Alternanza scuola lavoro: come funziona il PCTO?

Questo articolo parla dell'alternanza scuola lavoro e delle nuove prospettive sorte con il PCTO.

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PCTO: cos'è e come funziona l'alternanza scuola lavoro

L'alternanza scuola-lavoro durante l'adolescenza rappresenta un importante momento di transizione e crescita per i giovani studenti. Così come disposto dall’art.57, comma 18, i percorsi di Alternanza Scuola Lavoro hanno cambiato denominazione in PCTO: “Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento” e, a decorrere dall’anno scolastico 2018/2019, i percorsi sono stati ridotti, rispetto a quanto previsto dal comma 33 dell’art.1 della legge 107/2015, di oltre il 50% del monte ore triennale. Il PCTO è un approccio educativo che si propone di creare un collegamento concreto tra il percorso di studio degli studenti e il mondo professionale. 

Questo modello, sempre più diffuso in molte realtà educative, mira a fornire agli studenti un'esperienza pratica significativa che integri e arricchisca la loro formazione teorica

Esaminiamo più da vicino il significato di questa metodologia, come funziona e quali sono gli impatti positivi.

Cos’è l’alternanza scuola-lavoro

L'alternanza scuola lavoro  è una modalità didattica innovativa, obbligatoria per tutte le studentesse e gli studenti degli ultimi tre anni delle scuole superiori, licei compresi, in vigore dalla legge 107 del 2015 (La Buona Scuola) e in linea con il principio della scuola aperta (Fonte: Miur). Non è semplicemente un adattamento dell'istruzione alle esigenze dell'industria moderna: è piuttosto un nuovo approccio che mira a creare un collegamento significativo tra la formazione accademica e l'ambiente lavorativo

Il suo significato profondo risiede nell'idea di trasformare la scuola da un luogo isolato a un trampolino di lancio per il successo professionale.

Il nucleo dell'alternanza scuola lavoro è l'idea che l'apprendimento debba andare oltre la mera memorizzazione di concetti teorici. 

Questo approccio non solo li prepara meglio per le sfide della vita professionale, ma contribuisce anche a sviluppare competenze trasversali, come:

  • la risoluzione dei problemi;
  • la comunicazione efficace;
  • la capacità di lavorare in team.

Il ruolo dei docenti e la collaborazione con le aziende

I docenti giocano un ruolo chiave nell'alternanza scuola lavoro, non solo come trasmettitori di conoscenza teorica, ma anche come facilitatori di esperienze pratiche significative. 

La collaborazione con le aziende o associazioni diventa cruciale, poiché queste diventano partner attivi nel processo educativo, offrendo contesti in cui gli studenti possono sperimentare e applicare le loro competenze.

Origine ed evoluzione dell’alternanza lavoro scuola

L'alternanza scuola lavoro affonda le sue radici in un contesto storico e sociale in cui le esigenze del mondo del lavoro hanno cominciato a richiedere competenze sempre più pratiche e specializzate. 

Nel corso del tempo, l'evoluzione delle società industrializzate ha contribuito a delineare la necessità di un sistema educativo in grado di preparare gli studenti non solo con conoscenze teoriche, ma anche con abilità pratiche.

Origine dell'alternanza scuola lavoro

Dal modello tradizionale al cambio di paradigma

Le scuole, inizialmente incentrate su un approccio prevalentemente teorico, hanno progressivamente recepito la richiesta di un cambiamento di paradigma

L'alternanza scuola lavoro emerge come risposta a una crescente consapevolezza della necessità di integrare l'apprendimento accademico con esperienze pratiche, per formare individui in grado di affrontare le sfide del mondo professionale in modo più efficace.

Alternanza scuola lavoro o PCTO: quali sono le differenze?

L'Alternanza Scuola Lavoro (ASL) è stata riformulata come Percorsi per le Competenze Trasversali e per l'Orientamento (PCTO) in base all'art. 57, comma 18, della legge nazionale 405/1975. Questi percorsi rappresentano un'evoluzione del concetto di ASL, con una riduzione significativa del monte ore triennale rispetto a quanto previsto in precedenza.

Il PCTO mira a fornire agli studenti del secondo biennio e dell'ultimo anno delle scuole superiori esperienze legate al mondo del lavoro e all'orientamento accademico-universitario. Questi percorsi, strutturati in modo flessibile, sono finalizzati a sviluppare competenze trasversali e ad arricchire la formazione acquisita nei percorsi scolastici con l'acquisizione di competenze spendibili anche nel mercato del lavoro.

Gli obiettivi principali dei PCTO includono l'attuazione di modalità di apprendimento flessibili, l'arricchimento della formazione con competenze trasversali, l'orientamento dei giovani verso le proprie vocazioni e interessi, il collegamento tra istituzioni scolastiche, università e mondo del lavoro, e il correlare dell'offerta formativa allo sviluppo culturale, sociale ed economico del territorio.

Le metodologie utilizzate nei PCTO prevedono l'alternanza di attività presso la scuola con attività esterne, come visite guidate, ricerche e compiti reali in azienda. Si punta a coinvolgere attivamente gli studenti nell'apprendimento, permettendo loro di costruire il sapere in modo attivo attraverso l'esperienza. Gli insegnanti svolgono un ruolo di guida, incoraggiando gli studenti a scoprire e perseguire i propri interessi e talenti.

Alternanza scuola lavoro: cosa dice la legge?

La Legge di Bilancio 2019 (L. 30 dicembre 2018, n. 145, art. 1, comma 784) ha introdotto importanti modifiche riguardanti i Percorsi per le Competenze Trasversali e per l'Orientamento (PCTO). Questa normativa ha ridefinito i PCTO come percorsi finalizzati allo sviluppo di competenze trasversali e all'orientamento professionale degli studenti del secondo biennio e dell'ultimo anno della scuola secondaria di secondo grado.

Tra le principali disposizioni della legge:

  1. Cambio di denominazione: Gli ASL sono stati rinominati in PCTO, acronimo che sta per "Percorsi per le Competenze Trasversali e per l'Orientamento".
  2. Riduzione delle ore: La legge ha ridotto il monte ore triennale dei PCTO di oltre il 50% rispetto a quanto previsto per gli ASL.
  3. Durata complessiva: La durata dei percorsi varia in base all'indirizzo di studio e all'anno scolastico, con un minimo di ore stabilite per ciascun biennio e per l'ultimo anno dei diversi tipi di istituti (professionali, tecnici, licei).
  4. Linee guida: Il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca ha adottato delle Linee guida relative ai PCTO per definire modalità di progettazione, gestione e valutazione dei percorsi.

Ex alternanza scuola lavoro: il PCTO come funziona

Vediamo come funziona l’ex alternanza scuola lavoro, la sua durata e le dinamiche che coinvolgono gli studenti.

Quanto dura il periodo di alternanza scuola lavoro?

La durata dell'alternanza scuola lavoro è fissata in base al tipo di istituto frequentato

A partire dall'anno scolastico 2018/2019, la durata complessiva dei PCTO è stata definita come segue:

  • Per gli istituti professionali: non inferiore a 210 ore nel triennio terminale del percorso di studi.
  • Per gli istituti tecnici: non inferiore a 150 ore nel secondo biennio e nell'ultimo anno del percorso di studi.
  • Per i licei: non inferiore a 90 ore nel secondo biennio e nel quinto anno.

Successivamente, con il Decreto Ministeriale n. 774 del 4 settembre 2019, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ha adottato le Linee guida relative ai PCTO, fornendo indicazioni più dettagliate sulle modalità di implementazione e svolgimento di tali percorsi.

Queste ore vengono accumulate nel corso degli ultimi tre anni di scuola, fornendo uno spazio temporale concentrato per l'apprendimento pratico.

L’alternanza scuola lavoro è obbligatoria per tutti gli studenti?

L'alternanza scuola lavoro è un requisito obbligatorio per gli studenti di terza, quarta e quinta superiore, indipendentemente dalla tipologia di istituto frequentato. 

Per quanto riguarda le attività svolte presso strutture ospitanti, la progettazione segue gli orientamenti della Carta dei diritti e dei doveri degli studenti impegnati nei percorsi.

Obbligo PCTO per gli studenti

Le fasi dell’alternanza scuola lavoro

L'alternanza scuola lavoro rappresenta un percorso che si articola attraverso 2 fasi, ciascuna delle quali contribuisce in modo significativo alla formazione pratica degli studenti. 

  1. Scelta del percorso

l primo passo fondamentale è la scelta del percorso di alternanza scuola lavoro. 

Questa decisione avviene attraverso il supporto del tutor scolastico, figura chiave del processo. 

Il tutor è un docente che accompagna gli studenti in questa fase, aiutandoli a individuare il percorso più adatto alle proprie inclinazioni e aspirazioni professionali.

Come si attiva il percorso di alternanza scuola lavoro nel PCTO?

I percorsi PCTO richiedono una pianificazione accurata, gestione e valutazione flessibili, adattate ai seguenti fattori:

  1. Contesto territoriale: Le attività devono essere contestualizzate e rispondere alle esigenze e alle opportunità presenti nel territorio circostante l'istituto scolastico.
  2. Scelte della scuola: La progettazione dei PCTO deve essere coerente con le priorità stabilite nel Piano Triennale dell'Offerta Formativa (PTOF), in particolare per quanto riguarda lo sviluppo delle competenze trasversali e le azioni di orientamento.
  3. Varie tipologie di indirizzi di studio: Dato che gli istituti tecnici, i licei e gli istituti professionali hanno caratteristiche diverse, i percorsi devono essere adattati alle specifiche esigenze di ciascun tipo di istituto, considerando anche il diverso monte ore minimo disponibile e le modalità di attuazione integrate.
Attivazione alternanza scuola lavoro
  1. Incontri con le aziende/associazioni e periodo di lavoro

Una volta definito il percorso, gli studenti incontrano le aziende coinvolte nell'alternanza scuola lavoro. 

Questa fase è fondamentale per stabilire connessioni concrete con il mondo del lavoro, consentendo agli studenti di comprendere meglio il contesto aziendale e di pianificare le attività pratiche che svolgeranno durante il periodo di lavoro.

Il cuore dell'alternanza scuola lavoro è il periodo di lavoro effettivo. Gli studenti si immergono nelle attività quotidiane dell'azienda, applicando le conoscenze teoriche acquisite in classe a situazioni pratiche. 

Questo momento cruciale consente loro di sviluppare competenze specifiche e di comprendere appieno le dinamiche del settore prescelto.

Relazione alternanza scuola lavoro

Al termine del periodo di alternanza scuola lavoro, gli studenti devono scrivere una relazione: un documento scritto che gli studenti compilano al termine del loro periodo di formazione pratica in un contesto lavorativo. 

Questa relazione riflette sull'esperienza vissuta durante l'alternanza scuola lavoro, evidenziando:

  • le attività svolte;
  • le competenze acquisite;
  • le riflessioni personali sul percorso.

Le misure di tutela per i ragazzi del PCTO

Gli studenti che partecipano a queste attività devono ricevere una formazione generale e specifica sulla salute e sicurezza sul lavoro, con una durata variabile in base al settore di rischio delle attività svolte presso le strutture ospitanti. Inoltre, potrebbe essere necessaria la sorveglianza sanitaria per gli studenti che svolgono attività in ambienti ad alto rischio, con l'onere a carico dell'istituzione scolastica o della struttura ospitante, secondo accordi specifici.

Per le aziende, la formazione psicologica può fornire agli addetti alle risorse umane e ai manager gli strumenti e le competenze necessarie per gestire lo stress e il conflitto sul posto di lavoro dei ragazzi in modo efficace. Ciò può contribuire a migliorare la comunicazione, la collaborazione e la coesione del team.

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Impatto positivo dell’alternanza scuola lavoro

L'evoluzione dei "Percorsi per le Competenze Trasversali e per l'Orientamento" (PCTO) ha introdotto un cambiamento significativo nell'approccio all'alternanza scuola lavoro. 

Questa trasformazione, avvenuta a partire dall'anno scolastico 2018/2019, ha posto l'accento su competenze trasversali e orientamento, rivelando una prospettiva più ampia e integrata nei confronti della formazione esperienziale.

Competenze e benefici del PCTO

Sviluppo di nuove competenze

Nella società odierna, un adolescente possiede normalmente forti competenze con le nuove tecnologie, internet e social media, e l'alternanza scuola-lavoro offre un'opportunità di crescita umana e professionale.

Il concetto di "professionista competente" emerge come elemento chiave in questo contesto. 

La competenza, definita come l'esito di attività significative, pone gli studenti al centro di un processo dinamico di apprendimento e azione

Il binomio apprendimento-competenza si concretizza nel fatto che gli studenti diventano protagonisti del proprio apprendimento quando attribuiscono un senso e un significato alle azioni che compiono.

La partecipazione attiva a pratiche sociali all'interno delle aziende offre un terreno fertile per l'apprendimento motivante, dove le competenze non sono solo acquisite ma anche applicate in un contesto concreto.

Cosa insegna il PCTO?

  • competenza personale, sociale e capacità di imparare a imparare;
  • competenza in materia di cittadinanza;
  • competenza imprenditoriale;
  • competenza in materia di consapevolezza ed espressione culturali.
Competenze trasversali del PCTO

Fonte: Linee guida PCTO, Miur

Orientamento e identità personale

L'orientamento, come seconda dimensione chiave dei PCTO, si configura come un processo intrinseco allo sviluppo di competenze. 

La relazione tra individuo e comunità, sviluppata durante l'alternanza, diventa un veicolo per la costruzione dell'identità dell'adolescente e della sua personalità. 

Gli studenti, partecipando attivamente a pratiche sociali, hanno l'opportunità di negoziare e arricchire il proprio bagaglio di competenze, contribuendo così alla formazione della propria identità.

Empowerment come dimensione implicita

Al di sotto di queste due dimensioni principali, competenze e orientamento, si intravede l'empowerment come una forza silenziosa ma potente. 

La partecipazione attiva degli studenti a esperienze pratiche li abilita ad assumere un ruolo attivo nella costruzione del proprio percorso formativo e professionale. 

L'empowerment diventa quindi una conseguenza naturale di competenze acquisite e orientamento ben strutturato.

Altri effetti della PCTO sulla psicologia degli adolescenti

In molti casi l'esperienza di alternanza scuola-lavoro porta dei benefici in termini di consapevolezza e fiducia in sé stessi per gli adolescenti. In questa fase della vita è comune imbattersi in tematiche di bullismo o di ansia adolescenziale.

Nelle situazioni più difficili, alcuni ragazzi durante l'età scolastica possono soffrire di depressione tra adolescenti.

Grazie ad esperienza fuori dalla loro comfort zone, come la PCTO, questi ragazzi possono riuscire ad apprezzare maggiormente sé stessi e ad uscire da questi momenti difficili.

Tuttavia, potrebbero esserci effetti negativi come:

  • Difficoltà nell'organizzazione: Coordinare gli orari di scuola e lavoro può essere complicato per gli studenti, soprattutto se devono gestire anche altri impegni come lo studio per gli esami.
  • Mancanza di formazione adeguata: Alcune imprese potrebbero non essere preparate ad accogliere gli studenti in modo adeguato o potrebbero non offrire una formazione sufficiente per garantire un'esperienza significativa di apprendimento sul campo.
  • Adattamento al contesto lavorativo: Gli studenti possono avere difficoltà nell'adattarsi all'ambiente di lavoro, soprattutto se è diverso dall'ambiente scolastico a cui sono abituati. Possono sentirsi intimiditi o insicuri nel nuovo contesto lavorativo.

Qualora le difficoltà psicologiche siano significative è opportuno rivolgersi a servizi di psicologia qualificati. Serenis offre percorsi di psicoterapia online per adolescenti e adulti, ad un prezzo contenuto, erogati da esperti con più di 10 anni di esperienza.

Fonti

  • Linee Guida, Alternanza scuola lavoro, Miur.
  • La Carta dei Diritti e dei Doveri delle studentesse e degli studenti in Alternanza, Miur.

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Domenico De Donatis è un medico psichiatra con esperienza nella cura dei disturbi psichiatrici. Laureato in Medicina e Chirurgia presso l'Università di Parma, ha poi ottenuto la specializzazione in Psichiatria all'Università Alma Mater Studiorum di Bologna. Registrato presso l'Ordine dei Medici e Chirurghi di Pescara con il n° 4336, si impegna a fornire trattamenti mirati per migliorare la salute mentale dei suoi pazienti.

DsMDott.ssa Martina Migliore
Dott.ssa Martina Migliore
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Romana trapiantata in Umbria. Laureata in psicologia e specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale. Ex-ricercatrice in Psicobiologia e psicofarmacologia. Visione pratica e creativa del mondo, amo le sfide e trovare soluzioni innovative. Appassionata di giochi di ruolo e cultura pop, li integro attivamente nelle mie terapie. Confermo da anni che parlare attraverso ciò che amiamo rende più semplice affrontare le sfide della vita.

FRFederico Russo
Federico Russo
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Psicologo e psicoterapeuta con 8 anni di Esperienza. Iscrizione all’Ordine degli Psicologi - Regione Puglia, n° 5048.

Laurea in Psicologia clinica e della salute, Università degli Studi di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia presso l'Istituto S. Chiara.

Crede che la parte migliore del suo lavoro sia il risultato: l’attenuazione dei sintomi, la risoluzione di una difficoltà, il miglioramento della vita delle persone.