Prendersi cura di sé: il presupposto per vivere una vita piena

Quante volte hai sentito dire che prendersi cura di sé è importante per stare bene? Forse però non lo fai abbastanza, e forse il problema è che non sai esattamente cosa significa o come farlo.

Prendersi cura di sé implica, prima di tutto, acquisire consapevolezza d ogni aspetto che ci riguarda, per imparare a riconoscere quali sono i nostri bisogni. Di seguito, se continuerai a leggere, potrai scoprire come.

Che cosa vuol dire prendersi cura di sé

Iniziamo a capire esattamente cosa significhi prendersi cura di sé. Ci sono molte dimensioni dell’atto della cura, che riguardano il corpo, la mente e i sentimenti. Inoltre, fa sempre parte della cura del sé anche coltivare i propri rapporti interpersonali, perché anche questi contribuiscono al nostro benessere, che quindi è sia personale che sociale.

Per poterlo raggiungere è fondamentale capire di cosa si ha bisogno, dal momento che le esigenze di ciascuno sono diverse. Il primo passo in tal senso è dato dalla capacità di ascoltarsi e prendere consapevolezza dei propri processi mentali, imparando a conoscere i propri punti di forza e anche i difetti: amare se stessi è un presupposto fondamentale, perché senza coltivare questa capacità non saremo motivati a raggiungere il benessere. Accettare ogni lato del nostro carattere e della nostra personalità come parte di noi è essenziale.

Quando abbiamo una scarsa considerazione di noi stessi, ovvero abbiamo un’autostima bassa, infatti, siamo più inclini a dare maggiore importanza ai bisogni degli altri mettendo in secondo piano i nostri. Ma questa non è la via del benessere. Al contrario, perseverare in questo atteggiamento porta ad annullare la nostra persona in favore di parenti, amici o anche del partner. Prenditi il tempo che ti serve per riappropriarti del tuo spazio: come tutte le persone, anche tu hai dei bisogni, che si distribuiscono in modo gerarchico. Non metterli a tacere, ma accoglili e pensa a cosa puoi fare per soddisfarli.

Per chi non è abituato, pensare in questi termini per prendersi cura di sé può essere inizialmente molto difficile, ma vedrai che pian piano si innescherà un circolo virtuoso tra la cura di te stesso e la cura degli altri, perché se starai bene tu, sarai più in grado di aiutare gli altri.

Cosa succede a non prendersi cura di sé?

Se prenderti cura di te non rientra tra le tue abitudini, pensa alle conseguenze che questa modalità comporta per il tuo benessere. Se per te è automatico porre te e i tuoi bisogni in secondo piano, con il tempo ti sembrerà innaturale dedicarti alla tua persona, ma sarà anche inevitabile sentire una tristezza di fondo che non sai meglio descrivere né come colmare.

Guardando dentro di te, probabilmente ti giudicherai in modo estremamente critico, dando un peso eccessivo ai difetti e circondandoti di sentimenti negativi di incapacità, incompetenza, impotenza, inadeguatezza. La tua bassa autostima può portarti fino all’atelofobia, la paura di non essere mai abbastanza in nessuna circostanza. Il tuo sentirti incapace ti darà la sensazione di essere in balia degli eventi senza la possibilità di intervenire per modificarne il corso.

La conseguenza è una perdita completa del controllo sulla propria vita: prova a pensare a quanto tempo ed energie dedichi a rimuginare sul passato, nella consapevolezza frustrante di non poter fare nulla per cambiarlo, o a preoccuparti per il futuro, sentendoti impotente perché no puoi fare altro che attendere il suo arrivo. L’importanza del presente viene completamente perduta, e tu non riesci a coglierlo e a godere di quello che ti offre. L’insicurezza, la paura e le emozioni negative che provi, ti chiudono moltissime porte e limitano le tue possibilità di agire nel mondo, impedendoti di essere veramente chi sei e di sviluppare pienamente il tuo potenziale.

Consigli per iniziare a prendersi cura di sé

Il tuo atteggiamento può cambiare, mettendo in pratica ogni giorno dei piccoli accorgimenti che ti aiuteranno a prenderti cura di te. Inizia a ritagliarti dei momenti quotidiani da dedicare a ciò che ti piace fare o alla cura fisica della tua persona. Migliorerà il tono dell’umore e ti aiuterà ad affrontare ciò che devi fare. Inoltre, non accantonare più i tuoi desideri, ma concedi loro lo spazio che meritano e pensa a come poterli soddisfare.

Devi creare un’armonia tra te e le tue emozioni, cercando prima di tutto di perdonarti se hai commesso degli errori di cui ti penti. Concentrati, piuttosto, su ciò che puoi controllare, ovvero il presente, curando il tuo corpo anche con l’alimentazione e provando a pianificare una routine che possa appagarti e darti sicurezza, coltivando le relazioni che ti fanno stare bene e cimentandoti in qualcosa di nuovo che desideri provare da molto tempo. Inoltre, tieni presente che la natura ha un grande potere curativo per la mente e l’anima: non sottovalutare mai le sensazioni di pace e tranquillità che ti può dare una passeggiata.

Prendersi cura di sé per prendersi cura degli altri

Una volta che si impara a prendersi cura di sé, si è meglio predisposti anche a prendersi cura degli altri in modo efficace. Non è possibile pensare agli altri prima che al nostro benessere per un semplice calcolo: prendersi cura di qualcuno richiede un investimento di tempo ed energie e, se non riceviamo niente in cambio del nostro sforzo, queste energie prima o poi si esauriscono e finiamo sovraccaricati dalle nostre emozioni negative di vuoto e mancanza. Questa dinamica è molto evidente nelle relazioni di coppia: le persone con bassa autostima tendono a sentirsi in colpa verso il partner anche senza apparente motivo. Si tratta di un’emozione che risucchia molte energie emotive e può lasciare la persona sfinita, senza più nulla da offrire.

Per riuscire a prendersi cura di sé e degli altri al tempo stesso, è fondamentale la scelta delle relazioni che si decide di intraprendere e coltivare: devono essere relazioni che hanno il potenziale di arricchirci e che riescono a regalarci un senso di benessere e appagamento, che ci garantiscono un ritorno per ciò che investiamo in forma di tempo e coinvolgimento emotivo. Se questi presupposti vengono rispettati, la relazione diventa il luogo in cui è possibile allo stesso tempo prendersi cura di sé e dell’altro in modo sereno e soddisfacente.

Ma scegliere la relazione in cui stare e, a volte, escluderne delle altre, è qualcosa che può essere complesso, dal momento che, in quanto animali sociali, la necessità di condividere l’esistenza con qualcuno è connaturata nel patrimonio genetico umano. Ma questo rende alcuni di noi vulnerabili alle relazioni tossiche e alla dipendenza affettiva, dalla quale bisogna sempre proteggersi. Ecco perché è fondamentale, per poter amare gli altri, prendersi prima cura di sé e sapere quali sono i nostri bisogni: se abbiamo piena consapevolezza di ciò, sapremo scegliere le relazioni da evitare in cui non vale la pena investire.

La psicologia per prendersi cura di sé

Se soffri di bassa autostima e senti un senso di smarrimento di fronte a questo discorso sul prendersi cura di sé, perché non sai da dove iniziare o forse non riesci a individuare i tuoi bisogni e a capire che cosa ti serve per stare bene, potresti avere bisogno di un aiuto supplementare.

È esattamente quello che offre Serenis, proponendo dei percorsi di psicoterapia o supporto psicologico online in cui, grazie alla guida dei nostri professionisti e delle nostre professioniste, potrai comprendere quali sono le priorità che devi soddisfare e riuscirai a individuare il punto di partenza da cui far cominciare una nuova fase della tua vita.

L’aspetto peggiore del non sapersi prendere cura di sé è dato dalle conseguenze che implica, che possono sfociare in disturbi di tipo ansioso o depressivo e dare alla persona la sensazione di non avere il controllo della sua esistenza, vivendo una vita limitata e limitante. Imparare a prenderti cura di te ti aiuterà a uscire da questo circolo vizioso, conquistando la libertà di sviluppare la tua autentica identità e riuscendo, finalmente, a vivere delle relazioni appaganti.

La psicoterapia online di Serenis

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La vita presenta sfide uniche per chiunque, non importa chi tu sia o cosa abbia affrontato. Il tuo passato non ti definisce, né deve determinare il resto della tua vita.

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Revisori

reviewer

Dott. Raffaele Avico

Psicoterapeuta, psicotraumatologo e terapista certificato EMDR I

Ordine degli Psicologi del Piemonte num. 5822

Psicoterapeuta, psicotraumatologo e terapista EMDR. È membro della ESDT (European Society for Trauma and Dissociation) e socio AISTED (Associazione italiana per lo studio del trauma e della dissociazione).

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Dott. Rosario Urbani

Psicoterapeuta specializzato in cognitivo comportamentale

Ordine degli Psicologi della Campania num. 6653/A

Laureato in Neuroscienze presso la Seconda Università di Napoli. Specializzato presso l’istituto Skinner in psicoterapia cognitivo comportamentale. Analista del comportamento ABA e specializzato anche nella tecnica terapeutica dell'EMDR.

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Dott.ssa Maria Vallillo

Psicoterapeuta specialista in Lifespan Developmental Psychology

Ordine degli Psicologi del Lazio num. 25732

Laurea in Psicologia presso l'Università degli Studi di Chieti. Specializzazione in psicoterapia e psicologia del ciclo di vita presso l’Università la Sapienza di Roma. Esperta in neuropsicologia e psicodiagnostica e perfezionata in psico-oncologia.