La depressione è un disturbo dell’umore che può colpire qualunque persona. Può essere capitato di imbattersi in alcuni articoli del tipo “I 7 sintomi della depressione femminile” o “i 7 segnali della depressione femminile”. Tuttavia, sono titoli non proprio corretti.
Esistono diversi tipi di depressione, come la distimia, la depressione catatonica, la depressione maggiore, etc., ma ufficialmente né il DSM V (manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali) né l’ICD (la classificazione internazionale delle malattie) distinguono la “depressione femminile” e la “depressione maschile”.
Nonostante questo però, negli ultimi anni – anche grazie alla “medicina di genere” – si stanno studiando i sintomi e le cause delle malattie anche in base al sesso biologico della persona: questo perché le patologie possono presentarsi in maniera diversa anche in base al sesso.
In questo articolo andremo a capire come la depressione si presenti in maniera diversa nelle donne (qui lo intendiamo come sesso biologico, non identità di genere).
Indice dall’articolo
La depressione nelle donne
La depressione è un disturbo dell’umore tra i più diffusi in Italia (e in generale nei paesi occidentali).
Nel caso delle donne, sussistono dei fattori che determinano una diversità sintomatologica, ed essi sono di tipo biologico: le fluttuazioni ormonali, in genere più marcate nelle donne (per esempio durante il ciclo mestruale), possono avere un’incidenza nella peculiarità dei sintomi.
I dati dimostrano che generalmente sono le donne a soffrire di più di depressione (anche se gli uomini sarebbero meno inclini a chiedere aiuto), ma la maniera in cui si presenta la depressione è diversa.
La depressione post-partum invece – quella che si presenta dopo la gravidanza – non è più solo una “questione femminile”: recenti studi hanno dimostrato che dopo l’arrivo di un figlio o una figlia, anche i papà possono sperimentare la cosiddetta “depressione post-partum paterna”.
I 7 sintomi della depressione femminile: i segnali più presenti
Ogni persona è a sé, ma da un punto di vista medico-statistico è importante che vengano studiati i sintomi che più probabilmente possono insorgere quando una donna soffre di depressione. In particolare i sintomi sono:
- inadeguatezza e sensi di colpa;
- tristezza duratura;
- sensazione di vuoto e disperazione;
- cambiamenti nell’appetito;
- insonnia o ipersonnia;
- affaticamento o mancanza di energia;
- difficoltà di concentrazione, di prendere decisioni e di pensare chiaramente.
Inadeguatezza e sensi di colpa
Alcuni stereotipi sociali, alla base di una cultura ancora piuttosto maschilista, possono essere causa di pressioni psicologiche inerenti l’aspetto fisico delle donne. Superfluo dire che nella realtà ciascuna donna – e ciascuna persona – ha delle caratteristiche uniche che andrebbero coltivate e rispettate, ma la società impone dei modelli troppo restrittivi che possono far sentire il senso di inadeguatezza e di colpa per essere “diverse” dallo standard richiesto.
Tristezza duratura
Sintomo tipico della depressione, che perdura per la maggior parte del tempo e per quasi tutto il giorno, abbassando notevolmente l’umore e peggiorando la qualità della vita di chi la vive.
Sensazione di vuoto e disperazione
Non si riesce più a trarre piacere da alcuna attività, neanche da quelle che un tempo si consideravano piacevoli o si amavano. Questo porta a una sensazione di vuoto, in cui nulla riesce a dare gioia.
Cambiamenti nell’appetito
Alcune persone possono iniziare a perdere peso in quanto viene meno il senso di fame e la voglia di condividere i pasti, altre invece aumentano di peso perché trovano sollievo nel mangiare cibo arrivando a superare il normale fabbisogno quotidiano.
Insonnia o ipersonnia
Durante la depressione è tipico un cambiamento nel ciclo sonno-veglia. Questo significa che la persona potrà sentire il bisogno di dormire in maniera eccessiva, oppure non riuscirà a dormire un numero di ore sufficiente.
Affaticamento o mancanza di energia
L’affaticamento dipende sicuramente dal sintomo descritto prima (sonno irregolare), ma la “svogliatezza” è un sintomo peculiare della depressione: se si perde l’interesse per qualsiasi tipo di attività è anche perché non si sente di averne le energie fisiche.
Difficoltà a concentrarsi, a prendere decisioni e a pensare chiaramente
Queste manifestazioni possono capitare a chiunque nella vita, ma una persona depressa spesso non riesce a concentrarsi e a prendere decisioni perché sente di avere la mente “offuscata” e questo fa sì che aumenti la percezione di fallimento e i pensieri negativi rispetto alle proprie capacità.
Affrontare la depressione “femminile” con la psicoterapia
Non esistono percorsi predefiniti, infatti ogni terapeuta procederà cucendo il percorso su misura del o della paziente, seguendo un determinato approccio terapeutico.
È fondamentale avere una buona comunicazione paziente-terapeuta: abbi fiducia, non temere il giudizio ed esprimiti sempre con sincerità, altrimenti rischi di provare ancora più frustrazione perché la terapia non funziona.
Ecco alcuni consigli per scegliere la persona giusta:
- Scegli qualcuno che non sia legato a parenti o amici: durante la terapia devi sentirti tranquillo o tranquilla e poterti aprire completamente. Questo avviene meglio con professionisti che non sono connessi alla tua sfera di conoscenze;
- Trova uno o una psicoterapeuta con esperienza: per quanto tutti i terapeuti abbiano avuto una formazione completa, tanta esperienza sul campo e una specializzazione sono garanzia di un percorso di successo;
- Scegli qualcuno con cui entri in sintonia: questo lo puoi sapere veramente solo provando una seduta, ma in fase di prenotazione puoi porre delle domande che ti aiuteranno a capire meglio se lo o la psicoterapeuta che hai scelto fa al caso tuo. Come sarà strutturato il percorso? Su cosa ci si concentrerà? Sono previsti esercizi e compiti a casa?
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Questo in particolare parla di come si presenta la depressione nelle donne.
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