Il termine “giovane adulto” è nato relativamente di recente, per indicare una fase evolutiva a cui corrispondono determinati bisogni, desideri e necessità. Nel mondo contemporaneo, sempre più segnato dalla perdita di coordinate e da un generale senso di dispersione esistenziale, è essenziale comprendere il significato di questa fase per aiutare noi stessi, i nostri figli o chi ci sta intorno.
Nell’articolo ne parleremo approfonditamente, andando ad analizzare la condizione esistenziale dei giovani adulti, la loro ricerca di un’identità all’interno di un mondo fluido e segnato da catastrofi globali come i recenti episodi di guerra e la crisi da COVID-19.
Giovane adulto: cosa significa questa espressione?
Il giovane adulto non è più un bambino, non è un adolescente e non è neanche un adulto. Si tratta di una fase intermedia che può andare dai diciotto anni fino al trentesimo anno di età.
Nel corso della storia globale, i confini tra le fasi evolutive sono andati sempre più sfumando. Un tempo, si era adulti già a 18-20 anni, quando si doveva intraprendere una carriera lavorativa, sposarsi, fare figli e cominciare a cercare una casa.
Con le recenti crisi globali come il COVID-19, la crisi finanziaria, la rivoluzione tecnologica, le carte in tavola sono cambiate: molti soggetti si trovano a non lavorare fino alla soglia dei trent’anni, a non potersi permettere una casa o di fare figli (alla disperata ricerca di un’identità personale che possa fungere da scudo contro il caos e la confusione del mondo esterno).
Proprio qui si situano i giovani adulti:
- tutti quei giovani, tra i 18 e i 30 anni, che sono usciti dalla fase dell’adolescenza ma che non hanno ancora raggiunto l’età adulta.
Età adulta che va quindi a corrispondere con il raggiungimento dell’indipendenza emotiva, psicologica ed economica. I giovani adulti hanno quindi superato l’adolescenza, la fase della dipendenza emotiva dalle figure genitoriali; ma non hanno ancora un carattere pienamente strutturato, sebbene comincino ad intrattenere relazioni più serie, a fissarsi obiettivi per il futuro, a considerare le possibilità per costruirsi un’esistenza degna di questo nome.
I confini tra età adulta e età giovanile
Come sottolineato, non è più così semplice distinguere tra le varie fasi evolutive. Molte persone, decidono di lasciare la casa genitoriale solo al compimento dei trenta o quarant’anni; altre, invece, abbandonano il nucleo familiare alla soglia dei cinquant’anni nel tentativo di vivere una “seconda giovinezza“.
Per i giovani adulti, questa situazione è quanto mai drammatica. Diviene difficile fare una scelta definitiva per il futuro, soprattutto perché il futuro è incerto e privo di garanzie.
Ecco che diviene importante fornire una bussola a questi adulti del futuro: cercando di indicargli una corretta strada da seguire, affinché possano in futuro diventare uomini e donne soddisfatti del proprio percorso e delle proprie scelte di vita.
Caratteri del giovane adulto
Il giovane adulto è contrassegnato da una serie di caratteri fondamentali. Li riassumiamo qui di seguito:
- la ricerca di identità personale;
- il confrontarsi con le difficoltà quotidiane, che possono comprendere il lavoro, le relazioni, i lutti e altro ancora;
- il tentativo di trovare una strada da seguire;
- l’essere sospinti verso comportamenti più maturi e trattenuti da stimoli adolescenziali (come l’abuso di alcol, il far tardi la sera).
Di recente, uno psicologo americano ha tentato di raccogliere questi caratteri nella definizione di una diade esistenziale:
- il giovane adulto sarebbe combattuto tra alienazione e individuazione.
L’individuazione indica tutti quei tratti che portano il giovane adulto alla costruzione di un’identità più solida, di un carattere più definito, alla scelta di una passione o di una carriera lavorativa.
L’alienazione indica invece i tratti di fragilità, instabilità, mancanza di punti di riferimento, paure, che possono riguardare i giovani in questa fase della loro vita. L’alienazione è stata forse radicalizzata dal presentarsi di alcuni eventi catastrofici:
- a livello globale, la pandemia ha comportato problematiche da non sottovalutare per i giovani adulti, che hanno “perso” tempo prezioso della loro vita in una fase essenziale nella definizione del futuro.
Hanno allora maturato grandi decisioni per il futuro, per la carriera, per le relazioni: ma non sono poi riusciti a concretizzarli a causa di forze esterne che si sono presentate sul loro cammino. Anche i problemi economici e di disoccupazione contribuiscono ad un generale senso di alienazione nei giovani adulti, sempre più distanti dal modello di vita tradizionale.
Come aiutare i giovani adulti
Per aiutare i giovani adulti (o per aiutarsi, se si rientra in questa fase evolutiva), è necessario comprendere che le difficoltà legate alle fasi evolutive sono normali e addirittura sane. Il cambiamento e la metamorfosi portano sempre con sé un grande carico di angoscia e di problematiche legate alla salute mentale, specie in un’epoca segnata da cambiamenti epocali come la nostra.
Diviene fondamentale chiedere aiuto lì dove queste problematiche legate all’alienazione, si trasformano in depressione o in isolamento sociale o scoraggiamento nei confronti del futuro. Uno psicoterapeuta saprà aiutare il giovane adulto ad inquadrare i suoi valori e i suoi obiettivi, per supportarlo nella costruzione di una vita più sana e soddisfacente.
La psicoterapia online di Serenis
In questo blog troverai tantissimi altri articoli che parlano di salute mentale.
Se hai ritrovato un po’ di te in quello che hai letto, magari puoi pensare di aiutarti facendo psicoterapia con noi: siamo un centro medico autorizzato.
Il servizio è completamente online, con centinaia di psicoterapeuti e psicoterapeute (cioè hanno la specializzazione) con in media circa 10 anni di esperienza.
Tutto inizia con il desiderio di vivere una vita migliore. Noi possiamo sostenerti; Serenis è a un solo link di distanza.
Il primo colloquio è gratuito, poi 49 € a seduta.