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Che cosa è la panofobia: come riconoscerla e curarla

La panofobia è una patologia che appartiene ai disturbi d’ansia e indica il terrore vago nei confronti di un male ignoto.

Piuttosto che riferirsi ad un oggetto specifico, la panofobia è rivolta verso una totalità di enti: di qui il nome panofobia che in greco significa “paura di tutto”.

La paura di tutto è causa di profondo disagio e vero e proprio terrore per il soggetto colpito, che può arrivare a sperimentare sensazioni di ansia generalizzata, panico, paranoia e altro ancora.

La panofobia ha un legame evidente con il disturbo di ansia generalizzata, ma anche con il disturbo ossessivo-compulsivo di personalità. 

Le cause di panofobia sono spesso da ricercare in problematiche profonde e/o vissuti traumatici, mentre le soluzioni possono comprendere terapia cognitivo-comportamentale talvolta affiancata da farmaci.

Ne parleremo più approfonditamente nel corso dell’articolo.

Esiste la paura di tutto?

A parere del DSM-5 (Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, quinta edizione), le fobie specifiche sono disturbi d’ansia rivolti verso un oggetto/situazione/persona/animale specifico (la paura dello sporco, la paure degli aghi, la paura dell’oscurità e via dicendo). In tal senso, la panofobia non rientra a pieno titolo nei disturbi d’ansia, perché indica una fobia generalizzata e priva di referente oggettivo. 

Fu Boissier de Sauvages a parlare, per la prima volta, di questo disturbo (intorno al XVIII secolo). Lo fece riferendosi alla panofobia come ad un disturbo d’ansia generalizzata con crisi di panico croniche o acute.

In effetti, la panofobia ha più di un elemento in comune con l’ansia generalizzata

  • come quest’ultima, non dipende da accadimenti specifici
  • indica una sensazione di generale disagio e allerta che il soggetto prova anche in assenza di un pericolo reale;
  • appare a prima vista inspiegabile e può portare allo sviluppo di crisi di panico estese nel tempo.

Quali sono i sintomi della panofobia?

Mettersi nei panni di un panofobico potrebbe sembrare difficile. In realtà, non lo è affatto: quante volte abbiamo avuto l’impressione di essere minacciati da una forza misteriosa? Quante volte abbiamo percepito il mondo circostante come un luogo pericoloso e pronto all’agguato?

La sensazione di “avere paura di tutto” è allora più comune di quello che si pensi; si trasforma in fobia lì dove persiste nel tempo, andando a causare pensieri intrusivi, vero e proprio terrore, messa in pratica di strategie disfunzionali di difesa e altro ancora.

I sintomi della panofobia possono riguardare sia l’aspetto emotivo che quello psicosomatico: 

Non tutti i casi di panofobia sono uguali: nei pazienti più gravi può presentarsi anche la paura di morire e di perdere il controllo.

Paura di tutto: guardiamo le cause

Le cause dei disturbi fobici sono di norma legate ad un evento traumatico e cioè al principio del condizionamento classico. In alternativa, possono riguardare l’apprendimento osservazionale (osservando una risposta ad uno stimolo tendo a replicarla), cause caratteriali (alta sensibilità all’ansia), ambientali o genetiche.

Nel caso della panofobia la questione si fa più complessa. Dato che questo disturbo non riguarda un oggetto specifico, è improbabile che il principio del condizionamento possa spiegare l’insorgere della patologia nella sua totalità.

Molto più probabile, invece, è che la panofobia abbia a che fare con disturbi pregressi come ansia generalizzata, disturbi depressivi, disturbi psicotici o bipolarismo. Tali problematiche possono poi portare il soggetto a percepire il mondo circostante come minaccioso e quindi a sviluppare la paura di tutto.

Altre cause

In taluni soggetti, la panofobia sembra essersi sviluppata in seguito a vissuti negativi e a shock emotivo-psicologici. Per esempio, la paura di tutto potrebbe essere conseguenza di disturbo da stress post traumatico.

Sembra inoltre che la pandemia da COVID-19 abbia causato generale senso di malessere nella popolazione e che possa essere annoverata tra le cause della psicopatologia. Ciò è particolarmente vero per la popolazione giovane, colpita dalla pandemia nella fase più critica dell’esistenza.

Come si cura la paura di tutto?

Le ipotesi di cura per i disturbi fobici variano al variare dell’eziologia specifica. Per esempio, se la panofobia è causata da altri disturbi come disturbo dello spettro ansioso, depressione, bipolarismo, sarà necessario agire su queste componenti con un percorso terapeutico cognitivo-comportamentale affiancato all’uso di farmaci

In alternativa, se il disturbo è causato da un’esperienza traumatica o dalla pandemia di COVID-19, si tratterà di lavorare in studio o online sulla gestione dello stimolo ansiogeno con conseguente miglioramento del quadro clinico. 

Ricordiamo che le fobie tendono a peggiorare nel tempo e che, un intervento rapido e immediato, può fare la differenza per il paziente interessato.

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Revisori

reviewer

Dott. Raffaele Avico

Psicoterapeuta, psicotraumatologo e terapista certificato EMDR I

Ordine degli Psicologi del Piemonte num. 5822

Psicoterapeuta, psicotraumatologo e terapista EMDR. È membro della ESDT (European Society for Trauma and Dissociation) e socio AISTED (Associazione italiana per lo studio del trauma e della dissociazione).

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Dott. Rosario Urbani

Psicoterapeuta specializzato in cognitivo comportamentale

Ordine degli Psicologi della Campania num. 6653/A

Laureato in Neuroscienze presso la Seconda Università di Napoli. Specializzato presso l’istituto Skinner in psicoterapia cognitivo comportamentale. Analista del comportamento ABA e specializzato anche nella tecnica terapeutica dell'EMDR.

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Dott.ssa Maria Vallillo

Psicoterapeuta specialista in Lifespan Developmental Psychology

Ordine degli Psicologi del Lazio num. 25732

Laurea in Psicologia presso l'Università degli Studi di Chieti. Specializzazione in psicoterapia e psicologia del ciclo di vita presso l’Università la Sapienza di Roma. Esperta in neuropsicologia e psicodiagnostica e perfezionata in psico-oncologia.