Quali sono le fantasie sessuali più frequenti?

Molti di noi si chiedono quali siano le fantasie sessuali più frequenti. Le fantasie sessuali sono normali e variano ampiamente da persona a persona. Ciò che conta è la consensualità e il rispetto reciproco nel contesto delle relazioni e delle interazioni sessuali.

Le fantasie sessuali in una coppia sono molto importanti perché permettono di mantenere accesa la fiamma del desiderio soprattutto in quei momenti in cui la routine, lo stress quotidiano o fasi come, ad esempio, la menopausa possono mettere a dura prova anche le coppie più passionali.

Spesso però questi desideri vengono recepiti come tabù e vissuti quasi come un segreto da non rivelare a nessuno, nemmeno al partner.

Proviamo a fare un po’ di chiarezza.

Una fantasia sessuale consiste in un’immagine, un pensiero o uno scenario erotico al cui interno possono coesistere situazioni, persone, ruoli, attività e ambienti diversi.

La natura di queste fantasie è soggettiva e strettamente individuale perché dipende da una combinazione di tre fattori chiave:

  • personalità
  • esperienze passate
  • preferenze individuali

Le fantasie erotiche iniziano solitamente durante l’adolescenza ovvero nel momento in cui diventiamo consapevoli di essere individui sessuali.

L’immaginario erotico non finisce mai ma dura tutta la vita. A cambiare sono la frequenza, che può aumentare o diminuire in base alle circostanze e alla storia personale di ognuno di noi, e il contenuto: quello che ci faceva ardere di desiderio lo scorso anno, oggi può lasciarci completamente indifferenti.

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Questo passaggio ci aiuta a conquistare una consapevolezza molto importante: la fantasia sessuale non ha nulla a che fare con la nostra identità.

Fantasie sessuali e bisogni


Un immaginario erotico particolarmente fervido può semplicemente aiutarci a rendere ancora più eccitante o passionale il rapporto con il partner e ad approfittare fino in fondo dei numerosi benefici del sesso.

La fantasia può nascondere però il bisogno di capire e conoscere i nostri bisogni più intimi, quei desideri che spesso, per paura o convenzione, non riusciamo ad ascoltare. Il traguardo è acquisire consapevolezza: esplorare questi terreni ci aiuta a conoscere il nostro corpo ma soprattutto noi stessi.

In alcuni casi, la fantasia diventa una fortezza difensiva che ci permette di superare un trauma o una ferita che fa davvero male.

A volte nasconde la necessità di cercare una chiave capace di accendere e mantenere a livelli elevati il desiderio sessuale, favorendo in questo modo il raggiungimento del climax.

Infine, la fantasia erotica ha spesso una funzione compensatoria: ci permette di tamponare, seppur in maniera momentanea, un disagio psicoaffettivo, un vuoto o una mancanza.

Fantasie sessuali: classificazione

Le fantasie sessuali possono essere classificate in base a tre criteri fondamentali.

Il primo riguarda il contenuto dell’immaginario erotico che può essere contestuale o fuori contesto. Nel primo caso, lo scenario rappresentato è molto simile a quello reale. Nel secondo invece, la fantasia si spinge oltre e mette in scena qualcosa di totalmente estraneo alla realtà.

Il tempo è il secondo fattore chiave. Una fantasia può anticipare l’attività sessuale oppure può essere intercorrente e presentarsi quindi in concomitanza con il rapporto diventandone una parte integrante. A volte è di natura appetitiva e diventa l’innesco dell’attività sessuale.

Infine, la fantasia erotica può essere precettiva, ed è propria di chi immagina e propone, o responsiva ovvero il partner risponde a un’attività proposta.

Le fantasie sessuali non dipendono dall’età o dal sesso.

Uomini e donne fantasticano, immaginano, sognano: ma quali sono le fantasie più comuni in entrambi i sessi?

Le 7 fantasie sessuali più comuni

1. Sadomasochismo e sesso violento

Secondo un recente sondaggio condotto su 1.000 persone e pubblicato sul Journal of Sexual Medicine, quasi il 65% degli intervistati sogna di essere dominato.

Questi giochi di potere non devono stupirci. Spesso sono utilizzati come valvola di sfogo da parte di chi, nella vita quotidiana, tende ad avere il controllo su tutto. Prendere ordini dal partner o provare piacere attraverso il dolore diventano esperienze insolite ed eccitanti perché, almeno per una volta, ci si lascia andare.

Condividere queste fantasie con il partner può essere un modo per dare nuovo sprint alla vita sessuale ma tradurre questo immaginario in realtà deve essere sano, sicuro e soprattutto consensuale.

Stabilire i ruoli, il confine da non oltrepassare e una parola chiave che mette fine alla pratica, è indispensabile per eliminare il concetto di atto indesiderato o violento.

2. Sesso con più persone

Questa è la fantasia più comune in entrambi i sessi.

Sognare un rapporto con più persone soddisfa il bisogno di essere al centro dell’attenzione ma soprattutto il desiderio di piacere a più persone contemporaneamente.

Dobbiamo condividerla con il partner? Anche in questo caso, la comunicazione aperta e sincera è fondamentale per capire se questa fantasia può diventare una realtà o rimanere semplicemente un immaginario gioco a due.

3. Sesso e avventura

Un rapporto nella toilette dell’aereo, usare un giocattolo erotico o ancora, sesso su una spiaggia o in ascensore. L’ignoto, la paura di essere visti o la sensazione di provare qualcosa per la prima volta regalano una scarica di adrenalina che può aumentare vertiginosamente l’eccitazione sessuale.

Nelle coppie stabili e di lunga data queste fantasie possono riaccendere la passione e allontanare la noia della routine.

4. Tabù

Secondo alcuni sessuologi americani, il nostro cervello funziona in modo abbastanza elementare ovvero vogliamo sempre ciò che non possiamo avere, nella vita ma anche la camera da letto.

Le fantasie sessuali proibite o che infrangono dei tabù ne sono un chiaro esempio, pensiamo all’esibizionismo o al voyeurismo.

Dobbiamo preoccuparci? Assolutamente no, a meno che non siano disfunzionali.

5. Romanticismo

Una cena a lume di candela, una passeggiata al tramonto, un ballo lento e sensuale: spesso le fantasie sessuali non riguardano l’atto in sé, ma quello che lo precede.

Sognare questi scenari idilliaci può sottolineare la mancanza degli stessi nella vita reale: parlarne con il partner in questo caso può diventare la chiave d’accesso per una vita intima ancora più soddisfacente e appagante.

6. Swinging

Una delle fantasie più comuni consiste nell’immaginare di avere rapporti con persone diverse dal proprio partner e non solo. Spesso, a eccitare corpo e mente, è il pensiero di assistere al rapporto del partner con una terza persona (cuckold).

Prima di parlarne con il partner dobbiamo interrogare fino in fondo noi stessi: vogliamo davvero una relazione aperta? O la nostra è una semplice fantasia che non ha nulla a che fare con la realtà?

Il focus è capire la natura di questo desiderio perché potrebbe nascondere un’insoddisfazione di fondo, un conflitto importante o semplicemente la necessità di combattere la noia.

La posta in gioco è alta perché passare all’azione potrebbe cambiare per sempre le basi della nostra relazione.

7. Fantasie gay

Immaginare un rapporto omosessuale è una delle fantasie più comuni in entrambi i sessi.

Mette in crisi la nostra identità? Non necessariamente, a volte questo immaginario erotico può nascondere soltanto la curiosità di capire quali potrebbero essere le nostre sensazioni in un contesto diverso da quello abituale.

Fantasie sessuali e disagio

La fantasia sessuale deve essere vissuta con la massima naturalezza perché non ci identifica ma racconta semplicemente qualcosa di noi.

Tuttavia, in alcuni casi, possiamo percepirla come fonte di disagio perché magari è un pensiero ricorrente oppure è l’unica molla che ci permette di raggiungere l’orgasmo. A volte invece ci sentiamo in colpa perché è un pensiero distante anni luce dal nostro contesto sociale, culturale o dall’orientamento sessuale.

Parlarne con uno psicologo, anche online, può aiutarci a capire, a superare il malessere e a vivere le nostre fantasie come un semplice ma stimolante arricchimento della sfera sessuale.

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Avvertenza

In questo articolo parliamo di “donne” e “uomini” per semplicità, ma avere questi o quei genitali non determina necessariamente l’identità di genere. Ci sembra giusto sottolinearlo.

Redazione

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Revisori

reviewer

Dott. Domenico De Donatis

Medico Psichiatra

Ordine dei Medici e Chirurghi della provincia di Pescara n. 4336

Laurea in Medicina e Chirurgia presso l'Università degli Studi di Parma. Specializzazione in Psichiatria presso l'Università Alma Mater Studiorum di Bologna.

reviewer

Dott. Federico Russo

Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale e Neuropsicologo, Direttore Clinico di Serenis

Ordine degli Psicologi della Puglia n. 5048

Laurea in Psicologia Clinica e della Salute presso l’Università degli Studi “G. D’Annunzio” di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale a indirizzo neuropsicologico presso l’Istituto S. Chiara di Lecce.

reviewer

Dott.ssa Martina Migliore

Psicologa Psicoterapeuta specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale

Ordine degli Psicologi dell'Umbria n.892

Psicologa e Psicoterapeuta cognitivo comportamentale, docente e formatrice. Esperta in ACT e Superhero Therapy. Membro dell'Associazione CBT Italia, ACT Italia e SITCC. Esperta nell'applicazione di meccaniche derivanti dal gioco alle strategie terapeutiche evidence based e alla formazione aziendale.