Fobia scolare o fobia della scuola: quando la scuola fa troppo paura

Se tuo figlio non vuole andare a scuola, potrebbe soffrire di fobia scolare o rifiuto scolastico. Questa condizione si manifesta con una forte ansia o paura legata all’idea di frequentare la scuola, spesso causata da vari fattori come ansia da separazione, bullismo, difficoltà accademiche o problemi sociali.
fobia scolare

La fobia scolare è un disturbo d’ansia che implica un forte carico di angoscia e stress di fronte alla necessità di frequentare regolarmente la scuola. I soggetti che ne soffrono possono tentare la via del rifiuto e portare alla compromissione del percorso di studi.

La fobia sociale o ansia sociale coinvolge una paura (fobia) eccessiva di situazioni sociali, in cui la persona teme di essere giudicata negativamente o umiliata dagli altri. Nella fobia scolare, la componente sociale può essere rilevante, poiché il disagio può derivare da interazioni con insegnanti, compagni di classe o situazioni in cui la persona si sente osservata o giudicata (scopofobia).

La fobia della scuola può anche essere connessa con la glossofobia, una forma specifica di fobia sociale che si concentra sulla paura di parlare in pubblico. Questa paura può manifestarsi in contesti scolastici durante presentazioni o discussioni di fronte alla classe.

Altre fobie che potrebbero essere collegate includono:

  • la pantofobia (paura generalizzata);
  • l’agorafobia (paura di situazioni in cui fuggire potrebbe essere difficile o imbarazzante).

Mentre la fobia scolare, la fobia sociale e la glossofobia sono specifiche per determinati contesti, altre fobie specifiche come la cinofobia (paura dei cani) o la selacofobia (paura degli squali) possono coinvolgere paure legate a una varietà di oggetti o situazioni specifiche.

La fobia scolare può manifestarsi come cronica (se dura più di un anno) o acuta (da alcune settimane fino ad un anno). Tale patologia può causare sintomi quali:

E simili di fronte all’oggetto stressante.

Colpisce in genere maschi e femmine nel periodo dell’adolescenza, ma può riguardare anche soggetti tra i 5-10 anni e 10-13 anni di età. 

Le cause variano a seconda del caso specifico e dell’età dell’individuo colpito. Mentre le ipotesi di cura comprendono ristrutturazione cognitiva e sviluppo di abilità comunicative.

Ne parleremo approfonditamente durante tutto l’articolo.

Perché la scuola mi mette ansia? La fobia scolare

La fobia scolare, anche chiamata atteggiamento di rifiuto scolare o fobia della scuola, è una patologia che può colpire soggetti in età da scuola. Non riguarda, come si potrebbe credere, atteggiamenti quali:

Ma è da classificare come un disturbo da fobia specifica in accordo con Il Manuale Diagnostico Statistico dei Disturbi Mentali (DSM-5). 

Colui che ne soffre, percepisce un forte carico d’ansia e di stress di fronte a situazioni scolastiche o al loro scenario. Non è da confondere con l’ergofobia (fobia nei confronti del lavoro, di compiti e/o scadenze da rispettare): sebbene intrattenga con questo disturbo un rapporto privilegiato. 

I sintomi della fobia scolare

La fobia scolare può manifestarsi in molti modi ed è essenziale saperla riconoscere: 

  • il soggetto potrebbe alzarsi al mattino, intenzionato ad andare a scuola, tranne poi ritrovarsi impossibilitato ad uscire di casa;
  • in alternativa, potrebbe rimanere a letto ignorando i comandi dei genitori;
  • potrebbe sperimentare un’ansia incontrollata e, non essendo in grado di comunicarla, scegliere la via del silenzio e fingere di recarsi a scuola.

In tutti questi casi, il soggetto con fobia scolare preferisce la punizione inflitta dal genitore piuttosto che l’incontro con la fonte di stress.

Si può, allora, dedurre che la sua paura sia di natura patologica e che richieda delle cure.

Fobia scolare cronica e acuta

Si parla di fobia scolare cronica quando il disturbo d’ansia va avanti da più di un anno.

Si parla invece di fobia scolare acuta quando dura da due settimane fino ad un anno.

In entrambi i casi, il soggetto fobico non riesce a frequentare in maniera regolare l’istituto scolastico, accumulando molte assenze e nei casi peggiori ottenendo una bocciatura.

In alternativa, il bambino/ragazzo potrebbe recarsi a scuola, tranne poi telefonare alla figura di riferimento dopo una o un paio d’ore.

Fobia scolare e bocciatura

Esiste una connessione potenziale tra la fobia della scuola e la bocciatura.

Ad esempio, uno studente che vive con la fobia scolare potrebbe evitare frequentemente la scuola, contribuendo a una diminuzione delle prestazioni accademiche e, di conseguenza, aumentando il rischio di essere bocciato.

In altri casi, la bocciatura potrebbe essere una fonte di ansia e stress significativi e avere un impatto emotivo e psicologico significativo. Lo studente potrebbe sperimentare:

  • sentimenti di fallimento;
  • bassa autostima;
  • aumentata ansia riguardo al futuro accademico.

Questi sentimenti negativi possono alimentare o aggravare la fobia scolare, rendendo ancor più difficile affrontare la scuola.

fobia scolare e bocciatura

Fobia scolare e consigli per gli insegnanti

Gli insegnanti possono svolgere un ruolo fondamentale nel riconoscere e affrontare la fobia scolare, ma è importante evitare giudizi affrettati e comprendere che la fobia scolare è una condizione legittima che richiede supporto e comprensione.

Ecco alcuni consigli utili per gli insegnanti:

  • osservare i cambiamenti di comportamento;
  • creare un ambiente accogliente;
  • comunicare con sensibilità;
  • collaborare con i genitori;
  • fornire flessibilità.

Ricordarsi che ogni studente è un individuo con esigenze uniche, accogliere l’importanza della salute mentale nella formazione e lavorare verso il supporto dello studente sono tutte azioni che possono aiutarlo durante gli anni scolastici, permettendo di evitare la bocciatura.

Mio figlio non vuole andare a scuola: come comportarsi?

“Perché mio figlio non vuole andare a scuola?”. Per rispondere a questa domanda, è prima necessario individuare la causa della sua patologia:

  • mio figlio ha forse vissuto esperienze traumatiche in ambiente scolastico (bullismo e simili)?
  • sta cercando di ottenere attenzioni che non riceve in ambito familiare?
  • ha cambiato scuola (o è passato di grado), sviluppando sensazioni di isolamento e di difficoltà relazionale?

Risulta fondamentale comprendere il motivo della fobia per poter adottare le giuste strategie. Ricordiamo che la fobia scolare è molto spesso una strategia di evitamento, cioè una soluzione disfunzionale che il soggetto adotta per sfuggire a stimoli stressanti.

Comprendere quali siano questi stimoli è necessario per intraprendere un percorso di cura.

Mio figlio non vuole andare a scuola

Cause della fobia scolare

Le cause della fobia scolare variano da individuo a individuo. Come sottolineato, questa patologia può colpire ragazzi di qualsiasi età:

  • fobia scolare 5-10 anni: a questa età, la fobia scolare potrebbe essere motivata da una richiesta d’attenzioni ad un genitore dall’attaccamento evitante. Anche il bambino potrebbe essere portato a sviluppare questo stile di attaccamento in futuro e a sviluppare filofobia;

Per esempio, se in ambiente scolastico l’adolescente vive o ha vissuto esperienze traumatiche, potrebbe tentare di fuggirne evitando in toto l’ambiente stressante. Risulta allora fondamentale comprendere le motivazioni che possono spingere i nostri figli allo sviluppo della fobia.

Anche perché, moltissimi genitori, non riescono a comprendere l’immenso disagio vissuto dall’adolescente e non gli offrono un luogo di conforto e dialogo sicuro.

Altre cause della fobia della scuola

Altre cause della fobia scolare possono comprendere: 

Guarigione per la fobia scolare

Le ipotesi di guarigione per la fobia della scuola variano a seconda della diagnosi dello specialista. Per esempio, se un bambino ha sviluppato fobia scolare a causa di traumi e/o situazioni spiacevoli in ambito scolastico, sarà necessario agire su due fronti:

  • quello terapeutico, aiutando il bambino a metabolizzare l’esperienza traumatica e a rapportarsi in maniera non patologica alla fonte di stress.
  • quello preventivo, rivolgendosi ad un dirigente scolastico per meglio comprendere l’accaduto.

Un percorso terapeutico come quello cognitivo-comportamentale può modificare la risposta ad un certo stimolo e quindi aiutare il paziente a superare la fobia specifica. Ma anche:

  • la desensibilizzazione sistematica;
  • l’EDMR;
  • la pratica di esercizi di rilassamento o di mindfulness.

Per placare l’ansia, possono risultare utili.

Ricorda che chiedere aiuto, è il primo passo verso la guarigione e la serenità.

fobia scolare trattamento

Farmaci per fobia scolare

L’uso di farmaci per la fobia della scuola o rifiuto scolastico dovrebbe essere valutato da un professionista della salute mentale, come uno psichiatra, dopo una valutazione completa della situazione.

I farmaci possono essere prescritti solo se il beneficio atteso supera i potenziali rischi e se altri approcci terapeutici non sono sufficienti.

Alcuni psicofarmaci che possono essere considerati nella gestione della fobia scolastica includono:

  • inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI), spesso prescritti per trattare disturbi d’ansia e depressione. Esempi includono fluoxetina, sertralina e escitalopram;
  • benzodiazepine. In alcuni casi, il medico può prescrivere benzodiazepine per il controllo dell’ansia. Tuttavia, queste sono generalmente utilizzate solo a breve termine a causa del rischio di dipendenza;
  • ansiolitici, che includono buspirone e idroxyzina;
  • beta-bloccanti, che possono essere utilizzati per ridurre i sintomi fisici dell’ansia, come la frequenza cardiaca elevata e il tremore.

È fondamentale notare che l’uso di farmaci dovrebbe essere parte di un piano di trattamento globale.

Prima di intraprendere qualsiasi trattamento farmacologico, è importante discutere attentamente con il medico:

  • gli effetti collaterali potenziali;
  • i rischi;
  • i benefici.

La gestione della fobia scolastica richiede una strategia personalizzata, e il coinvolgimento dei genitori e degli insegnanti può essere cruciale nel supportare il giovane che affronta questo problema.

La psicoterapia online di Serenis per la fobia scolare

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Revisori

reviewer

Dott. Domenico De Donatis

Medico Psichiatra

Ordine dei Medici e Chirurghi della provincia di Pescara n. 4336

Laurea in Medicina e Chirurgia presso l'Università degli Studi di Parma. Specializzazione in Psichiatria presso l'Università Alma Mater Studiorum di Bologna.

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Dott. Federico Russo

Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale e Neuropsicologo, Direttore Clinico di Serenis

Ordine degli Psicologi della Puglia n. 5048

Laurea in Psicologia Clinica e della Salute presso l’Università degli Studi “G. D’Annunzio” di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale a indirizzo neuropsicologico presso l’Istituto S. Chiara di Lecce.

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Dott.ssa Martina Migliore

Psicologa Psicoterapeuta specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale

Ordine degli Psicologi dell'Umbria n.892

Psicologa e Psicoterapeuta cognitivo comportamentale, docente e formatrice. Esperta in ACT e Superhero Therapy. Membro dell'Associazione CBT Italia, ACT Italia e SITCC. Esperta nell'applicazione di meccaniche derivanti dal gioco alle strategie terapeutiche evidence based e alla formazione aziendale.