Prendersi cura di sé: cosa significa e come fare

Prendersi cura di sé è un atto di amore per sé stessi che influenza anche il nostro rapporto con gli altri.
amore e cura di se

Il rapporto che abbiamo con noi stessi può variare da positivo a conflittuale, e incontrare difficoltà è parte del percorso di crescita personale. Tuttavia, avere cura di noi stessi è fondamentale per il nostro benessere emotivo e deve essere una delle nostre priorità. Se ti interessa l’argomento, approfondiamo insieme come prendersi cura di sé e promuovere la nostra felicità.

Che cosa vuol dire prendersi cura di sé?

Prendersi cura di sé implica un impegno attivo verso lo sviluppo personale, l’autoconsapevolezza e la gestione delle emozioni per promuovere una buona salute mentale e emotiva. Avere cura di sé, pratica nota nell’antica Grecia come “Epimèleia heautoù“, è considerata essenziale fin dai tempi più remoti. Socrate infatti, ha insegnato l’importanza del “conosci te stesso” per raggiungere la felicità, mentre le idee di Epicuro sull’imperturbabilità dell’anima sottolineano la necessità di coltivare la tranquillità interiore per raggiungere il benessere.

Prendersi cura di sé stessi riguarda molteplici aspetti: non si tratta solo di prestare attenzione alla salute fisica e al corpo, come mangiare salutare o fare attività fisica. Si tratta di una dimensione più grande che abbraccia la nostra mente e sentimenti. Infatti, avere cura di noi significa anche comprendere chi siamo, quali sono i nostri valori, i nostri interessi e quali obiettivi vogliamo raggiungere. Anche coltivare relazioni e amicizie che ci fanno stare bene contribuiscono al nostro benessere e alla nostra felicità.

importanza di prendersi cura di se

Perché non mi prendo cura di me?

Il nostro comportamento, incluso quello di auto-cura, è strettamente legato alle nostre convinzioni. Ci sono cinque motivi nascosti che spesso minano la cura di sé:

MotivoDescrizione
Credersi egoistiAlcuni pensano che prendersi cura di sé sia un atto egoistico, e questo può portare a sentimenti di colpa quando ci si prende del tempo per sé stessi.
Sentirsi non meritevoliAlcuni credono di non meritare la cura di sé perché pensano di non averla guadagnata. Questa mentalità può portare a un costante senso di insoddisfazione personale.
Mancanza di tempoMolte persone credono che prendersi cura di sé richieda molto tempo, mentre in realtà può essere qualcosa che accade anche in brevi momenti durante la giornata.
Essere controllati dalle circostanzeTalvolta ci si sente vittime delle circostanze esterne, non riconoscendo la propria responsabilità nel prendersi cura di sé stessi.
Sacrificare i propri bisogniC’è un’idea distorta che le persone forti debbano sacrificare i propri bisogni per aiutare gli altri, ignorando così le proprie esigenze.

Tuttavia la mancanza di cura personale può avere conseguenze sia sul nostro benessere individuale, che influenzare le relazioni interpersonali. Quando non ci prendiamo cura di noi stessi, possiamo sviluppare un senso di inadeguatezza che si riflette nelle nostre interazioni. Ci si priva del piacere di vivere il momento presente e si perde il controllo sulla propria vita, compromettendo la capacità di connettersi con noi stessi e con gli altri.

consigli per prenderti cura di te

Non avere cura di sé stessi: conseguenze

Quando trascuriamo la cura di noi stessi, è facile finire in un vortice di emozioni negative che possono portare a sentimenti di tristezza, depressione e un senso di vuoto interiore difficile da colmare. Questo può portare a:

  • compiere scelte non autentiche e che non riflettono i nostri bisogni;
  • sensazione di insoddisfazione e mancanza di realizzazione personale;
  • bassa autostima e dipendenza emotiva dagli altri;
  • difficoltà a prendere le decisioni o prendere scelte in modo impulsivo;
  • negligenza fisica, trascurare l’alimentazione, l’esercizio fisico e l’igiene personale;
  • pigrizia, mancanza di motivazione e basso livello di energia;
  • obiettivi non chiari, bassa produttività e tendenza a procrastinare;
  • stress, ansia e salute mentale compromessa.

Se ci giudichiamo continuamente in modo estremamente critico, concentrando troppa attenzione sui nostri difetti e su sentimenti negativi, questo atteggiamento può condurci alla paura costante di non essere mai abbastanza (atelofobia). Inoltre, la sensazione di impotenza appresa ci fa percepire di essere in balia degli eventi, senza il potere di intervenire per cambiarne il corso.

Pensa a quando continuiamo a rimuginare sul passato, sentendo la frustrazione di non poter fare nulla per cambiarlo, o a preoccuparci per il futuro, sentendoci impotenti perché non possiamo fare altro che aspettarne l’arrivo. In questo modo, perdiamo completamente di vista l’importanza del presente e non riusciamo a coglierlo appieno né a godere di ciò che offre. Le insicurezze, le paure, le emozioni negative e le influenze sociali possono chiuderci molte porte e limitare le nostre possibilità di agire, impedendoci di esprimere veramente chi siamo e di sviluppare appieno il nostro potenziale.

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La psicoterapia per ritrovare noi stessi

Per intraprendere questo percorso di auto-comprensione e cura di sé, è fondamentale capire i nostri bisogni personali. Se non riusciamo a capire che cosa ci serve per stare bene con noi stessi, potremmo avere bisogno del supporto emotivo di un esperto. Serenis, offre percorsi di psicoterapia: con uno psicologo online, potremo individuare le nostre priorità e ottenere strumenti che ci aiutino a ritrovare noi stessi.

Ci sono anche libri molto utili sull’argomento, come:

  • Intelligenza Emotiva, di Daniel Goleman;
  • The Gifts of Imperfection di Brené Brown;
  • Mindfulness in Plain English di Bhante Henepola Gunaratana;
  • Il Coraggio di Essere Te Stesso di Sue Patton Thoele;
  • The Power of Now di Eckhart Tolle;
  • L’arte della felicità di Dalai Lama e Howard Cutler.
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Consigli per prendersi cura di sé stessi

Per prenderci cura di noi stessi ogni giorno, è importante adottare piccoli accorgimenti che possono fare una grande differenza. Iniziamo ritagliandoci dei momenti quotidiani dedicati a ciò che ci piace fare o alla cura fisica della nostra persona. Ad esempio, possiamo:

  • fare la skin care al mattino o alla sera,
  • fare una colazione che ci soddisfi, in casa o al bar;
  • indossare qualcosa che ci valorizzi e ci faccia sentire bene con il nostro corpo;
  • praticare attività fisica nella fascia oraria che preferiamo, se ci dà energia al mattino o se è una valvola di sfogo serale;
  • praticare l’hobby che più ci appaga o leggere libri di nostro interesse;
  • coltivare relazioni che ci fanno stare bene;
  • stabilisci una routine, che puoi sempre rivedere in base alle tue esigenze;
  • fare passeggiate e trascorrere del tempo all’aria aperta.

Questi momenti non solo miglioreranno il nostro umore, ma ci daranno anche forza per affrontare le sfide quotidiane. Inoltre, diversi studi hanno confermato come l’autenticità ed essere sé stessi abbiano un effetto benefico sul nostro benessere.

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Prendersi cura di sé per prendersi cura degli altri

Imparare a prendersi cura di sé, permette anche di avere cura degli altri in modo più efficace. Prendersi cura di qualcuno infatti, richiede tempo ed energie. Se non riceviamo nulla in cambio di questo sforzo, le nostre risorse emotive prima o poi si esauriscono, lasciandoci sopraffatti da emozioni negative di vuoto e mancanza. Questa dinamica è particolarmente evidente nelle relazioni di coppia, dove le persone con bassa autostima possono sentirsi in colpa verso il partner anche senza un motivo apparente. Questa emotività, che consuma molte energie, può lasciare la persona sfinita, priva di risorse da offrire.

Per riuscire a prendersi cura di sé e contemporaneamente degli altri, è importante scegliere le relazioni da intraprendere e coltivare. Devono arricchirci e donarci un senso di benessere e appagamento, in modo tale da ottenere un ritorno per ciò che investiamo, sia in termini di tempo che di coinvolgimento emotivo. Se questi criteri vengono rispettati, la relazione diventa un luogo dove è possibile prendersi cura di sé e dell’altro in modo sereno e soddisfacente.

Tuttavia, scegliere la relazione giusta in cui stabilirsi e talvolta escluderne altre può essere complicato. Poiché siamo animali sociali, il desiderio di condividere la nostra esistenza con qualcuno è radicato nel nostro patrimonio genetico. Tuttavia, questa tendenza può renderci vulnerabili alle relazioni tossiche e alla dipendenza emotiva, dalle quali è essenziale proteggersi. Per questo motivo, è fondamentale prendersi cura di sé prima di tutto e avere una chiara consapevolezza dei propri bisogni. Con questa consapevolezza, saremo in grado di evitare le relazioni che non valgono il nostro investimento emotivo e di concentrarci su quelle che ci arricchiscono e ci permettono di crescere insieme.

Fonti:

  • Hughes, Robert, and Charles S. Thomas. “Feeling good about yourself.” Circular (University of Illinois at Urbana-Champaign. Cooperative Extension Service) 1245 (1986).
  • Gan, Muping, Daniel Heller, and Serena Chen. “The power in being yourself: Feeling authentic enhances the sense of power.” Personality and Social Psychology Bulletin 44.10 (2018): 1460-1472.
  • Neff, Kristin. Self-compassion: The proven power of being kind to yourself. Hachette UK, 2011.
  • Jacob, Vishal. Connecting With Yourself: Why we think, feel and act the way we do. Notion Press, 2018.
Martina Bisceglia

Approccio:
Titolo di studio
Descrizione
Blog manager di Serenis, mi dedico a fornire risorse informative e approfondimenti sui temi del benessere mentale, della psicologia e della salute emotiva. Attraverso il nostro blog, miriamo a condividere conoscenze preziose e offrire supporto a coloro che cercano aiuto e comprensione nel loro percorso di crescita personale e di guarigione.

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Revisori

reviewer

Dott. Domenico De Donatis

Medico Psichiatra

Ordine dei Medici e Chirurghi della provincia di Pescara n. 4336

Laurea in Medicina e Chirurgia presso l'Università degli Studi di Parma. Specializzazione in Psichiatria presso l'Università Alma Mater Studiorum di Bologna.

reviewer

Dott. Federico Russo

Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale e Neuropsicologo, Direttore Clinico di Serenis

Ordine degli Psicologi della Puglia n. 5048

Laurea in Psicologia Clinica e della Salute presso l’Università degli Studi “G. D’Annunzio” di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale a indirizzo neuropsicologico presso l’Istituto S. Chiara di Lecce.

reviewer

Dott.ssa Martina Migliore

Psicologa Psicoterapeuta specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale

Ordine degli Psicologi dell'Umbria n.892

Psicologa e Psicoterapeuta cognitivo comportamentale, docente e formatrice. Esperta in ACT e Superhero Therapy. Membro dell'Associazione CBT Italia, ACT Italia e SITCC. Esperta nell'applicazione di meccaniche derivanti dal gioco alle strategie terapeutiche evidence based e alla formazione aziendale.