Per sessuofobia si intende un una fobia specifica classificabile come un disturbo d’ansia. Questo significa che, chi ne soffre, prova una paura morbosa e invalidante nei confronti del sesso e dell’attività sessuale in generale.
Questa può comprendere: rapporti sessuali, pratiche di masturbazione, visione di video erotici o altro ancora. Il sessuofobico cerca quindi di evitare tutto ciò che riguarda la sessualità, poiché gli causa sensazioni di profondo disagio che possono anche arrivare ad essere causa di attacchi di panico.
Non si sa ancora molto sulla sessuofobia; si ritiene che le cause potrebbero essere individuate in esperienze traumatiche (come abusi o molestie) o in patologie pregresse come disturbi d’ansia o disturbo evitante della personalità. Anche i rapporti con le figure genitoriali, o strutture morali e valoriali particolarmente rigide, possono essere causa di sessuofobia.
Le ipotesi di cura comprendono percorso terapeutico atto alla gestione dello stimolo ansiogeno, analisi delle esperienze traumatiche, terapia affiancata all’utilizzo di farmaci.
Sessuofobia: una definizione
La sessuofobia è un disturbo spesso sottovalutato; basti pensare che nel DSM-5 (Manuale statisco e diagnosito dei disturbi mentali) non compare alcuna categoria diagnostica per questa psicopatologia. Non sorprende che la sessuofobia venga spesso scambiata per avversione sessuale (una forma di disfunzione sessuale) o per disturbo del desiderio (cioè per semplice riduzione della libido).
Al contrario, la sessuofobia funge come fobia specifica: il soggetto che ne soffre ha pensieri intrusivi e patologici, profonda ansia in presenza di stimoli di natura erotica, può mettere in atto tentativi di evitamento per evitare il disagio causato dalla sessualità.
La sessuofobia ha un legame innegabile con l’ansia generalizzata; il che rende difficile distinguerla da angosce non patologiche si possono sperimentare in giovane età. Vediamo quindi la patologia più nel profondo, indagandone i sintomi principali e le cause.
Paura del sesso: quali sono i sintomi?
C’è un legame profondo tra problematiche di natura sessuale ed ansia. Non soprende che la sessuofobia possa causare sintomatologie molto simili a quelle di un attacco d’ansia. In presenza dello stimolo, i sintomi possono comprendere:
- nausea;
- vomito;
- cefalee;
- vampate di calore e di freddo;
- ansia eccessiva;
- timore;
- repulsione;
e altro ancora.
Quando si presentano i sintomi?
Come sottolineato, tali sintomi possono presentarsi durante l’incontro con lo stimolo ansiogeno. Per esempio, quando un sessuofobico entra a contatto con una situazione di natura erotica (una scena di sesso in un film, un incontro erotico con un partner); o anche quando gli si presentano scenari che evocano lontanamente la sfera sessuale. Potrebbe allora provare vera e propria repulsione; terrore; talvolta attacchi di panico.
In alcuni casi, il paziente sa che la repulsione è ingiustificata. Altre volte lo ignora toltalmente. Altri sintomi a breve e lungo termine possono comprendere:
- isolamento sociale (per evitare l’incontro con situazioni legate all’erotismo);
- messa in atto di strategie di evitamento (il rifiuto di avere un partner e simili);
- repulsione nei confronti di baci o semplici abbracci.
Cause della sessuofobia
La sessuofobia è un disturbo complesso, con cause altrettanto complesse nel vissuto profondo dell’individuo. Sembra indubbio che esperienze traumatiche come abusi e molestie possano portare allo sviluppo di sessuofobia. Tra le possibili cause quindi indichiamo:
- abusi sessuali e molestie;
- rigida morale laica o religiosa;
- rapporto con figure genitoriali iperprotettive;
- immagine distorta del proprio corpo, con conseguente paura del giudizio altrui (condizione ricollegabile al disturbo evitante di personalità o alla fobia sociale).
Le cause possono anche presentarsi in concomitanza: se abbiamo ricevuto un’educazione molto rigida, improntata alla soppressione degli impulsi sessuali, saremo naturalmente più propensi a sviluppare repulsione nei confronti del sesso.
Ricordiamo che anche un’esperienza di continui rifiuti emotivi da parte delle figure genitoriali, potrebbe generare inconsapevole rancore verso i potenziali partner e quindi essere causa di sessuofobia.
Effetti a lungo termine della sessuofobia
I disturbi fobici possono avere conseguenze gravi anche nel lungo periodo. Per esempio, la sessuofobia può portare a sviluppare:
- isolamento sociale;
- depressione;
- bassa autostima;
con conseguente peggioramento della qualità della vita. Nei casi più gravi, può contribuire allo sviluppo di psicosi e/o disturbo ossessivo compulsivo della personalità.
Come superare la sessuofobia?
Per superare la sessuofobia, è necessario affidarsi ad uno specialista che abbia esperienza nel trattamento dei disturbi fobici. Come prima cosa, si fornirà al paziente una corretta e approfondita diagnosi effettuata attraverso domande mirate.
In seguito, e a seconda della causa specifica, si opterà per un opzione di trattamento: mirata alla gestione degli stimoli ansiogeni, al trattamento del disturbo d’ansia generalizzata, alla metabolizzazione di vissuti traumatici come molestie o abusi sessuali.
Il trattamento indicato per queste psicopatologie è quello cognitivo-comportamentale o breve strategico; modelli capaci di agire sulla sintomatologia in tempi brevi, così da consentire al paziente di concentrarsi sulle problematiche profonde che hanno portato allo sviluppo della problematica.
In alcuni casi, alla terapia verrà affiancato un trattamento a base di farmaci.
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