La cinofobia è una paura dei cani irrazionale e persistente. Il termine deriva dalle parole greche “cane” (cyno) e “paura” (fobia). Chi soffre di cinofobia sperimenta una paura intesa e che non riesce a gestire. Questo disturbo è così forte da arrivare a interferire nella vita quotidiana di chi ne soffre, innescando una serie di sintomi legati ad attacchi di panico e condotte di evitamento.
Indice dall’articolo
Cos’è la cinofobia
La paura dei cani è una forma di zoofobia. Si manifesta come una reazione di forte ansia, eccessiva e irrazionale, quando la persona che ne soffre si trova in prossimità dell’animale. Talvolta, i sintomi si manifestano anche al solo pensiero o di fronte a una foto. Per diagnosticare la cinofobia i sintomi di questo disturbo dovrebbero apparire per oltre sei mesi. Quando la paura dei cani ha un impatto sulla vita quotidiana di una persona ci troviamo di fronte a una problematica per cui è necessario chiedere aiuto.
Fatti queste domande.
- Anticipo eccessivamente nella mente le situazioni in cui mi troverò con i cani?
- Provo immediatamente paura o ho un attacco di panico quando sono con i cani oppure penso di stare con i cani?
- Capisco che la mia paura dei cani è irrazionale e grave?
- Evito tutte le situazioni in cui potrei incontrare dei cani?
Se hai risposto a queste domande affermativamente potresti soddisfare i criteri diagnostici che sono stati stabiliti dal DSM-5 per una fobia specifica.
Paura dei cani, cause psicologiche
La paura dei cani può manifestarsi in modo acuto dopo un evento traumatico come l’attacco di un cane oppure può svilupparsi gradualmente nel tempo. Esistono inoltre alcune predisposizioni e situazioni che potrebbero mettere una persona maggiormente a rischio di sviluppare una cinofobia.
I fattori di rischio specifici includono:
- esperienza – In passato hai mai avuto una brutta esperienza con un cane? Sei stato inseguito oppure morso? Le situazioni traumatiche aumentano il rischio di sviluppare la cinofobia;
- età – Le fobie colpiscono sia bambini che adulti. In alcuni casi specifiche paure possono manifestarsi per la prima volta all’età di 10 anni o iniziare più tardi nel corso della vita;
- famiglia – Se uno dei tuoi parenti stretti ha una fobia oppure un altro disturbo d’ansia, potresti avere maggiori probabilità di sviluppare delle paure irrazionali. La paura infatti può diventare un comportamento appreso nel tempo;
- disposizione – Se hai un temperamento sensibile potresti essere più a rischio di sviluppare fobie;
- informazione – Se hai avvertito sensazioni negative quando eri vicino ai cani potresti essere a rischio di sviluppare la cinofobia.
Come superare la paura dei cani
Se la tua forma di cinofobia è lieve, potresti trarre beneficio da alcune scelte di vita utili per alleviare i sintomi che scatenano le paure. Quando ti senti ansioso prova alcune tecniche di rilassamento, puntando su yoga ed esercizi di respirazione profonda. Un altro strumento utile per gestire la fobia è l’esercizio fisico regolare.
Nel caso in cui questi consigli non risultino efficaci è fondamentale rivolgersi a uno psicologo. Le fobie, senza trattamento, possono provocare complicazioni più gravi come disturbi dell’umore o abuso di sostanze. Su Serenis, ad esempio, è possibile trovare un supporto psicologico grazie a un team di psicoterapeuti online pronti a fornire nuovi strumenti per guarire la paura dei cani.
Psicoterapeuta: come scegliere
Una volta presa la decisione di farti aiutare da uno o una psicoterapeuta per prenderti cura di te, è il momento di trovare la persona giusta. La decisione non è semplice: ci sono diverse scuole di psicoterapia con diverse tecniche. Ma è proprio questo uno dei momenti più delicati, perché scegliere quella sbagliata potrebbe far fallire la terapia. Ecco qualche consiglio per intraprendere il percorso che fa per te:
- Scegli qualcuno che non sia legato a parenti o amici: durante la terapia devi sentirti tranquillo o tranquilla e poterti aprire completamente. Questo avviene meglio con professionisti che non sono connessi alla tua sfera di conoscenze;
- Trova uno o una psicoterapeuta con esperienza: per quanto tutti i terapeuti abbiano avuto una formazione completa, migliaia di ore di esperienza sul campo e una specializzazione sono garanzia di un percorso di successo;
- Scegli qualcuno con cui entri in sintonia: questo lo puoi sapere veramente solo provando una seduta, ma in fase di prenotazione puoi porre delle domande che ti aiuteranno a capire meglio se lo o la psicoterapeuta che hai scelto fa al caso tuo. Come sarà strutturato il percorso? Su cosa ci si concentrerà? Sono previsti esercizi e compiti a casa?
Una soluzione è il servizio di psicoterapia online di Serenis, il centro medico che, tra le altre cose, cura anche questo blog. Serenis ha solo psicoterapeuti esperti. Te ne assegna uno adatto alla tua situazione, con cui farai una prova gratuita e inizierai un percorso (e se per qualche motivo non entri in sintonia, puoi richiedere un terapeuta diverso con un clic). Ci sono anche molti altri modi per trovare uno psicoterapeuta valido: per esempio puoi chiedere al medico di base o rivolgerti a un consultorio nella tua zona. L’importante è fare il primo passo.
Sintomi
I sintomi associati a fobie specifiche sono altamente individuali. I fattori scatenanti e il modo in cui la paura dei cani viene sperimentata variano da una persona all’altra. I segnali possono essere sia fisici che emotivi.
I sintomi fisici legati a un attacco di panico quando ci si trova nelle vicinanze di un cane possono includere:
- problemi di respirazione;
- battito cardiaco accelerato;
- dolore o senso di oppressione al petto;
- tremore;
- vertigini o stordimento;
- mal di stomaco;
- vampate di calore o di freddo;
- sudorazione eccessiva.
I sintomi emotivi includono invece:
- ansia;
- intenso bisogno di sfuggire a situazioni che scatenano la paura;
- sentimento di distacco da sé;
- perdita di controllo;
- sensazione di svenimento;
- senso di impotenza.
I bambini hanno dei sintomi specifici. Quando è esposto a ciò che teme, il bambino potrebbe:
- fare i capricci;
- aggrapparsi al proprio genitore.
Testimonianze
Sono tante le testimonianze di persone che hanno sconfitto la paura dei cani grazie alla psicoterapia. Gloria, ad esempio, racconta di aver avuto paura dei cani sin da quando era solo una bambina. “Ho sempre avuto paura dei cani, piccoli o grandi che fossero – spiega -. Se dietro a un cancello c’era un cane oppure lo vedevo sul marciapiede da lontano, mi spostavo sull’altro lato della strada. Il mio compagno, grande amante dei cani, mi chiedeva da tempo di prenderne uno e questo provocava sempre accese discussioni. Non comprendeva il mio malessere. Così, dopo l’ennesimo scontro, ho deciso di rivolgermi a uno psicoterapeuta. Da subito la terapia mi ha aiutato a scoprire le radici del problema. Ho lavorato molto su me stessa per riuscirci, ma oggi la cinofobia, un passo dopo l’altro, si sta trasformando in un lontano ricordo”.
Riccardo invece ha combattuto con la cinofobia da quando era bambino. “Soffro di cinofobia da quando ho dieci anni, da quando sono stato aggredito da un cane – svela -. Ricordo ancora quel giorno: mi sono messo al sicuro saltando su una panchina, ma il cane è comunque riuscito a strapparmi i jeans. Sono sempre stato ossessionato dal ricordo del viso di mia madre, spaventata e impotente. In quel momento mi sono sentito perso: se lei non poteva proteggermi chi l’avrebbe fatto? Dopo anni di difficoltà e lacrime finalmente mi sono deciso ad affrontare la mia paura dei cani. Rivolgermi a uno psicoterapeuta è stata la scelta migliore che potessi fare”.
A chi rivolgersi
Quando la paura dei cani diventa così intensa da spingere la persona a evitare parchi oppure altre situazioni in cui potrebbe incontrare questi animali, è necessario rivolgersi a uno psicologo. La terapia cognitivo comportamentale (CBT) può rivelarsi efficace nel trattamento di fobie specifiche.
La terapia espositiva, ad esempio, è una forma di CBT in cui le persone sono spinte ad affrontare frontalmente le loro paure. Mentre alcuni soggetti possono trarre beneficio dalla terapia di esposizione dal vivo, altri possono ottenere un vantaggio dall’esposizione immaginaria attiva (AIE), immaginando di svolgere compiti con un cane.
Generalmente la psicoterapia è efficace nel trattamento della cinofobia. Nei casi più gravi o in situazioni a breve termine in cui il soggetto sarà costretto a stare vicino ai cani, i farmaci possono essere un’opzione.
I tipi di farmaci possono includere:
- beta bloccanti – un tipo di farmaco che impedisce all’adrenalina di provocare sintomi come battito cardiaco accelerato, tremore o pressione sanguigna elevata;
- sedativi – questi farmaci agiscono per ridurre l’ansia e rilassare.
Bibliografia e approfondimenti
- Doogan S, Thomas G. V. “Origins of fear of dogs in adults and children: the role of conditioning processes and prior familiarity with dogs.”, Behav. Ther. 1992
- Casi clinici di Sigmund Freud – Grandi Tascabili Newton, Roma, 1994