Buoni propositi: valori e obiettivi

I “buoni propositi” sono obiettivi personali che ci impegniamo a raggiungere per migliorare noi stessi o la nostra vita. Sono spesso intrapresi all’inizio di un nuovo anno o di una fase importante per stimolare il cambiamento positivo.
come scegliere i buoni propositi

È tradizione, soprattutto a settembre e a gennaio, fissare dei buoni propositi che segnino un nuovo inizio. Tuttavia, stabilire obiettivi è possibile in qualsiasi momento dell’anno, ma è fondamentale che siano ben definiti e caratterizzati da alcune qualità per essere raggiunti con successo. Approfondiamo insieme in questo articolo come stabilire dei buoni propositi per la nostra crescita personale e scopriamo perché può capitare di non riuscire a ottenere i risultati prefissati.

Cosa sono i buoni propositi?

I buoni propositi rappresentano gli obiettivi e impegni che una persona si pone di raggiungere o seguire durante un periodo specifico, come l’inizio di un nuovo anno, l’inizio della scuola o il proprio compleanno. Spesso questi momenti di “inizio” rappresentano un’opportunità per cominciare a dedicarsi alla cura di sé, anche se ogni momento è buono per iniziare, e la nostra cura deve essere nostra priorità. Queste aspirazioni coinvolgono diversi aspetti della vita, come la salute, lo stile di vita, le relazioni, il lavoro o lo sviluppo personale.

Solitamente, i buoni propositi sono motivati dal desiderio di apportare miglioramenti positivi alla propria vita e interrompere vecchie abitudini. Alcuni esempi comuni includono:

  • perdere peso;
  • praticare attività fisica in modo regolare;
  • smettere di fumare;
  • dedicare più tempo alla famiglia;
  • apprendere una nuova abilità;
  • gestire meglio lo stress, ma non solo.

Tuttavia, mantenere i buoni propositi nel lungo periodo può rivelarsi difficile, soprattutto se manca una chiara definizione degli obiettivi o un piano d’azione concreto per raggiungerli. Vediamo dunque quali caratteristiche devono avere i buoni propositi.

cosa sono buoni propositi

Caratteristiche dei buoni propositi: metodo SMART

I buoni propositi sono spesso efficaci quando sono definiti utilizzando il metodo S.M.A.R.T., ovvero caratteristiche che li rendono più gestibili e realizzabili nel lungo termine.

Paul J. Meyer, autore e motivatore americano, è accreditato per aver sviluppato una versione del concetto di obiettivi SMART, noti in campo aziendale, nel contesto dello sviluppo personale e del successo individuale. Ecco cosa significa SMART:

CaratteristicaDescrizioneEsempio
Specifici (Specific)Gli obiettivi dovrebbero essere chiari e dettagliati, evitando generalità.Passare da “migliorare la forma fisica” a “correre almeno 3 volte a settimana per 30 minuti”.
Misurabili (Measurable)Gli obiettivi dovrebbero essere quantificabili in modo da poter misurare il progresso. Utilizzare numeri o metriche concrete aiuta a monitorare i risultati.Passare da “perdere peso” a “perdere 5 kg entro la fine di marzo”.
Raggiungibili (Achievable)Gli obiettivi devono essere realistici e raggiungibili considerando le risorse disponibili. Impostare obiettivi irrealistici può portare a frustrazione e abbandono.Se non hai mai corso prima, impostare un obiettivo di “correre 2 km” anziché “correre 10 km al giorno”.
Rilevanti (Relevant)Gli obiettivi dovrebbero essere importanti e pertinenti alla tua vita e ai tuoi valori. Devono avere un significato personale e allinearsi con ciò che desideri ottenere nel lungo termine.Se il tuo valore principale è la salute, concentrati su obiettivi che migliorano il benessere fisico e mentale.
Temporizzati (Time-bound)Gli obiettivi dovrebbero avere una scadenza chiara e definita. Stabilire una data di completamento aiuta a mantenere la concentrazione e la motivazione.“Imparare a suonare una canzone al pianoforte entro due mesi”.

Spesso, è necessario andare in profondità per capire le motivazioni che ci tengono legati alle solite abitudini. Tra queste motivazioni compaiono la paura del cambiamento, bassa autostima, blocchi mentali ed emotivi. Inoltre bisogna accettare le critiche: solo imparando dai propri errori si riesce a migliorare.

La scala dei valori: come fissare i buoni propositi?

I buoni propositi spesso si rivelano fallimentari, ma la colpa non è sempre da attribuire alla procrastinazione o all’autosabotaggio. Inoltre, parlando di buoni propositi e di lasciare andare il passato, entriamo nel mondo dei valori e degli obiettivi personali. Ma qual è la differenza tra questi due concetti?

  • I valori sono le fondamenta su cui basiamo le nostre scelte e gli obiettivi che ci poniamo.
  • Gli obiettivi sono le tappe concrete che ci aiutano a tradurre i nostri valori in azioni e risultati.

Ad esempio, se il valore principale di una persona è la salute e il benessere, si potrebbero fissare obiettivi come perdere peso, fare più esercizio fisico o mangiare in modo più sano per tradurre quei valori (salute e benessere) in azioni pratiche e buoni propositi (fare attività fisica e mangiare bene).

come stabilire buoni propositi

Autosabotaggio e conseguenze

L’auto-sabotaggio è un po’ come avere un freno a mano tirato mentre cerchiamo di avanzare verso i nostri buoni propositi, come se ci fosse una piccola parte di noi stessi che ci mette i bastoni tra le ruote. Le ragioni dietro questo auto-sabotaggio possono essere piuttosto complesse:

  • la paura del fallimento può far sì che ci arrendiamo prima ancora di provare davvero, magari a causa di esperienze negative passate o di una bassa autostima;
  • alcuni di noi temono anche il successo. Il cambiamento che il successo potrebbe portare può spaventare e allora sabotiamo i nostri sforzi per evitare di affrontare questo cambiamento;
  • a volte la nostra autostima o la mancanza di fiducia nelle nostre capacità ci fa dubitare di noi stessi, e per confermare queste convinzioni negative, sabotiamo i nostri progressi;
  • potremmo anche aver imparato comportamenti autodistruttivi da modelli intorno a noi e influenze sociali che condizionano il modo in cui affrontiamo i nostri obiettivi.

Questo autosabotaggio ha un impatto diretto sui nostri buoni propositi:

  • potremmo non impegnarci appieno nei nostri obiettivi perché, in fondo, non vogliamo davvero avere successo;
  • potremmo finire per adottare comportamenti che contrastano direttamente i nostri obiettivi, come procrastinare o fare scelte poco salutari;
  • se falliamo, potremmo trovare scuse o criticarci duramente, cercando di ridurre il dolore della delusione.

Per interrompere il ciclo dell’autosabotaggio, è essenziale un lavoro consapevole su noi stessi e sulla nostra autostima. Un esperto della salute mentale può aiutarci a superare le dinamiche di auto-sabotaggio e perseguire i nostri buoni propositi. Con Serenis, hai la possibilità di accedere al servizio della psicoterapia online per avere il sostegno di uno psicologo altamente qualificato comodamente da casa tua.

buoni propositi per la salute mentale

Consigli per rispettare i buoni propositi

Dunque, come fare per non limitarci a “sperare” di cambiare vita, ma rispettare realmente i nostri buoni propositi? Ecco dei semplici passi da tenere a mente quando fissiamo i nostri obiettivi:

PassoDescrizione
Scegliere i propositiScrivere tutti i buoni propositi desiderati e poi selezionare quelli veramente importanti e interessanti per noi.
Obiettivi che ci interessanoIdentificare buoni propositi che contribuiscono al nostro benessere generale e che vogliamo realmente perseguire.
RealizzabiliValutare se gli obiettivi sono fattibili considerando tempo, risorse e capacità attuali.
Pochi ma buoniSelezionare solo alcuni obiettivi per concentrare le energie e ridurre lo stress da obiettivi troppo numerosi.
Semplici, precisi e misurabiliDefinire obiettivi chiari e specifici che possano essere facilmente verificati e misurati nel tempo.
Le tappe intermedieIdentificare passi intermedi verso gli obiettivi finali per mantenere alta la motivazione e la perseveranza.
Poniamo una deadlineStabilire una scadenza per gli obiettivi per mantenere la motivazione e misurare i progressi.
Mettiamo in conto gli insuccessiAccettare che ci saranno ostacoli e fallimenti lungo il percorso e adattare i piani di conseguenza.
Condividiamo i buoni propositiParlare degli obiettivi con qualcuno per ottenere supporto, incoraggiamento e responsabilità condivisa.

Seguendo questi passaggi, possiamo aumentare significativamente le probabilità di raggiungere e mantenere i nostri obiettivi nel tempo, trasformando i buoni propositi in realtà concreta e gratificante. Questo può permetterci anche di riaffermare la nostra autenticità interiore e ritrovare noi stessi.

Fonti:

  • Daudkhane, Yogesh. “Perché gli obiettivi SMART non sono abbastanza intelligenti?” Giornale imperiale di ricerca interdisciplinare (2017).
  • Cardano, David. Mental Training. Gli Elementi Chiave dell’Allenamento Mentale per la Crescita Personale e la Gestione Emotiva.(Ebook italiano-Anteprima Gratis): Gli Elementi Chiave dell’Allenamento Mentale per la Crescita Personale e la Gestione Emotiva. Bruno Editore, 2014.
  • Bianchi, Alice. Travel Counseling: Il viaggio come strumento di crescita personale. Edizioni Centro Studi Erickson, 2023.
Redazione

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Revisori

reviewer

Dott. Domenico De Donatis

Medico Psichiatra

Ordine dei Medici e Chirurghi della provincia di Pescara n. 4336

Laurea in Medicina e Chirurgia presso l'Università degli Studi di Parma. Specializzazione in Psichiatria presso l'Università Alma Mater Studiorum di Bologna.

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Dott. Federico Russo

Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale e Neuropsicologo, Direttore Clinico di Serenis

Ordine degli Psicologi della Puglia n. 5048

Laurea in Psicologia Clinica e della Salute presso l’Università degli Studi “G. D’Annunzio” di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale a indirizzo neuropsicologico presso l’Istituto S. Chiara di Lecce.

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Dott.ssa Martina Migliore

Psicologa Psicoterapeuta specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale

Ordine degli Psicologi dell'Umbria n.892

Psicologa e Psicoterapeuta cognitivo comportamentale, docente e formatrice. Esperta in ACT e Superhero Therapy. Membro dell'Associazione CBT Italia, ACT Italia e SITCC. Esperta nell'applicazione di meccaniche derivanti dal gioco alle strategie terapeutiche evidence based e alla formazione aziendale.