body ▲ Select Parent Subselection ▼

Fobia scolare: che cos’è, quali sono i sintomi e come si cura

La fobia scolare è un disturbo d’ansia che implica un forte carico di angoscia e stress di fronte alla necessità di frequentare regolarmente la scuola. I soggetti che ne soffrono possono tentare la via del rifiuto e portare alla compromissione del percorso di studi.

La fobia scolare può manifestarsi come cronica (se dura più di un anno) o acuta (da alcune settimane fino ad un anno). Tale patologia può causare sintomi quali: ansia, panico e simili di fronte all’oggetto stressante.

Colpisce in genere maschi e femmine in età adolescenziale, ma può riguardare anche soggetti tra i 5-10 anni e 10-13 anni di età. 

Le cause variano a seconda del caso specifico e dell’età dell’individuo colpito. Mentre le ipotesi di cura comprendono ristrutturazione cognitiva e sviluppo di abilità comunicative.

Ne parleremo approfonditamente durante tutto l’articolo.

Perché la scuola mi mette ansia? La fobia scolare

La fobia scolare, anche chiamata atteggiamento di rifiuto scolare, è una patologia che può colpire soggetti in età da scuola. Non riguarda, come si potrebbe credere, atteggiamenti quali pigrizia, indolenza e simili; ma è da classificare come un disturbo da fobia specifica in accordo con Il Manuale Diagnostico Statistico dei Disturbi Mentali (DSM). 

Colui che ne soffre, percepisce un forte carico d’ansia e di stress di fronte a situazioni scolastiche o al loro scenario. Non è da confondere con l’ergofobia (fobia nei confronti del lavoro, di compiti e/o scadenze da rispettare): sebbene intrattenga con questo disturbo un rapporto privilegiato. 

La fobia scolare può manifestarsi in molti modi ed è essenziale saperla riconoscere: 

  • il soggetto potrebbe alzarsi al mattino, intenzionato ad andare a scuola, tranne poi ritrovarsi impossibilitato ad uscire di casa;
  • in alternativa, potrebbe rimanere a letto ignorando i comandi dei genitori;
  • potrebbe sperimentare un’ansia incontrollata e, non essendo in grado di comunicarla, scegliere la via del silenzio e fingere di recarsi a scuola.

In tutti questi casi, il soggetto con fobia scolare preferisce la punizione inflitta dal genitore piuttosto che l’incontro con la fonte di stress.

Si può, allora, dedurre che la sua paura sia di natura patologica e che richieda delle cure.

Fobia scolare cronica o acuta

Si parla di fobia scolare cronica quando il disturbo d’ansia va avanti da più di un anno. Di fobia acuta quando dura da due settimane fino ad un anno.

In entrambi i casi, il soggetto fobico non riesce a frequentare in maniera regolare l’istituto scolastico, accumulando molte assenze e nei casi peggiori ottenendo una bocciatura.

In alternativa, il bambino/ragazzo potrebbe recarsi a scuola, tranne poi telefonare alla figura di riferimento dopo una o un paio d’ore.

Cause della fobia scolare

Le cause della fobia scolare variano da individuo a individuo. Come sottolineato, questa patologia può colpire ragazzi di qualsiasi età:

  • 5-10 anni: a questa età, la fobia scolare potrebbe essere motivata da una richiesta d’attenzioni ad un genitore dall’attaccamento evitante. Anche il bambino potrebbe essere portato a sviluppare questo stile di attaccamento in futuro e a sviluppare filofobia;

Per esempio, se in ambiente scolastico l’adolescente vive o ha vissuto esperienze traumatiche, potrebbe tentare di fuggirne evitando in toto l’ambiente stressante. Risulta allora fondamentale comprendere le motivazioni che possono spingere i nostri figli allo sviluppo della fobia.

Anche perché, moltissimi genitori, non riescono a comprendere l’immenso disagio vissuto dall’adolescente e non gli offrono un luogo di conforto e dialogo sicuro.

Altre cause

Altre cause possono comprendere: 

Come comportarsi

“Perché mio figlio non vuole andare a scuola?”. Per rispondere a questa domanda, è prima necessario individuare la causa della sua patologia:

  • mio figlio ha forse vissuto esperienze traumatiche in ambiente scolastico (bullismo e simili)?
  • sta cercando di ottenere attenzioni che non riceve in ambito familiare?
  • ha cambiato scuola (o è passato di grado), sviluppando sensazioni di isolamento e di difficoltà relazionale?

Risulta fondamentale comprendere il motivo della fobia per poter adottare le giuste strategie. Ricordiamo che la fobia scolare è molto spesso una strategia di evitamento, cioè una soluzione disfunzionale che il soggetto adotta per sfuggire a stimoli stressanti.

Comprendere quali siano questi stimoli è necessario per intraprendere un percorso di cura.

Come si cura 

Le ipotesi di trattamento variano a seconda della diagnosi dello specialista. Per esempio, se un bambino ha sviluppato fobia scolare a causa di traumi e/o situazioni spiacevoli in ambito scolastico, sarà necessario agire su due fronti:

  • quello terapeutico, aiutando il bambino a metabolizzare l’esperienza traumatica e a rapportarsi in maniera non patologica alla fonte di stress.
  • quello preventivo, rivolgendosi ad un dirigente scolastico per meglio comprendere l’accaduto.

Un percorso terapeutico come quello cognitivo-comportamentale può modificare la risposta ad un certo stimolo e quindi aiutare il paziente a superare la fobia specifica. Ma anche la desensibilizzazione sistematical’EDMR e la pratica di esercizi di rilassamento o di mindfulness per placare l’ansia, possono risultare utili.

Ricorda che chiedere aiuto, è il primo passo verso la guarigione e la serenità.

La psicoterapia online di Serenis

In questo blog troverai tantissimi altri articoli che parlano di salute mentale.

Se hai ritrovato un po’ di te in quello che hai letto, magari puoi pensare di aiutarti facendo psicoterapia con noi: siamo un centro medico autorizzato.

Il servizio è completamente online, con centinaia di psicoterapeuti e psicoterapeute (cioè hanno la specializzazione) con in media circa 10 anni di esperienza.

Tutto inizia con il desiderio di vivere una vita migliore. Noi possiamo sostenerti; Serenis è a un solo link di distanza.

Il primo colloquio è gratuito, poi 49 € a seduta.

Questa pagina è stata verificata

I nostri contenuti superano un processo di revisione in tre fasi.

Scrittura

Ogni articolo viene scritto o esaminato da uno psicoterapeuta prima di essere pubblicato.

Controllo

Ogni articolo contiene una bibliografia con le fonti citate, per permettere di verificare il contenuto.

Chiarezza

Ogni articolo è rivisto dal punto di vista stilistico, per agevolare la lettura e la comprensione.

Revisori

reviewer

Dott. Raffaele Avico

Psicoterapeuta, psicotraumatologo e terapista certificato EMDR I

Ordine degli Psicologi del Piemonte num. 5822

Psicoterapeuta, psicotraumatologo e terapista EMDR. È membro della ESDT (European Society for Trauma and Dissociation) e socio AISTED (Associazione italiana per lo studio del trauma e della dissociazione).

reviewer

Dott. Rosario Urbani

Psicoterapeuta specializzato in cognitivo comportamentale

Ordine degli Psicologi della Campania num. 6653/A

Laureato in Neuroscienze presso la Seconda Università di Napoli. Specializzato presso l’istituto Skinner in psicoterapia cognitivo comportamentale. Analista del comportamento ABA e specializzato anche nella tecnica terapeutica dell'EMDR.

reviewer

Dott.ssa Maria Vallillo

Psicoterapeuta specialista in Lifespan Developmental Psychology

Ordine degli Psicologi del Lazio num. 25732

Laurea in Psicologia presso l'Università degli Studi di Chieti. Specializzazione in psicoterapia e psicologia del ciclo di vita presso l’Università la Sapienza di Roma. Esperta in neuropsicologia e psicodiagnostica e perfezionata in psico-oncologia.