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Il sesso in menopausa: come affrontare le criticità

La menopausa è un punto significativo nella vita di una donna, che richiede un ripensamento della propria immagine di sé, per via delle conseguenze che comporta. Una donna che ha passato l’età della fertilità, deve riposizionarsi in questo senso e, se per alcune è un passaggio che non richiede fatica, per altre il discorso è molto diverso. Non solo viene meno la possibilità di avere figli, ma anche a livello sessuale ci sono varie implicazioni.

Quello del sesso in menopausa è un discorso complesso, che coinvolge un’infinità di variabili e che varia da donna a donna. Di seguito vedremo in modo più dettagliato che cosa cambia e come cambia nell’intimità in questa delicata nuova fase della vita.

Che cosa succede durante la menopausa: l’apertura di una nuova fase

Intorno ai 45-50 anni, con una piccola variabilità intersoggettiva, ogni donna va incontro al fatidico periodo della menopausa, un momento molto saliente sia a livello fisiologico che psicologico, per via delle numerose modificazioni che intervengono su questi due piani. A innescare tutto sono le alterazioni ormonali che la donna subisce, le quali possono dare luogo a una catena di cambiamenti in tantissimi ambiti della vita. Questi possono essere di natura fisica, emotiva e mentale. Se, infatti, da una parte la menopausa può alterare in parte le forme fisiche del corpo, rendendole più morbide, ma anche causare sintomi come vampate di calore o mal di testa frequente, i cambiamenti ormonali possono anche dare luogo a difficoltà nella concentrazione, irritabilità, labilità emotiva e suscettibilità, nonché ai famosi sbalzi di umore.

Ma esiste anche un aspetto di cui, invece, si parla poco, che è proprio quello sessuale. Da un punto di vista fisico, l’arrivo della menopausa coincide con il momento in cui la donna non sarà più in grado di dare alla luce un figlio. Questo fatto comporta delle reazioni a livello psicologico che sono diverse da donna a donna ma, in tutte, emerge la necessità di accogliere una nuova parte della propria identità. In alcuni casi questo processo può essere complesso, dal momento che alcune donne vivono la menopausa come la fine della propria femminilità, sentendosi donne incomplete. Ciò comporta, a volte, trascurare la componente sessuale che, esattamente come la possibilità di essere madre, fa parte del proprio essere, ma che a volte fatica a essere disgiunto dalle possibili conseguenze in età fertile, legate alla gestazione e alla procreazione.

Il sesso in menopausa: il calo del desiderio sessuale

I cambiamenti ormonali che intervengono in questa nuova fase della vita e ne scandiscono il ritmo sono anche spesso correlati a un calo del desiderio sessuale che, nelle donne, può essere di molto maggiore rispetto a quello che sperimentano gli uomini con l’avanzare dell’età (addirittura può essere tre vole più forte). Questo accade perché quando una donna entra in menopausa crolla a picco la disponibilità di ormoni estrogeni, responsabili di buona parte delle funzioni sessuali.

A livello concreto, una donna in menopausa potrebbe riscontrare una diminuzione del desiderio ma anche una difficoltà a raggiungere l’eccitazione sessuale. Allo stesso modo, subentrano sintomi fisici come la secchezza vaginale e, di conseguenza, avere dei rapporti intimi che siano soddisfacenti diventa qualcosa di molto più difficile. Le conseguenze che ricadono sulla qualità dei momenti di intimità includono anche una maggiore difficoltà a raggiungere l’orgasmo rispetto a quanto accadeva in precedenza.

Questi sintomi fisici possono avere un correlato psicologico: ovviamente, data la fatica ad avere dei rapporti sessuali gratificanti, aumenta la possibilità che la donna diventi indifferente, disinteressata al sesso, non predisposta a captare gli stimoli. Tutto ciò può influire sul benessere psicologico a un livello molto profondo, ad esempio con il calo dell’autostima e la distorsione di un’immagine di sé come non attraente, non competente a livello sessuale e non desiderabile perché incapace di essere fonte di soddisfazione per il partner.

Il disagio della donna verso se stessa aumenta e possono subentrare delle modifiche importanti nella dinamica di coppia, non solo sessuale ma anche a livello relazionale: a sua volta, il partner può iniziare ad avere dubbi e insicurezze circa la sua capacità di essere attraente, fino ad arrivare a mettere in discussione il legame in tutta la sua complessità.

Ecco perché il sesso in menopausa è un argomento ingiustamente trascurato e le conseguenze delle modificazioni che avvengono in questo periodo vengono spesso sottovalutate. Il sesso è una componente presente nella vita di ogni coppia e un’alterazione causa delle conseguenze che, se non vengono gestite adeguatamente, possono condurre fino alla rottura affettiva. Per questo motivo, in caso di difficoltà, è opportuno rivolgersi a un professionista sessuologo (o anche psicologo o psicoterapeuta) che possa condurre la donna verso una serena conquista di una nuova parte della sua identità.

Che cosa cambia nel sesso in menopausa?

Vediamo ora, in maniera più concreta, che cosa succede quando arriva la menopausa e che cosa cambia precisamente a livello sessuale.

Come abbiamo detto, la fonte principale delle modifiche che intervengono risiede nelle alterazioni a livello ormonale, soprattutto per quanto concerne il livello degli estrogeni. La significativa riduzione della loro produzione comporta modifiche importanti nell’organismo, ad esempio la secchezza vaginale. L’assenza di una corretta lubrificazione, oltre a rendere meccanicamente più complesso avere dei rapporti sessuali, può contribuire anche a causare del vero e proprio dolore durante La penetrazione, un dolore che può essere di diverso tipo (da alcune donne viene descritto come pulsante, da altre come se si aprissero una serie di tagli interni). Quale che sia la sensazione fisica provata, in ogni caso, il momento diventa immediatamente poco piacevole e, anzi, è fonte di sofferenza.

Proprio il dolore gioca un primo passo verso il calo del desiderio. Ripetute esperienze dolorose, infatti, creano uno schema di aspettative negative che fanno prospettare alla donna una situazione tutt’altro che piacevole, fino a che non inizierà a mettere in pratica dei comportamenti di evitamento, cercando di avere meno rapporti intimi possibili.

A questo dolore fisico, in alcuni casi può accompagnarsi un disagio emotivo dato dalla consapevolezza di non poter più essere madri. Se in certe donne questo pensiero consente di vivere la sessualità più liberamente e senza preoccupazioni, in altre influisce negativamente, contribuendo a diminuire la mancanza di interesse per il sesso in menopausa.

Sesso in menopausa: che cosa si può fare per migliorare la situazione?

Il fatto che il sesso in menopausa cambi e possa andare incontro ad alcune difficoltà non significa che tutto sia irrimediabile. Ad esempio, se il problema principale è la mancanza di una sufficiente lubrificazione vaginale che, automaticamente, compromette la qualità dei rapporti intimi, è possibile arginare il problema trovando soluzioni alternative, ad esempio provando un lubrificante apposito per ridurre la secchezza.

Inoltre, anche a livello di dinamiche di svolgimento del rapporto si possono attuare dei cambiamenti che hanno buone possibilità di successo, come lo sperimentare nuove posizioni. Le novità, infatti, possono avere un impatto molto positivo sull’eccitazione, così come i preliminari. Alcune coppie trascurano questa parte o le dedicano una scarsa attenzione, ma la sua funzionalità nell’accendere il desiderio non deve essere sottovalutata: la menopausa può essere l’occasione per riscoprirla. In poche parole, il sesso in menopausa necessita di cambiamenti per potersi adeguare alla nuova fase della vita e trovare una nuova dimensione in cui possa essere soddisfacente.

Ma, come abbiamo detto, i problemi possono anche non rimanere preclusi esclusivamente alla sfera sessuale e intaccare anche altri ambiti della relazione, come la quotidianità, la qualità del tempo trascorso insieme e la comunicazione. In questi casi possono innescarsi delle dinamiche disfunzionali che portano i partner ad allontanarsi per via di una mancata comprensione. Per questo motivo è fondamentale ripristinare una buona comunicazione. La coppia deve porsi come l’ambiente accogliente in cui la donna possa esprimere liberamente ciò che sta sperimentando e le sue difficoltà a livello fisico ed emotivo, senza il timore di essere giudicata.

Condividere il proprio disagio ma anche le proprie fantasie e gli spunti che potrebbero rappresentare una soluzione è essenziale per sviluppare una buona resilienza di coppia e ritrovare l’equilibrio e la complicità. Se ciò si rivelasse troppo difficile, è sempre possibile rivolgersi ai professionisti di Serenis per iniziare un percorso di supporto psicologico, individuale o di coppia, per tornare a vivere serenamente la sessualità.

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Revisori

reviewer

Dott. Raffaele Avico

Psicoterapeuta, psicotraumatologo e terapista certificato EMDR I

Ordine degli Psicologi del Piemonte num. 5822

Psicoterapeuta, psicotraumatologo e terapista EMDR. È membro della ESDT (European Society for Trauma and Dissociation) e socio AISTED (Associazione italiana per lo studio del trauma e della dissociazione).

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Dott. Rosario Urbani

Psicoterapeuta specializzato in cognitivo comportamentale

Ordine degli Psicologi della Campania num. 6653/A

Laureato in Neuroscienze presso la Seconda Università di Napoli. Specializzato presso l’istituto Skinner in psicoterapia cognitivo comportamentale. Analista del comportamento ABA e specializzato anche nella tecnica terapeutica dell'EMDR.

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Dott.ssa Maria Vallillo

Psicoterapeuta specialista in Lifespan Developmental Psychology

Ordine degli Psicologi del Lazio num. 25732

Laurea in Psicologia presso l'Università degli Studi di Chieti. Specializzazione in psicoterapia e psicologia del ciclo di vita presso l’Università la Sapienza di Roma. Esperta in neuropsicologia e psicodiagnostica e perfezionata in psico-oncologia.