La depressione è uno dei disturbi dell’umore più frequenti, ne soffrono circa 6 milioni di persone solo in Italia. In questo articolo scopriremo i diversi tipi di depressione, concentrandoci sulla depressione cronica: la distimia.
Distimia: cos’è?
Significato di distimia
Di solito presenta dei sintomi depressivi più lievi ma che tendono alla cronicizzazione nel tempo.
È importante distinguere la distimia, o disturbo depressivo persistente, dalla depressione maggiore, in cui i sintomi possono verificarsi in maniera più intensa ma di durata più breve.
Origine del termine
L’eziologia della distimia deriva dal greco antico “dysthymia“, composto da:
- “dys”, che significa “male” o “difficile”
- “thymos”, che significa “spirito” o “umore”
Pertanto, letteralmente, distimia si traduce come “umore difficile” o “spirito malinconico“.
I sintomi della distimia
La depressione cronica è caratterizzata da una serie di sintomi persistenti che possono influenzare diversi aspetti della vita di una persona.
Sintomi fisici
- Affaticamento persistente
- Disturbi del sonno (insonnia o ipersonnia)
- Cambiamenti nell’appetito (aumento o diminuzione)
- Mal di testa cronici
- Dolori muscolari o tensione
- Problemi gastrointestinali non specifici
Sintomi psicologici
- Tristezza cronica
- Sentimenti di disperazione o vuoto
- Ricorrenti pensieri di suicidio e morte (in presenza di stato depressivo importante);
- Senso di inadeguatezza
- Bassa autostima
- Sensazione di scoraggiamento
- Senso di pessimismo costante
- Perdita di interesse o piacere nelle attività quotidiane
- Sensazione di stanchezza costante
Sintomi comportamentali
- Isolamento sociale
- Evitamento delle attività che un tempo piacevano
- Difficoltà a concentrarsi
- Indecisione cronica
- Irritabilità o arrabbiatura eccessiva
- Bassa produttività sul lavoro o a scuola
- Problemi nelle relazioni interpersonali
Diagnosi
La diagnosi di depressione cronica viene effettuata da un professionista della salute mentale, come uno psicologo, uno psicoterapeuta o uno psichiatra, che valuta i sintomi del paziente attraverso interviste cliniche, test psicologici e l’esame dei criteri diagnostici stabiliti dal Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali (DSM) o dalla Classificazione internazionale delle malattie (ICD).
Criteri per diagnosticare la depressione cronica
Per diagnosticare il disturbo depressivo persistente secondo il DSM-5, è necessaria la presenza di umore depresso per almeno 2 anni (un anno nei bambini e negli adolescenti). Inoltre, devono essere presenti almeno due dei seguenti sintomi:
- variazioni dell’appetito: scarso o aumentato appetito
- disturbi del sonno: insonnia o ipersonnia
- alterazioni dell’energia: scarsa energia o eccessiva faticabilità
- problemi legati all’autostima: scarsa autostima
- difficoltà cognitive: scarsa concentrazione o difficoltà a prendere decisioni
- sentimento di disperazione: sentimento di mancanza di speranza
Distimia test
Non esiste un test specifico utilizzato dal o dalla psicoterapeuta per diagnosticare la distimia, tuttavia sono utili per individuarla. Eccone alcuni.
- intervista clinica strutturata per i disturbi dell’umore, che mira a raccogliere informazioni dettagliate sulle esperienze e i sintomi della persona
- PHQ-9: è un breve test che richiede al o alla paziente di valutare i propri sintomi depressivi su una scala da 0 a 3
- scala di valutazione dell’umore di Hamilton: utilizzato per valutare la gravità dei sintomi depressivi, con una serie di domande riguardanti l’umore, l’interesse per le attività quotidiane e la stanchezza
- questionario sulle esperienze di vita: per valutare la presenza di eventi di vita stressanti che possono contribuire all’insorgenza della depressione
Possono essere utili anche gli esami del sangue per individuare eventuali problemi alla tiroide e livello della vitamina D, perché potrebbero contribuire alla comparsa di un disturbo dell’umore.
Cause della distimia
Le cause della distimia possono essere complesse e coinvolgere diversi aspetti della vita di una persona. È importante capire che questo disturbo dell’umore può essere influenzato da fattori biologici, psicologici e sociali, tutti interconnessi tra loro.
Cause biologiche
Il tuo cervello è pieno di sostanze chimiche chiamate neurotrasmettitori, che controllano il tuo umore. Recentemente, la ricerca ha evidenziato che alterazioni nel modo in cui questi neurotrasmettitori lavorano e interagiscono tra di loro possono influenzare il tuo umore e contribuire alla distimia.
Cause ereditarie
Il disturbo distimico sembra essere più comune tra coloro che hanno familiari con lo stesso problema.
Cause legate agli eventi stressanti
Come nel caso della depressione maggiore, le sfide della vita possono avere un impatto significativo sulla distimia. Eventi traumatici come un lutto, un licenziamento, la morte di una persona cara, un grave incidente possono portare allo sviluppo di depressione cronica.
soggetti possono soffrire di depressione post-operatoria in seguito ad un intervento chirurgico.
È importante ricordare che, oltre a quelli descritti, esistono innumerevoli fattori predisponenti sulla base del vissuto soggettivo della persona e che la loro presenza non è direttamente correlata all’insorgenza del disturbo depressivo maggiore, ma ne aumentano la probabilità.
Cura
Si guarisce dalla distimia?
Come per ogni altra patologia e disturbo depressivo, sì, è possibile guarire. Sicuramente lo strumento più efficace è la psicoterapia, accompagnata da una terapia farmacologica solo se è necessaria. La pratica di tecniche di rilassamento come la meditazione mindfulness e lo yoga possono aiutare a ridurre lo stress.
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La cura della depressione cronica: i principali approcci psicoterapeutici
Anche quando parliamo di psicoterapia non ce n’è una sola, ma esistono diversi orientamenti, tra cui:
- cognitivo-comportamentale: si concentra (appunto) sui comportamenti. Prevede protocolli ed esercizi pratici, anche da svolgere a casa, grazie ai quali è possibile iniziare a fare le cose in maniera diversa;
- psicodinamica: durante le sedute ci si focalizza sull’inconscio, sui sogni e sul passato, attraverso conversazioni molto introspettive, quasi dei “pensieri ad alta voce”, per individuare le forze che influenzano il nostro stato d’animo;
- sistemico-relazionale: tiene conto di come ci si relaziona, utilizzando diversi strumenti, come il genogramma e le domande circolari, che servono a risolvere i legami disfunzionali e a farci stare meglio come individui;
- cognitivo-interpersonale: considera l’insieme delle relazioni e della comunicazione con i propri simili come il fondamento dell’identità e dello sviluppo della persona.
Farmaci per la distimia
Il trattamento della distimia coinvolge generalmente una combinazione di terapia psicologica e farmaci antidepressivi. Questa combinazione è considerata più efficace rispetto alla sola terapia psicologica o alla sola assunzione di farmaci antidepressivi.
È importante consultare un medico o uno psichiatra per determinare il trattamento migliore per la propria situazione individuale. Se ritieni opportuno affiancare una terapia farmacologica al trattamento della depressione cronica, puoi pensare di farlo con Serenis, cliccando questo link.
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