Quando si parla di rupofobia o paura dello sporco, si intende una fobia specifica che nasce in relazione alla possibilità, concreta e non, di entrare in contatto con qualcosa di sporco, non igienico o con una qualunque fonte di contaminazione.
É una paura patologica e irrazionale, che va a scatenare in chi ne soffre una serie di comportamenti e rituali di pulizia di sé e dell’ambiente circostante in modo ripetitivo. Non a caso, infatti, chi soffre di rupofobia tenderà a essere anche una persona ossessionata dall’igiene. C’è tutta una serie di sintomi fisici legati agli attacchi di panico che possono subentrare come reazione alla fobia e che vanno a minare e limitare la qualità della vita di chi ne soffre.
Ecco perché è bene prendere coscienza della propria fobia, per imparare a superarla con l’aiuto di uno o una psicoterapeuta con esperienza in fobie, in grado di aiutare a gestire la paura dello sporco e a migliorare la qualità della propria vita.
Rupofobia o paura dello sporco, significato
La rupofobia o paura dello sporco è una fobia specifica che nasce al contatto o al pensiero dello stesso con persone, animali, cose e ambienti ritenuti sporchi, non puliti e in generale poco igienici. In alcune persone si può manifestare anche come una paura dei germi e dei batteri, o anche come un timore verso ciò che si considera potenzialmente inquinante.
Questa paura porta chi ne soffre ad adottare comportamenti compulsivi legati alla propria pulizia e a quelle degli ambienti che vivono, oltre a evitare di trovarsi in luoghi e situazioni ritenute potenzialmente “pericolose”.
La rupofobia, quindi, può avere dei tratti in comune con il disturbo ossessivo-compulsivo (DOC), che sono caratterizzati dalla presenza di pensieri, immagini e impulsi ricorrenti che vengono percepiti dal soggetto come indesiderati e involontari (ossessioni). Questi pensieri intrusivi portano un reale disagio a chi li prova, spingendo ad adottare comportamenti anche estremi e rituali per prevenire e/o ridurre l’ansia e il disgusto che si prova nei confronti dell’oggetto della paura stessa (compulsioni).
Nel caso della rupofobia, quindi, il soggetto tenderà ad avere un timore esagerato legato allo sporco e alla possibilità, anche remota, di potersi contaminare con esso (e di contaminare gli altri), adottando tutta una serie di comportamenti preventivi come:
- lavarsi frequentemente mani e corpo;
- pulire in modo maniacale oggetti, indumenti e ambienti;
- effettuare ripetuti controlli degli stessi per verificarne la pulizia;
- indossare guanti, mascherine e altri dispositivi per evitare il contatto con lo sporco;
- ridurre il contatto con ogni possibile agente contaminante e di sporco.
Oltre poi a generare una serie di sintomi legati agli attacchi di forte ansia che possono subentrare quando ci si trova in contatto diretto o indiretto con lo sporco.
Cause e sintomi della rupofobia
Parlando di rupofobia e sintomi, per esempio, il primo effetto che si può manifestare è un senso di disagio e di repulsione verso lo sporco o anche solo verso l’idea di trovarsi in presenza dello stesso, insieme alla paura dei batteri o dei germi a cui si può potenzialmente essere esposti, ma non solo.
Tra i sintomi legati alla paura dello sporco e all’impossibilità di pulire sé e l’ambiente circostante, ci sono quelli connessi allo sviluppo di una forte “risposta di allarme”, tra cui:
- crisi di pianto;
- accelerazione del battito cardiaco;
- tremori;
- formicolii;
- sudorazione fredda o vampate di calore;
- nausea e vomito;
- sensazione di soffocamento;
- senso di svenimento o vertigini;
- sensazione di confusione;
- senso di oppressione e di dolore al petto;
- tensione muscolare;
e altri. Tutti sintomi invalidanti che vanno a intaccare e limitare la qualità della vita della persona. Ecco perché è bene comprendere i motivi per cui si genera la rupofobia, le cause psicologiche che la determinano, come affrontarla, per poi superarla.
La cause della rupofobia
Le cause della rupofobia sono diverse e non sempre facilmente identificabili. Come per molte altre fobie, però, è chiaro che anche la paura dello sporco può essere legata a una componente ereditaria così come a:
- episodi traumatici vissuti in cui era presente dello sporco;
- ricordi dolorosi o di disagio;
- l’essersi ammalato e l’aver visto qualcuno ammalarsi dopo un contatto con qualcosa di sporco;
- l’aver vissuto circondati da maniaci dell’ordine e della pulizia o che a loro volta soffrivano di rupofobia, ecc.
Tutte concause che possono favorire la comparsa della fobia e che è importante riconoscere. Per riuscire a superarla con un percorso di psicoterapia mirato e con l’aiuto di una persona esperta specializzata in paura dello sporco.
Come curare la rupofobia, l’intervento della psicoterapia
Curare la paura dello sporco è possibile. Lo si può fare attraverso un percorso mirato alla gestione e al controllo degli stimoli ansiogeni e delle varie manifestazioni che ne derivano.
In caso di rupofobia, la terapia maggiormente utilizzata e utile è quella cognitivo-comportamentale, il cui scopo è quello di portare il paziente a razionalizzare la propria paura, esponendolo all’oggetto della sua fobia in modo graduale, aiutandolo a concentrarsi sulla reazione verso i pensieri ansiogeni collegati a esso, modificando il circolo vizioso che si crea tra fobia e reazioni fobiche. Il tutto accompagnando la persona ad affrontare e ridimensionare le convinzioni negative associate alla sua paura.
Ma non solo. Come integrazione alla terapia cognitivo comportamentale, è possibile intervenire sui sintomi causati dalla rupofobia anche con una terapia farmacologica. Solitamente prevede l’utilizzo di medicinali come:
- le benzodiazepine;
- i beta-bloccanti;
- gli antidepressivi triciclici;
- gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI);
- gli inibitori della monoamino ossidasi (MAOI).
Tutti farmaci che vengono prescritti unicamente dal medico e che non vanno a risolvere la fobia, ma che riducono solo i sintomi derivanti dall‘ansia che genera.
Per risolvere la rupofobia in psicologia, quindi, è necessario rivolgersi a uno o una psicoterapeuta con focus in fobie come questa, che aiuterà chi ne soffre a minimizzarne l’impatto sulla sua vita quotidiana, portandolo a risolvere il problema in modo concreto e duraturo, migliorando così il proprio stato di benessere sia fisico che mentale.
Psicoterapeuta: come scegliere
Una volta presa la decisione di farti aiutare da uno o una psicoterapeuta per prenderti cura di te, è il momento di trovare la persona giusta. La decisione non è semplice: ci sono diverse scuole di psicoterapia con diverse tecniche. Ma è proprio questo uno dei momenti più delicati, perché scegliere quella sbagliata potrebbe far fallire la terapia. Ecco qualche consiglio per intraprendere il percorso che fa per te:
- Scegli qualcuno che non sia legato a parenti o amici: durante la terapia devi sentirti tranquillo o tranquilla e poterti aprire completamente. Questo avviene meglio con professionisti che non sono connessi alla tua sfera di conoscenze;
- Trova uno o una psicoterapeuta con esperienza: per quanto tutti i terapeuti abbiano avuto una formazione completa, migliaia di ore di esperienza sul campo e una specializzazione sono garanzia di un percorso di successo;
- Scegli qualcuno con cui entri in sintonia: questo lo puoi sapere veramente solo provando una seduta, ma in fase di prenotazione puoi porre delle domande che ti aiuteranno a capire meglio se lo o la psicoterapeuta che hai scelto fa al caso tuo. Come sarà strutturato il percorso? Su cosa ci si concentrerà? Sono previsti esercizi e compiti a casa?
Una soluzione è il servizio di psicoterapia online di Serenis, il centro medico che, tra le altre cose, cura anche questo blog. Serenis ha solo psicoterapeuti esperti. Te ne assegna uno adatto alla tua situazione, con cui farai una prova gratuita e inizierai un percorso (e se per qualche motivo non entri in sintonia, puoi richiedere un terapeuta diverso con un clic). Ci sono anche molti altri modi per trovare uno psicoterapeuta valido: per esempio puoi chiedere al medico di base o rivolgerti a un consultorio nella tua zona. L’importante è fare il primo passo.
A chi rivolgersi
Se pensi di soffrire di rupofobia, per superare questo disturbo debilitante può essere utile rivolgersi a uno o una psicoterapeuta che possa valutare le cause e i rimedi, per aiutarti a tornare a vivere una vita più serena, facendo bene sia al corpo, che alla mente.
Ricordati sempre che il primo passo che si compie per la propria salute è quello più importante.
Se vuoi liberarti della paura dello sporco, ad esempio, su Serenis si possono trovare terapeuti e terapeute online per aiutarti a superare questo disturbo e a guarire.
Bibliografia e approfondimenti
Paura di contaminazione nel Disturbo Ossessivo-Compulsivo su Ipsico
Disturbo ossessivo compulsivo (DOC) su Ipsico
Rupophobia (or misophobia): fear of dirt and its causes su Psychologysay.net