipolatore userà per il suo tornaconto personale la qualità per la quale ti ha elogiato.

Gli atti finali del gaslighting

Il gaslighting è un fenomeno che non si limita a due persone, come si potrebbe pensare: in realtà è una dinamica molto più complessa, della quale molti altri individui diventano, loro malgrado, testimoni e, a volte, inconsapevoli complici. I manipolatori, infatti, sono estremamente abili nell’utilizzare per i loro scopi anche le persone che circondano la vittima: il passo finale del suo piano sarà metterli contro di te, semplicemente facendo dei commenti. Ricordati che un manipolatore è solito mentire in continuazione, perciò non è affatto detto che tutto ciò che esce dalla sua bocca corrisponda a verità, anzi è più probabile il contrario. Questa strategia è molto efficace per aumentare all’ennesima potenza la confusione che già stai sperimentando, perché in questo modo tu non saprai più di chi fidarti o a chi puoi credere, e finirai per isolarti, permettendo al gaslighter di ottenere un potere e un controllo ancora più grandi.

E di fronte agli altri che farà? Semplice: dirà che hai perso la testa, così l’isolamento sarà rinforzato da tutte le direzioni. A te, invece, dirà che tutti gli altri mentono, inclusa la tua famiglia e i tuoi amici. È lo step estremo che ti porterà definitivamente a dubitare della tua realtà e ad assumere il manipolatore come unico punto di riferimento.

Chi mette in atto il gaslighting agisce in maniera consapevole?

Ecco una domanda che potresti porti a questo punto: il manipolatore è consapevole delle conseguenze del suo comportamento? Questo ovviamente dipende dai casi: ci sono persone che mentono in maniera spudorata allo scopo preciso di innescare una dinamica di squilibri di potere per trarne profitto, soddisfazione personale e accrescere la loro autostima, mentre altri lo fanno senza rendersene conto.

Ma anche in questi casi, un comportamento manipolatorio di questo tipo non può essere giustificato, dal momento che per il gaslighter è di gran lunga preferibile una condizione in cui nessuno lo ritiene responsabile di ciò che ti sta succedendo e comunque continua a trarne vantaggio personale. Questo fenomeno può essere davvero devastante sulla tua esistenza, motivo per cui se sospetti di avere a che fare con un manipolatore dovresti immediatamente interrompere i contatti con lui.

In alcuni casi è molto difficile liberarsi di una figura così ingombrante, quindi il consiglio che ti diamo è quello di farti aiutare da un professionista.

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Revisori

reviewer

Dott. Raffaele Avico

Psicoterapeuta, psicotraumatologo e terapista certificato EMDR I

Ordine degli Psicologi del Piemonte num. 5822

Psicoterapeuta, psicotraumatologo e terapista EMDR. È membro della ESDT (European Society for Trauma and Dissociation) e socio AISTED (Associazione italiana per lo studio del trauma e della dissociazione).

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Dott. Rosario Urbani

Psicoterapeuta specializzato in cognitivo comportamentale

Ordine degli Psicologi della Campania num. 6653/A

Laureato in Neuroscienze presso la Seconda Università di Napoli. Specializzato presso l’istituto Skinner in psicoterapia cognitivo comportamentale. Analista del comportamento ABA e specializzato anche nella tecnica terapeutica dell'EMDR.

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Dott.ssa Maria Vallillo

Psicoterapeuta specialista in Lifespan Developmental Psychology

Ordine degli Psicologi del Lazio num. 25732

Laurea in Psicologia presso l'Università degli Studi di Chieti. Specializzazione in psicoterapia e psicologia del ciclo di vita presso l’Università la Sapienza di Roma. Esperta in neuropsicologia e psicodiagnostica e perfezionata in psico-oncologia.