Distimia o Disturbo depressivo persistente: quando la depressione diventa cronica

La distimia è una forma di depressione cronica che può avere un impatto duraturo sulla vita quotidiana. Identifica i segnali caratteristici e scopri strategie efficaci per gestire questa condizione a lungo termine.

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depressione cronica

La depressione è uno dei disturbi dell’umore più frequenti, ne soffrono circa 6 milioni di persone solo in Italia. Tra i diversi tipi di depressione, la distimia figura come una forma di depressione cronica, più propriamente detta disturbo depressivo persistente.

Distimia: cos'è?

Significato di distimia

La distimia o disturbo distimico è un disturbo dell'umore caratterizzato da un prolungato stato di tristezza, irritabilità e perdita di interesse nella vita quotidiana. Di solito presenta dei sintomi depressivi più lievi ma che tendono alla cronicizzazione nel tempo, per questo viene definita più comunemente depressione cronica (American Psychiatric Association, 2013).

 È importante distinguere la distimia, o disturbo depressivo persistente, dalla depressione maggiore, in cui i sintomi possono verificarsi in maniera più intensa ma di durata più breve. 

Origine del termine

L'eziologia della distimia deriva dal greco antico "dysthymia", composto da:

  • "dys", che significa "male" o "difficile";
  • "thymos", che significa "spirito" o "umore".

Pertanto, letteralmente, distimia si traduce come "umore difficile" o "spirito malinconico".

I sintomi della distimia

La distimia è caratterizzata da una serie di sintomi persistenti che possono influenzare diversi aspetti della vita di una persona. Sebbene siano simili, la distimia e la depressione maggiore presentano differenze significative, specialmente per quanto riguarda le conseguenze sul funzionamento di chi ne è affetto: la distimia può essere considerata infatti come una depressione cronica lieve, molto più leggera nei sintomi.

Sintomi fisici

  • Affaticamento persistente;
  • disturbi del sonno (insonnia o ipersonnia);
  • cambiamenti nell'appetito (aumento o diminuzione);
  • mal di testa cronici;
  • dolori muscolari o tensione;
  • problemi gastrointestinali non specifici.

Sintomi psicologici: come capire se si soffre di depressione cronica?

  • Tristezza cronica;
  • sentimenti di disperazione o vuoto;
  • senso di inadeguatezza;
  • bassa autostima.

In momenti di crisi depressiva maggiore possono comparire ricorrenti pensieri di suicidio e morte.

Depressione cronica sintomi

  • Sensazione di scoraggiamento
  • Senso di pessimismo costante
  • Perdita di interesse o piacere nelle attività quotidiane
  • Sensazione di stanchezza costante

Sintomi comportamentali

  • Isolamento sociale;
  • evitamento delle attività che un tempo piacevano;
  • difficoltà a concentrarsi;
  • indecisione cronica;
  • irritabilità o arrabbiatura eccessiva;
  • bassa produttività sul lavoro o a scuola;
  • problemi nelle relazioni interpersonali.

Diagnosi del disturbo depressivo persistente

La diagnosi di depressione cronica viene effettuata da un uno psichiatra, che valuta i sintomi del paziente attraverso interviste cliniche, test psicologici e l’esame dei criteri diagnostici stabiliti dal Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali (DSM) o dalla Classificazione internazionale delle malattie (ICD).

Depressione maggiore o depressione cronica?

La Depressione Maggiore e la Depressione Cronica sono disturbi complessi che richiedono un approccio terapeutico integrato, comprendente sia trattamenti farmacologici che psicoterapeutici.  Secondo il DSM-5, per diagnosticare la Depressione Maggiore, devono essere presenti quotidianamente per almeno due settimane uno dei seguenti sintomi: umore depresso o perdita di piacere e di interessi.

Rispetto ai pazienti con depressione maggiore, coloro che soffrono di depressione cronica mostrano una maggiore presenza di tratti di personalità nevrotici, eventi di vita avversi, un maggiore utilizzo dell'assistenza sanitaria e una più alta incidenza di comorbilità psichiatriche e mediche, in particolare la disfunzione tiroidea.

Criteri per diagnosticare la depressione cronica

Per diagnosticare il disturbo depressivo persistente secondo il DSM-5, è necessaria la presenza di umore depresso per almeno 2 anni (un anno nei bambini e negli adolescenti). Inoltre, devono essere presenti almeno due dei seguenti sintomi:

  • variazioni dell'appetito: scarso o aumentato appetito;
  • disturbi del sonno: insonnia o ipersonnia;
  • alterazioni dell'energia: scarsa energia o eccessiva faticabilità;
  • problemi legati all'autostima: scarsa autostima;
  • difficoltà cognitive: scarsa concentrazione o difficoltà a prendere decisioni;
  • sentimento di disperazione: sentimento di mancanza di speranza.

 I colloqui clinici possono essere affiancati anche dalla somministrazione di test che supportano la diagnosi.

Distimia test

Non esiste un test specifico utilizzato dal o dalla psicoterapeuta per diagnosticare la distimia, tuttavia sono utili per individuarla. Eccone alcuni.

  • intervista clinica strutturata per i disturbi dell'umore, che mira a raccogliere informazioni dettagliate sulle esperienze e i sintomi della persona.
  • PHQ-9: è un breve test che richiede al  o alla paziente di valutare i propri sintomi depressivi su una scala da 0 a 3;
  • scala di valutazione dell'umore di Hamilton: utilizzato per valutare la gravità dei sintomi depressivi, con una serie di domande riguardanti l'umore, l'interesse per le attività quotidiane e la stanchezza;
  • questionario sulle esperienze di vita: per valutare la presenza di eventi di vita stressanti che possono contribuire all’insorgenza della depressione

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Cause della distimia cronica

Le cause della distimia possono essere complesse e coinvolgere diversi aspetti della vita di una persona. È importante capire che questo disturbo dell'umore può essere influenzato da fattori biologici, psicologici e sociali, tutti interconnessi tra loro.

Cause biologiche

Il tuo cervello è pieno di sostanze chimiche chiamate neurotrasmettitori, che controllano il tuo umore. Recentemente, la ricerca ha evidenziato che alterazioni nel modo in cui questi neurotrasmettitori lavorano e interagiscono tra di loro possono influenzare il tuo umore e contribuire alla distimia (Nutt, 2008).

Cause ereditarie

Il disturbo distimico sembra essere più comune tra coloro che hanno familiari con lo stesso problema.

Cause legate agli eventi stressanti

Come nel caso della depressione maggiore, le sfide della vita possono avere un impatto significativo sulla distimia. Eventi traumatici come un lutto, un licenziamento, la morte di una persona cara, un grave incidente possono portare allo sviluppo di depressione cronica.

Cause depressione cronica

È importante ricordare che, oltre a quelli descritti, esistono altri fattori predisponenti sulla base del vissuto soggettivo della persona e che la loro presenza non è direttamente correlata all'insorgenza del disturbo depressivo maggiore, ma ne aumentano la probabilità.

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Cura della depressione cronica

Si guarisce dalla distimia?

Come per ogni altra patologia e disturbo depressivo può essere trattato. Il percorso di terapia deve essere personalizzato e impostato seguendo le esigenze del paziente e le prescrizioni dei professionisti, come psicoterapeuti e psichiatri. La pratica di tecniche di rilassamento come la meditazione mindfulness e lo yoga possono aiutare a ridurre lo stress.

Se hai ritrovato un po' di te in quello che hai letto, magari puoi pensare di aiutarti facendo psicoterapia con noi: siamo un centro medico autorizzato. Il servizio è completamente online, con solo psicoterapeuti e psicoterapeute (cioè hanno la specializzazione).

La cura con i principali approcci psicoterapeutici

Anche quando parliamo di psicoterapia non ce n’è una sola, ma esistono diversi orientamenti, tra cui: 

  • cognitivo-comportamentale: si concentra (appunto) sui comportamenti. Prevede protocolli ed esercizi pratici, anche da svolgere a casa, grazie ai quali è possibile iniziare a fare le cose in maniera diversa;
  • psicodinamica: durante le sedute ci si focalizza sull’inconscio, sui sogni e sul passato, attraverso conversazioni molto introspettive, quasi dei “pensieri ad alta voce”, per individuare le forze che influenzano il nostro stato d’animo;
  • sistemico-relazionale: tiene conto di come ci si relaziona, utilizzando diversi strumenti, come il genogramma e le domande circolari, che servono a risolvere i legami disfunzionali e a farci stare meglio come individui;
  • cognitivo-interpersonale: considera l’insieme delle relazioni e della comunicazione con i propri simili come il fondamento  dell’identità e dello sviluppo della persona.
Il paziente, un uomo tra i 30 e i 35 anni, presenta irritabilità, pessimismo, difficoltà nel sonno e nelle relazioni stabili. Questi sintomi, iniziati nell'adolescenza, sono peggiorati negli anni universitari. Attualmente vive con i genitori, con frequenti conflitti, e si ritira socialmente. In trattamento farmacologico antidepressivo da due anni e mezzo, ha aumentato la consapevolezza dei suoi stati mentali, ma la socialità rimane un'area critica da sviluppare.
Jacopo Rizzuti, Psicoterapeuta

Farmaci per la distimia

Il trattamento della distimia coinvolge generalmente una combinazione di terapia psicologica e farmaci antidepressivi. Questa combinazione è considerata più efficace rispetto alla sola terapia psicologica o alla sola assunzione di farmaci antidepressivi. La cronicità è anche collegata a un trattamento inadeguato con farmaci antidepressivi. Gli inibitori della serotonina o delle monoamino ossidasi possono risultare più efficaci nel trattamento della depressione cronica rispetto agli antidepressivi triciclici (Howland RH., 1993).

È importante consultare un medico o uno psichiatra per determinare il trattamento migliore per la propria situazione individuale. Se ritieni opportuno affiancare una terapia farmacologica al trattamento della depressione cronica, puoi pensare di farlo con Serenis, cliccando questo link.

Supporto di amici e di familiari

Tu che stai leggendo, hai una storia unica, e non possiamo dare per scontato il fatto che tu abbia una famiglia e delle amicizie perfette. Va bene così. Vogliamo spiegarti però, che avere il supporto di qualcuno è estremamente d’aiuto, per chiederlo e riceverlo. La psicoterapia potrà aiutarti anche a intraprendere relazioni sane con le persone che ti circondano. 

Si guarisce dalla distimia?

La depressione può realmente diventare cronica?

Quando parliamo di distimia, ma anche di depressione maggiore o depressione reattiva, è opportuno considerare che la guarigione avviene attraverso due fasi di terapia: una per gestire la fase acuta dell'episodio depressivo e un'altra per il mantenimento successivo. Non è necessario che una persona rimanga in cura per tutta la vita dopo un episodio depressivo. Tuttavia, è fondamentale un monitoraggio regolare delle condizioni del paziente per poter intervenire prontamente e prevenire eventuali ricadute.

Fonti:

  • Nutt, D. J. (2008). Relationship of Neurotransmitters to the Symptoms of Major Depressive Disorder. Journal of Clinical Psychiatry, 69 (Suppl E1), 4-7.
  • Beck, A. T., & Alford, B. A. (2009). Depression: Causes and Treatment. University of Pennsylvania Press.
  • American Psychiatric Association. (2013). Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders (5th ed.).
  • Howland RH. Chronic depression. Hosp Community Psychiatry. 1993 Jul;44(7):633-9. doi: 10.1176/ps.44.7.633. PMID: 8354502.
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Domenico De Donatis
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Domenico De Donatis è un medico psichiatra con esperienza nella cura dei disturbi psichiatrici. Laureato in Medicina e Chirurgia presso l'Università di Parma, ha poi ottenuto la specializzazione in Psichiatria all'Università Alma Mater Studiorum di Bologna. Registrato presso l'Ordine dei Medici e Chirurghi di Pescara con il n° 4336, si impegna a fornire trattamenti mirati per migliorare la salute mentale dei suoi pazienti.

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Dott.ssa Martina Migliore
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Romana trapiantata in Umbria. Laureata in psicologia e specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale. Ex-ricercatrice in Psicobiologia e psicofarmacologia. Visione pratica e creativa del mondo, amo le sfide e trovare soluzioni innovative. Appassionata di giochi di ruolo e cultura pop, li integro attivamente nelle mie terapie. Confermo da anni che parlare attraverso ciò che amiamo rende più semplice affrontare le sfide della vita.

FRFederico Russo
Federico Russo
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Psicologo e psicoterapeuta con 8 anni di Esperienza. Iscrizione all’Ordine degli Psicologi - Regione Puglia, n° 5048.

Laurea in Psicologia clinica e della salute, Università degli Studi di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia presso l'Istituto S. Chiara.

Crede che la parte migliore del suo lavoro sia il risultato: l’attenuazione dei sintomi, la risoluzione di una difficoltà, il miglioramento della vita delle persone.

JRJacopo Rizzuti
Jacopo Rizzuti
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Specializzato in Counseling psicologico, Gestione delle emozioni, Miglioramento del sonno, Parent Training.