Benzodiazepine: come funzionano?

Le benzodiazepine sono farmaci che agiscono sul sistema nervoso centrale per alleviare sintomi come ansia, insonnia e convulsioni. Sono comunemente utilizzate per trattare una varietà di condizioni mediche e psichiatriche. Tuttavia, il loro uso prolungato può comportare rischi come dipendenza e effetti collaterali indesiderati.

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categorie di benzodiazepine

Le benzodiazepine rappresentano una classe di psicofarmaci ampiamente utilizzati nella pratica medica per trattare una vasta gamma di disturbi psichiatrici e neurologici. Dal momento della loro introduzione nel mercato farmaceutico negli anni '60, queste sostanze hanno rivoluzionato il trattamento di condizioni come ansia, insonnia, convulsioni e agitazione. La loro efficacia e versatilità le hanno rese fondamentali nel panorama terapeutico moderno. Tuttavia, il loro utilizzo non è esente da controversie e questioni legate alla dipendenza e agli effetti collaterali.

In questo articolo, esploreremo in dettaglio la storia, l'uso clinico, i meccanismi d'azione e le considerazioni attuali riguardanti le benzodiazepine, offrendo una panoramica completa su questi farmaci e il loro impatto nella pratica medica contemporanea.

Definizione

Le benzodiazepine sono una classe di farmaci che agiscono sul sistema nervoso centrale, offrendo sollievo da sintomi come ansia, insonnia, agitazione e convulsioni. Esempi comuni includono alprazolam, clobazam e clordiazepossido, approvati dalla FDA degli Stati Uniti. La loro efficacia nel trattamento delle crisi convulsive è particolarmente rilevante. Oltre a questo, le benzodiazepine hanno dimostrato di essere preziose anche per il trattamento dell'insonnia, dei disturbi ansiosi e spastici, migliorando così la qualità della vita di molti pazienti.

Questi farmaci sono disponibili dal 1960, quando il clordiazepossido è stato introdotto sul mercato come il primo rappresentante della classe. Successivamente, il diazepam, commercializzato come Valium, ha preso il suo posto, dimostrandosi ancora più potente. Negli anni successivi, la ricerca ha continuato a progredire, portando alla sintetizzazione di nuove molecole di benzodiazepine, ampliando così le opzioni terapeutiche disponibili per i pazienti. Inoltre, altri farmaci come il litio, il metadone, la ketamina e l'ozempic sono entrati a far parte della pratica clinica, offrendo nuove prospettive nel trattamento di una vasta gamma di condizioni mediche e psichiatriche.

benzodiazepine trattamento

Meccanismo di azione e benefici

Per comprendere il funzionamento delle benzodiazepine, è essenziale avere una visione generale dei meccanismi cerebrali su cui agiscono attivamente. Nell cervello avvengono scambi di informazioni tra diverse aree anatomiche, trasportate da neurotrasmettitori con funzione inibitoria o eccitatoria. Le problematiche legate all'ansia, come gli attacchi di panico, spesso derivano da una modulazione inefficace dei neurotrasmettitori.

Le benzodiazepine agiscono stimolando il sistema GABAergico, legandosi ai recettori GABA-A e potenziando l'effetto inibitorio del neurotrasmettitore GABA. Questo riduce l'attività neuronale, inducendo sensazioni di calma, riduzione dell'ansia e rilassamento muscolare. Questi effetti le rendono preziose nel trattamento di una vasta gamma di condizioni, tra cui disturbi del sonno, ansia, convulsioni, attacchi di panico e psicosi.

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Scelta della benzodiazepina

Nella scelta della benzodiazepina più adatta, i fattori da tenere in considerazione sono:

  • durata d'azione;
  • rischio di dipendenza e tolleranza;
  • interazioni farmacologiche con altri farmaci;
  • sicurezza d'uso: importante per ridurre gli effetti collaterali;
  • indicazioni specifiche per specifiche condizioni cliniche;
  • velocità di assorbimento: può influenzare l'inizio e la durata dei suoi effetti;
  • quantità di farmaco attivo che raggiunge la circolazione sanguigna;
  • produzione di metaboliti che influenzano la presenza di eventuali effetti collaterali;
  • lipofilia: può facilitare il raggiungimento del farmaco al cervello, dove esercita la sua azione.

Abbiamo sintetizzato nella tabella seguente i principali aspetti relativi alle tipologie di benzodiazepine più comunemente utilizzate.

BenzodiazepinaDurata dell'azioneInterazioni farmacologicheIndicazioni specifiche
DiazepamLungaMoltepliciAnsia, insonnia, spasmi muscolari
AlprazolamMediaAlcol, altri depressori del SNCAttacchi di panico, ansia
ClonazepamLungaAntidepressivi, alcolEpilessia, disturbi d'ansia
LorazepamMediaAlcolAnsia, insonnia
BromazepamMediaAlcol, antidepressiviAnsia, disturbi d'ansia
MidazolamBreveAnestetici, alcolSedazione pre-operatoria, attacchi epilettici
ClorazepatoLungaAntidepressivi, alcolAnsia, insonnia, abuso di alcool
FlunitrazepamMediaAlcol, antidepressiviInsonnia, ansia
LormetazepamBreveAlcol, antidepressiviInsonnia
TriazolamBreveAlcol, antidepressiviInsonnia, ansia
OxazepamMediaAlcol, antidepressiviAnsia, insonnia, abuso di alcool

Effetti collaterali delle benzodiazepine

Le benzodiazepine, se usate a lungo termine, possono portare a dipendenza e tolleranza, richiedendo potenzialmente dosi più elevate nel tempo. La supervisione medica è essenziale per valutare i rischi e i benefici individuali. Inoltre, nonostante siano generalmente considerate sicure, possono causare effetti collaterali come:

  • sonnolenza;
  • confusione mentale;
  • depressione;
  • problemi di coordinazione.

Alcuni pazienti possono sperimentare anche sintomi paradossali come ansia, psicosi e aggressività oltre sintomi di astinenza alla sospensione del trattamento come diarrea, cefalea e alterazioni dell'umore.

effetti collaterali delle benzodiazepine

Utilizzo e trattamento nella psicoterapia

Le benzodiazepine sono farmaci che devono essere prescritti esclusivamente da un medico-psichiatra, se ritiene necessario integrare il percorso terapeutico con un trattamento farmacologico. È rilevante notare che le sfide di natura fisica e ambientale spesso interagiscono tra loro. Per esempio, i disturbi legati all'ansia, originati da disfunzioni nei neurotrasmettitori cerebrali, possono essere accentuati da esperienze traumatiche, complicando ulteriormente il quadro clinico.

In queste situazioni, un percorso di psicoterapia può rivelarsi benefico. I professionisti di Serenis, un centro medico autorizzato, sono disponibili per fornire il supporto necessario. Attraverso una consulenza con uno psichiatra o psicologo online, sarà valutata la pertinenza di un trattamento farmacologico con benzodiazepine per il tuo caso specifico, aiutandoti a riacquistare il controllo sulla tua vita.

Fonti:

  • Biggio, Giovanni, ed. Le benzodiazepine: dalle molecole alla pratica clinica. Springer Science & Business Media, 2000.
  • ASHTON, C. HEATHER, PROTOCOLLO PER IL TRATTAMENTO, and D. A. L. L. E. DELLA DISUASSEFAZIONE. "Benzodiazepines." How they work and how to withdraw Newcastle: University of Newcastle (2002).
  • Boussofara, M., and M. Raucoules-Aimé. "Farmacologia delle benzodiazepine utilizzate in anestesia-rianimazione." EMC-Anestesia-Rianimazione 15.1 (2010): 1-7.
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Domenico De Donatis
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Domenico De Donatis è un medico psichiatra con esperienza nella cura dei disturbi psichiatrici. Laureato in Medicina e Chirurgia presso l'Università di Parma, ha poi ottenuto la specializzazione in Psichiatria all'Università Alma Mater Studiorum di Bologna. Registrato presso l'Ordine dei Medici e Chirurghi di Pescara con il n° 4336, si impegna a fornire trattamenti mirati per migliorare la salute mentale dei suoi pazienti.

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Dott.ssa Martina Migliore
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Romana trapiantata in Umbria. Laureata in psicologia e specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale. Ex-ricercatrice in Psicobiologia e psicofarmacologia. Visione pratica e creativa del mondo, amo le sfide e trovare soluzioni innovative. Appassionata di giochi di ruolo e cultura pop, li integro attivamente nelle mie terapie. Confermo da anni che parlare attraverso ciò che amiamo rende più semplice affrontare le sfide della vita.

FRFederico Russo
Federico Russo
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Psicologo e psicoterapeuta con 8 anni di Esperienza. Iscrizione all’Ordine degli Psicologi - Regione Puglia, n° 5048.

Laurea in Psicologia clinica e della salute, Università degli Studi di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia presso l'Istituto S. Chiara.

Crede che la parte migliore del suo lavoro sia il risultato: l’attenuazione dei sintomi, la risoluzione di una difficoltà, il miglioramento della vita delle persone.