L’ADHD a scuola: pei o pdp?

Il Piano Educativo Individualizzato (PEI) e il Piano Didattico Personalizzato (PDP) sono due strumenti fondamentali per supportare gli alunni con ADHD (Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività) nel contesto scolastico, ma si rivolgono a esigenze diverse.
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L’ADHD a scuola

Il Disturbo da Deficit Attentivo con Iperattività (ADHD) è classificato tra i disturbi del neurosviluppo ed è caratterizzato da inattenzione, incapacità di portare a termine un compito, difficoltà organizzative, frequenti dimenticanze, impulsività e iperattività. Come affermato nelle Linee Guida della SINPIA i sintomi non sono causati da deficit cognitivo. Questi comportamenti in un contesto scolastico possono avere delle conseguenze molto negative come:

  • difficoltà a stare seduti
  • scarsa abilità nel prendere appunti
  • difficoltà a seguire una lezione
  • incapacità di portare a termine i compiti assegnati
  • atteggiamenti provocatori
  • mancato rispetto delle regole scolastiche

L’ADHD nei bambini può essere scambiato per svogliatezza o scarse capacità intellettive causando spesso una bassa autostima e una maggiore difficoltà nell’instaurare sane relazioni con gli altri. I risultati di un recente studio sottolineano l’importanza di effettuare una corretta diagnosi e di iniziare il trattamento dell’ADHD il prima possibile per ridurre l’impatto negativo del disturbo sul rendimento scolastico del bambino (Jangmo et al., 2019).

ADHD: quando richiedere la certificazione 104?

Per richiedere la certificazione 104 è necessaria una valutazione clinica approfondita che attesti che i sintomi dell’ADHD hanno un impatto significativo nella vita del soggetto. La Legge 104/92 considera infatti persona con disabilità chi “presenta una minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva, che è causa di difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa e tale da determinare un processo di svantaggio sociale o di emarginazione”. Queste condizioni valgono anche per gli adulti con ADHD.

Cosa sono PEI E PDP?

Con l’acronimo PEI si intende il Piano Educativo Individualizzato mentre il PDP si riferisce al Piano Didattico Personalizzato (PDP). Si tratta di due tipologie di strumenti scolastici indirizzati alle esigenze particolari di un singolo studente che presenta, come riferito dal Ministero della Salute, Bisogni Educativi Speciali (BES) a causa di svantaggi temporanei o permanenti nelle capacità fisiche, comportamentali, intellettuali, emotive e sociali.

A cosa servono?

Il PEI e il PDP sono progetti educativi che favoriscono l’inclusione scolastica di ogni alunno e alunna nella classe.

Cosa sono PEI E PDP?

Piano educativo individualizzato (PEI)

Il Piano educativo individualizzato si rivolge agli studenti e alle studentesse che hanno ricevuto una diagnosi funzionale di disabilità certificata sulla base della Legge 104/92. La progettazione del PEI prevede la collaborazione della famiglia, della scuola e della neuropsichiatria e si avvale della collaborazione di un docente di sostegno.

Ogni quanto va rivisto il PEI?

Il PEI va aggiornato periodicamente per verificare gli eventuali progressi scolastici raggiunti dall’allievo. Nel passaggio da un ciclo scolastico all’altro il PEI va rivisto integralmente.

Piano didattico personalizzato (PDP)

Il PDP è un progetto educativo predisposto dal Consiglio di Classe per andare incontro alle specifiche esigenze educative di uno studente che presenta alcune condizioni come:

  • Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) come disgrafia, disortografia, dislessia e discalculia;
  • altri disturbi evolutivi come ADHD e disturbi della condotta;
  • svantaggi socio-economici, culturali e linguistici.

Gli strumenti compensativi

Per favorire il successo formativo e la piena inclusione scolastica degli alunni il PDP prevede l’uso nella didattica di strumenti compensativi che servono a ridurre gli effetti negativi dello svantaggio come l’uso di:

  • computer
  • software di sintesi vocale e videoscrittura
  • registratore
  • calcolatrici
  • mappe concettuali, schemi, formulari
Piano didattico personalizzato (PDP)

Le misure dispensative

Le misure dispensative hanno lo scopo di evitare che lo svantaggio possa comportare un insuccesso scolastico e propongono interventi efficaci per l’ADHD come ad esempio:

  • dispensa dalla lettura a voce alta
  • tempi più lunghi per lo svolgimento delle verifiche
  • programmare in anticipo interrogazioni e compiti in classe

Differenza tra PEI e PDP

Il Piano Educativo Individualizzato (PEI) e il Piano Didattico Personalizzato (PDP) sono strumenti utilizzati nel contesto scolastico italiano per supportare gli alunni con esigenze educative speciali, ma si rivolgono a bisogni diversi.

Il PEI è destinato agli alunni con disabilità certificata ai sensi della legge 104/92. È uno strumento multidisciplinare che coinvolge non solo l’aspetto didattico ma anche quello sociale, emotivo e terapeutico dell’alunno. Il PEI è elaborato da un’équipe multidisciplinare che include insegnanti, terapisti, psicologi e la famiglia, e mira a definire un percorso educativo personalizzato che possa favorire l’integrazione scolastica e sociale dell’alunno.

Il PDP è rivolto agli alunni con Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) o altre difficoltà di apprendimento, ma non a quelli con una disabilità certificata. Il PDP si concentra sulle strategie didattiche e sugli strumenti compensativi necessari per permettere all’alunno di raggiungere gli obiettivi formativi. Viene redatto dagli insegnanti in collaborazione con la famiglia e, se necessario, con il supporto di specialisti, e si basa sulle specifiche necessità didattiche dello studente.

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Per l’ADHD serve il PEI o il PDP?

A seconda del livello di gravità del disturbo ADHD il neuropsichiatra può valutare due opzioni:

  • richiedere la certificazione 104 – nei casi più gravi si ricorre al PEI che permette di avere un insegnante di sostegno nella classe;
  • chiedere al Consiglio di Classe di avviare stesura di un PDP sulla base della certificazione di ADHD.

Mio figlio con ADHD ha diritto al PEI o al PDP?

A volte un genitore si chiede se il figlio con ADHD abbia diritto al PEI o al PDP. Entrambe le soluzioni sono possibili e vanno prese in considerazione sulla base di un’attenta analisi svolta dal neuropsichiatra.

Fonti

  • Fogarolo F., (2012), Costruire il Piano Didattico Personalizzato, Trento, Erikson;
  • Ianes D., Celi F. e Cramerotti S. (2005), Il piano educativo individualizzato. Progetto di vita. Trento, Erikson;
  • Jangmo, A., Stålhandske, A., Chang, Z., et al. (2019). Attention-Deficit/Hyperactivity Disorder, school performance, and effect of medication. Journal of the American Academy of Child and Adolescent Psychiatry, 58(4), 423–432.
Redazione

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Revisori

reviewer

Dott. Domenico De Donatis

Medico Psichiatra

Ordine dei Medici e Chirurghi della provincia di Pescara n. 4336

Laurea in Medicina e Chirurgia presso l'Università degli Studi di Parma. Specializzazione in Psichiatria presso l'Università Alma Mater Studiorum di Bologna.

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Dott. Federico Russo

Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale e Neuropsicologo, Direttore Clinico di Serenis

Ordine degli Psicologi della Puglia n. 5048

Laurea in Psicologia Clinica e della Salute presso l’Università degli Studi “G. D’Annunzio” di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale a indirizzo neuropsicologico presso l’Istituto S. Chiara di Lecce.

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Dott.ssa Martina Migliore

Psicologa Psicoterapeuta specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale

Ordine degli Psicologi dell'Umbria n.892

Psicologa e Psicoterapeuta cognitivo comportamentale, docente e formatrice. Esperta in ACT e Superhero Therapy. Membro dell'Associazione CBT Italia, ACT Italia e SITCC. Esperta nell'applicazione di meccaniche derivanti dal gioco alle strategie terapeutiche evidence based e alla formazione aziendale.