Il gaslighting: come funziona la tecnica di manipolazione che mina alla base la tua identità

Il gaslighting è una tattica manipolativa utilizzata per creare uno squilibrio di potere all’interno di una relazione. È essenziale essere in grado di identificarlo.
gaslighting

Hai mai visto un film in cui una persona o un gruppo di persone cerca di manipolare qualcun altro fino a portarlo a dubitare di ciò che percepisce, pensa e prova? Sembra assurdo, quasi fantascientifico, ma questo fenomeno ha un nome e non c’è bisogno di andare al cinema per osservarlo: si chiama gaslighting.

Vuoi saperne di più oppure temi di essere tu in prima persona una vittima di questa dinamica? Continua a leggere e scoprirai tutto.

Gaslighting: che cos’è?

Il gaslighting è una forma di manipolazione psicologica in cui una persona cerca deliberatamente di far dubitare alla vittima della propria percezione, memoria o sanità mentale.

Sembra assurdo, ma questa pratica è in realtà molto efficace, in particolare funziona bene su persone che si lasciano facilmente suggestionare e tendono a fidarsi ciecamente degli altri. Tendenzialmente questo fenomeno lo troviamo nelle relazioni tossiche.

Significato di gaslighting

La traduzione letterale di “gaslighting” sarebbe “illuminazione a gas”. Tuttavia, il termine deriva dall’espressione “to gaslight”. Il significato psicologico di gaslighting riflette l’atto di manipolare qualcuno per farlo dubitare della propria percezione o sanità mentale, prendendo spunto dal film “Gaslight” del 1944.

In questo film, il protagonista manipola la luce a gas in casa per far sembrare alla moglie che stia diventando pazza.

Gaslighting: alcuni esempi

Quali sono i “sintomi” del gaslighting?

  • Negazione dei fatti

Il manipolatore nega eventi o situazioni che sono effettivamente accaduti, facendo sembrare che la vittima stia immaginando le cose. Ad esempio, potrebbe dire: “Non hai mai detto che avremmo fatto quella cosa insieme. Stai solo inventando cose.”

  • Minimizzazione

Il gaslighter minimizza o ridimensiona l’importanza delle esperienze della vittima, facendo sembrare che non siano rilevanti o significative. Ad esempio, potrebbe dire: “Non è così grave, stai esagerando come al solito.”

  • Confutazione delle percezioni

Il manipolatore contesta le percezioni o i sentimenti della vittima, facendo sembrare che siano irrazionali o sbagliati. Ad esempio, potrebbe dire: “Non puoi sentirti così. Non hai motivo di essere triste.”

  • Ribaltamento della situazione

Il manipolatore inverte la situazione facendo sembrare che la vittima sia la colpevole o abbia commesso errori. Ad esempio, potrebbe dire: “Ti ho detto che saresti diventato geloso. È colpa tua se ora ci sono tensioni nella nostra relazione.”

  • Creazione di dubbi sulla sanità mentale

L’individuo suggerisce che la vittima stia diventando pazza o abbia problemi mentali, invalidando così le sue preoccupazioni e opinioni. Ad esempio, potrebbe dire: “Forse dovresti consultare uno psicologo, sembri un po’ instabile ultimamente.”

Questi comportamenti possono manifestarsi in varie forme di mancanza di rispetto e possono avere conseguenze dannose sulla salute mentale ed emotiva della vittima.

Gaslighting: alcuni esempi

Le conseguenze del gaslighting

Il gaslighting può avere conseguenze devastanti sulla salute mentale, emotiva e fisica della vittima. Alcune delle conseguenze più comuni includono:

  • Danno alla salute mentale

l gaslighting può causare ansia, depressione, stress post-traumatico e altri disturbi psicologici. La vittima può iniziare a dubitare della propria sanità mentale e percezione della realtà, portando a un senso di confusione e disorientamento.

  • Basso autostima

Il manipolatore mira spesso a minare l’autostima della vittima, facendola sentire inadeguata, insicura e indegna di amore e rispetto. La vittima può sviluppare un’immagine negativa di sé e dubitare delle proprie capacità e valore personale.

  • Isolamento sociale

Il gaslighting può portare alla perdita di contatti sociali e alla separazione da amici, familiari e altri membri della comunità. Il manipolatore può cercare di isolare la vittima dal supporto esterno, rendendola dipendente dalle sue manipolazioni e controlli.

  • Dipendenza emotiva

La vittima può diventare dipendente dal manipolatore per la propria felicità e senso di benessere emotivo. Anche se consapevole del comportamento dannoso del manipolatore, la vittima potrebbe trovare difficile lasciare la relazione a causa della dipendenza emotiva e del timore di essere sola.

Leggi come uscire da una dipendenza affettiva.

  • Perdita di fiducia nelle relazioni

l gaslighting può compromettere la capacità della vittima di fidarsi degli altri e di instaurare relazioni sane e appaganti in futuro. La vittima potrebbe diventare diffidente, ansiosa e ipervigilante nei confronti degli altri, temendo di essere nuovamente manipolata o ferita.

  • Impatto fisico

Lo stress cronico causato dal gaslighting può influenzare negativamente la salute fisica della vittima, aumentando il rischio di disturbi come malattie cardiache, disturbi digestivi, disturbi del sonno e altri problemi di salute fisica.

Gaslighting: come se ne esce?

Il primo passo è parlare con un professionista del benessere mentale. Se non sai a chi rivolgerti, possiamo aiutarti.

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Come il manipolatore mette in atto il gaslighting?

A livello pratico, il gaslighter distorce e modifica in maniera deliberata le informazioni riuscendo ad attuare una manipolazione che può avere lo scopo di far risaltare se stessi oppure di mettere la vittima in una condizione tale da credere di essere impazzita, mettere in dubbio il suo esame di realtà e perfino le sue percezioni, senza che si accorga che qualcuno le sta facendo il lavaggio del cervello.

L’origine del gaslighting: le bugie

Il primo elemento a cui fare attenzione è la presenza di una grande bugia, detta senza vergogna, in modo estremamente serio, come se la persona fosse convinta della sua verità. Ma tu hai la certezza che si tratti di una bugia, e lo scopo del manipolatore affettivo è proprio questo: indurti a dubitare di ciò che sai per certo, e questo è il primo passo. La bugia sarà seguita dalla verità, perché questa concatenazione risulta ancora più spiazzante: a questo punto non potrai più fare affidamento su nulla.

Allo stesso modo, il manipolatore negherà fino alla morte di averti detto qualcosa che in quel momento intende celare, anche se tu hai le prove schiaccianti del fatto che sia stato proprio lui a dirtelo. La continua negazione e la messa in discussione dei fatti, alla fine, riuscirà a fare presa su di te, fino a che non arriverai a dubitare delle tue percezioni e dei tuoi ricordi. Inizia ad aprirsi la strada verso il totale affidamento al manipolatore.

Gli strumenti del gaslighting

Gli strumenti del gaslighting sono affilati e subdoli, mirati a colpire i tuoi punti più sensibili e a minare la tua fiducia in te stesso. Il manipolatore conosce le tue debolezze e utilizza ciò che ti è più caro contro di te. Potrebbe suggerirti che la tua vita sarebbe migliore senza ciò che ti rende felice o che dovresti liberarti di un particolare difetto. Sfrutta le tue passioni e i tuoi valori per attaccare direttamente la tua identità, alimentando dubbi che erodono lentamente la tua sicurezza e la tua autostima.

Gli strumenti del gaslighting

Il manipolatore gioca con la tua percezione di te stesso/a, facendoti oscillare tra il sentirsi inutile e il ricevere elogi eccessivi. Questo gioco mentale ti lascia in balia delle sue manipolazioni, incerto su chi sei veramente.

L’obiettivo è destabilizzarti, rendendoti dipendente dalla sua approvazione e confuso sulla realtà delle tue esperienze.

Gli atti finali del gaslighting

Il gaslighting è un fenomeno che non si limita a due persone, come si potrebbe pensare: in realtà è una dinamica molto più complessa, della quale molti altri individui diventano, loro malgrado, testimoni e, a volte, inconsapevoli complici. I manipolatori, infatti, sono estremamente abili nell’utilizzare per i loro scopi anche le persone che circondano la vittima: il passo finale del suo piano sarà metterli contro di te, semplicemente facendo dei commenti.

Ricordati che un manipolatore è solito mentire in continuazione, perciò non è affatto detto che tutto ciò che esce dalla sua bocca corrisponda a verità, anzi è più probabile il contrario. Questa strategia è molto efficace per aumentare all’ennesima potenza la confusione che già stai sperimentando, perché in questo modo tu non saprai più di chi fidarti o a chi puoi credere, e finirai per isolarti, permettendo al gaslighter di ottenere un potere e un controllo ancora più grandi.

E di fronte agli altri che farà? Semplice: dirà che hai perso la testa, così l’isolamento sarà rinforzato da tutte le direzioni. A te, invece, dirà che tutti gli altri mentono, inclusa la tua famiglia e i tuoi amici. È lo step estremo che ti porterà definitivamente a dubitare della tua realtà e ad assumere il manipolatore come unico punto di riferimento.

Queste dinamiche sono tipiche delle persone tossiche, che cercano di manipolare e controllare gli altri per ottenere il proprio vantaggio. Riconoscere queste persone e cercare supporto è fondamentale per proteggere il proprio benessere emotivo e psicologico.

Love bombing, gaslighting e abbandono: un circolo vizioso

Il love bombing, il gaslighting e l’abbandono sono tutti elementi di un ciclo dannoso all’interno di una relazione tossica.

Il love bombing è una tattica manipolativa in cui il manipolatore sovraccarica la vittima di affetto e attenzione eccessivi all’inizio della relazione, con l’obiettivo di conquistare rapidamente la fiducia e il controllo.

L’abbandono, può verificarsi quando il manipolatore decide di interrompere bruscamente la relazione o di allontanarsi emotivamente dalla vittima. Questo può causare un’intensa sofferenza emotiva per la vittima, che potrebbe sentirsi confusa, rifiutata e devastata.

Questi tre elementi possono interagire in un ciclo tossico all’interno di una relazione, in cui il manipolatore alterna tra il sovraccaricare la vittima di affetto e attenzione (love bombing), manipolarla e farle dubitare della propria realtà (gaslighting), e infine abbandonarla o allontanarsi quando non serve più ai suoi scopi.

Questo ciclo può avere gravi conseguenze sulla salute mentale ed emotiva della vittima, lasciandola intrappolata in una relazione dannosa e disfunzionale.

Chi mette in atto il gaslighting agisce in maniera consapevole?

Ecco una domanda che potresti porti a questo punto: il manipolatore è consapevole delle conseguenze del suo comportamento? Questo ovviamente dipende dai casi: ci sono persone che mentono in maniera spudorata allo scopo preciso di innescare una dinamica di squilibri di potere per trarne profitto, soddisfazione personale e accrescere la loro autostima, mentre altri lo fanno senza rendersene conto.

Ma anche in questi casi, un comportamento manipolatorio di questo tipo non può essere giustificato, dal momento che per il gaslighter è di gran lunga preferibile una condizione in cui nessuno lo ritiene responsabile di ciò che ti sta succedendo e comunque continua a trarne vantaggio personale. Questo fenomeno può essere davvero devastante sulla tua esistenza, motivo per cui se sospetti di avere a che fare con un manipolatore dovresti immediatamente interrompere i contatti con lui.

In alcuni casi è molto difficile liberarsi di una figura così ingombrante, quindi il consiglio che ti diamo è quello di farti aiutare da un professionista.

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Il gaslighting nel narcisista

Il gaslighting narcisista è una forma particolarmente manipolativa di abuso psicologico perpetrato da individui con tratti narcisistici. Questi individui cercano deliberatamente di far dubitare alla vittima della propria percezione, memoria o sanità mentale al fine di mantenere il controllo e ottenere ciò che vogliono.

gaslighting narcisista

I narcisisti sono spesso maestri nell’arte del gaslighting, poiché cercano costantemente di alimentare il loro bisogno di ammirazione e dominio sopra gli altri. Utilizzano tattiche manipolative per manipolare la realtà e far sentire la vittima confusa, insicura e dipendente dal loro giudizio.

Gaslighting come uscirne

Per uscire dal ciclo del gaslighting, è fondamentale cercare supporto psicologico. La psicoterapia, sia tradizionale che online, può essere un’opzione efficace per affrontare gli effetti devastanti del gaslighting e sviluppare strategie per proteggere il proprio benessere emotivo.

Se hai ritrovato un po’ di te in quello che hai letto, magari puoi pensare di aiutarti facendo psicoterapia con noi: siamo un centro medico autorizzato. Il servizio è completamente online, con solo psicoterapeuti e psicoterapeute (cioè hanno la specializzazione). Ti basterà avere un posto tranquillo da cui collegarti, una rete Wi-Fi, e tanta voglia di lavorare su di te.

Tutto inizia con il desiderio di vivere una vita migliore. Noi possiamo sostenerti; Serenis è a un solo link di distanza.

Ma come come difendersi dal gaslighting?

Posso sporgere denuncia per gaslighting?

Sì, è possibile fare una denuncia per gaslighting, specialmente se questo comportamento costituisce una forma di maltrattamento in famiglia. Come afferma il sito La legge per tutti, secondo la giurisprudenza, i maltrattamenti non includono solo atti fisici come percosse o lesioni, ma anche atti di disprezzo e offesa alla dignità che causano sofferenze morali.

Se il gaslighting porta a una soggezione psicologica totale e tormenta la vittima fino a renderla un burattino nelle mani del manipolatore, potrebbe configurarsi il reato di maltrattamenti in famiglia.

Come provare che sono vittima di gaslighting?

Provare di essere vittima di gaslighting può essere difficile, poiché spesso questo tipo di manipolazione mira proprio a far dubitare della propria percezione e memoria. Tuttavia, ci sono diverse strategie che puoi adottare per riconoscere e documentare il gaslighting:

  • raccogli prove
  • cerca conferme esterne
  • registra gli eventi su un diario
Ludovica Feliziani

Approccio:
Titolo di studio
Descrizione
Anima solare e (quasi) psicologa clinica, sono la blog manager di Serenis. Qui unisco il mondo della psicologia a quello del copywriting. Credo nell'importanza di imparare dagli errori, nella comunicazione aperta e nella condivisione, cuore di tutto ciò che faccio.

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Chiarezza

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Revisori

reviewer

Dott. Domenico De Donatis

Medico Psichiatra

Ordine dei Medici e Chirurghi della provincia di Pescara n. 4336

Laurea in Medicina e Chirurgia presso l'Università degli Studi di Parma. Specializzazione in Psichiatria presso l'Università Alma Mater Studiorum di Bologna.

reviewer

Dott. Federico Russo

Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale e Neuropsicologo, Direttore Clinico di Serenis

Ordine degli Psicologi della Puglia n. 5048

Laurea in Psicologia Clinica e della Salute presso l’Università degli Studi “G. D’Annunzio” di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale a indirizzo neuropsicologico presso l’Istituto S. Chiara di Lecce.

reviewer

Dott.ssa Martina Migliore

Psicologa Psicoterapeuta specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale

Ordine degli Psicologi dell'Umbria n.892

Psicologa e Psicoterapeuta cognitivo comportamentale, docente e formatrice. Esperta in ACT e Superhero Therapy. Membro dell'Associazione CBT Italia, ACT Italia e SITCC. Esperta nell'applicazione di meccaniche derivanti dal gioco alle strategie terapeutiche evidence based e alla formazione aziendale.