Questa pagina parla di genitorialità

Cercheremo di spiegarti cosa implica essere genitore da un punto di vista psicologico. Abbiamo verificato la correttezza dei contenuti, ma non usarli per autovalutarti, soprattutto se ti rivedi in certe frasi. Non possono sostituire un aiuto professionale.

Prima di tutto: perché ci occupiamo di Genitorialità?

Perché siamo un centro medico specializzato in psicoterapia e supporto psicologico. Collaboriamo con centinaia di terapeute e terapeuti per rendere il benessere mentale sempre più accessibile, anche cercando di comunicare in modo chiaro e responsabile.

Questa pagina è stata controllata dal punto di vista clinico

Cosa si intende per genitorialità?

Fare il genitore è un lavoro a tempo pieno: è una frase che si sente spesso perché è indiscutibilmente vera. Crescere un essere umano - fino a quando non diventa più o meno autonomo - è uno degli impegni più grandi che ci si possa assumere.

Per questo si parla di “genitorialità” (in inglese parenting): è l’insieme delle interazioni, dei comportamenti, delle emozioni, delle competenze, delle credenze, degli atteggiamenti e delle pratiche associate all’accudimento di una persona. Quando si parla di genitorialità, si parla anche di caregiver, cioè chi accudisce qualcun altro, che spesso corrisponde al genitore biologico, ma non sempre.

Anche se pensiamo possa essere una cosa che viene “naturale”, fare il genitore richiede una preparazione adeguata, perché non possiamo prevedere tutte le situazioni che si presenteranno durante il percorso.

Qual è il compito di un genitore?

Ci sono tanti diversi compiti che hanno i genitori, a partire da quelli più immediati, come svegliarsi nel bel mezzo della notte se l’infante piange, fare da autista tutti i giorni per andare a scuola, stringere la cinghia per cercare di donare un futuro che sia il più sereno possibile. I sacrifici che si fanno sono tanti, ma ce ne sono alcuni di cui si parla ancora troppo poco.

Un genitore, infatti, dovrebbe assicurare:

  • sostegno emotivo
  • un ambiente sicuro e non giudicante
  • comprensione e ascolto

In sintesi, un genitore deve essere un porto sicuro: se una figlia o un figlio hanno problemi a navigare nel mondo, devono sapere di poter sempre contare su di noi.

La salute mentale dei genitori

Fin qui abbiamo visto che i genitori hanno un sacco di cose di cui occuparsi, ma la domanda sorge - o almeno dovrebbe -  in maniera spontanea: chi si occupa dei genitori?

Già da prima della pandemia, circa il 20% della popolazione italiana aveva problemi con la salute mentale, un dato ancora più difficile da leggere se pensiamo che tra questi ci sono papà e mamme che, a loro volta, aumentano il rischio di far sì che anche le loro figlie e i loro figli possano avere delle ripercussioni sul benessere psicofisico: una ricerca dell’Unicef ha dimostrato che chi ha un genitore con un disturbo ansioso ha sei volte la possibilità di sviluppare altrettanto disturbo.

Tra i disturbi che possono insorgere ai genitori ce ne sono alcuni specifici, come il burnout genitoriale e la depressione post partum.

Con questo non vogliamo incolpare nessun genitore, la salute mentale andrebbe trattata al pari di quella fisica: nessuna persona si sognerebbe di incolparne un’altra perché ha il parkinson.

La salute mentale dei genitori

  • Un genitore ha il compito di fare il possibile per accudire dal punto di vista fisico e mentale.

  • Ma ciò non significa che debba trascurarsi: è fondamentale sapere che anche i genitori sono tanto umani quanto lo sono i figli/le figlie.

  • Un genitore deve avere la possibilità di chiedere aiuto se sente che il benessere mentale è intaccato.

Non ce la faccio più a essere genitore: a chi posso rivolgermi?

Fare il genitore può essere una delle esperienze più entusiasmanti al mondo, ma anche una delle più logoranti: è importante sapere di avere l’opportunità di chiedere aiuto se serve.

Se conosci una persona che non ce la fa più o quella persona sei tu, sappi che, se mai ce ne sia il bisogno, noi possiamo dare una mano: siamo un centro medico autorizzato con centinaia di psicoterapeuti e psicoterapeute con esperienza in questo campo.

Puoi rispondere al questionario per fare il primo colloquio gratuito con un/una terapeuta: puoi sfruttarlo per fare tutte le domande che vuoi sulla genitorialità 💜 

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Abbiamo un segreto

“Ho iniziato la terapia perché facevo fatica a prendere sonno”

Virginia, che lavora in Serenis

Sappiamo cosa significa fare terapia: ogni dipendente di Serenis (o quasi) ha alle spalle uno o più percorsi.

Conosciamo bene gli ostacoli pratici e culturali che rendono poco accessibile il benessere mentale. Il nostro lavoro è cercare di superarli – non è semplice, ma l’esperienza aiuta.

A cosa serve la terapia?

Fare una lista è difficile, perché può servire per tantissime cose: l’idea di base è lavorare su ciò che si prova e cercare un cambiamento. Queste sono alcune delle situazioni di cui ci occupiamo più spesso.

Stress da lavoro

Crescita personale

Ansia

Genitorialità

Coppie

Depressione

Fobie

Sonno

Panico

Adolescenza

Ricapitoliamo

  • Se rispondi al questionario troveremo il tuo o la tua terapeuta.

  • Il primo colloquio è gratuito. Se andrà male, potrai farne un altro.

  • Le sedute successive costeranno 49 euro l’una.

  • Avrai anche un diario dove annotare i tuoi progressi.

  • Potrai smettere in ogni momento.

Domande frequenti

Cosa si intende per genitorialità?
Quali sono i compiti di un genitore?
I contenuti di questa pagina sono verificati?
Come funziona Serenis?
Quanto costano le sedute di terapia individuale?

Questa pagina parla di genitorialità

Cercheremo di spiegarti cosa implica essere genitore da un punto di vista psicologico. Abbiamo verificato la correttezza dei contenuti, ma non usarli per autovalutarti, soprattutto se ti rivedi in certe frasi. Non possono sostituire un aiuto professionale.

I testi sono stati validati dal punto di vista clinico.

Cosa si intende per genitorialità?

Fare il genitore è un lavoro a tempo pieno: è una frase che si sente spesso perché è indiscutibilmente vera. Crescere un essere umano - fino a quando non diventa più o meno autonomo - è uno degli impegni più grandi che ci si possa assumere.

Per questo si parla di “genitorialità” (in inglese parenting): è l’insieme delle interazioni, dei comportamenti, delle emozioni, delle competenze, delle credenze, degli atteggiamenti e delle pratiche associate all’accudimento di una persona. Quando si parla di genitorialità, si parla anche di caregiver, cioè chi accudisce qualcun altro, che spesso corrisponde al genitore biologico, ma non sempre.

Anche se pensiamo possa essere una cosa che viene “naturale”, fare il genitore richiede una preparazione adeguata, perché non possiamo prevedere tutte le situazioni che si presenteranno durante il percorso.

Qual è il compito di un genitore?

Ci sono tanti diversi compiti che hanno i genitori, a partire da quelli più immediati, come svegliarsi nel bel mezzo della notte se l’infante piange, fare da autista tutti i giorni per andare a scuola, stringere la cinghia per cercare di donare un futuro che sia il più sereno possibile. I sacrifici che si fanno sono tanti, ma ce ne sono alcuni di cui si parla ancora troppo poco.

Un genitore, infatti, dovrebbe assicurare:

  • sostegno emotivo
  • un ambiente sicuro e non giudicante
  • comprensione e ascolto

In sintesi, un genitore deve essere un porto sicuro: se una figlia o un figlio hanno problemi a navigare nel mondo, devono sapere di poter sempre contare su di noi.

La salute mentale dei genitori

Fin qui abbiamo visto che i genitori hanno un sacco di cose di cui occuparsi, ma la domanda sorge - o almeno dovrebbe -  in maniera spontanea: chi si occupa dei genitori?

Già da prima della pandemia, circa il 20% della popolazione italiana aveva problemi con la salute mentale, un dato ancora più difficile da leggere se pensiamo che tra questi ci sono papà e mamme che, a loro volta, aumentano il rischio di far sì che anche le loro figlie e i loro figli possano avere delle ripercussioni sul benessere psicofisico: una ricerca dell’Unicef ha dimostrato che chi ha un genitore con un disturbo ansioso ha sei volte la possibilità di sviluppare altrettanto disturbo.

Tra i disturbi che possono insorgere ai genitori ce ne sono alcuni specifici, come il burnout genitoriale e la depressione post partum.

Con questo non vogliamo incolpare nessun genitore, la salute mentale andrebbe trattata al pari di quella fisica: nessuna persona si sognerebbe di incolparne un’altra perché ha il parkinson.

Benessere mentale: problemi da genitori

Esistono delle condizioni che possono insorgere proprio a causa dell’essere genitori. Te ne citiamo alcune.

Burnout genitoriale

Si tratta di uno stato di esaurimento fisico ed emotivo che può nascere a causa dello stress prolungato ed eccessivo che può essere causato dai doveri di genitore.

Depressione post partum

È un tipo specifico di depressione che può verificarsi nelle madri a circa due settimane dopo il parto.

Depressione post partum paterna

Contrariamente a ciò che si può pensare, anche i papà possono soffrire di depressione dopo la nascita di una nuova vita.

Non ce la faccio più a essere genitore: a chi posso rivolgermi?

Fare il genitore può essere una delle esperienze più entusiasmanti al mondo, ma anche una delle più logoranti: è importante sapere di avere l’opportunità di chiedere aiuto se serve.

Se conosci una persona che non ce la fa più o quella persona sei tu, sappi che, se mai ce ne sia il bisogno, noi possiamo dare una mano: siamo un centro medico autorizzato con centinaia di psicoterapeuti e psicoterapeute con esperienza in questo campo.

Puoi rispondere al questionario per fare il primo colloquio gratuito con un/una terapeuta: puoi sfruttarlo per fare tutte le domande che vuoi sulla genitorialità 💜 

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Domande frequenti

Cosa si intende per genitorialità?
Quali sono i compiti di un genitore?
I contenuti di questa pagina sono verificati?
Come funziona Serenis?
Quanto costa la terapia online?