Parent training: perché è utile?

Il parent training è utile perché fornisce agli adulti gli strumenti e le competenze necessarie per affrontare in modo efficace le sfide dell’educazione dei figli. Attraverso programmi strutturati e supportati da professionisti, i genitori imparano strategie di gestione del comportamento, tecniche di comunicazione positiva e modelli educativi che favoriscono lo sviluppo sano e positivo dei figli.

Cos’è il parent training?


In questi ultimi anni si sta sempre di più diffondendo una tecnica di formazione educativa e psicologica rivolta ai genitori che hanno figli con particolari difficoltà emotive, cognitive o comportamentali. Si tratta del parent training, un tipo di intervento che consiste nel fornire ai genitori specifiche tecniche di comunicazione o comportamentali che possono essere utilizzate per migliorare la relazione con i loro figli. Tra il comportamento del bambino e quello dei genitori esiste una relazione bidirezionale per cui l’uno influenza l’altro. Se ad esempio i bambini sono iperattivi e provocatori i genitori possono diventare stressati e arrabbiati. Più i genitori diventano stressati e arrabbiati più il bambino agirà in modo oppositivo creando in questo modo un circolo vizioso sempre più difficile da interrompere. Il ruolo del genitore è sempre molto difficile e delicato qualsiasi siano le caratteristiche dei figli. Ma il suo ruolo diventa ancora più complesso quando si devono affrontare situazioni in cui al bambino viene diagnosticata una specifica disabilità o un disturbo psicologico. In questa situazione i genitori possono sentirsi impotenti, frustrati, soli o inadeguati. Il parent training si pone l’obiettivo di aiutare i genitori a gestire lo stress e a sviluppare alcuni meccanismi di coping che servono a creare un ambiente familiare più sano e sereno. Si tratta di un programma che aiuta i genitori a sviluppare le competenze necessarie per gestire al meglio il comportamento e lo sviluppo dei propri figli. Le tecniche apprese con il parent training consentono ai genitori di identificare, definire e rispondere correttamente ai comportamenti disfunzionali e problematici messi in atto dai loro bambini oltre a fornire una guida e un sostegno emotivo.

In cosa consiste il parent training?


Il parent training non è un percorso facile e veloce. Generalmente il parent training presuppone una lunga formazione che consiste in sessioni della durata di circa 75-90 minuti che si svolgono una volta alla settimana per circa 8-22 settimane a seconda dell’obiettivo. Normalmente si richiede la partecipazione di entrambi i genitori ma talvolta ciò non è possibile per cui nel corso della formazione si prevede la possibilità di alternare la presenza dei genitori del bambino. È importante ricordare che il parent training si rivolge agli adulti di riferimento del bambino indipendentemente dal loro stato di parentela. Per questo motivo possono accedere al parent training genitori single o coppie omogenitoriali. Il parent training si può svolgere in coppia, individualmente o in gruppo. Nel parent training di gruppo partecipano agli incontri fino a dieci famiglie. In alcuni studi è stato dimostrato che le sessioni di formazione di gruppo sono molto efficaci perché sviluppano sostegno reciproco tra i genitori come accade nei gruppi di mutuo aiuto. Il confronto tra le famiglie attiva una grande solidarietà e fa sentire meno soli i genitori che possono contare l’uno sull’altro per avere supporto e comprensione. Durante ogni incontro il trainer conduce diversi tipi di attività come ad esempio giochi di ruolo, simulazioni, problem solving, discussioni e compiti da svolgere a casa. Spesso durante il parent training gli psicologi tengono lezioni di approfondimento su tematiche specifiche di interesse dei genitori. Ogni sessione riprende le questioni affrontate nella seduta precedente in modo da svolgere un percorso di costante miglioramento delle competenze.

Quali sono i principali disturbi infantili che possono essere migliorati con il parent training?


Il parent training può essere molto utile per affrontare diverse situazioni familiari problematiche. I programmi possono essere diversi a seconda della difficoltà da affrontare ma ci sono alcuni obiettivi comuni quali l’abilità di ricercare le migliori strategie educative e sviluppare una consapevolezza della situazione in atto. Gli studi dimostrano che il parent training si rivela particolarmente utile per gestire i disturbi della condotta, i disturbi del comportamento alimentare e l’autismo infantile.

Disturbi della condotta


Il parent training rivolto ai genitori con bambini che hanno un problema comportamentale è una terapia che ha diversi obiettivi:

  • fornire informazioni sul tipo di disturbo, quali sono i sintomi e cosa prova il bambino;
  • avere aspettative realistiche sulle possibilità di cambiamento del comportamento del bambino;
  • imparare come comunicare in modo appropriato sia verbalmente che non verbalmente;
  • capire come reagire al comportamento disobbediente rinforzando positivamente le buone azioni ed evitando le punizioni;
  • comprendere come rimproverare in modo appropriato comunicando in modo fermo e serio;
  • sapere quando e come dire al bambino che sta per fare qualcosa di inappropriato.


Queste abilità vengono sviluppate mediante tecniche di role playing e attraverso continui esercizi da svolgere a casa con il bambino. E’ anche molto importante che i genitori riescano ad eliminare i loro sensi di colpa e il loro sentimento di inadeguatezza nei confronti del figlio.

Disturbi del comportamento alimentare


Tra gli obiettivi del parent training rivolto ai genitori con figli che soffrono di un disturbo alimentare ci sono i seguenti:

  • fungere da modello di riferimento: se i genitori mangiano in modo sano è più probabile che anche i bambini lo facciano;
  • stabilire buone abitudini alimentari: questo è un obiettivo molto importante soprattutto se il bambino è ancora piccolo;
  • lavorare sull’autostima del bambino: rinforzare positivamente i suoi comportamenti e dargli fiducia aumentano la sua sicurezza.

Disturbi dello spettro autistico


Il parent training per l’autismo infantile si sviluppa in modo molto diverso rispetto ai programmi di formazione relativi ai disturbi della condotta. L’obiettivo del parent training in questo caso consiste nell’insegnare ai genitori come preparare i loro figli ad affrontare i compiti e le sfide che incontrano nella vita quotidiana. Per raggiungere questo obiettivo ai genitori viene spiegato come identificare gli interessi e i punti di forza del loro bambino. Attraverso sedute di coppia i genitori apprendono varie strategie che sono personalizzate sulla base delle caratteristiche del loro bambino. Ad esempio possono accorgersi del fatto che il loro bambino è più stimolato da un gioco creativo che dalle automobili. Giocando insieme al figlio è più probabile che i genitori vedano i progressi nel linguaggio e nell’interazione sociale. In particolare i genitori durante il parent training impareranno strategie riguardanti vari aspetti:

  • linguaggio: i genitori imparano alcuni esercizi verbali che possono eseguire con il loro bambino per aiutarlo a sviluppare le abilità linguistiche;
  • apparato senso-motorio: ai genitori viene insegnato come identificare i punti di forza e di debolezza sensoriali e motori del proprio bambino. Ad esempio se il bambino è bravo a lanciare una palla ma non ha la capacità di vestire una bambola è più importante concentrarsi sul lancio della palla piuttosto che cercare di migliorare la motricità fine associata al vestire la bambola;
  • socialità: un bambino con autismo è più coinvolto socialmente se partecipa ad attività che gli piacciono. Ai genitori viene insegnato come identificare queste attività e a concentrarsi su di esse;
  • educazione: i genitori imparano come individuare compiti di apprendimento appropriati per il loro bambino. Inoltre sono incoraggiati a partecipare attivamente alla vita scolastica del figlio. Ad esempio ogni tanto possono andare a trovarlo a scuola, partecipare alle riunioni, alle feste organizzate dalla scuola e alle gite. E’ molto importante stabilire una buona collaborazione con gli insegnanti e tutto il personale scolastico al fine di stabilire obiettivi condivisi. In questo modo insegnanti e genitori possono verificare insieme i progressi raggiunti dal bambino e discutere su quali aree è ancora necessario concentrarsi sia a scuola che a casa.


Il parent training dei genitori con bambini che soffrono di un disturbo dello spettro autistico è molto più lungo ed impegnativo rispetto ad altri programmi di formazione. Per un risultato ottimale occorre che i genitori trascorrano insieme ai figli tra le 15 e le 25 ore settimanali durante le quali mettere in pratica tutti gli insegnamenti assimilati durante la formazione.

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Revisori

reviewer

Dott. Domenico De Donatis

Medico Psichiatra

Ordine dei Medici e Chirurghi della provincia di Pescara n. 4336

Laurea in Medicina e Chirurgia presso l'Università degli Studi di Parma. Specializzazione in Psichiatria presso l'Università Alma Mater Studiorum di Bologna.

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Dott. Federico Russo

Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale e Neuropsicologo, Direttore Clinico di Serenis

Ordine degli Psicologi della Puglia n. 5048

Laurea in Psicologia Clinica e della Salute presso l’Università degli Studi “G. D’Annunzio” di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale a indirizzo neuropsicologico presso l’Istituto S. Chiara di Lecce.

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Dott.ssa Martina Migliore

Psicologa Psicoterapeuta specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale

Ordine degli Psicologi dell'Umbria n.892

Psicologa e Psicoterapeuta cognitivo comportamentale, docente e formatrice. Esperta in ACT e Superhero Therapy. Membro dell'Associazione CBT Italia, ACT Italia e SITCC. Esperta nell'applicazione di meccaniche derivanti dal gioco alle strategie terapeutiche evidence based e alla formazione aziendale.