Farmaci per ADHD: quali sono ed effetti collaterali

L’ADHD è un disturbo neurosviluppo che colpisce sia bambini che adulti, influenzando diversi aspetti della vita quotidiana. Esploreremo l’efficacia dei farmaci nel trattamento, discutendo delle opzioni terapeutiche comuni e degli effetti collaterali.
Trattamento farmacologico per l'ADHD

Secondo il DSM V, l’ADHD, ovvero il disturbo da deficit di attenzione/iperattività, è un disturbo del neurosviluppo che si manifesta durante l’infanzia e può influenzare diversi aspetti della vita anche in età adulta. Caratterizzato da un diverso funzionamento cerebrale rispetto al normale “neurotipico”, l’ADHD non è considerato una malattia ma piuttosto una variante di funzionamento cerebrale. Sebbene l’approccio principale al trattamento sia attraverso interventi comportamentali e terapie psicologiche, in alcuni casi possono essere prescritti farmaci per l’ADHD.

In questo articolo, esamineremo l’efficacia dei farmaci nel trattamento dell’ADHD, discutendo delle opzioni terapeutiche più comuni e del loro impiego negli adulti. Esploreremo anche il ruolo dei farmaci nel supporto durante il periodo di studio e analizzeremo gli eventuali effetti collaterali associati. Inoltre, considereremo alternative terapeutiche non farmacologiche e approcci psicoterapeutici per gestire l’ADHD in modo completo e personalizzato.

Farmaci per la cura dell’ADHD

Le persone con ADHD hanno un cervello che risponde in modo diverso agli stimoli esterni, rendendo anche le distrazioni più piccole particolarmente attraenti e influenzando la sfera sociale, scolastica, lavorativa e personale. Per diagnosticare l’ADHD, è necessario rivolgersi a un professionista della salute mentale o ad uno specialista in neuropsichiatria infantile.

Le opzioni terapeutiche per l’ADHD includono sia farmaci che terapie non farmacologiche. Iniziamo con una panoramica delle categorie principali dei farmaci per l’ADHD. È importante notare che la scelta del farmaco e della sua dose è una decisione presa esclusivamente dal medico, tenendo conto della gravità del disturbo e della risposta individuale al trattamento.

Quali sono i farmaci più utilizzati per l’ADHD?

Esistono diverse opzioni farmacologiche disponibili per gestire l’ADHD, ciascuna con meccanismi d’azione e caratteristiche specifiche che vanno a regolare i sintomi dell’ADAH. Di seguito, forniamo un elenco sintetico dei principali farmaci psicostimolanti e non impiegati nel trattamento di questa condizione:

FarmacoBenefici
Metilfenidatomigliora l’attenzione, riduce l’iperattività e l’impulsività
Atomoxetinamigliora l’attenzione, riduce l’impulsività e l’iperattività
Modafinilmigliora la vigilanza, l’attenzione e la concentrazione, ed è considerato un trattamento alternativo negli adulti con ADHD che necessitano di un’alta concentrazione per lo studio o il lavoro.
Buprioprionemigliora l’umore, l’attenzione e la concentrazione, e può essere utile nei casi di ADHD associato a depressione
Valproatoriduce l’aggressività, l’irritabilità e può migliorare l’attenzione e l’impulsività nei pazienti con ADHD

Metilfenidato (Ritanil, Equasym, Medikinet)

  • Meccanismo d’azione: il metilfenidato agisce come uno psicostimolante aumentando l’attività dei neurotrasmettitori, in particolare della dopamina e della noradrenalina, nel cervello; è il farmaco comunemente prescritto per trattare l’ADHD nei bambini.
  • Formulazioni: disponibile in diverse formulazioni a rilascio immediato e prolungato per adattarsi alle esigenze individuali dei pazienti.
  • Modalità di assunzione: solitamente assunto una o due volte al giorno, a seconda della formulazione prescritta.

Atomoxetina (Strattera)

  • Meccanismo d’azione: è un inibitore selettivo del reuptake della noradrenalina, che agisce aumentando i livelli di questo neurotrasmettitore nel cervello.
  • Particolarità: può richiedere diverse settimane per manifestare pienamente i suoi effetti terapeutici.
  • Modalità di assunzione: solitamente assunta una volta al giorno, preferibilmente alla stessa ora ogni giorno.

Questo farmaco in particolare, secondo una nota rilasciata dall’AIFA nell’aprile 2023, non verrà più commercializzato, tuttavia il principio attivo resterà in commercio e sarà compito del proprio medico operare una diagnosi e una prescrizione idonea.

Modafinil (Provigil)

  • Meccanismo d’azione: agisce stimolando il sistema nervoso centrale, aumentando l’attività della dopamina e della noradrenalina nel cervello.
  • Particolarità: può essere utilizzato anche per la narcolessia.
  • Modalità di assunzione: solitamente assunto una volta al giorno al mattino.

Bupriopione (Wellbutrin, Zyban)

  • Meccanismo d’azione: è un antidepressivo atipico che agisce principalmente come inibitore della ricaptazione della dopamina e della noradrenalina.
  • Benefici: migliora l’umore, l’attenzione e la concentrazione, e può essere utile nei casi di ADHD associato a depressione e in caso di disturbi dell’umore.
  • Modalità di assunzione: solitamente assunto una o due volte al giorno, a seconda della formulazione prescritta.

Valproato (Depakin)

  • Meccanismo d’azione: è un farmaco antiepilettico che agisce modificando l’attività dei neurotrasmettitori nel cervello, incluso l’acido gamma-aminobutirrico (GABA).
  • Particolarità: è generalmente utilizzato nei casi in cui sono presenti anche sintomi di aggressività o disturbi del controllo degli impulsi che differenziano l’ADHD dall’ADD, insieme ad altri farmaci per calmare l’aggressività.
  • Modalità di assunzione: solitamente assunto una o due volte al giorno, sotto stretto controllo medico.

Farmaci per ADHD negli adulti

Per gli adulti con ADHD, l’atomoxetina rappresenta un’alternativa efficace nel trattamento quando il trattamento elettivo non è appropriato. Comunemente commercializzata come Strattera, questa opzione terapeutica non è raccomandata per ADHD in bambini al di sotto dei 6 anni. L’atomoxetina agisce principalmente attraverso l’inibizione della ricaptazione della noradrenalina, un neurotrasmettitore cruciale per regolare l’attività cerebrale e promuovere uno stato di calma.

Sebbene il suo meccanismo d’azione non sia ancora completamente compreso, si ritiene che l’atomoxetina miri principalmente a ridurre l’impulsività e l’iperattività nei pazienti affetti da ADHD.

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Farmaci adhd: un aiuto per studiare

L’ADHD combinato presenta sintomi di deficit di attenzione, iperattività e impulsività. Per adulti con difficoltà di concentrazione per studio o lavoro causata dalla procrastinazione, quando l’atomoxetina non è efficace, il modafinil (Provigil) potrebbe rappresentare un’alternativa da considerare, sebbene inizialmente sviluppato per la narcolessia.

Studi recenti, inclusa una revisione condotta da Danielle Turner nel 2014, suggeriscono che il modafinil possa migliorare le abilità cognitive nelle persone con deficit di attenzione. Tuttavia, ulteriori ricerche sono necessarie per confermare l’efficacia del modafinil nel trattamento dell’ADHD e per determinarne l’approvazione nella pratica clinica per questa condizione.

supporto nello studio con ADHD

Effetti collaterali dei farmaci per l’ADHD

I farmaci per l’ADHD possono causare effetti indesiderati, che richiedono un’accurata valutazione per distinguere dai sintomi della sindrome stessa. Rispetto al metilfenidato, comuni effetti collaterali includono perdita di appetito, dimagrimento, e dolori addominali. Altri effetti indesiderati possono comprendere mal di testa, ansia, irritabilità e tendenza al pianto.

È importante prestare particolare attenzione se il paziente assume altri farmaci che agiscono sul Sistema Nervoso Centrale, come antidepressivi, anticonvulsivanti o sedativi, poiché possono verificarsi interferenze tra i diversi principi attivi.

Trattare l’ADHD senza ricorrere ai farmaci

Per trattare l’ADHD, non è necessariamente prescritta solo la terapia farmacologica. Migliorare lo stile di vita mediante l’adozione di sane abitudini e promuovere l’attività fisica come mezzo per gestire l’eccesso di energia può rivelarsi efficace, anche in caso di insonnia.

Inoltre, coinvolgere i genitori nella responsabilizzazione e fornire una psicoeducazione agli insegnanti può rappresentare un valido supporto nel trattamento di questa condizione. Se la condizione risulta tale da compromettere le normali attività quotidiane, la legge 104 che norma la condizione di ADHD può fornire un valido strumento alle famiglie nella richiesta di un maggiore supporto. Soprattutto l’ambiente scolastico deve allinearsi al disturbo, fornendo attività inclini alla condizione di ciascun bambino affetto da ADHD, a cui si associa una maggiore creatività. In questi casi si ricorre normalmente a programmi scolastici specifici, come il PEI e il PDP a seconda delle esigenze di ciascun alunno.

Approcci psicoterapeutici per l’ADHD

L’ADHD è curabile soprattutto con la psicoterapia cognitivo-comportamentale: rappresenta il trattamento principale senza l’uso di farmaci, dimostrando effetti significativi secondo studi condotti da Weiss e colleghi. Questo approccio, che include tecniche come la mindfulness, è efficace nel migliorare le capacità attentive.

Serenis, una piattaforma dedicata, offre questo tipo di trattamento, aiutando coloro che vivono con l’ADHD a gestire il disagio emotivo e sociale associato, sia in età giovanile che adulta.

Se stai cercando uno psicologo online, noi possiamo aiutarti: siamo un centro medico autorizzato e offriamo un servizio completamente online solo con professionisti dotati di specializzazione.

Bibliografia:

DSM-5 (Manuale Diagnostico Statistico dei Disturbi Mentali, 5° edizione), 2013, American Psychiatric Association

Turner D. (2014), A review of the use of modafinil for attention-deficit hyperactivity disorder , Expert Review of Neurotherapeutics, Volume 6 – Issue 4

Weiss M., Murray C., Wasdell M., Greenfield B., Giles L. and Hechtman L. (2012), A randomized controlled trial of CBT therapy for adults with ADHD with and without medication, BMC Psychiatry

Cairncross M. and Miller C. J. (2020), The Effectiveness of Mindfulness-Based Therapies for ADHD: A Meta-Analytic Review, Journal of Attention Disorder, Volume 24, Issue 5

Domenico De Donatis

Approccio:
Titolo di studio
Descrizione
Domenico De Donatis è un medico psichiatra con esperienza nella cura dei disturbi psichiatrici. Laureato in Medicina e Chirurgia presso l'Università di Parma, ha poi ottenuto la specializzazione in Psichiatria all'Università Alma Mater Studiorum di Bologna. Registrato presso l'Ordine dei Medici e Chirurghi di Pescara con il n° 4336, si impegna a fornire trattamenti mirati per migliorare la salute mentale dei suoi pazienti.

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Revisori

reviewer

Dott. Domenico De Donatis

Medico Psichiatra

Ordine dei Medici e Chirurghi della provincia di Pescara n. 4336

Laurea in Medicina e Chirurgia presso l'Università degli Studi di Parma. Specializzazione in Psichiatria presso l'Università Alma Mater Studiorum di Bologna.

reviewer

Dott. Federico Russo

Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale e Neuropsicologo, Direttore Clinico di Serenis

Ordine degli Psicologi della Puglia n. 5048

Laurea in Psicologia Clinica e della Salute presso l’Università degli Studi “G. D’Annunzio” di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale a indirizzo neuropsicologico presso l’Istituto S. Chiara di Lecce.

reviewer

Dott.ssa Martina Migliore

Psicologa Psicoterapeuta specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale

Ordine degli Psicologi dell'Umbria n.892

Psicologa e Psicoterapeuta cognitivo comportamentale, docente e formatrice. Esperta in ACT e Superhero Therapy. Membro dell'Associazione CBT Italia, ACT Italia e SITCC. Esperta nell'applicazione di meccaniche derivanti dal gioco alle strategie terapeutiche evidence based e alla formazione aziendale.