Ritrovare sé stessi: un percorso di crescita personale

Ritrovare se stessi è un viaggio intrapreso per riscoprire la propria essenza e potenziale, sottolineando l’importanza della crescita personale attraverso l’auto-riflessione e il superamento degli ostacoli.
ritrovare se stessi e crescita personale

È comune per molti attraversare fasi della vita in cui ci sentiamo insoddisfatti o persi, spinti dagli eventi senza una chiara direzione. In questi momenti, possiamo perdere il senso di scopo e desiderare una guida o una bussola per ritrovare noi stessi.

Questa ricerca di significato e orientamento può essere parte naturale del percorso di crescita personale e del superamento delle sfide della vita. Tuttavia, per alcuni può essere un processo difficoltoso e potrebbe richiedere il sostegno di un esperto della salute mentale. Se ti interessa l’argomento, approfondiamolo insieme in questo articolo.

Ritrovare sé stessi: quando si sente l’esigenza?

Ritrovare sé stessi può essere è un’esigenza che si presenta quando ci sentiamo intrappolati in una fase di bassa energia e poca motivazione. Ci sentiamo persi e senza una direzione chiara, nonostante le molte scelte apparentemente disponibili nel mondo moderno. Ad esempio, si può sperimentare difficoltà nel prendere decisioni e sentirsi in un labirinto senza mappa, con molte strade che sembrano non portare da nessuna parte. Le situazioni in cui ritrovare sé stessi è una priorità sentita fortemente sono:

  • cambiamenti nella vita significativi, come la fine di una relazione, la perdita di un lavoro, un trasferimento in una nuova città ma non solo. Erik Erikson sostiene che i momenti di crisi sono legati a specifiche fasi della vita e dell’età;
  • sentirsi costantemente sopraffatti dallo stress, dalle aspettative sociali o dalle pressioni familiari;
  • perdita di interesse per passioni e attività che un tempo erano significativi;
  • costante sensazione di vuoto o di mancanza di soddisfazione;
  • periodi di introspezione che possono portare a domande profonde sulla propria identità;
  • condizioni emotive come la depressione o l’ansia;
  • cambiamenti di priorità, come nel passaggio dalle diverse fasi di vita.

Una crisi esistenziale rappresenta un momento di profonda difficoltà, spesso innescato da eventi stressanti o traumatici che minano il benessere e la qualità della vita. Durante questa fase, si perde l’equilibrio precedente e ci si trova a dover affrontare nuove sfide per ritrovare stabilità e prendersi cura di sé stessi.

Tuttavia, è proprio in queste situazioni che siamo spinti a riflettere e a interrogarci su chi siamo veramente e su come possiamo affrontare queste sfide. Dopo aver superato periodi di questo tipo, le persone spesso desiderano cogliere nuove opportunità e possono percepire di essere cresciute e maturate dal punto di vista personale.

come fare per ritrovare se stessi

Cosa fare quando ci si sente persi nella vita?

Ritrovare sé stessi può essere difficile, ma questi consigli degli esperti possono aiutarci:

PraticaDescrizione breve
Pratica la consapevolezzaSii consapevole dei tuoi pensieri, emozioni e comportamenti senza giudizio. Osserva te stesso e cerca l’autenticità.
Riconosci i tuoi valoriIdentifica i valori fondamentali che guidano le tue azioni e decisioni per definire la vita che desideri condurre.
Rifletti sulle passioni e interessiRitorna alle attività che ti entusiasmano e integralele nella tua routine quotidiana per aumentare la gioia e l’ispirazione.
Sperimenta nuove esperienzeEsci dalla tua comfort zone e prova nuovi hobby, viaggi o incontri sociali per scoprire lati inediti di te stesso.
Fai attenzione alle relazioniColtiva relazioni autentiche che contribuiscano alla tua crescita personale e influenzino positivamente la tua identità.
Pratica l’autenticitàSii sincero con te stesso e gli altri, evitando di conformarti a ruoli o aspettative esterne per essere veramente te stesso.
Pianifica il tempo per te stessoDedica regolarmente del tempo all’auto-riflessione e al relax attraverso pratiche come la meditazione o il contatto con la natura.
Accetta il cambiamentoAbbraccia la natura dinamica del cambiamento e permetti a te stesso di evolvere nel tempo, seguendo la tua evoluzione personale.

Inoltre, passare del tempo da soli può essere molto utile. Quando ci concediamo momenti di solitudine, rigeneriamo le nostre energie e ci prepariamo a fronteggiare il mondo con rinnovata determinazione. Questo ci permette di riconoscere i nostri limiti, rendendoci conto che molte delle nostre difficoltà sono causate da situazioni al di là del nostro controllo. Spesso, lo stress e l’ansia cronica derivano più dal nostro eccessivo desiderio di controllo che dagli eventi stessi.

Infine, liberarsi da vecchi schemi mentali limitanti può apportare vantaggi concreti nella nostra vita.

Vuoi iniziare il tuo percorso di psicoterapia adesso?

Compila il questionario Serenis e scopri il terapeuta più adatto a te

Primo colloquio gratuito

Sedute online

Il servizio di psicoterapia meglio recensito in Italia

Inizia il questionario

Cambiare routine per ritrovare sé stessi: è davvero utile?

Cambiare la propria routine può aiutare nel percorso per ritrovare sé stessi, tuttavia è importante comprendere sia vantaggi che svantaggi. Uno dei principali vantaggi di rompere la routine è la possibilità di scoprire nuove esperienze e interessi, oltre a darci nuova prospettiva sulle cose.

Inoltre, cambiare la routine può favorire una maggiore consapevolezza e presenza mentale nel momento presente. Questo ci aiuta a essere più attenti alle nostre azioni e decisioni quotidiane, migliorando così la nostra capacità di auto-riflessione e di crescita personale. Affrontare le paura di cambiare vita, potrebbe dunque portare a una maggiore fiducia in sé stessi e delle proprie capacità.

D’altra parte, ci sono alcuni svantaggi da considerare. Cambiare la routine può causare inizialmente un senso di instabilità o confusione, poiché dobbiamo adattarci a nuove situazioni e abitudini. Questo può portare a una resistenza emotiva al cambiamento e a un disagio iniziale. Inoltre, c’è il rischio di perdere la stabilità che la routine offre. Questo potrebbe rendere più difficile ritrovare te stesso e mantenere un equilibrio tra novità ed elementi familiari nella vita quotidiana.

Vantaggi di cambiare routineSvantaggi di cambiare routine
Scoperta di nuove esperienze e interessiPossibile senso di instabilità o confusione
Cambiamento di prospettiva e visione del mondoResistenza emotiva al cambiamento
Maggiore consapevolezza e presenza mentaleIniziale disagio o stress legato al cambiamento
Superamento delle paure e incremento della fiduciaRischi di perdere la routine e la stabilità
Stimolo alla creatività e all’innovazionePossibili difficoltà nel mantenere un equilibrio tra novità e stabilità
Opportunità di crescita personale e auto-esplorazionePotenziale per sentirsi sopraffatti dai cambiamenti

Cambiare la routine dunque potrebbe sembrare una soluzione superficiale. Il ritrovamento di sé stessi richiede spesso introspezione profonda e lavoro interiore, non solo modifiche esterne come cambiare le proprie abitudini. Il rischio è quello di smarrirsi ulteriormente anziché trovare una direzione.

Sentirsi persi: cosa non fare

Ritrovare se stessi è una sfida importante nella società moderna, dove siamo costantemente bombardati da impegni, relazioni e stimoli vari. È facile perdersi nel frastuono quotidiano e allontanarsi dalla propria autenticità. Tuttavia, ci sono alcune cose da tenere a mente per preservare la nostra salute mentale, che approfondiamo di seguito.

  • Innanzitutto, è essenziale evitare di sovraccaricarsi di impegni. La frenesia della vita può portare a un senso di sopraffazione e a una perdita del contatto con noi stessi. Trovare del tempo libero per riflettere e rigenerarsi è fondamentale per mantenere un senso di chi siamo veramente.
  • Inoltre, il confronto costante con gli altri e le influenze sociali possono farci sentire inadeguati o fuori posto. Ognuno di noi ha un percorso unico da seguire, e concentrarsi troppo su ciò che gli altri stanno facendo o pensando può distoglierci dalla nostra autenticità.
  • Le emozioni negative, come tristezza, rabbia o frustrazione, non vanno ignorate. È importante affrontarle e comprenderle piuttosto che reprimerle. Questo ci aiuta a connetterci con noi stessi su un livello più profondo e a sviluppare una maggiore consapevolezza emotiva.
  • Non bisogna temere nemmeno il silenzio e la solitudine. Anche se possono spaventare all’inizio, sono momenti preziosi per ascoltare i nostri pensieri più profondi e riconnetterci con noi stessi.
  • Infine, non aver paura di fare cambiamenti nella tua vita se senti che qualcosa non ti rappresenta più. Il cambiamento è parte integrante della crescita personale.

Se un periodo risulta particolarmente faticoso e complesso da gestire, puoi richiedere un aiuto professionale per ritrovare te stesso. Con Serenis, puoi iniziare un percorso di psicoterapia online con uno psicologo selezionato in base alle tue esigenze. Insieme, troverete il modo migliore per te per acquisire maggior consapevolezza e riordinare i pensieri.

ritrovare se stessi per stare bene

Ricerca della propria identità

Il concetto di identità e ristrutturazione emerge come importante nella psicologia, specialmente durante periodi di crisi. Secondo gli studi della psicologa Anne Colby, quando ci troviamo di fronte a momenti difficili, dobbiamo ridefinire chi siamo e cosa è veramente importante per noi nella vita.

Questa ridefinizione può essere dolorosa e piena di sfide emotive, ma nel lungo termine ci aiuta a capire meglio chi siamo veramente. Secondo Rollo May, un famoso psicologo, quando ci sentiamo angosciati durante periodi difficili, è come se fosse un campanello d’allarme che ci dice di indagare più a fondo su noi stessi.

La sofferenza che proviamo durante queste situazioni difficili può essere un’opportunità per scoprire nuovi lati della nostra identità che prima ignoravamo. Questo processo di crescita personale attraverso la crisi è studiato anche dalla psicologia positiva, che si concentra sullo sviluppo delle nostre capacità personali e sulla ricerca della felicità.

Scoprire le nostre risorse e capacità può portare a una maggiore soddisfazione nella vita. La psicologia positiva ci dice che superare con successo periodi difficili può portare a una trasformazione personale, dove diventiamo più forti e consapevoli di noi stessi nel lungo termine. La resilienza, ovvero la capacità di affrontare e adattarsi alle avversità, è fondamentale in questo percorso di ritrovare se stessi.

soluzioni per ritrovare se stessi

Domande da porsi per ritrovare sé stessi

Per ritrovare sé stessi è essenziale intraprendere un viaggio interiore di riflessione e autoesplorazione. Queste domande possono aiutarci:

CategoriaDomande da porsi
Riflessione generaleChi sono veramente? Quali sono i miei valori fondamentali? Cosa mi rende davvero felice?
Identità personaleQuali sono i miei punti di forza e debolezza? Cosa mi distingue dagli altri?
Passioni e interessiQuali sono le attività che mi entusiasmano? Cosa mi faceva felice da bambino?
Obiettivi di vitaQuali sono i miei obiettivi a lungo termine? Cosa voglio davvero realizzare nella mia vita?
RelazioniQuali sono le relazioni più significative per me? Mi sento apprezzato/a e compreso/a dalle persone intorno a me?
Benessere emotivoCome affronto lo stress e le sfide quotidiane? Quali attività mi aiutano a sentirmi bene con me stesso/a?
Stile di vitaCome mi prendo cura di me stesso/a fisicamente, emotivamente e mentalmente?
AutenticitàMi sento autentico/a nelle varie aree della mia vita (lavoro, relazioni, hobby)?
Passato e futuroCosa posso imparare dagli eventi passati? Quali sono le mie aspettative per il mio futuro?
Crescita personaleIn che modo posso sviluppare le mie capacità e competenze? Come posso migliorare come persona?

Queste domande possono essere utili per avviare un processo di riflessione personale e aiutare a esplorare chi siamo veramente, cosa ci rende felici e quali passi possiamo intraprendere per stare bene con noi stessi.

Fonti:

  • Blum, Gloria J., and Barry Blum. “Feeling Good About Yourself: A Human Sexuality and Socialization Curriculum.” (1975).
  • Gan, Muping, Daniel Heller, and Serena Chen. “The power in being yourself: Feeling authentic enhances the sense of power.” Personality and Social Psychology Bulletin 44.10 (2018): 1460-1472.
  • Neff, Kristin. Self-compassion: The proven power of being kind to yourself. Hachette UK, 2011.
  • Parr, Vincent E. “How to feel good without feeling good about yourself (or the art of living).” Journal of rational-emotive and cognitive-behavior therapy 15.1 (1997): 5-17.
Dott.ssa Martina Migliore

Approccio:
Titolo di studio
Descrizione
Romana trapiantata in Umbria. Laureata in psicologia e specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale. Ex-ricercatrice in Psicobiologia e psicofarmacologia. Visione pratica e creativa del mondo, amo le sfide e trovare soluzioni innovative. Appassionata di giochi di ruolo e cultura pop, li integro attivamente nelle mie terapie. Confermo da anni che parlare attraverso ciò che amiamo rende più semplice affrontare le sfide della vita.

Questa pagina è stata verificata

I nostri contenuti superano un processo di revisione in tre fasi.

Scrittura

Ogni articolo viene scritto o esaminato da uno psicoterapeuta prima di essere pubblicato.

Controllo

Ogni articolo contiene una bibliografia con le fonti citate, per permettere di verificare il contenuto.

Chiarezza

Ogni articolo è rivisto dal punto di vista stilistico, per agevolare la lettura e la comprensione.

Revisori

reviewer

Dott. Domenico De Donatis

Medico Psichiatra

Ordine dei Medici e Chirurghi della provincia di Pescara n. 4336

Laurea in Medicina e Chirurgia presso l'Università degli Studi di Parma. Specializzazione in Psichiatria presso l'Università Alma Mater Studiorum di Bologna.

reviewer

Dott. Federico Russo

Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale e Neuropsicologo, Direttore Clinico di Serenis

Ordine degli Psicologi della Puglia n. 5048

Laurea in Psicologia Clinica e della Salute presso l’Università degli Studi “G. D’Annunzio” di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale a indirizzo neuropsicologico presso l’Istituto S. Chiara di Lecce.

reviewer

Dott.ssa Martina Migliore

Psicologa Psicoterapeuta specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale

Ordine degli Psicologi dell'Umbria n.892

Psicologa e Psicoterapeuta cognitivo comportamentale, docente e formatrice. Esperta in ACT e Superhero Therapy. Membro dell'Associazione CBT Italia, ACT Italia e SITCC. Esperta nell'applicazione di meccaniche derivanti dal gioco alle strategie terapeutiche evidence based e alla formazione aziendale.