Sessuologo: chi è, cosa fa e in cosa può aiutarci

Per dare una definizione corretta della sessualità occorre chiarire cosa intendiamo quando parliamo di salute.

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) questo concetto fa riferimento a “uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale”. La soddisfazione sessuale quindi rientra negli elementi che contribuiscono al raggiungimento di questo benessere.

Capire la sfera erotica nella quale ci muoviamo non è semplice perché la nostra sessualità è determinata da fattori fisiologici ma anche psicologici, sociali, culturali, etici che influenzano il nostro desiderio e ovviamente il rapporto con gli altri.

Il desiderio e la pulsione sessuale non possono essere ridotti a mero istinto. L’erotismo è frutto del soddisfacimento di un bisogno fisico e psicologico e dell’appagamento di una domanda o richiesta d’amore.

La nostra sessualità quindi si trova in uno spazio che non è soltanto fisico o mentale.

È una zona franca e intermedia, collocata in una fascia che va oltre il soma e la psiche. Qui troveremo la combinazione unica e irripetibile determinata dalla nostra fisiologia ovviamente ma anche dalla genetica, dalla nostra storia personale, dalla cultura, dalla religione e dalla nostra etica.

Una vita sessuale appagante nasce nel momento in cui questi fattori convivono pacificamente e la loro somma regala gioia e appagamento.

Il problema è che spesso la sfera erotica non ci regala quella sensazione di pieno soddisfacimento perché può essere investita da una serie di problematiche che la rendono un terreno fertile per l’ansia, la somatizzazione, i sensi di colpa o la frustrazione.

Ed è proprio qui che entra in gioco la sessuologia.

Cos’è la sessuologia?

Proviamo a riassumere quanto abbiamo detto finora nel concetto di sessuologia.

Questa scienza è una disciplina che studia i rapporti sessuali sotto diversi punti di vista. La sfera erotica viene indagata prendendo in considerazione:

  • la fisiologia
  • la psicologia
  • la sfera socio-culturale


La sessuologia offre un approccio multifattoriale e affronta tutte quelle situazioni che possono avere un impatto più o meno significativo sulla nostra vita intima, indipendentemente dall’età o orientamento sessuale.


Il sessuologo è una figura professionale che può aiutare i suoi pazienti a migliorare la vita sessuale attraverso:

  • ascolto: aiutando a risolvere dubbi e difficoltà specifiche;
  • consulenza: offre alternative per migliorare qualsiasi difficoltà o problema sessuale e relazionale;
  • terapia: indica trattamenti per curare o migliorare le patologie e le difficoltà rilevate durante l’anamnesi e la consultazione.

Il sessuologo quindi è una figura professionale che può aiutarci a superare le nostre difficoltà a livello sessuale, permettendoci di recuperare una sfera erotica e, in generale, una qualità della vita soddisfacente e appagante.

L’ambito nel quale si muove è davvero vasto e non si esaurisce nel supporto che offre in caso di problemi e disfunzioni sessuali maschili e femminili. Il sessuologo può occuparsi di terapia di coppia, di orientamento, formazione, prevenzione e ricerca.

È una figura a tutto tondo quindi che informa, accompagna, spiega e guida i pazienti senza giudicarli.

Non esiste una facoltà specifica. Per diventare sessuologi è necessario conseguire una laurea in Psicologia (5 anni) o in Medicina (6 anni). e, successivamente, iscriversi a un corso di specializzazione della durata di 4 anni, organizzato dall’Istituto di Sessuologia Clinica (ISC) o da un altro un ente accreditato.

Al termine del percorso, il sessuologo clinico può scegliere se esercitare nel settore pubblico oppure in quello privato, dedicandosi alla libera professione.


L’obiettivo del sessuologo, o terapista sessuale, è quello di accogliere e aiutare persone che incontrano varie difficoltà nella vita intima e in generale nella relazione di coppia.

Questo specialista si occupa in primo luogo dei problemi che rientrano nella categoria delle disfunzioni sessuali come:

  • disfunzioni erettili o impotenza
  • dispareunia ovvero il dolore durante il rapporto
  • vulvodinia

Il sessuologo indaga anche problemi molto più profondi come la dipendenza da sesso o dalla pornografia, le parafilie o disturbi derivanti da eventi traumatici come abusi e violenze.

Attenzione però a non considerare questa figura come un punto di riferimento solo in caso di patologie.

Il sessuologo aiuta i suoi pazienti a ritrovare un equilibrio in seguito ai disturbi di adattamento che seguono periodi delicati come la gravidanza o la menopausa, o derivanti da difficoltà di comunicazione all’interno della coppia, dalla gelosia eccessiva o dalla dipendenza emotiva.

Le finalità della terapia sono davvero numerose. L’aiuto di questo specialista ci aiuta a ritrovare il desiderio, il piacere e l’appagamento sessuale. Permette di superare le crisi di coppia e risolvere i problemi di autostima, ci stimola a trovare un nuovo equilibrio o nuove abitudini. In molti casi ci aiuta a capire il motivo di fantasie sessuali più o meno ricorrenti, e integrarle all’interno di una vita sessuale soddisfacente.

Consultare un sessuologo permette di evitare il cronicizzarsi di un problema, di allontanarsi dai sensi di colpa, dalla frustrazione e, in molti casi, anche dalla depressione che può manifestarsi in seguito ai problemi nella vita sessuale.

Chiunque si trovi in ​​difficoltà nella propria vita affettiva e sessuale può chiedere il supporto del sessuologo.

Non occorre essere in coppia per un consulto, possiamo rivolgerci allo specialista sia per le difficoltà relazionali ma anche per quelle strettamente personali. Tuttavia, i sessuologi consigliano alle coppie di partecipare insieme all’incontro, perché il problema che riguarda nello specifico uno dei due partner ha sempre delle conseguenze sulla stabilità e sull’armonia della coppia.

In cosa consiste la visita sessuologica?


Da un punto di vista strettamente tecnico, lo specialista deve capire se il problema per il quale stiamo chiedendo un consulto è primario o secondario, cronico o improvviso oppure se è biologico, accidentale, relazionale o psicologico.

Le prime due o tre sedute quindi sono necessarie per cercare l’origine del disturbo.

L’anamnesi viene formulata sulla base di alcune domande specifiche che riguardano la nostra storia personale, sessuale e medica. Ogni paziente viene analizzato in base a diversi elementi come l’età, eventuali trattamenti o malattie che hanno un impatto sulla sessualità, come la depressione, ad esempio, o l’assunzione di ansiolitici.

Una volta terminata l’anamnesi, si passa alla fase successiva. Se il sessuologo è anche un medico, può prescrivere una serie di esami clinici necessari per verificare la natura del problema e, nel caso, prescrivere un trattamento farmacologico. In caso contrario, il terapista ci indirizzerà verso i medici specialisti di riferimento.

Il terzo step è rappresentato dall’approccio terapeutico vero e proprio che può prevedere un percorso individuale o di coppia con l’ausilio di strumenti come la terapia analitica, la terapia cognitivo comportamentale, esercizi di rilassamento e così via.

Una parte fondamentale della “cura” è rappresentato dalla cosiddetta Terapia Mansionale Integrata (TMI) che consiste nell’assegnazione di compiti ed esercizi da svolgere a casa, applicabili a numerose disfunzioni o problemi di natura sessuale.

Quanto dura un trattamento di sessuologia?


Il consiglio generale è di non aspettare il punto di rottura all’interno della coppia o con se stessi ma di agire in tempo. In linea di massima, il percorso rientra nella categoria delle terapie brevi per cui sono sufficienti dalle 10 alle 15 sedute.


I problemi che riguardano la sfera sessuale sono più comuni di quanto pensiamo. Secondo un recente report, ben 16 milioni di italiani soffrono di problemi sessuali e non solo. Secondo il Censis, il 20% dei matrimoni nel nostro Paese falliscono proprio a causa della mancanza o insufficienza di sesso nella vita coniugale della coppia.

Il problema è che spesso non capiamo se sia il caso o meno di rivolgersi allo specialista.

Vi sveliamo un piccolo trucco che vi toglierà qualsiasi perplessità.

Non aspettiamo di avere delle grandi difficoltà sessuali.

Per capire se dobbiamo richiedere il supporto di questo professionista, non dobbiamo far altro che porci una semplice domanda:

“Questo problema rallenta o ostacola la mia vita sessuale e relazionale?”

La risposta è la chiave capace di fugare qualsiasi dubbio. Ripensiamo alla nostra vita e cerchiamo di capire se il sesso sta diventando una fonte di preoccupazione, se evitiamo il più possibile l’intimità con il partner o qualsiasi relazione di natura affettiva.

La sessualità è vita, piacere, comunicazione, intimità e legame: prendersene cura non è una scelta ma un obbligo verso noi stessi e la nostra salute.

Per scegliere un sessuologo possiamo consultare gli Albi professionali delle associazioni che regolamentano la figura di questo specialista (ancora in via di definizione dal punto di vista legale) e decidere se scegliere un percorso in presenza oppure online, protetti dall’intimità e dal comfort delle mura domestiche.

La psicoterapia online di Serenis

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Revisori

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Dott. Raffaele Avico

Psicoterapeuta, psicotraumatologo e terapista certificato EMDR I

Ordine degli Psicologi del Piemonte num. 5822

Psicoterapeuta, psicotraumatologo e terapista EMDR. È membro della ESDT (European Society for Trauma and Dissociation) e socio AISTED (Associazione italiana per lo studio del trauma e della dissociazione).

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Dott. Rosario Urbani

Psicoterapeuta specializzato in cognitivo comportamentale

Ordine degli Psicologi della Campania num. 6653/A

Laureato in Neuroscienze presso la Seconda Università di Napoli. Specializzato presso l’istituto Skinner in psicoterapia cognitivo comportamentale. Analista del comportamento ABA e specializzato anche nella tecnica terapeutica dell'EMDR.

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Dott.ssa Maria Vallillo

Psicoterapeuta specialista in Lifespan Developmental Psychology

Ordine degli Psicologi del Lazio num. 25732

Laurea in Psicologia presso l'Università degli Studi di Chieti. Specializzazione in psicoterapia e psicologia del ciclo di vita presso l’Università la Sapienza di Roma. Esperta in neuropsicologia e psicodiagnostica e perfezionata in psico-oncologia.