I 5 assiomi della comunicazione: le regole per un’interazione efficace

Le regole per una comunicazione efficace possono variare a seconda del contesto e degli obiettivi specifici, ma ci sono alcuni principi generali che possono essere utili per migliorare la qualità e l’efficacia della comunicazione.

Per gli esseri umani, in quanto animali sociali, la comunicazione è fondamentale, dal momento che è il mezzo per condurre le interazioni con le altre persone.

Ma non tutte le comunicazioni sono efficaci allo stesso modo. Di seguito ti parleremo dei 5 assiomi della comunicazione che puoi mettere in pratica per essere certo di trasmettere proprio il messaggio che vuoi e come migliorare la tua assertività.

La scuola di Palo Alto: la pragmatica e i 5 assiomi della comunicazione

L’origine dei 5 assiomi della comunicazione, ovvero delle regole da mettere in atto per assicurarsi una certa efficacia, deriva dalla scuola californiana di Palo Alto, che si è occupata, negli anni ‘60, della teoria della comunicazione interpersonale per trarne qualcosa di concreto, ovvero la pragmatica della comunicazione. In pratica, secondo questi ricercatori, non solo il linguaggio, ma anche il comportamento assertivo trasmette dei messaggi precisi, perciò anche i gesti e il non verbale sono canali importanti per esprimere pensieri, emozioni e altri stati mentali.

Anche questo canale è caratterizzato da regole abbastanza determinate, anche se sono implicite e, pertanto, contravvenire a una di queste può generare un’incomprensione nell’interazione. Queste regole vengono appunto dette i 5 assiomi della comunicazione.

La grande differenza rispetto alla comunicazione verbale è che, in quest’ultimo caso, siamo perfettamente coscienti quando la mettiamo in atto: abbiamo il potere di selezionare e controllare quello che diciamo o scriviamo, mentre il non verbale e il paraverbale sono spontanei e diretti, non sempre siamo consapevoli di questi aspetti che risultano difficili da manipolare in modo da ottenere il risultato sperato, e quindi più sinceri.

Quali sono i 5 assiomi della comunicazione?

La scuola di Palo Alto ha rielaborato la consapevolezza che la natura della comunicazione non verbale e paraverbale sia radicalmente differente da quella verbale, definendo i 5 assiomi della comunicazione, che rendono più efficaci le interazioni tra due persone. Puoi anche praticare degli esercizi per l’assertività per migliorare questa tua abilità

Eccoli spiegati nel dettaglio.

Non comunicare è impossibile

Il primo assioma stabilisce che sia impossibile non comunicare, allo stesso modo in cui stiamo sempre facendo qualcosa anche quando ci sembra che non stiamo facendo nulla. Anche il silenzio e lo stare perfettamente immobili sono una modalità di comunicazione perché stanno dicendo agli altri qualcosa su di noi.

Inoltre, la comunicazione è per la gran parte involontaria e inconsapevole, quindi è impossibile chiudere tutti i canali per non trasmettere niente verso l’esterno. Piuttosto, possiamo essere inefficaci nel mandare il messaggio che volgiamo, ma anche in questo caso stiamo comunicando qualcosa.

Il ruolo del contenuto e della relazione

Il secondo assioma parla di come, all’interno di una comunicazione, esistano due livelli da prendere in considerazione. Il primo è il contenuto, ovvero le informazioni che stiamo cercando di trasmettere, mentre il secondo è la relazione tra i due interlocutori. In ogni interazione si instaura anche una metacomunicazione, che parla proprio di questo aspetto: l’approccio sarà diverso se, ad esempio, stai salutando il tuo partner piuttosto che il tuo datore di lavoro. Nel secondo caso puoi pensare anche di svolgere un training assertivo.

La punteggiatura degli eventi

Il terzo assioma, invece, definisce l’importanza del contesto, ovvero la punteggiatura degli eventi: anche in questo caso, con il cambiamento delle circostanze, la comunicazione ne viene automaticamente influenzata.

Noi comunichiamo in base alla nostra interpretazione della realtà e alla spiegazione che diamo agli eventi, esprimendo quindi il nostro punto di vista e comportandoci in modo coerente rispetto alle nostre credenze. È qualcosa che viene esemplificato in modo particolare nelle interazioni di coppia, in cui si rischia di dare ascolto solamente alla propria versione dei fatti senza voler prendere in considerazione il punto di vista dell’altro.

Questo assioma, quindi, si accompagna alla necessità di sapersi mettere nei panni degli altri e sapersi predisporre all’ascolto delle realtà alternative.

Comunicazione digitale e comunicazione analogica

Il quarto assioma identifica due modalità di comunicazione: quella digitale e quella analogica, utilizzate rispettivamente dal canale verbale e non verbale. Una comunicazione efficace deve essere anche coerente. Quindi, prima di tutto, queste due modalità devono coincidere e trasmettere lo stesso messaggio.

Ciò significa che i codici arbitrari utilizzati dalla comunicazione digitali, devono avere una corrispondenza nel significato, non essere discordanti ma, al contrario, rafforzarsi in maniera reciproca. In pratica, ogni gesto, la postura e il modo in cui parliamo, devono contribuire a trasmettere al nostro interlocutore che ciò che stiamo dicendo è vero. Per questo ci sono esercizi per una comunicazione efficace che tengono conto di tutti questi aspetti.

Simmetria e complementarietà

Infine, il quinto assioma distingue tra due principali tipologie o dinamiche con le quali una comunicazione viene portata avanti. Nello specifico:

  • nella comunicazione simmetrica i due interlocutori sono in una posizione di parità e hanno lo stesso potere durante l’interazione;
  • nella comunicazione complementare uno dei due è in posizione di superiorità rispetto all’altro e ritiene di poter sfruttare questo punto a suo vantaggio. Di conseguenza, la comunicazione non risulterà bilanciata per via dello squilibri di potere che si crea.

Non si tratta di forme corrette o sbagliate di comunicazione, ma semplicemente di modalità che dipendono dal contesto e dalla relazione che intercorre tra le due parti. In tutti i casi, ci sono delle regole implicite che devono essere rispettate.

Comunicare in modo efficace grazie ai 5 assiomi della comunicazione

La comunicazione efficace, quindi, è quella che rispetta le modalità e le regole stabilite dai 5 assiomi della comunicazione. Mancanza di assertività nelle tue interazioni potrebbe compromettere diversi aspetti della situazione. Ma a livello pratico, cosa determina la buona riuscita di uno scambio, e con quale peso? Esiste un modello formulato da Albert Mehrabian che parla proprio di questo, e si chiama modello 55-38-7.

I numeri sono indicativi proprio del valore di ciascuna componente nel determinare l’efficacia con la quale il messaggio viene trasmesso durante la comunicazione. In sostanza, la maggior parte della rilevanza appartiene al non verbale (il 55%), un’altra buona fetta al paraverbale (il 38%) e il restante alla comunicazione verbale, che ha solo il 7% del peso totale delle informazioni che trasmettiamo attraverso i vari canali comunicativi.

Questo perché, come abbiamo detto, la componente verbale è quella che viene messa in atto in maniera cosciente e gli interlocutori, consapevoli di ciò, sono naturalmente portati a prestare più attenzione agli altri due canali, più affidabili e diretti.

Quindi possiamo dire che una comunicazione efficace ha queste caratteristiche:

  • utilizza un codice corretto ma coerente con il soggetto che ci fa da interlocutore, e quindi deve essere regolato in base al contesto, ma senza mai essere alterato in corsa, altrimenti si rischia di essere fraintesi;
  • è in linea sia con la condizione del destinatario sia con le circostanze in generale (ad esempio, la modalità comunicativa varia tra un contesto amicale o lavorativo);
  • verbale e non verbale coincidono ed esprimono in maniera chiara e inequivocabile lo stesso messaggio, rafforzandosi in maniera reciproca;
  • l’interazione non è unidirezionale e finalizzata solo a prendere la parola: per essere davvero efficaci è indispensabile ascoltare anche l’altro e prendere in considerazione entrambi i punti di vista;
  • infine, è importante non tralasciare la componente empatica: e le due persone non sono in grado di sintonizzarsi anche a livello emotivo, la qualità della comunicazione ne risentirà e non potrà essere efficace.

I 5 assiomi della comunicazione nella quotidianità

In conclusione, quindi, possiamo affermare che mettiamo in atto i 5 assiomi della comunicazione in maniera automatica per portare avanti tutte le interazioni che intratteniamo ogni giorno, in maniera da essere adeguati e risultare efficaci.

La comunicazione è la colonna portante sulla quale si basano tutte le relazioni, da quelle superficiali a quelle più profonde e fondamentali della nostra vita. Ed è così in maniera indipendente dalla nostra volontà, dal momento che non può esistere un comportamento senza comunicazione e stiamo sempre trasmettendo qualcosa agli altri anche quando non ce ne rendiamo conto.

Ciò non toglie che si possa anche essere inefficaci e quando uno stesso comportamento scorretto, ovvero che viola i 5 assiomi della comunicazione, viene ripetuto a oltranza, è possibile che l’incapacità comunicativa sia dovuta alla presenza di una patologia. Questo può risultare frustrante e per rimediare occorre affidarsi maggiormente all’empatia, dedicandosi maggiormente all’ascolto e alla comprensione del punto di vista degli altri. Se stai pensando di farti aiutare da uno psicologo online, Serenis può aiutarti a trovare la persona più adatta alle tue esigenze. Ricordati che prenderti cura del tuo benessere mentale è una delle priorità.

Redazione

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Revisori

reviewer

Dott. Domenico De Donatis

Medico Psichiatra

Ordine dei Medici e Chirurghi della provincia di Pescara n. 4336

Laurea in Medicina e Chirurgia presso l'Università degli Studi di Parma. Specializzazione in Psichiatria presso l'Università Alma Mater Studiorum di Bologna.

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Dott. Federico Russo

Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale e Neuropsicologo, Direttore Clinico di Serenis

Ordine degli Psicologi della Puglia n. 5048

Laurea in Psicologia Clinica e della Salute presso l’Università degli Studi “G. D’Annunzio” di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale a indirizzo neuropsicologico presso l’Istituto S. Chiara di Lecce.

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Dott.ssa Martina Migliore

Psicologa Psicoterapeuta specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale

Ordine degli Psicologi dell'Umbria n.892

Psicologa e Psicoterapeuta cognitivo comportamentale, docente e formatrice. Esperta in ACT e Superhero Therapy. Membro dell'Associazione CBT Italia, ACT Italia e SITCC. Esperta nell'applicazione di meccaniche derivanti dal gioco alle strategie terapeutiche evidence based e alla formazione aziendale.