Rage Room: una soluzione o un problema?

Per alleviare le tensioni, emerge una pratica meno convenzionale: le Rage Room, dove l’espressione dell’aggressività trova spazio in un contesto controllato.
rabbia sfogata nella rage room

Le persone che manifestano un’elevata propensione all’aggressività potrebbero sperimentare la necessità di liberarsi da tale tensione emotiva esprimendola esternamente, piuttosto che affrontarla internamente mediante tecniche di rilassamento o di gestione comportamentale. Le Rage Room, conosciute anche come stanze della rabbia, rappresentano un contesto progettato appositamente per permettere alle persone di sfogare la propria rabbia in modo controllato e sicuro. Questo articolo si propone di esaminare approfonditamente la natura delle Rage Room e valutarne l’efficacia potenziale come strumento terapeutico o di gestione dello stress.

Cosa sono le Rage Room?

Le Rage Room sono spazi progettati per permettere alle persone di esprimere e controllare la propria aggressività e rabbia in modo sicuro. Qui, i partecipanti possono immergersi in sessioni di 15 minuti o più per distruggere vari oggetti utilizzando mazze da baseball o strumenti simili, senza conseguenze legali.

Originario dal Giappone, il concetto di Rage Room ha guadagnato rapidamente popolarità in Italia, diffondendosi in numerose città. All’interno di queste stanze, i partecipanti possono scegliere gli oggetti da distruggere, che possono includere piatti, bicchieri, dispositivi elettronici, televisori e altro ancora.

distruzione nella rage room

Le Rage Rooms sono stanze protette da pannelli resistenti e insonorizzati. I partecipanti si equipaggiano con caschi, occhiali protettivi, armature e poi procedono a distruggere gli oggetti scelti. Una musica ad alto volume, spesso di genere hard rock, accompagna il processo, fornendo un’atmosfera carica di energia per sfogare rabbia attraverso l’aggressività.

Le tariffe variano a seconda del pacchetto scelto. Si possono includere opzioni aggiuntive come l’uso di strumenti di distruzione alternativi o la registrazione video dell’esperienza.

Le Rage Room possono anche essere prenotate per eventi speciali offrendo un’esperienza unica e coinvolgente per tutti i partecipanti.

A chi sono rivolte le stanze della rabbia?

Le Rage Room sono spesso usate da singoli individui, che hanno il desiderio di fare un’esperienza sui generis e di sfogare la rabbia accumulata. Secondo i gestori dei locali, gli avventori sono variegati e di tutte le età; comprendono inoltre uomini e donne in diversa misura.

L’atteggiamento iniziale, quando si fa accesso nell’ambiente, è spesso di spaesamento. Il cliente infatti ha timore di mettere in atto la distruzione, forse a causa di pregiudizi sociali e culturali che lo spingono a concepire la distruzione come un tabù o un’azione illecita.

In altri contesti, le Rage Room vengono utilizzate anche nelle grandi aziende. Ad esempio in America sono usate per creare un più forte spirito di squadra e aiutare i dipendenti a sfogare le tensioni accumulate.

Secondo le statistiche, quasi il 67% dei clienti delle rage room è di sesso femminile. Il dato, confermato da svariate strutture tra Inghilterra, Stati Uniti e Europa, è suffragato da una ricerca dell’American Psychological Association che indaga le discrepanze nell’espressione emotiva tra uomini e donne.

Altre ricerche sottolineano come le donne tendano ad essere giudicate in maniera negativa quando esprimono la rabbia: di qui, la necessità di rivolgersi a Rage Room per potersi sfogare senza essere oggetto di giudizi di valore.

gridare nella rage room

Le Rage Room risolvono o perpetuano la rabbia?

L’analisi dell’efficacia delle Rage Room solleva questioni di rilevanza psicologica che richiedono una valutazione approfondita. Sebbene l’esperienza iniziale possa generare una sensazione di elettrizzante liberazione, i professionisti del settore mettono in guardia sull’importanza di una gestione accurata ed elaborazione delle emozioni coinvolte.

Kevin Bennet, psicologo americano, sottolinea che queste strutture hanno indubbiamente un impatto immediato nel promuovere un senso di distensione. Agendo come un’attività sportiva, offrono un’opportunità per esprimere la rabbia, repressa o meno, su oggetti inanimati, stimolando la produzione di ormoni legati al piacere e alla soddisfazione come la dopamina e le endorfine.

Tuttavia, nel lungo periodo, c’è il rischio che le rage room influenzino il comportamento del soggetto, inducendolo a manifestare la rabbia attraverso l’aggressività e consolidando un ciclo di violenza. Questo fenomeno riflette il principio comportamentista secondo cui le risposte ad uno stimolo, come la violenza in risposta alla rabbia, possono diventare atteggiamenti standard nel tempo.

Rage Room e conseguenze rabbia

L’importanza di indagare la rabbia

Se ti chiedi perché sei sempre arrabbiato, devi sapere che esplorare la natura della rabbia è una priorità nel campo della psicologia. Gli esperti affermano che si tratta di una risposta legata all’approccio piuttosto che all’evitamento, come delineato in uno studio condotto da Carver e Harmon-Jones.

Questo concetto sottolinea l’importanza di studiare la rabbia non solo come una reazione negativa, ma come un’opportunità per comprendere il modo in cui le persone affrontano le sfide emotive.

Mentre la rabbia è associata a una spinta motivazionale verso la ricerca di soluzioni o all’affronto diretto delle difficoltà, l’ansia è correlata a un’altro tipo di motivazione che induce all’evitamento di situazioni percepite come minacciose.

Queste distinzioni sono fondamentali per comprendere i meccanismi di difesa che guidano il comportamento umano e per sviluppare interventi efficaci nel trattamento delle emozioni negative.

Processi mentali e neurali della rabbia

La rabbia e l’aggressività possono mettere a rischio la sicurezza delle persone e della società. Per ridurre questi comportamenti, è cruciale capire come funzionano nel cervello e nella mente umana. Uno studio ha esaminato i processi mentali e neurali legati agli attacchi di rabbia, incluso come si manifestano e come possono essere controllati.

È stato confermato che la rabbia è legata a un’eccessiva attenzione verso stimoli irritanti e a una tendenza all’impulsività. A livello cerebrale, coinvolge una disfunzione dell’amigdala (coinvolta nelle emozioni) e della corteccia prefrontale ventromediale (coinvolta nel controllo degli impulsi).

Gli esperti suggeriscono che la terapia cognitivo-comportamentale basata sulla consapevolezza potrebbe essere più efficace nel ridurre la rabbia e l’aggressività rispetto ad altri approcci.

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Come comprendere e gestire la rabbia?

Per affrontare la rabbia in modo efficace, è essenziale esplorare le sue radici attraverso la riflessione e identificazione di schemi di pensiero negativi. Questo processo permette di sviluppare nuove abilità per affrontare le sfide quotidiane con calma e assertività. Piuttosto che lasciare che l’aggressività si sfoghi in una Rage Room, è possibile gestire la rabbia in modi più costruttivi.

Come servizio di psicoterapia online, Serenis è qui per offrirti il sostegno di cui hai bisogno per affrontare la tua rabbia in modo efficace. Con il supporto di uno psicologo online, imparerai a riconoscere i segnali precoci della rabbia e adottare strategie pratiche per gestire le tue emozioni in situazioni difficili.

In casi più gravi, dove la rabbia diventa debilitante e compromette la qualità della vita quotidiana, un consulto con un medico o uno psichiatra può essere necessario per valutare l’opportunità di un trattamento farmacologico per gestire l’aggressività.

La consulenza psicologica online offre un ambiente sicuro e riservato dove puoi esplorare i tuoi pensieri e sentimenti senza giudizio. Potrai lavorare a tuo ritmo, con il supporto di un professionista esperto che ti guiderà lungo il percorso verso una vita più equilibrata e soddisfacente.

Non lasciare che la rabbia prenda il sopravvento sulla tua vita. Contattaci oggi stesso per iniziare il tuo viaggio verso il benessere emotivo e la serenità interiore. Siamo qui per aiutarti a superare gli ostacoli e a trovare la pace interiore che meriti.

FONTI:

Carver, CS e Harmon-Jones, E. (2009). La rabbia è un affetto legato all’approccio: prove e implicazioni. Bollettino psicologico, 135 (2), 183–204.

Attwood, Tony. “Esplorare i sentimenti: Terapia Cognitivo Comportamentale per gestire ansia e rabbia.” Esplorare i sentimenti (2013): 1-138.

Lorenz, Konrad. L’aggressività. Vol. 22. il Saggiatore, 2008.

Redazione

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Revisori

reviewer

Dott. Domenico De Donatis

Medico Psichiatra

Ordine dei Medici e Chirurghi della provincia di Pescara n. 4336

Laurea in Medicina e Chirurgia presso l'Università degli Studi di Parma. Specializzazione in Psichiatria presso l'Università Alma Mater Studiorum di Bologna.

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Dott. Federico Russo

Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale e Neuropsicologo, Direttore Clinico di Serenis

Ordine degli Psicologi della Puglia n. 5048

Laurea in Psicologia Clinica e della Salute presso l’Università degli Studi “G. D’Annunzio” di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale a indirizzo neuropsicologico presso l’Istituto S. Chiara di Lecce.

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Dott.ssa Martina Migliore

Psicologa Psicoterapeuta specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale

Ordine degli Psicologi dell'Umbria n.892

Psicologa e Psicoterapeuta cognitivo comportamentale, docente e formatrice. Esperta in ACT e Superhero Therapy. Membro dell'Associazione CBT Italia, ACT Italia e SITCC. Esperta nell'applicazione di meccaniche derivanti dal gioco alle strategie terapeutiche evidence based e alla formazione aziendale.