La fase di passaggio tra l’infanzia e l’età adulta è comunemente chiamata adolescenza. Rispetto allo sviluppo sociale, questo periodo è caratterizzato dalla ricerca della propria identità e di una maggiore autonomia rispetto all’influenza dei genitori. L’età dell’adolescenza si definisce come una zona di confine dove si genera un conflitto tra la perdita delle caratteristiche infantili e l’incertezza del futuro. L’adolescente infatti non sa ancora chi vuole essere o quali ruoli potrà avere da adulto e questo disorientamento genera angoscia e preoccupazioni. In questo momento della vita le ragazze e i ragazzi cercano di emanciparsi dalla famiglia d’origine adottando spesso comportamenti ambivalenti nei confronti dei genitori. Da una parte mostrano opposizione rispetto ai modelli offerti dalle figure di riferimento, dall’altra ne ricercano il conforto e l’accudimento. Già durante la preadolescenza, che corrisponde al periodo dell’ingresso nella pubertà, i giovani attraversano uno stadio cognitivo che lo psicologo J. Piaget definisce operatorio formale. Si tratta della forma più avanzata dello sviluppo dell’intelligenza e si caratterizza per l’utilizzo sempre più affinato di capacità logiche astratte e di pensiero critico. Per questo le ragazze e i ragazzi sono portati a mettere sotto una luce critica le diverse scelte e cominciano ad interessarsi delle questioni etiche e morali. L’adolescenza è l’età in cui questi valori diventano dei veri e propri principi che guidano ogni comportamento, talvolta vengono estremizzati fino a diventare stili di vita o modelli esistenziali. Quelli che agli occhi degli adulti possono sembrare hobby o interessi transitori per l’adolescente sono invece motivazioni fondamentali su cui fondano la loro intera identità.
Indice dall’articolo
Adolescenza e ruolo dei pari
Nel corso dell’età adolescenziale il sentimento dell’amicizia acquisisce un valore maggiore. E’ con i pari che i giovani si confrontano per prendere le decisioni più importanti mentre cercano di allontanarsi dai modelli precostituiti. Le critiche nei confronti del mondo adulto vengono condivise nel gruppo dei pari che diventa un luogo di importante crescita e maturazione psicologica. Le relazioni con i coetanei servono a rafforzare la propria identità e contribuiscono all’apprendimento delle regole della vita nella società. Gli amici diventano anche un’alternativa ai modelli proposti dalla famiglia dalla quale ciascun individuo deve separarsi per intraprendere la strada verso una nuova appartenenza. Rispetto al periodo dell’infanzia, l’adolescenza è un’età in cui si costruiscono rapporti di amicizia basati su interessi comuni o sulla condivisione di determinate esperienze. Essere parte di un gruppo non è sempre facile per un adolescente. Spesso il ragazzo o la ragazza deve aderire a regole di conformismo molto rigide che riguardano l’abbigliamento, il linguaggio o l’accettazione di determinate gerarchie all’interno del gruppo. Quando un adolescente non riesce ad inserirsi all’interno di un gruppo o si sente escluso e discriminato possono insorgere problemi di adattamento o altre forme di malessere psicologico. Questa fase evolutiva può infatti comportare risposte di isolamento sociale che devono essere immediatamente individuate per evitare che si traducano in segnali patologici.
Il corpo che cambia nell’età adolescenziale
La trasformazione fisica che avviene durante l’età dell’adolescenza svolge un ruolo di primaria importanza per diversi motivi. In primo luogo la maturazione sessuale fa emergere nuove pulsioni che non erano presenti nelle fasi precedenti dello sviluppo. L’adolescente si trova a sperimentare sensazioni sconosciute e inizia a prendere consapevolezza dei propri desideri fisici. In secondo luogo il veloce sviluppo somatico che avviene in questo periodo porta il ragazzo o la ragazza a guardarsi allo specchio con occhi diversi. Non riconosce più il proprio corpo e la trasformazione può essere talmente rapida da non lasciare il tempo di assimilare il cambiamento sul piano psicologico. A volte le modificazioni corporee non vanno nella direzione desiderata o voluta. Emergono così molte insicurezze riguardo il proprio aspetto fisico con il rischio di sviluppare bassa autostima e poca fiducia in se stessi. Sono molte le pressioni sociali a riguardo dei comportamenti da adottare nello sviluppo dell’identità corporea. Ci sono i modelli proposti dai mass media, in particolare internet e i social network, che a volte sono irraggiungibili o poco realistici. Anche la cerchia di amici preme verso la costruzione di specifiche identità che non sempre corrispondono al proprio modo di essere. Inoltre bisogna tenere conto del fatto che negli ultimi decenni è avvenuta una precocizzazione biologica circa l’insorgenza dei primi segnali del cambiamento puberale. Oggi l’età in cui si manifesta la maturazione psicosessuale è anticipata di molti mesi o addirittura anni rispetto al passato.
Genitori e adolescenti
Secondo lo psicologo Erik Erikson durante la fase dell’età adolescenziale si attraversa una crisi caratterizzata dalla ricerca dell’identità. Per questo motivo il rapporto con i genitori può diventare conflittuale e a volte doloroso. Questo periodo della crescita è infatti caratterizzato da una forte opposizione nei confronti delle regole familiari e sociali. Dal canto loro i genitori vedono minacciato il loro ruolo e si sentono improvvisamente esclusi dalla vita dei loro figli. Talvolta i tentativi di separazione compiuti dall’adolescente sono percepiti come un attacco all’autorevolezza genitoriale e ne conseguono discussioni sul bisogno di autonomia dell’adolescente. Per sostenere i giovani in questo difficile percorso i genitori dovrebbero accettare l’adolescenza come una fase naturale dello sviluppo. Il ruolo dei genitori è fondamentale per trovare un sano equilibrio tra le richieste di indipendenza e il mantenimento di una necessaria funzione di guida. L’adolescente propone aspirazioni e desideri che non sempre sono in accordo con quelli dei genitori. Per questo spetta agli adulti il compito di fornire una cornice di significato alle scelte del figlio e soprattutto fungere da contenitore emotivo delle sue ambivalenze e contraddizioni. E’ molto importante in questo momento mostrare modelli di comportamento coerenti con i valori familiari ai quali l’adolescente può decidere di aderire in libertà e autonomia. Allo stesso modo i genitori dovrebbero porre un ascolto non giudicante nei confronti dei comportamenti del ragazzo o della ragazza che si discostano da questi modelli.
Le opportunità della crisi in età adolescenziale
L’adolescenza non è solo un momento di disorientamento, ambivalenza emotiva e difficoltà relazionali. Questa età è anche il periodo in cui nascono idee, progetti, si attiva la curiosità verso il mondo e il desiderio di esplorarlo. Siamo abituati a pensare al periodo adolescenziale come ad una fase di crisi ma è importante guardare a questo momento dello sviluppo anche come ad una grande opportunità. E’ un’opportunità di arricchimento nel rapporto tra genitori e figli che adesso possono discutere di temi che hanno a che fare con la politica, la religione, la cultura e altre importanti questioni morali. E’ un’opportunità anche per scoprire nuove parti di sè. Ciò vale non solo per il ragazzo o la ragazza ma anche per il padre o la madre che hanno la possibilità di maturare aspetti nuovi della propria personalità. L’adolescenza si prefigura come un passaggio fondamentale per sviluppare interessi che potranno diventare obiettivi professionali o di studio. Durante questo periodo si fanno numerose esperienze che portano il giovane ad esplorare ambienti sociali molto diversi tra loro e si mette in gioco rispetto alle sue capacità. Se viene sostenuto efficacemente in questo periodo di passaggio l’adolescente potrà diventare un adulto equilibrato, sicuro di sè e con le idee chiare sulla vita. Un adolescente che riesce a superare positivamente questa fase di perturbazione temporanea potrà individuarsi come persona e sviluppare una personalità costruttiva. Tra gli aspetti positivi dell’adolescenza c’è una maggiore capacità di concettualizzare, di superare le rigidità del pensiero e di porre un nuovo sguardo sulla realtà. E’ per questo motivo che molte delle innovazioni dipendono dal ruolo dei giovani nella società. A loro spetta il compito di traghettarci verso il futuro.
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