Accettare le critiche: ruolo dell’autostima

Accettare le critiche è un atto di empowerment personale che implica il riconoscimento della volontà di crescere e sviluppare una maturità emotiva.
superare e affrontare le critiche

La capacità di accettare le critiche dipende dalla nostra maturità emotiva e psicologica, che ci permette di trarre insegnamenti dagli altri. Tuttavia, è importante distinguere tra critiche distruttive e quelle costruttive che possono favorire la nostra crescita personale. Scopriamo insieme come riconoscerle e come imparare ad accettare le critiche.

Cosa sono le critiche?

Le critiche e i feedback (letteralmente, “informazione di ritorno”) sono messaggi che riceviamo dagli altri riguardo al nostro comportamento o alle nostre azioni. Questo tipo di informazione può venire da diverse fonti e contesti. Può trattarsi di un padre che rimprovera il figlio di procrastinare lo studio, o il nostro capo che ci offre consigli su come migliorare le prestazioni lavorative. Nel corso della vita, andiamo tutti incontro a critiche più o meno gravi, e in alcune circostanze è richiesto proprio a noi stessi di darle. Pertanto, è importante imparare ad accettare le critiche come opportunità di riflessione, e allo stesso modo imparare a darle attraverso una comunicazione assertiva.

Carol Dweck nel 2002 ha introdotto il concetto di mindset, ovvero il modo in cui le persone vedono le proprie capacità e potenziale di crescita. Questo concetto si divide in due categorie: il mindset di crescita e il mindset fisso.

  • Il mindset di crescita è proprio di chi crede nella possibilità di migliorare le proprie capacità attraverso l’impegno, la pratica e la perseveranza. Questo approccio è supportato da autori come Alfred Binet, uno dei creatori del primo test di intelligenza, che sosteneva che l’intelligenza sia influenzata dall’ambiente e dalla formazione, piuttosto che essere innata.
  • D’altra parte, ci sono anche sostenitori dell’idea di un’intelligenza innata, come Lewis Terman, che ha condotto lo Stanford-Binet Intelligence Test. Il mindset fisso pertanto, è la credenza che le proprie capacità non cambino. Queste persone pensano di avere un certo livello di intelligenza o talento e che questo non possa essere migliorato con lo sforzo.

Accettare le critiche come opportunità di apprendimento è un’abilità in cui sono più propese persone con un mindset di crescita. Infatti, chi non crede di poter migliorare ulteriormente potrebbe sentirsi minacciato o attaccato dalle critiche, impedendosi di imparare e svilupparsi ulteriormente.

come fare per accettare le critiche

Come si definisce una persona che non accetta le critiche?

Il concetto di “permalosità” è comunemente associato a chi non accetta le critiche. In inglese, questa caratteristica è descritta come “thin-skinned“, cioè una persona facilmente ferita o offesa da critiche o commenti negativi (in modo metaforico, come se avesse una “pelle sottile”). Tuttavia, la sensibilità alle critiche non è una caratteristica specifica di una particolare personalità, ma si manifesta in individui con vari profili psicologici, ciascuno con le proprie motivazioni.

  • Per esempio, il narcisista è estremamente suscettibile alle critiche perché teme che qualsiasi osservazione possa minare la sua autostima, percependole come una minaccia alla sua immagine.
  • Invece, chi ha tratti della personalità borderline vive le critiche come una prova d’amore fallita, alimentando sensazioni di delusione e sfiducia.
  • Per coloro che soffrono della sindrome dell’abbandono, le critiche risvegliano la paura del rifiuto già sperimentata in passato, aumentando la sensibilità al giudizio degli altri e il senso di inadeguatezza.
  • Infine, la bassa autostima rende le persone più vulnerabili alle critiche, in quanto legano la loro valutazione personale alla paura di non essere degni di apprezzamento.

Pertanto, accettare le critiche può essere più difficile in caso di disturbi di personalità, poca consapevolezza delle proprie capacità o di infanzia difficile.

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Quando le critiche fanno male?

Le critiche possono ferire quando vengono percepite in modo insensibile e privo di rispetto, o quando colpiscono personalmente. È normale sentirsi vulnerabili quando le critiche riguardano aspetti sensibili della nostra vita, come l’aspetto fisico dopo aver affrontato disturbi alimentari. Inoltre, può essere difficile accettare le critiche se non costruttive, ma mosse esclusivamente con l’intento di ferirci. Questo tipo di critica distruttiva spesso si manifesta in relazioni manipolative, dove viene usata per minare la fiducia e l’autonomia del partner. D’altra parte, anche una critica che contiene una verità può ferire se è intrisa di odio o rancore personale. In queste situazioni, è essenziale imparare a comunicare in modo non violento e difendersi dalle influenze esterne negative, stabilendo confini sani.

Dare e accettare critiche costruttive tra studenti

Recentemente, diversi studi hanno confermato l’importanza di coinvolgere gli studenti stessi nella valutazione del loro apprendimento, come evidenziato anche dall’Assessment for Learning (Black & Williams, 1998). Quando gli studenti valutano il lavoro dei loro compagni, imparano anche su sé stessi. Questo li aiuta a crescere e a sviluppare abilità importanti per il loro futuro, come la capacità di dare feedback e accettare le critiche (fonti: Boud & Molloy, 2013; Nicol, 2010; Boud, Ajjawi, Dawson, & Tai, 2018; Boud & Soler, 2016).

Possiamo pensare al feedback come una mappa: sappiamo dove siamo in questo momento e dove possiamo migliorare per andare nella direzione giusta. Infatti, se costruttivo, è molto apprezzato dagli studenti perché sanno che li aiuterà a ottenere risultati migliori. In particolare, dagli studi è emerso che le critiche costruttive sono più efficaci se hanno queste caratteristiche:

CaratteristicheDescrizione
Chiare e specificheIn questo modo è chiaro cosa è stato fatto bene e dove si può migliorare.
Costruttive Oltre ad accettare critiche costruttive, gli studenti apprezzano suggerimenti pratici o esempi per migliorare.
TempestiveLe critiche date in modo tempestivo dopo aver completato un compito permettono agli studenti una maggiore chiarezza.
Eque e obiettiveGli studenti desiderano essere valutati in base alle loro prestazioni effettive, senza pregiudizi o favoritismi.
PersonalizzateOgni studente è diverso, quindi apprezzano quando le critiche sono personalizzate e si danno consigli per le specifiche esigenze di ciascuno

Inoltre, una comunicazione interattiva con gli studenti migliora la qualità del feedback oltre ad accettare le critiche, e aiuta gli studenti a rispondere in modo più costruttivo.

Come rispondere ad una persona che ti giudica?

Se qualcuno ti giudica, attendi di esserti calmato per poi rispondere in modo rispettoso e con sicurezza. Per rispondere in questi casi, l’assertività è la strada migliore. Ecco dei suggerimenti che puoi tenere a mente per accettare le critiche o in caso di giudizi personali:

  • comprendere il punto di vista della persona che ti sta facendo una critica può aiutarti a rispondere nel modo più efficace, non reagire impulsivamente, ma ascolta attentamente ciò che ti dice;
  • respira profondamente e cerca di mantenere la calma. Comunica come ti senti senza attaccare l’altra persona: in questo modo si renderà conto di avere un atteggiamento sbagliato;
  • se non sei d’accordo con l’altra persona, cerca di instaurare un dialogo attivo e una comunicazione aperta al confronto;
  • non farti influenzare negativamente dal giudizio, stabilisce dei confini sani con le altre persone e riduci i contatti con chi ti critica sempre in modo eccessivo.

Se ti senti emotivamente fragile e credi di aver bisogno di un esperto della salute mentale, Serenis può aiutarti attraverso la psicoterapia online. Con uno psicologo, puoi affrontare le tue difficoltà emotive, comprendere la loro origine e lavorare sulla tua modalità di gestione delle critiche. Se non sai come superare la timidezza e affrontare le persone che ti giudicano, puoi parlarne con un professionista.

come rispondere a una persona che ti giudica

Sensibilità alle critiche e psicopatologie

La ricerca condotta da Gordon D. Atlas e colleghi presso l’Alfred University evidenzia come l’elevata sensibilità alle critiche possa essere correlata a una maggiore probabilità di sviluppare psicopatologie come depressione e ansia sociale. In particolare, numerosi studi hanno osservato che pazienti affetti da depressione tendono ad essere più sensibili alle critiche, interpretando anche commenti neutri come personali attacchi. Inoltre le persone sensibili possono sentirsi scoraggiate e demotivate dopo aver ricevuto delle critiche, ostacolando il perseguimento dei propri obiettivi con determinazione.

Accettare le critiche quando si è affetti da depressione può comportare una serie di sfide e conseguenze. Infatti, possono essere percepite come conferme di sentimenti negativi già presenti nella persona depressa, contribuendo alla difficoltà emotiva e alla sensazione di inadeguatezza che si prova in tale condizione (fonte: Boyce & Parker, 1989; Davidson et al., 1989). Prendersi cura di sé in questo contesto diventa ancora più complesso. Inoltre, le critiche possono alimentare i pensieri distorti tipici della depressione, come l’autocommiserazione, l’autocritica e la convinzione di non essere degni di apprezzamento. Questo può portare a isolarsi ulteriormente dagli altri, nel tentativo di proteggersi dall’esperienza di ulteriore dolore emotivo o di giudizio negativo.

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P.A.S e reazioni emotive alle critiche

Per le persone altamente sensibili (P.A.S), le critiche scatenano una reazione profonda e istintiva nel cervello. Quando riceviamo un commento negativo, oltre alla parte razionale del cervello, attiviamo anche quella “emotiva”, ovvero il sistema limbico. Questo è come il magazzino delle emozioni, dove sono conservati i ricordi dolorosi del passato e i trigger che li scatenano. Secondo Julie Bjelland, terapeuta specializzata nelle P.A.S., il sistema limbico è particolarmente attivo in queste persone, rendendole più suscettibili alle critiche.

Mentre una persona non-PAS potrebbe distanziarsi razionalmente dalle critiche e affrontarle con calma, le persone sensibili devono elaborare maggiormente le emozioni associate. Non si tratta solo di commenti superficiali: accettare le critiche in questi casi può riportare in superficie una serie di emozioni complesse e profonde.

soluzioni alle critiche per accettarle

Come imparare ad accettare le critiche?

Accettare le critiche richiede tempo e pazienza, ma è un’abilità che può dare diversi benefici e si può apprendere attraverso semplici passi:

  • la cosa più importante è comprendere che commettere errori è umano, non siamo robot (e pure loro sbagliano), quindi dopo una critica non affliggerti, avrai modo di applicare quanto hai appreso con questa esperienza;
  • rifletti sul fatto se si tratta di un attacco personale oppure no: a volte la nostra percezione può essere distorta e influenzarci;
  • mantieni alta la tua autostima e non smettere di credere nelle tue capacità;
  • evita di reagire quando la rabbia è ancora calda, ma scarica l’adrenalina e affronta la situazione a freddo. Per fare questo cerca di concentrarti sul tuo respiro e a riflettere;
  • ricordati che spesso le critiche sono necessarie per evolvere nel proprio ruolo, ad esempio come farebbe un supervisore di lavoro affinché si possano migliorare le proprie competenze lavorative;
  • non assumere un comportamento difensivo, sii aperto all’ascolto e a migliorare;
  • se non sei d’accordo con quanto ti è stato detto, prova a chiedere spiegazioni e confrontati.

Accettare le critiche fa parte del processo di self empowerment: riconoscere il proprio valore e sfruttare i feedback per la propria crescita personale.

intelligenza emotiva e accettare le critiche

Accettare le critiche con intelligenza emotiva

Le persone emotivamente intelligenti, secondo Goleman, sono in grado di riconoscere le proprie emozioni, comprendere cosa le ha scatenate e gestirle in modo costruttivo. Pertanto sono predisposte ad accettare le critiche e a lavorare su sé stessi per migliorare. Vediamo insieme quali comportamenti è meglio evitare per rispondere alle critiche in maniera emotivamente intelligente.

Reazioni da evitareDescrizione
Minimizzare il problemaNon minimizziamo quanto ci viene riportato dalla critica. Riconosciamo invece anche l’importanza delle piccole cose per puntare all’eccellenza.
RazionalizzareEvitiamo di cercare scuse o giustificazioni per il comportamento criticato, poiché questo non ci aiuta a risolvere il problema alla radice.
Trovare scuseTrovare scuse per il comportamento criticato non ci porta da nessuna parte. Ascoltiamo attentamente il feedback per comprendere il motivo della critica.
GiustificarsiRitenersi sempre nel giusto non è un comportamento appropriato. Bisogna mantenere una mentalità flessibile e aperta all’apprendimento.
Eludere il problemaNon ignoriamo il problema riportato dalla critica, ma affrontiamolo di petto per risolverlo attivamente.
Spostare la colpaBisogna evitare di attribuire sempre la colpa agli altri; invece è importante assumersi la responsabilità dei propri errori e lavorare su sé stessi per migliorare.

Per stare bene con sé stessi, è importante usare l’intelligenza emotiva per non lasciarsi sopraffare dalle emozioni e accettare le critiche per diventare persone migliori.

Fonti:

  • Atlas, Gordon D. e Melissa A. Loro. “Narcisismo e sensibilità alla critica: un’indagine preliminare”. Psicologia attuale 27 (2008): 62-76.
  • Lecce, Serena, Marcella Caputi e Adriano Pagnin. “Effetto a lungo termine della teoria della mente sul rendimento scolastico: il ruolo della sensibilità alla critica”. Giornale europeo di psicologia dello sviluppo 11.3 (2014): 305-318.
  • Taglio, Alexandra L. e Judy Dunn. “Il costo della comprensione delle altre persone: la cognizione sociale predice la sensibilità dei bambini piccoli alle critiche”. Giornale di psicologia e psichiatria infantile 43.7 (2002): 849-860.
Dott.ssa Martina Migliore

Approccio:
Titolo di studio
Descrizione
Romana trapiantata in Umbria. Laureata in psicologia e specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale. Ex-ricercatrice in Psicobiologia e psicofarmacologia. Visione pratica e creativa del mondo, amo le sfide e trovare soluzioni innovative. Appassionata di giochi di ruolo e cultura pop, li integro attivamente nelle mie terapie. Confermo da anni che parlare attraverso ciò che amiamo rende più semplice affrontare le sfide della vita.

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Revisori

reviewer

Dott. Domenico De Donatis

Medico Psichiatra

Ordine dei Medici e Chirurghi della provincia di Pescara n. 4336

Laurea in Medicina e Chirurgia presso l'Università degli Studi di Parma. Specializzazione in Psichiatria presso l'Università Alma Mater Studiorum di Bologna.

reviewer

Dott. Federico Russo

Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale e Neuropsicologo, Direttore Clinico di Serenis

Ordine degli Psicologi della Puglia n. 5048

Laurea in Psicologia Clinica e della Salute presso l’Università degli Studi “G. D’Annunzio” di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale a indirizzo neuropsicologico presso l’Istituto S. Chiara di Lecce.

reviewer

Dott.ssa Martina Migliore

Psicologa Psicoterapeuta specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale

Ordine degli Psicologi dell'Umbria n.892

Psicologa e Psicoterapeuta cognitivo comportamentale, docente e formatrice. Esperta in ACT e Superhero Therapy. Membro dell'Associazione CBT Italia, ACT Italia e SITCC. Esperta nell'applicazione di meccaniche derivanti dal gioco alle strategie terapeutiche evidence based e alla formazione aziendale.