Impulsività: cos'è, cause e conseguenze

L'impulsività è una tendenza a prendere decisioni rapide e agire senza considerare le conseguenze, spesso associata a condizioni come il disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD) e il disturbo borderline di personalità.

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Impulsività

Sebbene l'impulsività sia comune in molti individui, quando diventa pervasiva e incontrollabile, può essere indicativa di disturbi psicologici più profondi. Questa caratteristica infatti, rientra tra i sintomi del Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività (ADHD), disturbi del comportamento dirompente, disturbi del controllo degli impulsi e vari disturbi della personalità.

Definizione di impulsività

L'impulsività emotiva è definita come la tendenza ad agire d'istinto, senza riflettere adeguatamente sulle conseguenze delle proprie azioni. Spesso, questo comportamento è uno dei segnali più comuni di disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD).

Tipologie di impulsività

Possiamo distinguere tra varie tipologie di impulsività, ad esempio:

  • impulsività motoria o cognitiva;
  • impulsività costituzionale o acquisita;
  • impulsività fisiologica o problematica.

Vediamole nel dettaglio. 

Impulsività significato

Impulsività motoria comportamentale e impulsività cognitiva

L’impulsività motoria o comportamentale si manifesta attraverso una serie di azioni eseguite in modo completamente impulsivo. La persona si lascia guidare da impulsi o tentazioni percepite come incontrollabili, mettendo in atto quelle che vengono definite “azioni d’impulso”.

L’impulsività cognitiva, invece, si esprime quando l’individuo prende decisioni senza valutare attentamente le possibili alternative o le conseguenze future. Per questo motivo, tali scelte sono considerate “impulsive”.

Impulsività costituzionale e impulsività acquisita

L’impulsività di natura costituzionale è prevalentemente ereditaria e può essere associata sia a problematiche psichiche o alterazioni dell’umore, sia alla predisposizione a determinate patologie, come l’epilessia.

Diversamente, l’impulsività acquisita è spesso il risultato di uno squilibrio sviluppatosi durante la prima infanzia. Questa instabilità può derivare da fattori legati al bambino stesso, dall’influenza dell’educazione ricevuta o dall’ambiente in cui ha vissuto nei suoi primi anni di vita.

 

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Impulsività fisiologica e impulsività problematica

Agire in maniera impulsiva non è di per sé sintomo di un problema comportamentale: ognuno di noi, chi più e chi meno, può comportarsi impulsivamente in determinate occasioni. In questo caso, parliamo di impulsività fisiologica.

In queste occasioni l’impulsività assume una funziona adattativa: ci permette di adattarci a situazioni in cui non c’è il tempo o la possibilità di pensare alle varie azioni e in cui è necessario agire immediatamente (ad esempio, spostarci se ci sta cadendo qualcosa addosso).

L’impulsività diventa problematica quando la difficoltà nel regolare i propri impulsi diventa una condizione difficile da gestire e che comporta difficoltà nella vita di tutti i giorni.

Caratteristiche comportamentali ed esempi di impulsività

L'impulsività può manifestarsi in diverse forme. Vediamo quali sono e alcuni esempi. 

Tipo di impulsivitàDescrizioneEsempio
Impulsività motoriaIl corpo agisce prima che la mente abbia il tempo di pensare, siamo in balia di stimoli esterni o emozioni impellenti.Siamo al cinema e la pubblicità dei popcorn cattura la nostra attenzione. Senza pensarci due volte, ci alziamo e ci dirigiamo al bar.
Impulsività verbaleLe parole, pronunciate senza riflettere sulle conseguenze, derivano spesso da un’attivazione emotiva negativa.Un amico ci fa uno scherzo e la nostra reazione immediata è un fiume di insulti o commenti offensivi.
Impulsività non pianificataLa ricompensa immediata guida le nostre decisioni, facendoci dimenticare le responsabilità future.Dobbiamo studiare per un esame, gli amici ci invitano a uscire, decidiamo di andare con loro.
Impulsività cognitivaÈ composta da tutti quei pensieri, idee o immagini che appaiono nella nostra mente all'improvviso e in modo ruminante.In questo caso abbiamo difficoltà a concentrarci sui compiti, ci lasciamo distrarre facilmente da stimoli esterni o da pensieri intrusivi.

Sintomi dell’impulsività

sintomi dell'impulsività possono variare notevolmente, soprattutto in termini di intensità e modalità di manifestazione. Tra i più comuni ricordiamo:

  • prendere decisioni senza considerare pienamente le informazioni disponibili o le possibili conseguenze;
  • impazienza;
  • acquisti impulsivi;
  • comportamento sessuale impulsivo e negligente;
  • reazioni impulsive in situazioni di rabbia;
  • cambiamenti improvvisi di umore;
  • tendenza a rimandare compiti importanti per la ricerca di gratificazione immediata in attività meno importanti.

Disturbi associati all’impulsività

L’impulsività spesso non si presenta da sola ma è un sintomi di altri disturbi, anche più gravi. Gli esperti indicano che l’impulsività possa essere un segnale di:

Impulsività cause

Principali cause di impulsività

L’impulsività può essere causata da:

  • disfunzioni neurobiologiche;
  • lesioni cerebrali;
  • ambiente familiare disfunzionale;
  • esperienze traumatiche;
  • abuso di sostanze;
  • problemi di salute mentale;
  • difficoltà nella regolazione emotiva;
  • stress;
  • disturbi del sonno.

Criteri diagnostici per il disturbo da deficit di attenzione/iperattività (ADHD)

Per diagnosticare l'ADHD, è necessario che i sintomi elencati nel DSM-5 siano presenti per almeno 6 mesi, che causino una significativa compromissione del funzionamento e non possano essere spiegati da un altro disturbo. L'impulsività è un tratto tipico dell'ADHD nei bambini e tende a diminuire con gli anni; l'ADHD negli adulti invece, è più evidente la sintomatologia disattentiva connessa con numerose comorbidità, tra cui l'iperattività e la confusione mentale

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Come gestire l'impulsività

I trattamenti per l’impulsività possono essere farmacologici, psicoterapeutici o una combinazione di entrambi. Gli interventi più efficaci in caso di ADHD o qualsiasi tipologia di intervento in caso di carattere impulsivo, devono essere elaborato in base al contesto, allo stile di vita e alle esigenze del paziente.

Gli approcci più utilizzati sono:

Effetti dell'impulsività sulle relazioni, sull'apprendimento e sul benessere emotivo

Nell’ambito delle relazioni, l'impulsività può portare a frequenti discussioni, incomprensioni e rotture nei rapporti con familiari, amici e partner

Il fallimento scolastico e la difficoltà nel raggiungere gli obiettivi professionali (dovuti, ad esempio, alla procrastinazione) possono portare a frustrazione, scoraggiamento, bassa autostima e incidere in maniera negativa sull'apprendimento. 

Guardando al benessere emotivo dell’individuo, la costante lotta per controllare i propri impulsi e le emozioni può generare elevati livelli di stress, ansia e preoccupazione.

Impulsività e autocontrollo

Prospettive di sviluppo e adattamento nell'età adulta

L'impatto dell'impulsività sull'età adulta e le prospettive di sviluppo e adattamento sono variabili e dipendono da diversi fattori: il contesto sociale, lavorativo e familiare, le capacità di coping, la presenza di altri disturbi e la tempestività del supporto professionale, soprattutto in caso di ADHD.

La psicoterapia per gestire l'impulsività

L'impulsività non definisce una persona ma può incidere in maniera negativa sulla sua vita. Con l’aiuto degli psicoterapeuti di Serenis è possibile imparare a riconoscerla e a gestirla per recuperare il proprio equilibrio emotivo e vivere in questo modo un'esistenza piena e appagante.

Fonti:

  • EpiCentro. (n.d.-b). Sindrome da deficit di attenzione - EpiCentro - Istituto Superiore di Sanità. EpiCentro. https://www.epicentro.iss.it/deficit-attenzione/
  • ADHD nell’adulto: confronto tra pazienti trattati in età infantile e in età adulta. (2022). Università Di Pisa. https://etd.adm.unipi.it/t/etd-05022022-193116/
  • Mainardis, S. ADHD in età adulta: l'impulsività e la disregolazione emotiva possibili fattori di rischio per lo sviluppo del gioco d'azzardo patologico.

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Domenico De DonatisPsichiatra e Direttore Sanitario
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Domenico De Donatis è un medico psichiatra con esperienza nella cura dei disturbi psichiatrici. Laureato in Medicina e Chirurgia presso l'Università di Parma, ha poi ottenuto la specializzazione in Psichiatria all'Università Alma Mater Studiorum di Bologna. Registrato presso l'Ordine dei Medici e Chirurghi di Pescara con il n° 4336, si impegna a fornire trattamenti mirati per migliorare la salute mentale dei suoi pazienti.
Dott.ssa Martina MiglioreDirettore della Formazione e dello Sviluppo
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Romana trapiantata in Umbria. Laureata in psicologia e specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale. Ex-ricercatrice in Psicobiologia e psicofarmacologia. Visione pratica e creativa del mondo, amo le sfide e trovare soluzioni innovative. Appassionata di giochi di ruolo e cultura pop, li integro attivamente nelle mie terapie. Confermo da anni che parlare attraverso ciò che amiamo rende più semplice affrontare le sfide della vita.
Federico RussoPsicologo, Psicoterapeuta, Neuropsicologo
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Psicologo e psicoterapeuta con 8 anni di Esperienza. Iscrizione all’Ordine degli Psicologi - Regione Puglia, n° 5048. Laurea in Psicologia clinica e della salute, Università degli Studi di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia presso l'Istituto S. Chiara. Crede che la parte migliore del suo lavoro sia il risultato: l’attenuazione dei sintomi, la risoluzione di una difficoltà, il miglioramento della vita delle persone.
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